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NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > PHOTO CULTURE > GRANDI NOMI
Claudio Orlando
Prendo spunto da una discussione aperta da un nostro giovane ed intraprendente amico per cominciare una carrellata tra quelli che io considero i pi� grandi reporter del mondo. Al nostro amico auguro con tutto il cuore di riuscire in quella che � una professione difficilissima ma non impossibile, altri prima di me gli hanno prospettato, giustamente, alcuni dei terribili momenti che dovr� affrontare, ma ciononostante lui � convinto di poter riuscire e questo � gi� un buon inizio: in bocca al lupo! Pollice.gif
Mi si permetter� di tralasciare quello che viene considerato uno dei maestri di questo incredibile mestiere: Robert Capa. Non dir� il perch� per non alimentare polemiche. Comincio invece da un altro grande, conosciuto da moltissimi ma non da tutti e soprattutto perch� di lui si conoscono quasi esclusivamente le foto di guerra, soprattutto quelle del Viet Nam e della invasione di Cipro da parte dei Turchi: Donal Mc Cullin.
Cercher� allora di far conoscere a chi non le avesse mai viste alcune immagini del suo sterminato archivio, in cui � impegnato su fronti diversi: quelli della denuncia. Sono foto che fanno male, molto pi� di un pugno nello stomaco, ma � con queste che l'occidente prese coscienza e conoscienza che la disperazione � nascosta dappertutto, talvolta a pochi passi da casa nostra come in terre lontane.
Ma forse � bene cominciare da qualche piccola nota biografica, importante in questo caso, per comprendere del perch� la sua ricerca � orientata a 360�, partendo da casa sua, Londra, e che lo porter� in tutti gli angoli del mondo.
Nato a Londra da famiglia povera, cresce a contatto con le gangs del suo quartiere che gi� a quell'et� comincia a fotografare con una Rolleicord. Questi primi scatti vennero visti quasi per caso dal direttore dell'Observer che lo incoraggi� a continuare su questa strada. Nascono cos� le prime immagini di denuncia sulla condizione di vita e di degrado in cui vivono le classi meno abbienti nell'Inghilterra della seconda met� del secolo scorso:
Claudio Orlando
La sua ricerca si dimostra gi� allora diversa da quella di molti altri colleghi, vuoi perch� conosce alla perfezione quell'ambiete vuoi perch� la sua sensibilit� lo porta a mostrare cose che in quel periodo di rinascita industriale si pensava fosse meglio passare sotto silenzio:
Claudio Orlando
Una sua particolarit� � quella di curare personalmente lo sviluppo e la stampa dei suoi lavori perch� nessuno riese a rendere alla perfezione quel che lui aveva in mente:
Claudio Orlando
Lo si trova cos� a girare per le strade a tutte le ore per trovare quelle che lui considera immagini che si "devono" far vedere:
Claudio Orlando
Finalmente il suo primo lavoro come inviato, lo vede a Berlino durante la costruzione del muro. Lasciata la biottica acquista un corpo Pentax con tre ottiche 28-35-135 che gli permettono pi� una maggior libert� espressiva. Da quel momento in poi lo troviamo su tutti i fronti pi� caldi del mondo, da Cipro al Viet Nam. Dall'Irlanda al Biafra. La sua etica � riconosciuta da tutti i suoi colleghi il coraggio che lo contraddistingue diventa ben presto leggenda. A questo proposito vi sono alcune sue frasi che sono passate alla storia:
- Misuro sempre l'esposizione con l'esposimetro separato. Non posso rischiare la pelle per una foto che magari mi verr� esposta male.
- L'arte non m'interessa anzi le mie foto devono fare un po' schifo.

Divenne famigerato fra i comandanti militari perch� di soppiatto sopravanzava la prima linea prima dell'attacco poic�, diceva, doveva riprendere l'avanzata dal davanti. Questo lo porto a un passo dalla morte in VietNam quando varie schegge di una bomba cadutra a pochi metri da lui gli spappolarono le gambe. Fu salvato da un'altra scheggia che gli stava trapassando il costato da...indovinate cosa? Da una Nikon F che nel frattempo aveva acquistato, questa ancora ammaccata � possibile ammirarla nel British Museum.
Claudio Orlando
Lo ritroviamo poi in Biafra ove ci riporta lo strazio di quelle popolazioni colpite da guerre e carestia
Claudio Orlando
Ogni foto � un brutto colpo per noi:
Claudio Orlando
E ci mette davanti a responsabilit� che pensavamo di non avere
Claudio Orlando
Ma anche qui riesce a trovare un'umanit� e una dignit� insospettabili:
Claudio Orlando
Certo di non aver reso giustizia alla grandezza di quest'uomo prima come personaggio che come fotografo, termino qui per non essere troppo,troppo lungo. Se per qualcuno � stato interessante lo dica, magari si potrebbe parlare di altri ancor meno conosciuti ma non per questo meno grandi. Se invece pensate che sia non confacente al forum ditelo lo stesso. Vi lascio con un link
Francesco T
Claudio,
Innanzittuo grazie per la segnalazione. Magari non sar� esaustivo, ma grazie per lo spunto, al quale fare seguire un approfondimento.
le foto sono davvero impressionanti.
Magari molte volte le vediamo senza badare la storia che c'� dietro (chi l'ha scattata, perch�, come, etc.).
Mancando cos� di "riconoscere" il valore a chi ha duramente lavorato per ci�.
Con questa iniziativa - spero non ti fermerai qui - forse si riesce a restituire ci� che mancava.
O forse "solo" si sensibilizza qualcuno ad una maggiore attenzione.
Saluti.
Luca Moi
Grazie Claudio per la tua pregevolissima iniziativa, che mi sembra molto interessante e valida. Personalmente sarei molto felice di leggere altri interventi cos� utili e che siano motivo di arricchimento culturale per tutti. Le belle foto nascono prima di tutto dalla cultura ( artistica, fotografica, grafica, etc. ) del fotografo, nonch� dalla sua sensibilit� e dalle capacit� tecniche di concretizzare quella che inizialmente � solo un'idea. Complimenti ancora
tembokidogo@libero.it
Beh Claudio, grazie... Ho letto da qualche parte che la fotografia � stata determinante nello spazzare via tanta retorica sulla presunta "nobilt�" della guerra: le immagini dei campi di battaglia, non pi� "sublimate" dall'interpretazione artistica dei pittori, hanno messo l'opinione pubblica (prima una ristretta �lite, poi un pubblico sempre pi� vasto) di fronte alla cruda realt�...
Le immagini che hai voluto condividere con noi, e anche le tue riflessioni, sono un momento "alto" di quella cultura fotografica che questo forum si propone di promuovere. Riflettere su quelle immagini, e sulla sensibilit� di chi le ha scattate, penso possa indurre anche noi a guardare alla realt� che ci circonda (anche, perch� non, quando fotografiamo) con occhi diversi, pi� attenti e consapevoli. Ricordo d'aver visto a Milano, qualche mese fa, una mostra di Cagnoni: anche l� c'erano immagini del Biafra, la stessa struggente disperazione. Come sai, poi, l'Africa ha un posto particolare nel mio cuore, non solo per la bellezza dei suoi paesaggi e della sua natura, ma anche per la sua storia, la sua cultura, la sua gente. E' un motivo in pi�, mio personale, per ringraziarti. Pollice.gif
Ciao
Diego
tembokidogo@libero.it
Due immagini scattate nei campi profughi del Fronte Polisario, nel Sahara Occidentale: un altro esempio della sofferenza imposta dalla guerra affrontata con immensa dignit�. La compressione � elevatissima, la qualit� � quella che �: prendetele come una testimonianza.
Diego
tembokidogo@libero.it
Ecco l'altra....
paola
Grazie Claudio per questa splendida iniziativa!!
Quelle foto sono strazianti e fanno comprendere pienamente il ruolo del fotoreporter. Il suo compito � di raccontare la verit� anche se dolorosa...

Mi associo con un piccolo contributo inserendo due immagini della grande fotoreporter Dorothea Lange!

Il suo impegno era rivolto nell'illustrazione dell'uomo e degli ambienti in cui lo stesso vive e lavora, "alla ricerca - sono sue parole - della verit� in ogni cosa e ad ogni costo".
paola
La seconda
Baldazen
Grazie e complimenti per la buona presentazione....qui si fa onore alla fotografia.
Gabriele Lopez
L'impegno del racconto fotografico richiede una sensibilit� davvero fuori dal comune e le immaginisono state uno stimolo per comprendere meglio determinate realt�..soprattutto quando la manipolazione delle stesse non era elevata come avviene invece oggi, in molti casi purtroppo....anche per questo il mestiere del reporter � in crisi, e anche per questo vediamo nascere nuove agenzie fondate da gruppi degli stessi Reporter, stanchi di essere "ingabbiati"...la VII � l'ultimo esempio.

Ai tempi del Vietnam si cap� a livello mondiale il vero potere della fotografia, quando dopo centinaia di ore di filmati che mandavano in assuefazione le famiglie mondiali incollate al telegiornale....quando la guerra era finita (ma non gli effetti della stessa...) di tutto il minestrone la gente ricordava "quell'immagine"....oggi "quell'immagine" viene preparata a tavolino, resa spettacolare e con un senso predefinito...

Quindi impariamo, tutti, a guardare...a porci delle domande senza per questo diffidare di ogni cosa...

Grazie Claudio e grazie a tutti!!
Fedro
QUOTE
Certo di non aver reso giustizia alla grandezza di quest'uomo prima come personaggio che come fotografo, termino qui per non essere troppo,troppo lungo. Se per qualcuno � stato interessante lo dica, magari si potrebbe parlare di altri ancor meno conosciuti ma non per questo meno grandi. Se invece pensate che sia non confacente al forum ditelo lo stesso


No se neppure se sia possibile rendere giustizia al valore di questo (che � fra i miei 5 fotografi preferiti) grande personaggio, per� le parole con cui hai accompagnato le immagini mi sono piaciute molto.

Trovo sia una bella iniziativa parlare od offrire spunti di questo tipo, a volte non conosciamo "grandi" e "piccoli" fotografi, e un post proposto qui potrebbe aprirci nuovi orizzonti.

Bravo Claudio e grazie!

Fedro
lascio anch'io un Link ..tra l'altro � in casa nital...

poi questo od anche questo

Franz
Grazie Claudio...

ho letto tutta d'un fiato la tua biografia di McCullin ed ho guardato con gli occhi dell'anima le foto che ci hai mostrato, testimonianza di quello che la fotografia �: una testimonianza visiva di quello che i veri fotografi vedono con gli occhi del proprio cuore.

Grazie mille

Franz
sergiobutta
Ciao, Claudio, e, al solito, complimenti per la iniziativa. Altro che stare a discutere su plizia dei sensori, o, peggio, su quale marca � migliore! Troveremo anche foto di McCullin a Roma , il 9? Ti saluto.
botbot
vista la situazione internazionale e visto che si parla di reportages di guerra
dimenticatevi il grande
www.jamesnachtwey.com/
un giro sul suo sito fa sempre bene per ricordarci che non esiste una guerra giusta!

ciao!
luigivai
Finalmente una iniziativa intelligente. Capisco che le nuove tecnologie pongano delle domande pressanti e difficili da gestire, ma qualche volta sarebbe appunto il caso di parlare di fotografia. Come in questo caso.
Bravissimi!
nuvolarossa
...Come volevasi dimostrare, Claudio....
Una grande iniziativa ed un gran bel lavoro... Complimenti, questo vuol dire "parlare di fotografia"....
bird74
GRAZIE!
solo questo da uno che non � ancora a conoscenza di chi sono i grandi della fotografia contemporanea
Claudio Orlando
Bene ragazzi non posso che essere contento dell'interesse che hanno suscitato queste poche foto di un grande fotografo testimone del suo tempo. Avevo paura di essere noioso e invece quest'accoglienza non fa che confermare quel che ho sempre pensato su questo forum e sui suoi frequentatori. Le foto le ho scelte tra le centinaia che conservo di Mc Cullin e devo dire che questa parte � stata la pi� difficile, non immaginate cosa significhi per uno come noi stabilire quali siano le pi� rappresentative, forse � per questo che ho scelto le meno conosciute.
Che dire a questo punto? Ne sto vegliando alcune di un fotografo veramente poco conosciuto, soprattutto in Europa...ma non voglio anticipare il suo nome, a presto.
Lambretta S
Caspita non avevo visto questo thread e ho messo altra carne al fuoco su quello del pi� grande secondo voi... comunque poco male in casi come questo repetita juvant e aggiungo io manco poco... guru.gif

Complimenti a chi ha citato Dorothea lange... Pollice.gif
angeletto
Grazie ancora anche per questo thread... Leggendo su uno dei link proposti da Fedro mi ha colpito questa frase di Don McCullin:
"La fotografia non ha nulla a che vedere con gli obiettivi, l'attrezzatura. Non importa cos'hai nelle mani. Potete regalare a qualcuno la macchina fotografica pi� costosa che ci sia sulla faccia della terra ma non vuol dire che far� buone foto se non ha cuore.
Penso sia di una verit� sconcertante.
Ciao
Angelo
__Claudio__
Ho recuperato anche qui un po' di foto che erano andate perse, scegliendole tra le meno conosciute proprio perch� fanno parte delle tante scattate al di fuori degli ambiti di guerra.
grazie.gif
annanik
Un'altra segnalazione importante Claudio...
l'opportunita di farci conoscere fotografi di tale livello, non solo tecnicamente, quanto per la loro capacita con un solo scatto a colpire e far riflettere.

Grazie
Anna
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