QUOTE(alessandro pischedda @ Jul 31 2013, 09:43 AM)

volendo dire strettissimamente la mia opinione c'e' da dire che spesso si considera il sensore come una pellicola.
Errore. Ogni pellicola aveva delle particolari caratteristiche quali colori, latitudine di posa ecc.
Quindi se tu volevi fare un ritratto c'era la pellicola xy, un paesaggio quella yz e via dicendo.
Per non parlare della scelta se scattare in bn o a colori.
Col digitale il supporto e' UNO e ovviamente puo' piu' o meno fare una media di tutto, cioe' cosa scattiamo scattiamo, paesaggio, ritratto, poca luce, molta luce, bn, colori ecc il supporto sensibile e' il medesimo e non si puo' cambiare.
Questo comporta che non sia ottimizzato per delle singole situazioni.
Non rimane altro da fare che ottimizzare a posteriori (post).
Puoi usare i preset della macchina (che e' una elaborazione a post anch'essa) o farlo a casa, pero' la filosofia non cambia, un processore sta intervenendo sul tuo scatto.
E lo fa anche se decidi di scattare a colori o bn (l'immagine e' comunque acquisita a colori)
Tanto vale farlo a casa sfruttando la potenza di un computer e i software specifici.
Spero ti sia chiara la "filosofia" della cosa. Il digitale non e' una pellicola! E' un metodo diverso di acquisizione che necessita una ottimizzazione finale. Se scatti direttamente jpg comunque ti sarai ritrovato a settare nitidezza ecc sulla macchina..embeh non stai comunque intervenendo sulla foto?
anche la pellicola necessita di una elaborazione, esattamente come i sensori. puoi scegliere come e con che acidi sviluppare, tempi/diluizioni/agitamenti per modificare contrasto, grana, nitidezza della pellicola (ovviamente le pellicole rispondono in maniera diversa, e ci vuole pure una certa maestria, non potendo vedere su cosa si lavora, bisogna ricordarsi o programmarsi come scattare, se erano situazioni a basso o ad alto contrasto, pena pellicola bruciata o ombre impossibili da aprire) e poi c'è tutta la parte di stampa, dove nel colore si decidono pure la resa cromatica tramite filtri...
quindi la pellicola non è solo "uso una data pellicola per una data situazione" ma anzi necessità + maestria ed esperienza che il digitale.
che poi volendo vederci dentro, anche i sensori hanno rese diverse, solo nn si possono cambiare (almeno non nel FF e nel piccolo formato). ma avendo + macchine puoi scegliere che cosa usare...
QUOTE(LucaZan8 @ Jul 31 2013, 10:12 AM)

Vi ringrazio per gli interventi.
Quindi riassumendo mi dite che quasi tutti, se non tutti gli scatti, voi li "rivedete" a casa con software dedicati, e sarebbe uno spreco se non fosse cosi.
Probabilmente allora sono io che ho una concezione sbagliata, o pura ignoranza.

io selezioni gli scatti da raw (con aperture) da elaborare, e dopo l'elaborazione converto in jpg.
QUOTE(Romaneman @ Jul 31 2013, 11:16 AM)

anche io non sono proprio un amante della p.p. ma sono consapevole che è utile e necessaria, per cui usarla si ma come per tutte le cose ricordiamoci che "il troppo storpia"....
io credo che sia solo una cosa semantica, ma dire non sono un amante della PP è un cosa un po strana... insomma PP e produzione sono inseparabili nell'ottenimento della foto esattamente come lo sono il momento dello scatto e la ricerca che avviene prima.
poi come gusti possono piacere degli interventi poco invasivi (il troppo storpia) e può non piacere il foto montaggio, ma la PP è presente in ogni immagine sempre. anche una semplice codifica JPG è una post produzione...