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kikko47
Mi chiedo quali siano le differenze di risultato qualitativo della foto allorquando si predilige un tempo lungo - molto lungo con relativo diaframma chiuso o il contrario. Ovviamente non mi riferisco a profondit� di campo e resa obiettivo usato, ma all'effettiva qualit� fotografica che si ottiene. Grazie.
capannelle
QUOTE(kikko47 @ Jan 27 2014, 11:36 AM) *
Mi chiedo quali siano le differenze di risultato qualitativo della foto allorquando si predilige un tempo lungo - molto lungo con relativo diaframma chiuso o il contrario. Ovviamente non mi riferisco a profondit� di campo e resa obiettivo usato, ma all'effettiva qualit� fotografica che si ottiene. Grazie.


Tieni presente che la maggior qualit� fotografica (nitidezza, assenza di aberrazioni e vignettatura) si ottiene utilizzando i diframmi intermedi dell'obiettivo.
Dal punto di vista dei tempi, la migliore qualit� fotografica si ottiene utilizzando tempi brevi che permettono di congelare il movimento del soggetto e cotrastare il movimento della fotocamera (a meno di utilizzare un cavalletto). Tieni inoltre presente che a volte il mosso viene introdotto di proposito e utilizzato a scopo creativo.
maxgreco77
Se parliamo di fotografia "assistita" senza movimento (ad es. da studio) con condizioni di luce che lo permettono � di sicuro qualitativamente superiore la foto con diaframma chiuso e relativamente con tempi pi� lunghi, anche se ci sono ottiche che hanno un "top quality" ad un'apertura specifica... cio� non tutte le ottiche se scattano a f16-f22 danno il meglio di se.
kikko47
QUOTE(maxgreco77 @ Jan 27 2014, 11:53 AM) *
con condizioni di luce che lo permettono � di sicuro qualitativamente superiore la foto con diaframma chiuso e relativamente con tempi pi� lunghi, anche se ci sono ottiche che hanno un "top quality" ad un'apertura specifica... cio� non tutte le ottiche se scattano a f16-f22 danno il meglio di se.



Grazie anche a capannelle... la mia domanda a prescindere dalla resa dell'attrezzatura � mirata-se possibile- a sapere se vi � maggiore resa teorica se si predilige la scelta di tempi lunghi o di contro, diaframmi chiusi. Sempre come detto, a prescindere della qualit� dell'attrezzatura.
linosalento
QUOTE(kikko47 @ Jan 27 2014, 11:36 AM) *
Mi chiedo quali siano le differenze di risultato qualitativo della foto allorquando si predilige un tempo lungo - molto lungo con relativo diaframma chiuso o il contrario. Ovviamente non mi riferisco a profondit� di campo e resa obiettivo usato, ma all'effettiva qualit� fotografica che si ottiene. Grazie.


La verit� � nel mezzo... la migliore resa si ha sempre con diaframmi medi tipo f/8 e conseguente esposizione ovvio che in base a ci� che cerchiamo dallo scatto diventa tutto abbastanza relativo
kikko47
QUOTE(linosalento @ Jan 27 2014, 12:02 PM) *
La verit� � nel mezzo... la migliore resa si ha sempre con diaframmi medi tipo f/8 e conseguente esposizione ovvio che in base a ci� che cerchiamo dallo scatto diventa tutto abbastanza relativo




Correggetemi se sbaglio, ma la domanda scaturiva dal fatto che avrei capito che un sensore digitale produrrebbe rumore quando i sensori si "sforzano" di elaborare la poca luce. Dalch� mi veniva da pensare che - a prescindere dai risultati artatamente voluti- una lunga esposizione favoriva parzialmente la qualit� finale della foto.
maxgreco77
QUOTE(kikko47 @ Jan 27 2014, 12:10 PM) *
Correggetemi se sbaglio, ma la domanda scaturiva dal fatto che avrei capito che un sensore digitale produrrebbe rumore quando i sensori si "sforzano" di elaborare la poca luce. Dalch� mi veniva da pensare che - a prescindere dai risultati artatamente voluti- una lunga esposizione favoriva parzialmente la qualit� finale della foto.

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giucci2005
QUOTE(kikko47 @ Jan 27 2014, 12:10 PM) *
Correggetemi se sbaglio, ma la domanda scaturiva dal fatto che avrei capito che un sensore digitale produrrebbe rumore quando i sensori si "sforzano" di elaborare la poca luce. Dalch� mi veniva da pensare che - a prescindere dai risultati artatamente voluti- una lunga esposizione favoriva parzialmente la qualit� finale della foto.

La quantit� di luce che incide sul sensore � costante se si utilizzano coppie tempi-diaframmi che danno lo stesso EV: quello che tu chiami "sforzo" � in realt� l'amplificazione necessaria che corrisponde all'utilizzo di alti ISO (a differenza delle pellicole che esistono di diverse sensibilit�, i sensori hanno solo una ben determinata sensibilit�: per aumentarla � necessario amplificare i segnali provenienti dal sensore, pi� o meno!).
Ciao
Diego
kikko47
QUOTE(giucci2005 @ Jan 27 2014, 01:02 PM) *
La quantit� di luce che incide sul sensore � costante se si utilizzano coppie tempi-diaframmi che danno lo stesso EV: quello che tu chiami "sforzo" � in realt� l'amplificazione necessaria che corrisponde all'utilizzo di alti ISO (a differenza delle pellicole che esistono di diverse sensibilit�, i sensori hanno solo una ben determinata sensibilit�: per aumentarla � necessario amplificare i segnali provenienti dal sensore, pi� o meno!).
Ciao
Diego

Si, ho usato il termine sforzo come...licenza poetica. Quindi mi confermi che in teoria prediligere tempi lunghi/iso bassi danno un risultato tecnicamente migliore?
Uby501
QUOTE(kikko47 @ Jan 27 2014, 01:09 PM) *
Si, ho usato il termine sforzo come...licenza poetica. Quindi mi confermi che in teoria prediligere tempi lunghi/iso bassi danno un risultato tecnicamente migliore?

Rispetto a tempi brevi e iso alti, senza dubbio. Rispetto al rapporto con il diaframma non credo, nel senso che aprendo di pi� il diaframma aumenta la quantit� di luce che raggiunge il sensore, cos� come succede aumentando i tempi.
Non penso ci sia alcun vantaggio teorico nell'aumentare i tempi a discapito dell'apertura del diaframma.
capannelle
QUOTE(kikko47 @ Jan 27 2014, 01:09 PM) *
Si, ho usato il termine sforzo come...licenza poetica. Quindi mi confermi che in teoria prediligere tempi lunghi/iso bassi danno un risultato tecnicamente migliore?


i bassi iso restituiscono un'immagine tecnicamente migliore. Attento per� a non scendere sotto la sensibilit� nominale de lsensore che di solito � 100 o 200 iso a seconda dei modelli di fotocamera. Sotto la sensibilit� nominale la gamma dinamica diminuisce.

I tempi lunghi invece non migliorano in nessun modo l'immagine dal punto di vista tecnico.
giucci2005
QUOTE(kikko47 @ Jan 27 2014, 01:09 PM) *
Si, ho usato il termine sforzo come...licenza poetica. Quindi mi confermi che in teoria prediligere tempi lunghi/iso bassi danno un risultato tecnicamente migliore?

Come ti hanno gi� detto, conviene (se possibile) lavorare ad ISO bassi: a parit� di ISO hai ancora un grado di libert�, nel senso che puoi scegliere la coppia tempo-diaframma che ti permette di ottenere il risultato che cerchi (congelare l'azione o ottenere un'ampia profondit� di campo).
Se con gli ISO fissati non puoi raggiungere l'obiettivo, allora alza gli ISO.
Ciao
Diego
kikko47
QUOTE(capannelle @ Jan 27 2014, 02:32 PM) *
i bassi iso restituiscono un'immagine tecnicamente migliore. Attento per� a non scendere sotto la sensibilit� nominale de lsensore che di solito � 100 o 200 iso a seconda dei modelli di fotocamera. Sotto la sensibilit� nominale la gamma dinamica diminuisce.

I tempi lunghi invece non migliorano in nessun modo l'immagine dal punto di vista tecnico.



Grazie, volevo sapere questo. B.L.
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