QUOTE(giulio.photo @ Jan 15 2014, 08:52 PM)

ok, ma voglio dire che qualsiasi focale abbia e qualsiasi diaframma imposti,
se il primo soggetto faccio in modo che sia all'incirca alla distanza iperfocale, sar� sempre a fuoco..giusto?
http://www.dofmaster.com/dofjs.htmlQui ti fa introdurre anche la distanza del soggetto che vuoi mettere a fuoco, non capisco cosa serva, dato che per trovare il valore dell'iperfocale non serve,
e dato che il soggetto che voglio mettere a fuoco faccio in modo che sia alla distanza iperfocale...
Mi sfugge qualcosa?
grazie mille Roberto della pazienza
Giulio
Secondo me non conviene usare questo metodo, stai sprecando profondit� di campo inutilmente.
Se metti il soggetto pi� vicino alla distanza iperfocale, sprechi la profondit� di campo dall'iperfocale alla met� della sua distanza, e sarai costretto ad usare un diaframma pi� chiuso del necessario con probabili problemi di diffrazione. Secondo me conviene, una volta misurata la distanza del soggetto pi� vicino, calcolare l'apertura che ti fornisce una distanza iperfocale doppia della distanza del soggeto in primo piano, questo comporter� un diaframma meno chiuso ed avrai sfruttato tutta la profondit� di campo disponibile.
Forse � pi� chiaro con un esempio (con risultati dal sito che hai segnalato con fotocamera FX):
- focale 35mm e distanza del soggetto in primo piano 1.84m - per avere l'iperfocale a 1.84m devi chiudere a f/22 - PDC da 0.92m ad infinito - sprechi la PDC da 0.92m a 1.84m
- focale 35mm e distanza del soggetto in primo piano 1.84m - voglio un diaframma che mi dia una iperfocale di 3.68m (doppio della distanza del soggetto in primo piano) - il diaframma che mi fornisce questa distanza iperfocale � f/11 - PDC da 1.84m ad infinito - sfrutto tutta la PDC
Se operi quindi come nel secondo caso ottieni di avere a fuoco quello che ti interessa chiudendo due diaframmi in meno, e questo non � poco: i due diaframmi in meno ti servono per avere meno diffrazione, oppure puoi comunque chiudere ad f/22 ed avrai guadagnato sul circolo di confusione, che sar� pi� piccolo e ti permette ingrandimenti maggiori.
Questa � la teoria, in pratica per� le cose sono un po' diverse per il mio modo di vedere. Con questo sistema, a meno di non usare circoli di confusione molto piccoli che ti portano a diaframmi molto chiusi con conseguente diffrazione, le zone agli estremi della PDC teorica (1.84m ed infinito nell'esempio) avranno una nitidezza minore della massima ottenibile e questo sar� avvertibile appena si ingrandisce l'immagine (a monitor od in stampa), e spesso almeno una di queste zone � il soggetto principale della foto; la massima nitidezza l'avrai invece a 3.68m dove potrebbe non esserci niente di fondamentale nella foto.
Secondo me � quindi preferibile scegliere se privilegiare il soggetto in primo pano oppure il soggetto ad infinito, e spostare il fuoco leggermente verso il soggetto che si � scelto come principale, questo risulter� un po' pi� nitido a scapito per� di quello all'altro estremo.
Per esempio se ho un bel panorama montano con una bella luce sulle montagne e aria molto tersa, forse conviene privilegiare il soggetto ad infinito a scapito delle rocce o dei fiori in primo piano che fanno da contorno; se invece la luce sulle montagne non � delle miglior e c'� un po' di foschia, probabilmente converr� privilegiare (sia come fuoco che come composizione) il soggetto in primo piano e lasciare che le montagne ad infinito facciano da contorno.
Con questo non voglio dire che lavorare con l'iperfocale sia sbagliato, anzi, bisogna per� capire che in fondo tale tecnica � una sorta di compromesso e che quindi non bisogna nemmeno considerarla come l'unica possibilit� per foto paesaggistica. Infatti per avere nitidezza massima su tutta la PDC in immagini che verranno viste a grandi dimensioni, viene spesso usata la tecnica di scattare due o pi� fotogrammi, con messa a fuoco diversa, e poi fonderli prendendo le parti a fuoco di ogni foto; o vengono usati obiettivi basculanti per aumentare la PDC senza dover chiudere troppo il diaframma.