QUOTE(solstizio @ Jun 18 2013, 04:45 PM)

Eterno dilemma per uno pseudo aspirante "fotografo" come me....
Carissimi , vi chiedo se potete darmi qualche consiglio in merito ad un numero di foto necessarie per avere un portfolio.
Ad esempio se io ho un tema ..i fiori posso presentare n foto di m fiori oppure il tema può essere più ampio? nel senso le foto più belle da mostrare e quindi foto palesemente prive di filo logico..???
scusatemi ma ho un aocnfusione pazzesca...
grazie
Marco
Ciao, no non può essere più ampio, caso mai più ristretto, mi spiego.
Il tema fiori è troppo generico, devi analizzare un aspetto specifico dei fiori, del tipo: tutti i fiori che fioriscono in inverno, tutti i fiori che crescono in montagna, oppure cosa rappresentano per te alcuni tipi di fiori eccetera...
Una raccolta di foto generiche di fiori dice tutto e niente, serve una ricerca specifica, mirata, un "tema" che caratterizzi il lavoro.
In rete trovi diverse definizioni di portfolio fotografico.
Qui sotto te ne metto due:
http://www.fotoclublegru.it/Sezione%20Port...scritto_due.htmhttp://www.fotoritoccoprofessionale.it/ide...e-portfolio.htmOvviamente sono definizioni "scolastiche" ma rendono l'idea della enorme complessità di un lavoro di questo tipo, ovviamente non è una complessità tecnica.
In linea di massima per fare un portfolio, o un progetto fotografico, bisogna avere le idee molto chiare su cosa si vuole fare, e generalmente richiede molto tempo, a meno che uno non sia esperto in questa disciplina, io per esempio impiego generalmente da 6 mesi ad un anno da quando ho finito di scattare, quindi solo per metterlo insieme.
La cosa assolutamente fondamentale è "avere un idea", un motivo per farlo. Intorno a questa idea si strutturerà il lavoro.
L'idea deve avere
necessariamente la caratteristica di originalità, altrimenti rischi di fare un bellissimo lavoro già fatto da altri, sarebbe come riscrivere un libro già scritto, magari con qualche variante, ma già scritto.
Il portfolio deve avere una sequenza narrativa precisa, un inizio, uno svolgimento, e una fine, anche se non si tratta di un racconto, lo spettatore lo deve percepire come un unica cosa e non come una serie di immagini messe assieme solo perché sono belle. Anzi quasi sempre le migliori, ciò è quelle sopra la media, proprio perché tali, stanno male insieme alle altre e vanno tolte.
Non ci devono essere ripetizioni, ogni foto deve supportare le altre e rafforzarle.
La scelta delle foto va fatta a step e a distanza di tempo: prima se ne scelgono 100 (per esempio) dopo due mesi si riducono a 50 do po altri due mesi a 40 e così via.
Fatta la scelta semi-definitiva circa 30-50 foto si stampano i provini e si stendono su un tavolo e si iniziano a manipolare per metterli in fila Questa operazione va fatta più volte e meglio sarebbe farla fare a qualcun altro per essere sicuri che la cosa sia fatta con distacco.(Le nostre foto sono belle... per noi)
Fatto questo si stampano in formato portfolio, io uso il 20X30, si sceglie la carta, e il lavoro è finito.
Lavori documentativi necessitano di più foto rispetto a quelli concettuali.
Più foto sono e più il rischio di errore è maggiore.
Una foto inutile è sempre un errore.
Accorgimenti utili: (scolastici ma utili per iniziare)
Usare il più possibile lo stesso formato, o tutte verticali, o tutte orizzontali, o tutte quadrate.
Usare il più possibile la stessa lunghezza focale
Usare il più possibile la stessa inquadratura e prospettiva.
Usare il più possibile la stessa luce.
In sostanza foto tutte uguali dove cambia di poco il contenuto in modo che sia scorrevole.
Per rendere l'idea (forze amplificata) si potrebbe definire il portfolio perfetto le foto di catalogazione delle piante officinali....
Detto velocemente e bruscamente, ma il senso più o meno è questo... Poi quando si è bravi.... si può fare anche molto di più.
Se hai altre domande chiedi pure
Simone