dopo tanto penare sono riuscito a mettere mani alle foto di questo viaggio, quasi 2000, di cui 50% con la d70 ed il resto con la f100

il viaggio ha già visto un minilife più condotto sulle parole che sulle immagini ma il viaggio merita un trattamento migliore

In realtà Derawan è solo il luogo in cui sostavamo ma i paese interessati sono il Borneo indonesiano ed una serie di isole ad est con Derawan, Maratua e Sangalaki posti preferiti delle nostre mini-crociere

siedetevi il viaggio, in più tappe, sarà lungo e periglioso assai

come ogni viaggio ha un incipit fatto di vorrei ma non posso e condito di incertezze e desideri, paure e certezze, questi post che seguiranno saranno il mio pezzo sul viaggio ed un augurio per la pertenza di un collega fotosub e amico della community

e così come lo sguardo di questo bimbo che torna a casa[attachmentid=49763]

o con lo sguardo di un viaggiatore senza pensieri [attachmentid=49764]

o con la voglia di rinfrescare la testa di due pensionati "forzati" dalle nuove tecniche di lavoro [attachmentid=49765]

usando mezzi di trasporto sempre diversi[attachmentid=49766]

avendo qualche perplessità, alla vista di nuovi sistemi di viaggio [attachmentid=49767]

quando all'ultimo aereoporto, stanchi, si conosce un nuovo trasporto, non si ha nessuna forza se non quella adrenalinica del viaggio e del nuovo che si presenta [attachmentid=49768]

e neanche la vista di un fiume torbido color terra e di una barca con il suo Caronte portano a reazioni [attachmentid=49769]

e si sale in barca, senza preoccuparsi delle assurde passarelle e delle assi rotte e scivolose [attachmentid=49770]

ma si va, perchè bisogna andare, e comincia la mente ad aprirsi ed esplorare un nuovo mondo condito di stranezze e di un fiume da navigare [attachmentid=49771]

un fiume e la sua gente, le sue occupazioni [attachmentid=49772]

la gente e le case

i cantieri e le barche [attachmentid=49774]

grazie x avermi portato in questi splendidi posti

Un bloc notes fotografico davvero interessante ...
seguiro' con interesse gli sviluppi di questo tuo viaggio.

ciao

intanto il fiume scorre e porta con se nuove immagini e nuovi aspetti, come povere case [attachmentid=50022]

e nuove barche, piccole [attachmentid=50023]

o grandi e mostruose, con appetiti incredibili [attachmentid=50024]

su questi mostri gli uomini non si vedono, restano evidenti i segni sulla terra [attachmentid=50025]

con aree disboscate ed i resti che bruciano

e nuovi tronchi in attesa [attachmentid=50026]

ma basta un piccolo gesto [attachmentid=50027], per rimettere al centro la gete che vive qui, sul fiume

e così mentre la nostra barca corre veloce alla meta agognata e ancora distante, i nostri occhi non possono non vedere una realtà diversa e, forse, non prevista, in qualche caso non voluta, ma vera e reale, piena

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una famiglia in barca

lo sguardo ironico di un marinaio che si gode il riposo dato da una sigaretta [attachmentid=50029]

il sorriso di un ragazzo che saluta a mano aperta

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e intanto il fiume va e quasi inconsapevole scatto una foto che non capisco ma che non cancello

una foto che capirò più tardi, capiremo più tardi quando la scoperta e la conoscenza saranno migliori

adesso sembra solo una palma [attachmentid=50031]

e così, improvvisamente, mentre i compagni di viaggio, esausti, dormono tutti al fotografo non resta che appuntare nuove immagini, il mare

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annunciato da questi fragili legni che non sai se relitti o sogni, che non capisci come possano esistere e come possano essere tanti, decine, centinaia, in qualsiasi direzione punti lo sguardo

e mentre vai, anche qui, barche incongrui con i racconti di tempeste che tanta letteratura ed il tuo Conrad, ti hanno messo in testa. appaiono come in sogno

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e mentre sei già convinto che i veri padroni, qui, in questo posto ancora non masticato siano altri, questi altri [attachmentid=50034]

arriva un rumore assordante che sposta acqua e arrogante passa via senza guardare, ridendo

i padroni sono loro, turisti [attachmentid=50035]

e così, infine, alla fine, arriviamo e senza renderci conto di niente, come in una nebbia ci ritroviamo in una assurda immersione al tramonto per quella assurda cerimonia che si chiama, non senza una sarcasmo vivace, check dive

e così solo dopo, quando riusciremo a raggiungere i bagagli e conoscere la stanza ed il letto che ci darà un branato riposo, in un ultimo rantolo riusciremo a capire dove siamo [attachmentid=50037]

e che, porca miseria abbiamo un gatto nero tra noi, PIOVE [attachmentid=50038]

... continua

nota

per chi fosse interesssato, c'è un sottotema o un incipit a queste note contenuto in questo life http://www.nital.it/forum/index.php?showto...4959&hl=viaggio in cui le parole contavano più delle immagini (che per questo erano piccole esottaciute)

Gennaro

avevi promesso di fare la proiezione di diapositive a natale e niente ... poco male almeno le vedo qui

io mi metto a sedere

Antonio