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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON DIGITAL REFLEX
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VINICIUS
Da quando ho comprato una reflex digitale, dagli exif mi sono accorto che la maggior parte delle foto sono esposte con automatismo a priorità dei diaframmi. Mi sono un poco stupito, ma ho cercato di capire il perchè non uso più o quasi l'esposizione manuale.
Intanto l'accuratezza della misurazione della luce non cambia con il modo di esposizione, ovviamente. Se misuri in modo manuale o automatico l'esposizione suggerita dall'esposimetro non cambia. Eppure quando uso la Olympus OM2n uso sempre il modo manuale. Cos'è cambiato? Sicuramente quello che fa la differenza è il pulsante di blocco dell'esposizione. Utilizzando l'automatismo a priorità di diaframmi in combinazione con i vari tipi di lettura della luce, puoi benissimo misurare quello che preferisci (alte luci, ombre, viso, etc) e bloccare l'esposizione in base a quanto la tua esperienza ti suggerisce, magari utilizzando la compensazione. Senza blocco dell'esposizione il modo manuale diventerebbe necessario, perchè quando si riinquadra, dopo aver effettuato la misurazione, si sconvolgerebbe l'esposizione. Ma il blocco AE consente di usare gli automatismi nella stragran de maggioranza dei casi. Basta controllare i tempi suggeriti (PR diaframmi) o i diaframmi suggeriti (pr di tempi) e si ottiene ciò che si vuole. Inoltre da quando è saprito il controllo del diaframma sulle ottiche e da quando tempi e diaframmi si regolano con rotelle zigrinate senza i valori scritti sopra, spesso la regolazione è meno agevole. Belli i momenti in cui i diaframmi si regolavano sul barilotto e i tempi ruotando la ghiera stampata.
Allora sulla Nikon quando uso il modo manuale. Fondamentalmente quando opero su cavalletto e non voglio mettere il tappino coprioculare.
Ma il mio modo di esposizione preferito è quello a priorità di diaframmi, magari utilizzando la compensazione dell'esposizione.
Voi come scattate?
ringhiobd
io uso quasi esclusivamente l'automatismo sui diaframm e a volte l'automatismo sui tempi.In manuale non scatto praticamente mai.
teseo
Tutti i modi di esposizione sono validi .
Non esistono modi migliori di altri , esistono momenti e situazioni che richiedono a volte questo , a volte quel modo di esposizione , Program compreso .
Ci sono molti casi in cui operare in manuale è totalmente senza senso , semplicemente perchè non se ne avrebbe il tempo . Ci sono però persone convinte che una foto scattata con 1/250 f8 sia nettamente migliore se l'impostazione era stata fatta manualmente , perchè in Program ( che schifo ) l'automatismo avrebbe impostato 1/250 f8 .... cioè tutta un'altra roba . laugh.gif
Personalmente utilizzo TUTTI i modi possibili , dipende dalle situazioni e dal tempo a disposizione , nel mio lavoro di matrimonialista sono spesso costretto in tempi strettissimi e gli automatismi sono molto utili per cogliere l'attimo fuggente , poi quando le situazioni diventano più rilassate lavoro in manuale , se necessario . wink.gif
coli333
Io di solito uso P, A ed S pochissimo il manuale che prendo in considerazione solo in caso di presenza di soggetti particolari.Il P per le riprese "al volo", l'S per le foto sportive e con soggetti rapidi, l'A per i paesaggi o con soggetti che richiedono grande PDF.
Sono d'accordo con te sulla grande utilita' del blocco dell'esposizione che io spesso utilizzo anche nei controluce misurando preventivamente una zona che reputo mi dia una misurazione media.
Ciao
shoeless
QUOTE(coli333 @ May 26 2006, 02:09 PM)
Io di solito uso P, A ed S pochissimo il manuale che prendo in considerazione solo in caso di presenza di soggetti particolari.Il P per le riprese "al volo", l'S per le foto sportive e con soggetti rapidi, l'A per i paesaggi o con soggetti che richiedono grande PDF.
Sono d'accordo con te sulla grande utilita' del blocco dell'esposizione che io spesso utilizzo anche nei controluce misurando preventivamente una zona che reputo mi dia una misurazione media.
Ciao
*


...anche io uso lo stesso modus operandi... il manuale non mi ricordo il tempo di averlo utilizzato...
Ciao
oesse
molto spesso M, a volte A, quasi mai gli altri.

.oesse.
Federix
Avendo utilizzato per un pò di tempo la Olympus OM-20, lavoravo solo ed esclusivamente in modalità A variando la ghiera dell'obiettivo montato sulla macchina in base alla luce e al tipo di ripresa che volevo fare e quando ho la D70 in mano molto spesso lavoro in A.

Il P mi torna molto bene perché posso variare in base al bisogno di velocità, oppure di apertura, senza sbagliare l'esposizione.

Logicamente allo stadio uso la S anche quando è notte, mentre la M la utilizzo solamente quando voglio fare delle riprese fuori dal comune tipo la luna, l'acqua che scorre, le scie delle macchine e cose del genere

Non sono proprio capace di lavorare in M per le comuni riprese :(
fmejani
Io lavoro praticamente sempre in priorità di tempi, in modo da poter controllare il mosso, soprattutto alle lunghe focali. Mentalmente calcolo il tempo in rapporto alla lunghezza focale (x 1,5) in modo da evitare il micromosso. Ovviamente, luce permettendo...
Keidal
Se non devo cogliere l'attimo al volo, in genere uso sempre M. per avere un controllo totale sullo scatto, sottoesponendo leggermente nel caso ci sia il rischio di "bruciare" le alte luci...
VINICIUS
QUOTE(Keidal @ May 26 2006, 05:02 PM)
Se non devo cogliere l'attimo al volo, in genere uso sempre M. per avere un controllo totale sullo scatto, sottoesponendo leggermente nel caso ci sia il rischio di "bruciare" le alte luci...
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Scusa, ma in priorità di diaframmi (non parlo di program in cui l'accoppaita la sceglie la macchina) non hai il completo controllo dello scatto? Cosa cambia secondo te? L'esposimetro indica le stesse cose, sia che scatti in A sia che scatti in M. Molto più importante imho la scelta della misurazione della luce, matrix/media/spot e l'uso sapiente di questa.
Lambretta S
QUOTE(VINICIUS @ May 26 2006, 05:07 PM)
Scusa, ma in priorità di diaframmi (non parlo di program in cui l'accoppaita la sceglie la macchina) non hai il completo controllo dello scatto? Cosa cambia secondo te? L'esposimetro indica le stesse cose, sia che scatti in A sia che scatti in M. Molto più importante imho la scelta della misurazione della luce, matrix/media/spot e l'uso sapiente di questa.
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Scattando a priorità dei diaframmi a volte può accadere nella foga per non perdere un soggetto "interessante" che la macchina imposti un tempo di posa troppo lungo... magari sacrificando uno stop di PDC si scatta a un tempo più breve di uno stop e la foto viene altrettando nitida perché si evita il micromosso... il program è un automatismo che in genere salva capra e cavoli usando tempi ragionevolmente brevi con diaframmi ragionevolmente chiusi... ovviamente non è fatto per chi vuole il massimo controllo sull'esposizione ed è in questo caso disposto a correre qualche rischio in più tipo micromosso o ridotta PDC... wink.gif
Lambretta S
QUOTE(VINICIUS @ May 26 2006, 05:07 PM)
Molto più importante imho la scelta della misurazione della luce, matrix/media/spot e l'uso sapiente di questa.
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Be' questo è un capitolo a parte che necessiterebbe un ulteriore approfondimento... le regole empiriche di tutti i giorni vogliono il matrix come il sistema di lettura che va per la maggiore... lo spot per le misurazioni di "fino" e la media compensata al centro come una possibilità in più di cui molti non sentono l'esigenza mentre altri non ne potrebbero fare a meno... de gustibus... wink.gif
VINICIUS
QUOTE(Lambretta S @ May 26 2006, 05:23 PM)
Be' questo è un capitolo a parte che necessiterebbe un ulteriore approfondimento... le regole empiriche di tutti i giorni vogliono il matrix come il sistema di lettura che va per la maggiore... lo spot per le misurazioni di "fino" e la media compensata al centro come una possibilità in più di cui molti non sentono l'esigenza mentre altri non ne potrebbero fare a meno... de gustibus... wink.gif
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Sai
Io continuo ad usare a volte la media, ma più che altro perchè da ragazzino ho imparato a fotografare con quella, perchè sulle macchine meccaniche di una volta c'era praticamente solo quella. Sono un nostalgico... Con questo tipo di esposizione, però, mi servo quasi sempre del tasto di blocco AE e nella vecchia Olympus, dell'esposizione manuale. E' un tipo di lettura che di solito si fa influenzare molto (almeno nelle macchine che uso io) dalle alte luci, come le porzioni più o meno ampie di cielo. Il che rende le foto, a meno che non si è un minimo smaliziati, tendenti alla sottoesposizione. Il matrix 3d tende a superare questo concetto, ed è bellissimo vedere come l'esposizione suggerita cambi anche solo al variare della messa a fuoco.
Proprio per questo, per l'evolversi dei sistemi di lettura matrix, trovo meno occasioni per usare il modo M.
Keidal
QUOTE(VINICIUS @ May 26 2006, 04:07 PM)
Scusa, ma in priorità di diaframmi (non parlo di program in cui l'accoppaita la sceglie la macchina) non hai il completo controllo dello scatto? Cosa cambia secondo te? L'esposimetro indica le stesse cose, sia che scatti in A sia che scatti in M. Molto più importante imho la scelta della misurazione della luce, matrix/media/spot e l'uso sapiente di questa.
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Oltre le risposte esaurienti di Lambretta, volevo con il mio intervento, sottolineare il fatto che sia con A che con S, non puoi sottoesporre volontariamente (a meno di intervenire con la funzione apposita)...cosa che invece naturalmente puoi fare in M. (e che in molte situazioni io faccio)... Naturalmente se scatti jpeg il discorso è diverso...Scattando in NEF, con NC posso poi ribilanciare (se il caso) l'esposizione fino a 2 EV....
Lambretta S
QUOTE(VINICIUS @ May 26 2006, 05:32 PM)
Sai
Io continuo ad usare a volte la media, ma più che altro perchè da ragazzino ho imparato a fotografare con quella, perchè sulle macchine meccaniche di una volta c'era praticamente solo quella. Sono un nostalgico... Con questo tipo di esposizione, però, mi servo quasi sempre del tasto di blocco AE e nella vecchia Olympus, dell'esposizione manuale. E' un tipo di lettura che di solito si fa influenzare molto (almeno nelle macchine che uso io) dalle alte luci, come le porzioni più o meno ampie di cielo. Il che rende le foto, a meno che non si è un minimo smaliziati, tendenti alla sottoesposizione. Il matrix 3d tende a superare questo concetto, ed è bellissimo vedere come l'esposizione suggerita cambi anche solo al variare della messa a fuoco.
Proprio per questo, per l'evolversi dei sistemi di lettura matrix, trovo meno occasioni per usare il modo M.
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Se i risultati soddisfano... perché no! wink.gif

Giusta anche la considerazione dell'utente Keidal in manuale eventuali sotto o sovraesposizioni sono più rapide da eseguire che in completo automatismo fermo restando che le condizioni di ripresa siano stabili... quando cambia spesso l'lluminazione può essere troppo "contorsionistico" correre appresso alla giusta esposizione regolando a più non posso le due ghiere dei tempi e dei diaframmi... quindi ogni situazione ha la sua metodica più o meno adatta, sta poi alla sensibilità del singolo utilizzare all'uopo quella che meglio gli si confa'... Fotocamera.gif
gandalef
QUOTE(teseo @ May 26 2006, 01:23 PM)
Tutti i modi di esposizione sono validi .
Non esistono modi migliori di altri , esistono momenti e situazioni che richiedono a volte questo , a volte quel modo di esposizione , Program compreso .
Ci sono molti casi in cui operare in manuale è totalmente senza senso , semplicemente perchè non se ne avrebbe il tempo . Ci sono però persone convinte che una foto scattata con 1/250  f8 sia nettamente migliore se l'impostazione era stata fatta manualmente , perchè in Program ( che schifo ) l'automatismo avrebbe impostato 1/250 f8 .... cioè tutta un'altra roba . laugh.gif
Personalmente utilizzo TUTTI i modi possibili , dipende dalle situazioni e dal tempo a disposizione , nel mio lavoro di matrimonialista sono spesso costretto in tempi strettissimi e gli automatismi sono molto utili per cogliere l'attimo fuggente , poi quando le situazioni diventano più rilassate lavoro in manuale , se necessario . wink.gif
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anch'io sono concorde con quanto scritto da teseo.
Personalmente non preferisco in assoluto un modo di esposizione, ma scelgo secondo necessità.
andreafoschi
aggiungendomi a fini statistici: A P o M a seconda delle situazioni.
l'unico modo con cui non mi sono mai trovato e' la priorita' dei tempi, ma e' questione di gusti personali: per qualche strano motivo mi mette ansia

andrea
coli333
QUOTE(VINICIUS @ May 26 2006, 04:07 PM)
Scusa, ma in priorità di diaframmi (non parlo di program in cui l'accoppaita la sceglie la macchina) non hai il completo controllo dello scatto? Cosa cambia secondo te? L'esposimetro indica le stesse cose, sia che scatti in A sia che scatti in M. Molto più importante imho la scelta della misurazione della luce, matrix/media/spot e l'uso sapiente di questa.
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La priorita' di tempi o di diaframmi sono comunque sistemi semiatomatici.Tu indichi ildiaframma o il tempo e la macchina ti sistema il tempo o il diaframma.
Se vuoi essere creativo, e quindi decidere se sottoesporre o sovraesporre la scena in base alle tue esigenze devi per forza ricorrere al manuale
Gianluca_GE
beh ho imparato ad usare la reflex usando prima una zenit ttl e poi una FM2 per cui la scelta era M oppure M oppure M insomma un sacco di possibilità biggrin.gif biggrin.gif

Con la Dslr uso prevalentemente scattare a prirità di diaframmi A raramente S per soggetti veloci e pochissimo in P solo per scatti al volo volo....

Ma chi ha detto che non c'è più la ghiera dei diaframmi??? Vale solo per gli obiettivi di tipi G gli altri ne sono ancora provvisti...per fortuna smile.gif

Ciao

Gianluca
VINICIUS
QUOTE(coli333 @ May 26 2006, 08:30 PM)
La priorita' di tempi o di diaframmi sono comunque sistemi semiatomatici.Tu indichi ildiaframma o il tempo e la macchina ti sistema il tempo o il diaframma.
Se vuoi essere creativo, e quindi decidere se sottoesporre o sovraesporre la scena in base alle tue esigenze devi per forza ricorrere al manuale
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Siamo d'accordo, però io ho spiegato come opero. Misuro (o con matrix o con spot o con media) poi blocco AE e reinquadro. In questo caso supero gli eventuali "Ragionamenti automatici" della macchina. Oppure inquadro e lascio fare alla macchina, ma correggo con l'opzione di correzione dell'esposizione, in base all'effetto che voglio ottenere. Devo dire per altro di avere impostato da Menù l'opzione di correzione a passi di 1/2 EV, perchè mi permette di operare più rapidamente (rispetto a passi di 1/3) permettendo con 4 scatti della ghiera di correggere già di due stop. Del resto le correzioni che mi servono devono essere "Abbondanti", a quelle di fino ci pensa capture con i NEF.

Comunque è più questione di gusto personale e di comodità che di altro. Ma a volte vedere i piccoli led verdi dell'esposimetro che segnano in più ed in meno l'esposizione, mi irritano la vista...
decarolisalfredo
sempre in A e un occhio ai tempi nel mirino. in M quando non seguo neanche l'esposimetro. Mai usato P sulle mie macchine non lo so neanche impostare.
Logicamente con la FM2 e solo M
brubat@usa.net
... dopo tante botte sui denti ho cominciato a lavorare in M: le cose sono cambiate parecchio e soprattutto con il flash è un'altra cosa.

Mi piacerebbe approfondire la modalità A: in teoria è chiara ma nella pratica ho poca esperienza...

Saluti

Bruno
Geipeg
Ultimamente uso sempre più spesso la misurazione Spot in semi-automatismo a Priorità di Diaframma.
Non ho ancora capito se è solo una convinzione psicologica ma da quando mi sono abituato a "scannerizzare" la scena con quel minuscolo puntino al centro del mirino e fare una media approssimativa della luminosità misurata o esponendo sulla parte della scena verosimilmente equivalente a un tono medio, le foto vengono fuori una meraviglia.
Se non fosse per quella spruzzata di Luci/Ombre di cui ormai non posso più fare a meno per aumentare un pizzico la latitudine di posa, direi che in molti casi post-produrre una foto esposta secondo i crismi sembra (ma sottolineo sembra) quasi una bestemmia.
Non uso formule matematiche e non me ne sto lì a fare il pignolo calcolando l'esatta % di esposizione che dovrei dare al soggetto considerando questo e quello e quell'altro.
La pignoleria non fa parte del mio vocabolario.
E manco la matematica.
All'inizio sembrava una cosa antipatica e tremendamente lunga: come cacchio si fa a capire quale parte o elemento di una scena corrisponde teoricamente a un tono medio?
Come faccio a riconoscere un tono medio in un mare di elementi colorati e illuminati nei modi più svariati?
Dovrei convertire la foto in bianco-nero ancora prima di scattarla, per vedere quale parte della scena corrisponderebbe a una mezza specie di grigio medio ma ciò non è possibile...
E invece mi sbagliavo.
Non c'è nulla che la nostra mente non possa fare e con un minimo di esercizio possiamo imparare a convertire in BN tutto ciò che vediamo.
Ma da qualcosa bisognava partire.
E' stato allora che ho cominciato a passare in rassegna quante più fotografie in BN riuscissi a scovare.
Dalle riviste in edicola, alle raccolte acquistate in libreria, ai tanti forum farciti nel web, mi sono divertito a convertire in BN persino molte delle mie foto solo per vedere come cambiavano le tonalità dei colori, me le sono guardate e studiate con la stessa avidità di uno scienziato con la pupilla infilata nel microscopio: reportage, paesaggi e ritratti con tutti i giochi di luce e di ombre possibili.
Me le sono infilzate bene bene nella testa (o almeno così mi sono convinto) e ho cominciato a guardare il paesaggio intorno a me "come se" fosse in BN.
Piano piano la testa ha cominciato a dirmi: vedi quel capanno lassù, sopra quella roccia?
Convertito in BN restituirebbe qualcosa di molto simile a un grigio medio..
Allora posiziono quell'1% di fotogramma sopra la costruzione, do una rapida occhiata al valore suggerito dall'esposimetro, blocco l'esposizione, re-inquadro la scena e...click.
Una meraviglia! (l'esposizione, non la foto messicano.gif ma uno si accontenta..).
All'inizio ci vuole un pò di più a individuare la porzione o se preferite il tono medio da misurare, ma a forza di allenare l'occhio viene sempre più facile e immediato.
Certo non è il sistema adatto per fotografie sportive o per eventi imprevedibili, non è immediato come mettere il matrix in priorità di diaframmi e via ma...aiuta a ragionare meglio l'esposizione, a imparare a "vedere" in BN e dover pasticciare di meno le foto in PP.
Adesso come adesso non riesco più a farne a meno.

VINICIUS
QUOTE(Geipeg @ May 27 2006, 05:12 PM)
Ultimamente uso sempre più spesso la misurazione Spot in semi-automatismo a Priorità di Diaframma.
Non ho ancora capito se è solo una convinzione psicologica ma da quando mi sono abituato a "scannerizzare" la scena con quel minuscolo puntino al centro del mirino e fare una media approssimativa della luminosità misurata o esponendo sulla parte della scena verosimilmente equivalente a un tono medio, le foto vengono fuori una meraviglia.
Se non fosse per quella spruzzata di Luci/Ombre di cui ormai non posso più fare a meno per aumentare un pizzico la latitudine di posa, direi che in molti casi post-produrre una foto esposta secondo i crismi sembra (ma sottolineo sembra) quasi una bestemmia.
Non uso formule matematiche e non me ne sto lì a fare il pignolo calcolando l'esatta % di esposizione che dovrei dare al soggetto considerando questo e quello e quell'altro.
La pignoleria non fa parte del mio vocabolario.
E manco la matematica.
All'inizio sembrava una cosa antipatica e tremendamente lunga: come cacchio si fa a capire quale parte o elemento di una scena corrisponde teoricamente a un tono medio?
Come faccio a riconoscere un tono medio in un mare di elementi colorati e illuminati nei modi più svariati?
Dovrei convertire la foto in bianco-nero ancora prima di scattarla, per vedere quale parte della scena corrisponderebbe a una mezza specie di grigio medio ma ciò non è possibile...
E invece mi sbagliavo.
Non c'è nulla che la nostra mente non possa fare e con un minimo di esercizio possiamo imparare a convertire in BN tutto ciò che vediamo.
Ma da qualcosa bisognava partire.
E' stato allora che ho cominciato a passare in rassegna quante più fotografie in BN riuscissi a scovare.
Dalle riviste in edicola, alle raccolte acquistate in libreria, ai tanti forum farciti nel web, mi sono divertito a convertire in BN persino molte delle mie foto solo per vedere come cambiavano le tonalità dei colori, me le sono guardate e studiate con la stessa avidità di uno scienziato con la pupilla infilata nel microscopio: reportage, paesaggi e ritratti con tutti i giochi di luce e di ombre possibili.
Me le sono infilzate bene bene nella testa (o almeno così mi sono convinto) e ho cominciato a guardare il paesaggio intorno a me "come se" fosse in BN.
Piano piano la testa ha cominciato a dirmi: vedi quel capanno lassù, sopra quella roccia?
Convertito in BN restituirebbe qualcosa di molto simile a un grigio medio..
Allora posiziono quell'1% di fotogramma sopra la costruzione, do una rapida occhiata al valore suggerito dall'esposimetro, blocco l'esposizione, re-inquadro la scena e...click.
Una meraviglia! (l'esposizione, non la foto  messicano.gif ma uno si accontenta..).
All'inizio ci vuole un pò di più a individuare la porzione o se preferite il tono medio da misurare, ma a forza di allenare l'occhio viene sempre più facile e immediato.
Certo non è il sistema adatto per fotografie sportive o per eventi imprevedibili, non è immediato come mettere il matrix in priorità di diaframmi e via ma...aiuta a ragionare meglio l'esposizione, a imparare a "vedere" in BN e dover pasticciare di meno le foto in PP.
Adesso come adesso non riesco più a farne a meno.
*


Bravo, mi è piaciuto il tuo intervento, perchè grosso modo è quello che spesso faccio io. Con la D70 poi superi anche il limite del suo matrix che tende a farsi ingannare dalle alte luci per produrre foto leggermente sottoesposte. Ma anche in questo caso usi la priorità di diaframmi, come faccio io. Imposti il diaframma che preferisci in base all'effetto che vuoi ottenere o per aver a migliore resa dell'obiettivo, controlli il tempo corrispondente e blocchi l'esposizione con tasto. Si reinquadra e via.
Anche a me ha aiutato molto in passato il ragionamento basato sulla valutazione ad occhio delle zone che volevo "Grigie neutre".
coli333
QUOTE(Geipeg @ May 27 2006, 04:12 PM)
Una meraviglia! (l'esposizione, non la foto  messicano.gif ma uno si accontenta..).
All'inizio ci vuole un pò di più a individuare la porzione o se preferite il tono medio da misurare, ma a forza di allenare l'occhio viene sempre più facile e immediato.
Certo non è il sistema adatto per fotografie sportive o per eventi imprevedibili, non è immediato come mettere il matrix in priorità di diaframmi e via ma...aiuta a ragionare meglio l'esposizione, a imparare a "vedere" in BN e dover pasticciare di meno le foto in PP.
Adesso come adesso non riesco più a farne a meno.
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Cioe' e' come dire ho la calcolatrice ma faccio i conti a mano perche' tengo allenata la memoria.
Intendiamoci ho tutto il rispetto per il tuo modo di vedere ma sinceramente con i matrix odierni(suscettibili a breve di ulteriori miglioramenti) non riesco proprio ad abituarmi al pensiero che per scattare una foto debba prima fare tutti quei ragionamenti.Ammetto che in alcune situazioni particolari possono essere utili, ma al90% matrix e non piu'.
Ricordiamoci che un sistema cosi' sofisticato, al di la' dei limiti attuali delle odierne DSRL, ti permette di concentrarti esclusivamente sulla creazione dell'immagine.Il che non e' poco.
VINICIUS
QUOTE(coli333 @ May 27 2006, 06:42 PM)
Cioe' e' come dire ho la calcolatrice ma faccio i conti a mano perche' tengo allenata la memoria.
Intendiamoci ho tutto il rispetto per il tuo modo di vedere ma sinceramente con i matrix odierni(suscettibili a breve di ulteriori miglioramenti) non riesco proprio ad abituarmi al pensiero che per scattare una foto debba prima fare tutti quei ragionamenti.Ammetto che in alcune situazioni particolari possono essere utili, ma al90% matrix e non piu'.
Ricordiamoci che un sistema cosi' sofisticato, al di la' dei limiti attuali delle odierne DSRL, ti permette di concentrarti esclusivamente sulla creazione dell'immagine.Il che non e' poco.
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E' vero, ma nella maggior parte dei casi, nella fotografia di paesaggio hai tutto il tempo che vuoi per essere l'unico responsabile dell'esposizione. Non ti insegue nessuno, sei fermo ed esamini la scena ad occhio nudo, poi dentro il mirino, in un rapporto personalissimo tra amore e nevrosi con la natura che ti circonda. E' un vecchio modo di pensare e di ragionare, nato in tempi in cui esisteva solo la misurazione media e la spot ed il matrix era ancora assai lontano a venire... Che nostalgia... Parlo come se avessi 50 anni...
coli333
QUOTE(VINICIUS @ May 27 2006, 05:49 PM)
E' vero, ma nella maggior parte dei casi, nella fotografia di paesaggio hai tutto il tempo che vuoi per essere l'unico responsabile dell'esposizione. Non ti insegue nessuno, sei fermo ed esamini la scena ad occhio nudo, poi dentro il mirino, in un rapporto personalissimo tra amore e nevrosi con la natura che ti circonda. E' un vecchio modo di pensare e di ragionare, nato in tempi in cui esisteva solo la misurazione media e la spot ed il matrix era ancora assai lontano a venire... Che nostalgia... Parlo come se avessi 50 anni...
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Pollice.gif niente da obiettare
Nikonistapercaso
Sekonik Digilite e misurazione in luce incidente e andati tutti sul sicuro,se aprite il file raw con Capture noterete che spostando il cursore in sovra o sottoesposizione non avrete mai il risultato migliore wink.gif ;ossia il risultato migliore è quello registrato secondo il suggerimento dell'esposimetro esterno,provare per credere!!
Nikonistapercaso
Ah.dimenticavo ,naturalmente la macchina va impostata in manuale...
Geipeg
Ora intendiamoci, non sto dicendo che il matrix non sia funzionale o sbagli alla grande, sarebbe un'evidente negazione della realtà.
Ma ripeto, da qualche tempo a questa parte, noto esposizioni più equilibrate in cui non ho molto da ritoccare se non con uno sforzo di volontà.
Non sono un tecnico o un ingegnere Nikon e non mi pongo il problema dei confronti matematico-scientifici.
Però molti degli ultimi file che ho ottenuto esponendo in Spot su toni medi mi piacciono di più, sembrano "più pronti e azzeccati" dei tanto che sfornavo col matrix (quando naturalmente non sono io a sbagliare!).
E di sicuro si ha maggior controllo in fase di esposizione (e di ripresa) che con un automatismo, per quanto ottimo.
La ritengo un'ottima palestra da cui attingere e motivo di soddisfazione in più.
In verità quando ci si abitua a "vedere in bianco-nero" una scena e si impara a riconoscere i toni medi, non c'è molto da ragionare.
Si osserva la scena, si punta il mirino sulla zona interessata, si blocca l'AE e si schiaccia.
Ne più ne meno di quello che facciamo anche in matrix.
Quante volte anche in matrix ripetiamo lo scatto per esporre meglio (o nel tentativo di esporre meglio) quella porzione della scena o quel soggetto che l'automatismo ha chiuso troppo?
Non è molto diverso.
All'inizio è più faticoso, come lo era a scuola guida coordinare la mano e il piede tra loro per cambiare la marcia o eseguire un parcheggio tra 2 macchine, poi come tutte le cose diventa "quasi" automatico.
Un breve colpo d'occhio, non un ragionamento a tavolino con carte, formule e calamaio.
E sinceramente vedo più "creativa" la misurazione Spot che non un Matrix superevoluto che comunque si rifà sempre a un preconfezionato database di accoppiamento tempi-diaframma.
Insomma non mi sembra un limite, ma al massimo una possibilità in più, che come tale richiede un periodo di apprendimento più lungo e assai meno scontato ma non privo di enormi soddisfazioni.


VINICIUS
QUOTE(Nikonistapercaso @ May 27 2006, 07:00 PM)
Sekonik Digilite e misurazione in luce incidente e andati tutti sul sicuro,se aprite il file raw con Capture noterete che spostando il cursore in sovra o sottoesposizione non avrete mai il risultato migliore wink.gif ;ossia il risultato migliore è quello registrato secondo il suggerimento dell'esposimetro esterno,provare per credere!!
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Ehehe, bello sarebbe... Ma ora che ci penso anche con la D50 capita di non dovere spostare il cursore di capture... Grandi passi in avanti il Matrix della D50. tongue.gif
coli333
QUOTE(Geipeg @ May 27 2006, 06:10 PM)
Ora intendiamoci, non sto dicendo che il matrix non sia funzionale o sbagli alla grande, sarebbe un'evidente negazione della realtà.
Ma ripeto, da qualche tempo a questa parte, noto esposizioni più equilibrate in cui non ho molto da ritoccare se non con uno sforzo di volontà.
Non sono un tecnico o un ingegnere Nikon e non mi pongo il problema dei confronti matematico-scientifici.
Però molti degli ultimi file che ho ottenuto esponendo in Spot su toni medi mi piacciono di più, sembrano "più pronti e azzeccati" dei tanto che sfornavo col matrix (quando naturalmente non sono io a sbagliare!).
E di sicuro si ha maggior controllo in fase di esposizione (e di ripresa) che con un automatismo, per quanto ottimo.
La ritengo un'ottima palestra da cui attingere e motivo di soddisfazione in più.
In verità quando ci si abitua a "vedere in bianco-nero" una scena e si impara a riconoscere i toni medi, non c'è molto da ragionare.
Si osserva la scena, si punta il mirino sulla zona interessata, si blocca l'AE e si schiaccia.
Ne più ne meno di quello che facciamo anche in matrix.
Quante volte anche in matrix ripetiamo lo scatto per esporre meglio (o nel tentativo di esporre meglio) quella porzione della scena o quel soggetto che l'automatismo ha chiuso troppo?
Non è molto diverso.
All'inizio è più faticoso, come lo era a scuola guida coordinare la mano e il piede tra loro per cambiare la marcia o eseguire un parcheggio tra 2 macchine, poi come tutte le cose diventa "quasi" automatico.
Un breve colpo d'occhio, non un ragionamento a tavolino con carte, formule e calamaio.
E sinceramente vedo più "creativa" la misurazione Spot che non un Matrix superevoluto che comunque si rifà sempre a un preconfezionato database di accoppiamento tempi-diaframma.
Insomma non mi sembra un limite, ma al massimo una possibilità in più, che come tale richiede un periodo di apprendimento più lungo e assai meno scontato ma non privo di enormi soddisfazioni.
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Si d'accordo ma sai dov'e' la contraddizione? Nel fatto che in spot misuri un solo punto della zona, quello che tu presumi sia il piu' adatto, e che comunque ti costringe a considerare tutta la scena.Mentre il matrix ti da' piu' possibilita' misurando innumerevoli punti della scena di cui fa una media ponderata che, confrontata con un database interno ti permette di avere un risultato abbastanza vicino alla realta'.Facciamo l'esempio di un paesaggio con meta' porzione in ombra e l'altra in luce.Se indirizzi lo spot sulle ombre ti verranno sovraesposte le alte luci e viceversa.Matrix considera invece ambedue le zone, fa una media, la raffronta con il database e ti da un risultato, che forse non sara il massimo(considera che la latitudine di posa delle DSRL attualmente e' abbastanza limitata) ma probabilmente quello migliore.Il tutto in una frazione di secondo
Detto questo pero' non posso negare che il sistema da te adottato possa essere quello che ti da le maggiori soddisfazioni.
.Eli.
QUOTE(VINICIUS @ May 26 2006, 12:25 PM)
Voi come scattate?
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Spesso A, ma sotto o sovra(di rado)esponendo...a volte (tipo oggi wink.gif ) M.

Eli
andreafoschi
QUOTE(Geipeg @ May 27 2006, 05:12 PM)
Non ho ancora capito se è solo una convinzione psicologica ma da quando mi sono abituato a "scannerizzare" la scena con quel minuscolo puntino al centro del mirino e fare una media approssimativa della luminosità misurata o esponendo sulla parte della scena verosimilmente equivalente a un tono medio, le foto vengono fuori una meraviglia.
*


e' il metodo che si usava prima dell'avvento dei matrix, e come funzionava allora funziona anche adesso.
in piu', costringe ad osservare con maggiore attenzione la scena, il che non e' mai male.

per quel che riguarda la velocita' operativa, una volta fatto l'occhio non ci sono rallentamenti significativi.

andrea
Simone Cesana
io lavoro molto in M, ma utilizzo anche la priorità dei diaframmi e tempo...
come misurazione uso molto il modo matrix...
ciao
simone cesana
ang84
io scatto molto in M e quando voglio fare scatti al volo metto in A ,lascio il diaframma fisso come voglio o e il resto lo fa la macchina! con la D70s sovraespongo fisso a +0.3
zico53
Ciao Raffaele, felice di rileggerti (in mancanza d'altro); dunque io per la maggior parte delle volte espongo in A, molto spesso in matrix (soprattutto ora con la D200) e a volte im media ponderata puntando il circoletto nella zona di confine tra luci ed ombre.
Però sarei curioso di conoscere qualche punto standard molto usuale (che si trova quasi sempre nella scena) di grigio medio. Lo chiedo soprattutto a Geipeg, visto che lui lo usa spesso questo sistema. Io credo che, come dice lui, se si riesca a individuare con una certa facilità un punto medio l'esposizione sarebbe migliore che con il matrix.
Inoltre adesso sto cominciando a capire quando è il caso di lasciar perdere e cambiare inquadratura in modo da evitare quelle missioni impossibili in fase di fotoritocco. Questa credo che sia una delle doti migliori di un fotografo.
Franco_
La risposta potrebbe essere lunga ed articolata; cercherò di essere il più sintetico possibile:
- misurazione matrix o spot (dipende dal soggetto), molto più raramente semispot;
- esposizione prevalentemente in A, poi M; raramente S.
Pesante
solo una considerazione:
premettendo che il matrix della Nikon è talmente evoluto e invidiato che permette al fotografo di ricsolvere in modo egregio nel 90% dei casi le situazioni fotografiche (quindi in P,A,S o M), il fatto di abituarsi a fotografare in M (o perlomeno un po' di più) è propedeutico nel senso che abitua l'occhio del fotografo a riconoscere e gestire al meglio la luce ambiente..... provare per credere.
Un saluto.
Michele Pesante
giannizadra
Io lavoro preferibilmente in A.
Imposto M talvolta, in misurazione Spot, quando trovo più comodo impostare manualmente la coppia tempo-diaframma misurando l'esposizione sulla zona scelta, anziché tenere bloccata l'esposizione (AEL) in A nel ricomporre l'immagine.
Soprattutto quando la zona misurata in spot è diversa da quella di messa a fuoco.
Geipeg
QUOTE(zico51 @ May 28 2006, 10:27 AM)
Però sarei curioso di conoscere qualche punto standard molto usuale (che si trova quasi sempre nella scena) di grigio medio. Lo chiedo soprattutto a Geipeg, visto che lui lo usa spesso questo sistema. Io credo che, come dice lui, se si riesca a individuare con una certa facilità un punto medio l'esposizione sarebbe migliore che con il matrix.
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Io posso al massimo portare ad esempio una mia esperienza, ho cominciato a fotografare con una reflex non più di 1 anno e mezzo fà, e sono appena all'inizio del lungo inevitabile apprendistato che una macchina complessa e flessibile come una reflex comporta invariabilmente.
Insomma qua dentro sono l'ultimo ma proprio l'ultimo degli esperti, credimi.
Ad ogni modo non esistono "punti standard" su cui effettuare la lettura Spot.
Anzi in fotografia non esistono standard di nessun tipo, niente che si possa dire "se fai così otterrai sempre ed precisamente quel risultato".
La foto finale è sempre il prodotto di un'interazione tra il sensore, le impostazioni regolate dal fotografo e la qualità, quantità e direzione della luce presente nel preciso istante in cui scattiamo.
Insomma di momenti ripetibili non ce ne sono mai.
Ecco perchè non si può mai parlare di standard e di settaggi comuni con cui ottenere le stesse foto.
Il Matrix va bene per quasi ogni occasione e non c'è motivo per non utilizzarlo, tuttavia a volte la posizione da cui fotografiamo è tale che la scena presenta dei contrasti troppo forti anche per un matrix evoluto e allora capita che quella porzione in ombra venga eccessivamente chiusa dall'automatismo onde evitare la pelatura delle alte luci.
Nulla da eccepire.
Le ombre, entro margini quasi sempre più che accettabili si recuperano, le luci pelate no e danno sempre un risultato anti-estetico.
Allora nulla ci vieta di modificare l'esposizione manualmente misurandolo in Spot, per dare maggior risalto ad una zona particolare a lieve ma accettabile scapito di quella meno importante ai fini della foto.
Il "trucco" che ho usato io è stato quello di studiarmi parecchie foto in bianco-nero cercando ogni volta di individuare la zona che verosimilmente restituiva un grigio medio.
In diverse sessioni fotografiche poi ho semplicemente cercato di visualizzare il paesaggio "come se" fosse in scala di grigi e ho cominciato a esporre su quelle parti che ritenevo cadessero nella tonalità media.
Dopo diversi tentativi ed valutazioni errate ho cominciato a ingranare.
Tutto sta nell'esercitare l'occhio, nel cambiare il nostro modo di vedere e valutare la scena.
Non esiste un metodo univoco, obiettivo, qualcosa che si possa semplicemente prescrivere a tutti, come non esiste un'esposizione identica per tutto e per tutti i gusti.
Se può aiutarti prova ad allenare l'occhio con la funzione Livelli di Photoshop: apri una foto, attiva la palette Livelli, clicca sul dosatore per il grigio e spostati con il cursore a forma di bipetta sulle varie zone della foto cliccandoci sopra, in questo modo varierai il bilanciamento dell'immagine e con esso anche l'esposizione.
In un certo senso è ciò che si verifica esponendo in Spot sui diversi punti di una scena.
Il risultato è ovviamente diverso, ma rende l'idea.
Per renderti le cose più facili puoi anche convertire la foto in BN con il Miscelatore Canale.
Ma se prima non si impara a vivisezionare le tonalità presenti su una foto (e quindi se non si parte da una meticolosa osservazione di foto scattate) difficilmente, in ripresa, ci si rende conto o si avrà anche solo una sommaria idea di dove effettuare le lettura.

Nella foto che segue il matrix bilanciava troppo le ombre che dominavano la scena con il soggetto illuminato mentre io volevo far risaltare la coppia di scimmie sottoesponendo lo sfondo.
Allora ho inserito lo Spot ed effettuato la lettura sul busto dell'animale.



Geipeg
In quest'altra foto, scattata a Genga, un piccolo paesino abbarbicato in cima a una collina in prossimità della Gola della Rossa e delle Grotte di Frasassi, il Matrix restituiva un vicolo completamente in ombra nel tentativo di non pelare lo spicchio di cielo luminoso presente al centro del fotogramma.
Quasi un controluce insomma.
Ma nella realtà l'ombra sulle pareti del vicolo non era tanto chiusa e neppure così uniforme come il Matrix l'interpretava, anzi, l'insegna dell'ufficio postale e la cassetta della posta erano ben leggibili "a occhio".
Ma il sole era basso all'orizzonte (erano circa le 18 e 30 del pomeriggio) e completamente nascosto dall'edificio sulla destra.
A disposizione avevo solo il flash integrato e non mi andava di usarlo per non rovinare il gioco di luci che filtrava tra gli edifici.
Allora ho esposto in Spot sulla parete del palazzo a sinistra, laddove l'ombra proiettata dall'edificio di fronte si incrociava con la luce proveniente dal fondo del vicolo e la cui misurazione mi restituiva un tempo di posa medio rispetto alla lettura del cielo e delle ombre in primo piano.
Il resto l'ho recuperato con una spruzzata di Luci e Ombre di PS.
teseo
QUOTE(Nikonistapercaso @ May 27 2006, 06:00 PM)
Sekonik Digilite e misurazione in luce incidente e andati tutti sul sicuro,se aprite il file raw con Capture noterete che spostando il cursore in sovra o sottoesposizione non avrete mai il risultato migliore wink.gif ;ossia il risultato migliore è quello registrato secondo il suggerimento dell'esposimetro esterno,provare per credere!!
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Vero , infatti quando la Sposa scende dall'automobile la faccio aspettare un minuto , prendo l'esposizione con l'esposimetro esterno e poi la faccio avanzare , quando poi passa in una zona d'ombra la fermo di nuovo per misurare e impostare la macchina manualmente , la faccio proseguire e mentre mi sposto per riprenderla di spalle con la chiesa sullo sfondo la fermo di nuovo per modificare ancora l'esposizione prendendo una nuova misurazione in luce incidente ... unico problema : la Sposa arriva all'altare in tempo per le nozze d'argento ... laugh.gif laugh.gif
Geipeg
Altro esempio di contro-luce eseguito con Misurazione Spot.
In Matrix il manipolo di case abbarbicate in cima alla cresta del monte venivano completamente chiuse con il cielo correttamente esposto oppure il contrario, cielo sovraesposto e case sufficientemente leggibili.
Come salvare capra e cavoli dando maggior equilibrio alla foto?
Lettura effettuata sul 5° edificio a partire da sinistra e via!
zico53
QUOTE(Geipeg @ May 28 2006, 01:52 PM)
Altro esempio di contro-luce eseguito con Misurazione Spot.
In Matrix il manipolo di case abbarbicate in cima alla cresta del monte venivano completamente chiuse con il cielo correttamente esposto oppure il contrario, cielo sovraesposto e case sufficientemente leggibili.
Come salvare capra e cavoli dando maggior equilibrio alla foto?
Lettura effettuata sul 5° edificio a partire da sinistra e via!
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E' proprio questo quello che mi riesce più difficile, sapere individuare al volo il punto medio; per il resto a fare la media sono buono pure io. -comunque sto cominciando ad allenarmi seriamente. Per non dire banalità, la veduta dalla mia veranda mi offre forse la situazione ideale per fare esperimenti; la mattina ho a disposizione un quadro che contempla tutte le situazioni utili: ombra piena ombra aperte luce diretta e luce riflessa e tantissimo cielo (quasi sempre azzurro)

ecco tre esempi:

misurazione sulle alte luci

[attachmentid=51403]






zico53
misurazione su ombra aperta

[attachmentid=51404]

Nikonistapercaso
QUOTE(teseo @ May 28 2006, 01:50 PM)
Vero , infatti quando la Sposa scende dall'automobile la faccio aspettare un minuto , prendo l'esposizione con l'esposimetro esterno e poi la faccio avanzare , quando poi passa in una zona d'ombra la fermo di nuovo per misurare e impostare la macchina manualmente , la faccio proseguire e mentre mi sposto per riprenderla di spalle con la chiesa sullo sfondo la fermo di nuovo per modificare ancora l'esposizione prendendo una nuova misurazione in luce incidente ... unico problema  : la Sposa arriva all'altare in tempo per le nozze d'argento ... laugh.gif  laugh.gif
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Vorrei farti notare che non è necessario interrompere il percorso della sposa come tu hai voluto sarcasticamente sottolineare,la lettura la puoi effettuare anche lontano dalla sposa;se sei in una zona di sole l'esposimetro esterno ti darà una coppia tempo/diaframma o altre coppie equivalenti adeguata alla lettura effettuata,se sei in una zona d'ombra idem,se il contrasto di luci ed ombre risulta molto marcato scegli un tono medio salvando capra e cavoli.Se noi due stessimo a 100 metri di distanza in aperta campagna,effettuando la misurazione in luce incidente puoi stare tranquillo che avremmo tutti e due lo stesso valore EV.
A me insegnano che la fotografia è anche pazienza pur di ottenere i risultati sperati e non lasciarsi in balia degli automatismi,non me ne volere ma risparmiati pure il tuo sarcasmo. mad.gif
zico53
ma è chiaro che non si potrà mai avere una leggibilità in questa zona d'ombra piena se non escludendo tutto il resto dall'inquadratura.

[attachmentid=51405]


le coppie tempo diaframma sono rispettivamente:

nelle luci 1/640 5,6
nelle ombre aperte 1/320 5,6 in questo caso già le alte luci sono sovraesposte.
nella terza 1/400 5,6 per ovviare alla sovraesposizione delle luci.
Geipeg
La foto è completamente sottoesposta.
Effettuare la lettura in Spot su un punto di alte luci e bloccare lì l'esposizione significa dire all'esposimetro: non esporre oltre questo punto.
Di conseguenza il resto del fotogramma viene sottoesposto tanto di più quanto maggiore è la luce presente nel punto misurato.
Se avessi esposto nella parte più scure delle ombre presenti sulla sinistra, tutto ciò che cadeva sotto la luce diretta del sole sarebbe venuto bruciato.
Il trucco è leggere e bloccare la lettura in una zona a metà tra le luci più forti e le ombre più chiuse, eventualmente sovra o sottoesponendo intenzionalmente di poco (+/-0.3 EV; +/-0.5 EV a seconda dei casi) per dare maggiore o minore risalto al resto della scena.
Geipeg
Ovviamente il mio ultimo era in riferimento alla prima foto da te postata Zico51.
Ad ogni modo la scena che avevi davanti era più o meno questa?
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