QUOTE(Vincenzo Ianniciello @ Nov 20 2013, 08:21 PM)

...se avessi avuto esperienza di fotografia analogica forse ti saresti abituata anche alle 24 (o 36) pose...e forse ti saresti resa conto che uscire con in tasca un paio di rullini non e' roba da supereroi, ma da fotografo, ovvero da uno che sa a cosa, come e quando scattare una buona fotografia...che e' l'antitesi della moderna cultura del "point&shot" e come viene viene...non e' cosi che funziona...
...posto che apprezzo McCurry e che, oltre ad aver visto tutte le sue mostre italiane (Roma, Genova e attualmente Siena ove ho seguito anche la sua lectio magistralis), dico senza timore di essere tacciato di eresia che oggi forse egli non sarebbe stato cosi famoso come e'!!...
...e' indubbiamente un fotografo di talento che ha avuto pero' il coraggio di lasciarsi tutto alle spalle e partire per l'India con in tasca solo i soldi necessari sopravvivere per un mese...poi ce stata la fortuna di entrare nelle grazie della redazione di National Geographic e da li la sua storia...
...oggi ci sono in giro migliaia di fotografi talentuosi, anche tra i cosiddetti "amatori", che pero' vivono un'epoca in cui l'immagine e' inflazionata e in cui la visibilita' e' data solo da quella effimera e generalista dei social media...
...riguardo alla post-produzione, non so da cosa trai le tue convinzioni e mi dispiace disilluderti, ma la grandezza di McCurry, cosi come per tutti i grandi fotografi del passato e del presente, e' data da due figure che oggi sono passata in secondo piano ma che esistono e fanno l'altra parte di una buona fotografia: il postproduttore e lo stampatore....figure di cui si avvalgono TUTTI (o comunque operazioni imprenscindibili anche se un fotografo le facesse in proprio)...;-)
Credo che bene o male stiamo dicendo la stessa cosa...
sono nata con il digitale.. ma sono contornata da amici e parenti che usano al 90% l'analogico , si sviluppano le foto, eseguono antiche tecniche di stampa (es: la gomma bicromata) dove solo per prepararsi la carta occorre una settimana e per la stampa finale ci vuole un mese, oppure scatta senza ottica e\o senza reflex con il foro stenopeico.
Quindi (anche che non ne sono capace) so perfettamente la differenza tra una correzione di ombre e\o luci schermando o bruciando in camera scura.... e un livello di Photoshop. Una cosa � accentuare un contrasto un'altra � crearlo.
Nel digitale , con i favolosi mezzi che mette a disposizione, la linea che c'� tra correzione e fotoritocco � molto sottile.
Poi dipende pure cosa si fa con la fotografia, una cosa � postare le foto su nikonclub (dove tutto � ammesso), altra cosa fare scatti di matrimonio o pubblicitari ( dove luci e PP sono bene accette e in certi casi fondamentali) altro � fare un reportage di gente e popoli, guerra o naturalistico dove la foto deve essere reale al 99,9%.
E' la differenza che passa tra il fotoamatore, il professionista... il grande autore.
Che senso avrebbe aprire una rivista e vedere la drammaticit� di uno sguardo ottenuto illuminando gli occhi con PS o vedere i colori di un pesce o di una aurora boreale cambiati dal digitale?
Condivido pienamente, che per farsi il nome nella fotografia (come in qualsiasi altro campo)... oltre il talento ci vuole una serie di circostanze favorevoli e un buona dose di fortuna.