Un saluto a tutti gli amici del forum. Vi seguo spesso ed ho imparato molto da voi, anche se (forse per pigrizia) non ho quasi mai partecipato alle discussioni.
Ho avuto una D200 ed una D300. Ora posseggo una D610.
Frequentemente è stata espressa l’opinione che il sensore d’immagine CCD (D200) “rende meglio” i colori rispetto al sensore CMOS (D300, D610).
Per me quest’affermazione è incomprensibile per i motivi che esporrò e mi piacerebbe che un esperto confutasse il mio ragionamento (convincendomi).
Come è noto i singoli elementi del sensore di immagine “raccolgono” la luce incidente.
Il segnale elettrico che se ne ricava è tanto maggiore quanto maggiore è la luce “raccolta” durante il tempo di esposizione.
Il colore è ricostruito basandosi sul segnale elettrico di elementi del sensore cui sono anteposti filtri ottici verde-blu-rosso (disposti secondo il noto schema della Matrice di Bayer).
Pertanto la “ricostruzione” del colore dipende dagli algoritmi usati. Il sensore si limita a dare l’informazione sulla luce raccolta dagli elementi con filtro verde, da quelli con filtro blu e da quelli con filtro rosso.
Ecco il mio dubbio: come è possibile che un sensore CCD “renda” meglio i colori rispetto ad un CMOS se di per se non fa altro che dare informazioni sulla luce “raccolta” e la scomposizione della luce incidente nei tre colori primari dipende solo dai filtri ottici?
Le rese differenti non dovrebbero dipendere soltanto dai filtri e dagli algoritmi?
Attendo lumi. Grazie in anticipo.
Giacomo