QUOTE(andre@x @ Apr 7 2013, 10:54 AM)

Quando si parla di Alte frequenze spaziali... Si intende a colori molto accesi?
Faccio la domanda perch� io alla prima lettura ho pensato a Goldrake...

No Goldrake propio non c�entra.
La frequenza spaziale � l�omologa di quella temporale alla quale siamo pi� abituati.
Cambia il dominio di osservazione: per quella temporale � il tempo (appunto) e si esprime in numero di eventi nell�unit� di tempo (es: cicli al secondo). Mentre per quella spaziale � lo spazio e si esprime in tracce nell�unit� di spazio (es linee per millimetro).
Per entrambe vigono gli stessi criteri nel caso vengano acquisite tramite sistemi di campionamento.
Un�immagine generica si pu� considerare composta da una serie di frequenze spaziali (teorema di Fourier), pensa ai fili d�erba in un prato o alla trama di un tessuto o ai capelli in un ritratto (misurabili in linee per millimetro)
Per essere acquisite in modo fedele occorre che il sistema di campionamento (spaziale in questo caso) abbia determinate caratteristiche. La pi� importante, per non perdere informazione e per non alterarla, � campionare ad una frequenza (spaziale) che sia almeno il doppio della massima frequenza presente nell�immagine (teorema di Nyquist Shannon).
Banalmente pensa all�immagine di un tessuto con 100 trame per millimetro. Se lo campiono a 90 pixel per millimetro non solo perdo informazione ma produco distorsione in quanto rendo una periodicit� della trama che non � quella reale (battimento o aliasing)
Se il sistema di campionamento di una fotocamera, per limiti tecnologici, non riesce a raggiungere questa frequenza di campionamento (detta di Nyquist) occorre intervenire sull�immagine con artifici ottici per �tagliare� (= attenuare) le frequenze pi� alte che potrebbero causare distorsione nell�informazione (= aliasing).
Questa funzione nelle fotocamere � affidata al filtro LP (Low Pass) o filtro AA (anti aliasing) posto sulla superficie del sensore.
Il risultato � ovviamente un (leggero) degrado dell�immagine acquisita in quanto ne � stata tagliata una parte di informazione. Questo in pratica lo si rileva in vari parametri tra cui il principale � la nitidezza.
La D800E non ha il filtro LP o meglio: lo ha ma con un taglio in frequenza superiore alla sua frequenza di campionamento, (= non rispetta il teorema di Nyquist). Quindi teoricamente � a rischio di distorsione dell�informazione (aliasing o effetto moir�). Questo rischio per� interviene a frequenze spaziali molto elevate grazie all�alta risoluzione del sensore (36Mpx). Ci� diminuisce drasticamente la probabilit� pratica di osservare tali effetti (= � poco probabile vi siano immagini con componenti in frequenza spaziale cos� elevate).
A bilanciare questo rischio (limitato) vi � la possibilit� di ottenere una maggiore qualit� dell�immagine acquisita grazie all�assenza di taglio dell�informazione spaziale.
La pappardella � un po� lunga ma � difficile riassumere tutto in un post, inoltre occorrerebbe avere un po� di dimestichezza con la teoria del campionamento.
Comunque spero almeno di non averti confuso le idee.
Ciao
Valerio