Oggi ho messo in pratica una mia idea e ho realizzato delle fotografie non convenzionali per raccontare delle mostre di arte, ora però sorge il dubbio per la pubblicazione, siccome nelle fotografie compaiono opere d'arte non si possono pubblicare, però del resto un certo Elliott Erwitt ha pubblicato senza problemi delle fotografie scattate in alcuni musei che riprendevano persone e anche opere, gli han permesso di pubblicarle perché le sue fotografie sono considerate arte e tu non puoi dire ad un artista "non creare" è un suo diritto creare. Ma come può coesistere il diritto di un artista a creare con il divieto di non fotografare in un museo?Se io vado al museo con un foglio di carta e copio tutto nei minimi dettagli rappresentando tutto in stile iper-realista è legale, se faccio una foto no, perché? Perché ci sono arti di serie A e quindi artisti di serie A a cui è concesso tutto e arti e artisti di serie B a cui a volte è preclusa la possibilità di creare?

Io oggi ho fatto un servizio fotografico, anzi è un progetto di fotografia alternativa, fotografia che tralascia quasi ogni aspetto tecnico ed estetico per raccontare la realtà in modo autentico e genuino, ovviamente può piacere o non piacere ma è sicuramente una forma d'arte e non posso pubblicare nulla. Secondo voi è giusto che delle fotografie non possano prendere luce solo perché la legge non lo consente? L'arte, almeno secondo me, è superiore a qualsiasi cosa, nessuna legge dovrebbe vietare a qualcuno di creare e condividere l'arte ed invece...




PS: a proposito di arte, vorrei farvi un po' capire a che punto è la mia follia quando mi prende un attacco di arte, io un giorno ho avuto un idea "geniale", ho preso un foglio bianco e nel centro esatto ho fatto una piccola linea nera verticale con alla sua destra un altrettanto piccolo cerchio nero vuoto, l'ho firmato, l'ho appeso al muro, l'ho guardato e mi sono detto "non potevo descrivermi meglio, geniale... chissà se qualcuno arriverà mai a capire il suo significato...".

Oggi a Milano alla mostra di Warhol ho letto una sua frase che non avevo mai sentito e una mia amica mi ha detto "tu senza aver mai letto questa frase stavi già seguendo questo principio: "Non pensare di fare arte, solamente falla. Lascia che siano gli a altri a decidere se è bello o brutta, se piace o meno. Mentre loro decidono, tu continua a fare arte." (Andy Warhol)

Io modificherei in ""Anche se non sai se stai facendo realmente arte, tu falla. Lascia che siano gli a altri a decidere se è arte o no, se piace o meno. Mentre loro decidono, tu continua a fare quel che stai facendo."

Perché in Italia si traduce tutto in "soldoni" !!!! ..... se sei un privato che scatta di nascosto una foto ricordo in un museo nessuno dice nulla o quasi ..... ma se sei un Professionista e vuoi fare delle foto da utilizzare allora serve l'autorizzazione, il consenso dell'ufficio stampa. devi specificare l'uso che ne farai delle immagini ecc. .... ovviamente il tutto a pagamento!!! ti porto esempi che conosco il Museo Farnese a PC o il Parco Nazionale degli Abruzzi o alcune Aree Marine Protette!!! ......... ma l'elenco si allungherebbe a dismisura.

Sfuoca le tele se puoi e non dire dove le hai scattate! .... ma sai meglio di me che questo non e' un buon consiglio

non solo in italia.

Non vedo dove si trova l'errore....a parte che anche ai privati non è consentito fare foto...se poi le fanno ugualmente di nascosto... beh, non lo puoi mica considerare nel tuo discorso...

L'errore secondo me e' trasformare tutto in soldoni .... tutto qui, mi sta bene che l'ufficio stampa voglia conoscere l'uso che se ne fara' delle immagini ma dovrebbe limitarsi a questo, ti porto l'esempio di molte AMP (Aree Marine Protette) dove al privato e' consentito fare fotografie e video subacquei senza limitazioni ed al professionista e' fatto divieto se non previo accordi con la direzione del Parco ..... mi sfugge dove stia la differenza tra i due soggetti ...... e/o sulle finalita' delle riprese che spesso vedono il privato inviarle a giornali per pubblicare degli articoli ...... ma e' cosi' e quindi le regole si devono rispettare, posso dire che non le approvo?

Beh, a me sembra ovvio che se vuoi trarre profitto da una certa foto, è giusto che chi ha la proprietà dell'oggetto fotografato rivendichi una parte delle palanche.
Un professionista che chiede di fare una foto ha uno scopo ben preciso, un turista solo il ricordo della giornata senza scopo di lucro.

Ma occhio che questa cosa, non è solo "perché siamo in italia" è così ovunque.

Ciao,
Alessandro.

Assolutamente lecito cercare di trarre una partecipazione dallo sfruttamento di un bene privato ... ma un monumento (vedi l'ultimo caso del Michelangelo Armato), un bene artistico, un bene ancora meno tangibile come quello naturalistico perché deve necessariamente "fruttare" se lo riprende un professionista? In fondo anche se ne faccio un uso commerciale delle immagini sto promuovendo il mio Paese le sue ricchezze e magari faccio venire turisti in Italia.

Non e' che se vado a fare delle foto al Parco Nazionale d'Abruzzo ho gia' un giornale che me le pubblichi ... magari non porto a casa le immagini sperate ed in piu' ho anche pagato per cercare di farle.

Il turista che si reca ad esempio allo stesso Parco (a volte lo sono anch'io turista) si porta a casa le sue belle immagini, mette su un articolo, prova ad inviarlo ad un giornale, magari glie lo pubblicano e prende anche due soldi e questo va bene.....

Ma credo @Alessandro che forse stiamo scivolado fuori tema, perché bisognerebbe capire meglio cosa ha realizzato @Riccardo.

Ma mica voglio trarne profitto, voglio solo pubblicare le immagini sul mio sito o su fb e poi le immagini le ho fatte io non un altro, warhol usava foto famose di persone famose come partenza per i suoi progetti e non chiedeva niente a nessuno, lo faceva e basta, ma la sua è arte perché faceva litografie e le ritoccava mentre la fotografia a quanto pare non è arte è solo business però forse ho scelto bene l'esempio warhol, perché lui era un artista e il suo scopo era fare soldi quindi per lui era business oltre che arte, e lui fotografava persone famose e ne vendeva le foto (polaroid) a collezionisti e dubito che facesse firmare liberatorie, per me in questo caso sarebbe arte e basta, allora la discriminante qual'è? forse bisogna avere un nome famoso per fare quel c... che si vuole? devi chiamarti warhol, bresson, erwitt, capa, berengo gardin etc?





Ho fotografato un giorno di ordinarie visite al museo, gente, opere e un mix delle due cose il tutto da prospettive inusuali, insomma foto che non avrei mai potuto scattare legalmente...

creati un personaggio di finzione e pubblica le foto

A Riccà... e che ti devo dire?
Se non è permesso, non è permesso. Quindi se vuoi pubblicarle sul tuo sito, puoi farlo, ma ... se ti beccano?

Magari in certi posti non ti fanno fotografare per preservare i colori di un dipinto o di un affresco. Sanno benissimo che se autorizzassero le foto e scrivessero vietato usare il flash, ci sarà qualcuno che, comunque lo userebbe, quindi dicono niente foto e basta...giusto per stare tranquilli.

Ho fotografato un quadro su cui l'autore e alcuni suoi amici han pis*iato sopra e uno a cui hanno sparato con una magnum, altri che ho visto ma non fotografati sono stati lasciati dall'autore alle intemperie per mesi perché diventassero più "autentici", insomma ci sono opere che hanno visto di peggio di un flash!