QUOTE(marcomc76 @ Oct 7 2013, 11:02 AM)

Il discorso � pi� semplice se ragioni in questo modo, il raw non � una foto ma dei dati sullo scatto quindi in camera chiara tutte le modifiche sul colore, WB, esposizioni luci/ombre vengono eseguiti senza perdita di qualit�, mentre il jpeg � una foto in tutto � per tutto, immagine composto da tre canali di colore (raster), qualsiasi modifica apportata su questo formato sar� sempre con perdita di qualit� sia 8 e 16 bit,
Esatto, la differenza non � solo nella qualit� e quantit� dei dati salvati ma soprattutto nella tipologia di file.
Il Jpeg descrive l'immagine finita:
immagina una griglia e per ciascun pixel i 3 valori RGB, per ciascuno hai a disposizione 256 tonalit� diverse (o meglio ancora gradazioni o...) che incrociate nelle varie possibilit� come gi� detto sopra ti danno un potenziale di 16,7 milioni di colori, per ciascun pixel. Il Jpeg per� � compresso quindi per risparmiare spazio crea delle piccole zone omogenee di pixel, ne descrive solo uno e si limita ad annotare solo differenze "significative" tra un cambio di colore e l'altro. Per questo di definisce a perdita di dati, anche s e questa pu� essere trascurabile nei file a qualit� massima e pi� significativa in quelli molto compressi.
Quando apri un immagine JPEG per effettuare regolazioni o variazioni di colore luce ecc, partirai da questi dati e maggiore sar� il tuo intervento peggiore sar� il risultato (cambi di colore drastici, modifiche alla luminosit�, maschere di contrasto ecc...)
il RAW invece � un archivio dei dati letti dal sensore, tali e quali, unito ad un elenco di tutte le regolazioni software che hai settato al momento dello scatto, quali ad esempio:
Tutto il pannello picture control:
valori di saturazione
valori di contrasto
valori di nitidezza
Spazio e modo colore (sRGB portrait landscape, AdobeRGB, BN)
Bilanciamento del bianco
D-lighting
Correzioni della distorsione delle lenti
Correzione dei difetti cromatici delle lenti (aberrazione..)
Tutte queste impostazioni, che verrebbero applicate ad un immagine Jpeg in modo definitivo, nel caso del raw viaggiano associate ai dati originali, ma senza modificarli, e quando apri un Raw hai la possibilit� di rivederle completamente a tuo piacimento, sincronizzarle su diverse immagini, salvarle in pi� versioni, ma sempre in modo modificabile. Solo salvano il file elaborato in un formato immagine standard, come tiff o jpeg perderai queste impostazioni modificabili, ed il risultato verr� realmente tradotto in pixel con i valori definitivi.
A tutto questo aggiungi che per ciascun pixel la fotocamera registra 4096 gradazioni (raw 12 bit) per ciascun colore RGB, anzich� 256, che incrociati ti restituiscono 68,7 miliardi di variabili, anzich� 16,7 milioni.
Cerco di descriverti una possibile situazione concreta:
imagina di scattare in riva al mare, sulla spiaggia al tramonto, una foto in controluce ad una ragazza, usando un colpetto di flash per illuminarle il viso.
Come bilanci il bianco? Se scatti in raw puoi anche fregartene! Ma supponiamo di essere in WB automatico: probabilmente la macchina legger� un sacco di luce calda, proveniente dalla scena e cercher� di bilanciarla raffreddandola rendendo il viso della ragazza, illuminato dal flash, troppo blu/violaceo, in pi� la ragazza potrebbe essere troppo scura rispetto alla scena dietro, o al contrario tropo sbiancata dal flash.
Partendo da un jpeg in photoshop dovresti stravolgere un sacco di cose, modificando pesantemente i valori cromatici per recuperarla compromettendone la qualit� finale, vedresti dei piccoli gradini nelle sfumature di colore, che tenderebbero ad essere meno omogenee e continue.
In raw invece, potrai cambiare il punto di grigio semplicemente con i due cursori dedicati, valutando in live il risultato, potrai attivare alcuni automatismi e valutarne l'efficacia (D-lighting) ed infine potrai migliorare il risultato con una correzione selettiva sulla zona del viso, schiarendo e scurendo secondo necessit� sfruttando tutte quelle gradazioni disponibili nel raw e perse nel Jpeg.