JimmyD
Apr 1 2006, 06:58 PM
Ciao a tutti
A dir la verit� sono io che sono incerto non i diaframmi!!!

Ho bisogno di fare chiarezza su alcune cose e spero che mi darete una mano a capirci qualcosa!!!
Nella foto allegata avrei voluto che lo sfondo fosse un po' pi� nitido, non perfetto ma neanche cos� sfocato....come dovevo fare??? Io ho scattato a f/13...pensavo fosse sufficiente...la messa a fuoco non dipende solo dal diaframma vero?
Come funziona la messa a fuoco su infinito?come si ottiene?
Vi chiedo perdono per l'esposizione da cani...e vi ringarzio per le spiegazioni che mi vorrete dare...
Dimitri
Rugantino
Apr 1 2006, 07:09 PM
No. Non dipende solo dal diaframma ma da diversi fattori alcuni dei quali abbastanza complessi.
Dai una letta qui ma comunque ci saranno utenti che ti daranno tutte le indicazioni del caso.
Ciao
Profondit� di campo
giannizadra
Apr 1 2006, 07:58 PM
Per avere a fuoco il soggetto e lo sfondo, avresti dovuto usare la focale 18mm, e chiudere ulteriormente il diaframma.
Inoltre, poich� la pdc si estende anche davanti al piano di messa a fuoco, avresti dovuto focheggiare lievemente dietro il soggetto.
La profondit� di campo dipende dall'apertura del diaframma e dalla focale, in funzione della distanza, ed � ovviamente maggiore con i grandangolari.
Ti posto un esempio: 17-35/2,8, focale 17mm, diaframma 22.
libertifrancesco
Apr 1 2006, 08:03 PM
QUOTE(giannizadra @ Apr 1 2006, 07:58 PM)
Per avere a fuoco il soggetto e lo sfondo, avresti dovuto usare la focale 18mm, e chiudere ulteriormente il diaframma.
La profondit� di campo infatti dipende dall'apertura del diaframma e dalla focale, ed � ovviamente maggiore con i grandangolari.
Ti posto un esempio: 17-35/2,8, focale 17, diaframma 22.

E comunque la parte realmente a fuoco sarebbe una soltanto.il resto da l'impressione della nitidezza.!
enrico
Apr 1 2006, 08:05 PM
Penso tu volessi dire "profondit� di campo" pi� che messa a fuoco. La profondit� di campo dipende fondamentalmente da 3 fattori:
1 -apertura di diaframma (pi� � chiuso, pi� profondit� di campo hai)
2 - distanza di messa a fuoco (pi� � distante il piano di fuoco, maggiore � la profondit� di campo)
3 - lunghezza focale dell'obiettivo (minore � la lunghezza focale, maggiore � la profondit� di campo)
Posso aggiungere che sulla percezione della profondit� di campo, interviene anche l'ingrandimento dell'immagine in rapporto alla distanza di visione: se si osserva da distanza ravvicinata una immagine ingrandita, si percepisce una minore profondit� di campo. Generalmente, si considera corretta una distanza di visione, pari alla focale di ripresa, moltiplicata per il fattore di ingrandiento dell'immagine.
Nel tuo caso, ha giocato a sfavore della profondit� di campo, la breve distanza di messa a fuoco.
Enrico
JimmyD
Apr 2 2006, 09:55 AM
Ok, grazie a tutti, penso di aver capito qualcosina in pi�....per� la vecchia messa a fuoco su infinito che avevo sulla mia compattona, come la ottengo?
Scuate se insisto ma vorrei capire bene...
Dimitri
buzz
Apr 2 2006, 10:58 AM
risposta facilissima: con un'altra compattona.
Proprio perch� la PDC � relativa alla lunghezza focale del'obiettivo, una bella compatta ha obiettivi da.. 4 mm.
se gi� a 24 mm. la PDC � elevata, figuriamoci a 4 !!!
OT ma perch� l'orlogio del forum mi segna le 10.58 mentre qui sono le 12.15? posso capire lo scarto di un'ora per l'ora legale, ma...
JimmyD
Apr 2 2006, 12:12 PM
Ok...chiaro! Quindi supponendo che io volessi fotografare un paesaggio in lontananza senza soggetti in primo piano dovrei utilizzare una focale corta (un grandangolare) e utilizzare un diaframma ragionevolmete chiuso...dovo punto per� la zona AF? In un punto posto a 2/3 - 1/3 dal bordo del fotogramma???
JimmyD
Apr 2 2006, 12:14 PM
Anch'io ho notato la storia dell'orologio....� completamente sballato!!!
buzz
Apr 2 2006, 12:41 PM
QUOTE(JimmyD @ Apr 2 2006, 01:12 PM)
Ok...chiaro! Quindi supponendo che io volessi fotografare un paesaggio in lontananza senza soggetti in primo piano dovrei utilizzare una focale corta (un grandangolare) e utilizzare un diaframma ragionevolmete chiuso...dovo punto per� la zona AF? In un punto posto a 2/3 - 1/3 dal bordo del fotogramma???
No. Quella � la situazione nella quale la forte profondit� di campo non ti serve!
un panorama quasi all'infinito puoi considerarlo su un unico piano focale.
Al contrario � proprio quando ci sono oggetti su piani diversi relativamente vicini (vedi la bellissima "grappa" di Gianni) che tutte queste regole vanno applicate.
Se chiudi il diaframma nel panorama non sbagli certo, ma non � necessario quanto nell'altro caso.
JimmyD
Apr 2 2006, 01:02 PM
Allora ricapitolo la lezione...i diaframmi chiusi li utilizzo per avere maggiore PDC e rendere "nitidi" (passami il termine ) pi� soggetti posti su piani diversi. Al contrario i diaframmi aperti li uso per ottenere soggetti che si staccano dallo sfondo oppure per soggetti su un unico piano focale....
Spero di non aver commesso errori stavolta....
BrunoCi
Apr 2 2006, 07:16 PM
QUOTE(JimmyD @ Apr 2 2006, 01:02 PM)
Allora ricapitolo la lezione...i diaframmi chiusi li utilizzo per avere maggiore PDC e rendere "nitidi" (passami il termine ) pi� soggetti posti su piani diversi. Al contrario i diaframmi aperti li uso per ottenere soggetti che si staccano dallo sfondo oppure per soggetti su un unico piano focale....
Spero di non aver commesso errori stavolta....
E' corretto.
Ti riporto un link che credo possa esserti utile per prendere dimestichezza con la PDC. Serve per calcolare l'estensione dell'area "nitida" davanti e dietro al soggetto al variare del diaframma e della focale:
DOFMasterSpero ti sia utile. Io l'ho usato per crearmi una tabellina con le varie impostazioni da adottare per avere una PDC che si estenda fino all'infinito, tenendo conto del fatto che sugli obiettivi la scala delle distanze di messa a fuoco contiene solo alcuni valori (es. 0.5, 1, 2 e infinito) e non � facile usare il sistema dell'iperfocale.
Bruno.
JimmyD
Apr 3 2006, 06:47 PM
Garzie Bruno, oggi ho provato a dare uno sguardo al link che mi hai consigliato e ho fatto un po' di prove con diversi valori e credo di essermi chiarito un po' di dubbo (situazioni), per� da quello che ho capito (non ne avevo mai sentito parlare) l'iperfocale non mi sembra per niente semplice da usare...o meglio, in teoria il concetto � semplice, per� ipotizzando che la distanza dell'iperfocale risultante dal calcolo sia di 20m, focheggiando su questa distanza otterrei una percezione di nitidezza da 10m a infinito, ma senza riferimenti certi, come valuto la distanza???
buzz
Apr 3 2006, 09:16 PM
a occhio.
BrunoCi
Apr 3 2006, 09:55 PM
QUOTE(JimmyD @ Apr 3 2006, 06:47 PM)
Garzie Bruno, oggi ho provato a dare uno sguardo al link che mi hai consigliato e ho fatto un po' di prove con diversi valori e credo di essermi chiarito un po' di dubbo (situazioni), per� da quello che ho capito (non ne avevo mai sentito parlare) l'iperfocale non mi sembra per niente semplice da usare...o meglio, in teoria il concetto � semplice, per� ipotizzando che la distanza dell'iperfocale risultante dal calcolo sia di 20m, focheggiando su questa distanza otterrei una percezione di nitidezza da 10m a infinito, ma senza riferimenti certi, come valuto la distanza???
In effetti l'iperfocale � molto complessa da mettere in pratica con i moderni obiettivi, che spesso non hanno sul barilotto le scale dei diaframmi riportate in corrispondenza delle distanze di messa a fuoco. E questo � ancor pi� vero con gli obiettivi zoom.
Io mi sono calcolato una tabellina un po' diversa: a me basta sapere che sul mio 12-24 a 12mm, impostando manualmente la messa a fuoco ad 1m ed impostando il diaframma ad f/11 ho un campo "nitido" che si estende da 0,39m ad infinito. Se invece chiudo ad f/22 ho una PDC da 0,24m.
E' chiaro che non si tratta dell'iperfocale vera � propria, ma � un utile compromesso che trovo utile. Magari qualche esperto del forum ci dar� qualche indicazione pratica pi� semplice...
Bruno.
JimmyD
Apr 3 2006, 10:11 PM
QUOTE
a occhio.
Conciso ma chiaro....
QUOTE
In effetti l'iperfocale � molto complessa da mettere in pratica con i moderni obiettivi, che spesso non hanno sul barilotto le scale dei diaframmi riportate in corrispondenza delle distanze di messa a fuoco. E questo � ancor pi� vero con gli obiettivi zoom.
Io mi sono calcolato una tabellina un po' diversa: a me basta sapere che sul mio 12-24 a 12mm, impostando manualmente la messa a fuoco ad 1m ed impostando il diaframma ad f/11 ho un campo "nitido" che si estende da 0,39m ad infinito. Se invece chiudo ad f/22 ho una PDC da 0,24m.
E' chiaro che non si tratta dell'iperfocale vera � propria, ma � un utile compromesso che trovo utile. Magari qualche esperto del forum ci dar� qualche indicazione pratica pi� semplice...
Penso di averci capito qualcosa...anche se sui miei obbiettivi a parte la lunghezza focale non � indicato un bel niente perch� le reglazioni si fanno dalla macchina e la ghiera di messa a fuoco non ha tacche di riferimento...ci vorr� un po' pi�di esperienza immagino...
Altri consigli e indicazioni sono sempre ben accetti naturalmente da tutto il forum!!!!
Ciao Dimitri
JimmyD
Apr 4 2006, 06:43 PM
Vorrei provare ad espandere la discussione anche su un'altro argomento...la vecchia taratura dell'esposimetro fatta su un grigio medio viene ora sostituita dal bilanciamento del bianco che lo posso fare sia sul bianco che sempre sul grigio medio giusto???
Secondo voi c'� differenza fra i due metodi o si equivalgono?
Dimitri
giannizadra
Apr 4 2006, 07:20 PM
QUOTE(JimmyD @ Apr 4 2006, 07:43 PM)
Vorrei provare ad espandere la discussione anche su un'altro argomento...la vecchia taratura dell'esposimetro fatta su un grigio medio viene ora sostituita dal bilanciamento del bianco che lo posso fare sia sul bianco che sempre sul grigio medio giusto???
Secondo voi c'� differenza fra i due metodi o si equivalgono?
Dimitri
Sono due cose diverse, con finalit� diverse.
Col bilanciamento del bianco esegui la taratura della temperatura di colore della luce (quella che con pellicola si poteva eseguire col termocolorimetro, allo scopo di neutralizzare con filtri lo scostamento tra la temperatura-colore della scena e quella per cui era tarata la pellicola). Serviva a eliminare le dominanti di colore, soprattutto con le diapositive.
La misurazione col grigio medio serve per calcolare l'esposizione (a misurare cio� l'intensit� della luce), e non ha niente a che fare col WB.
JimmyD
Apr 4 2006, 09:55 PM
Scusate l'ignoranza ma come vedete sono un pivello e sto cercando di capirci qualcosa...
La prima non mi da problemi, ma la seconda non sono sicuro di averla chiara...in pratica devo puntare la macchina su questo riferimento e calcolare i valori per un'esposizione ideale...ma poi in parole povere, cosa me ne faccio???
Mi potete spiegare o indicare qualche lettura in merito??
Grazie Dimitri
robyt
Apr 4 2006, 10:14 PM
QUOTE(JimmyD @ Apr 4 2006, 10:55 PM)
....Mi potete spiegare o indicare qualche lettura in merito??
Per quanto concerne il bilanciamento del bianco puoi dare un'occhiata
QUISull'utilizzo della misurazione sul grigio medio ti allego un mio precedente intervento:
"Gli esposimetri sono tarati per considerare correttamente esposta una scena che contenga una media di luci e ombre pari al famoso grigio 18%.
Scene prevalentemente chiare verranno pertanto sottoesposte al contrario di scene con neri prevalenti che risulteranno sovraesposte.
In questi casi puntare l'esposimetro su un cartoncino grigio 18% (v� bene anche il palmo della mano) consente di ottenere un'esposizione (mediamente) corretta.
Il sistema di lettura Matrix delle nostre belle Nikon riesce in parte a risolvere il problema confrontando la lettura della scena con una selezione di immagini "tipo" memorizzate in un database implementato in macchina.
"In parole povere, una volta determinata l'esposizione sul cartoncino dovrai tenerla bloccata, ricomporre l'inquadratura e scattare
buzz
Apr 4 2006, 10:16 PM
QUOTE(JimmyD @ Apr 4 2006, 10:55 PM)
Scusate l'ignoranza ma come vedete sono un pivello e sto cercando di capirci qualcosa...
La prima non mi da problemi, ma la seconda non sono sicuro di averla chiara...in pratica devo puntare la macchina su questo riferimento e calcolare i valori per un'esposizione ideale...ma poi in parole povere, cosa me ne faccio???
Mi potete spiegare o indicare qualche lettura in merito??
Grazie Dimitri
fai un piccolo esperimento:
scatta una foto ad un muro bianco o chiarissimo con l'esposimetro in automatico.
poi fai lo stesso scatto ad una superficie scura.
Dovresti ottenere lo stesso istogramma, ovvero l'esposimetro ha impostato lo scattoin modo da avere una immagine di intensit� luminosa pari al famoso cartoncino di grigio al 18%.
Quando bilanci il bianco, puoi farlo indifferentemente suia su un foglio di carta bianco sia su un cartoncino grigio , perch� l'esposimetro tender� a trasformare in grigio quasiasi intensit� luminosa lo colpisca.
L'importante � che il bianco del cartoncino, cis� come come il grigio, sia neutro e non abbia dominanti di colore.
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