Ieri ho trovato per poche decine di euro. al solito mercatino un'altra Zenit, modello epoca giurassica... ..insomma quella con esposimetro separato... + il 135mm...
Praticamente si inquadra poi si gira la rotellina a sinostra in modo da far combaciare i due aghi nella finestrella..Poi si applica una delle coppie tempo-diaframma che si leggono sempre sulla rotellina..
Inoltre si deve mettere anche a fuoco....e mettere la pellicola....
Un po' macchinosetto heeee........





Francesco Martini

Stima! Stima!
Io divento matto per questo mondo vintage! il 135 se fosse m42 potresti anche usarlo sulla moderna reflex!
Io ne ho uno simile da pochi giorni!
Ciaooo

Visto che pochi rispondono, vi pongo una domanda:
Chi sa cosa significa quella scritta "DIN" sulla rotellina?????
Francesco Martini

"DIN" = Asa=Iso

DIN è una scala di sensibilità e diversamente da quel che dice deakali non è affatto uguale a ASA e ISO, 1 din di differenza equivale a 1/3 di stop, quindi 3 din = 1 stop, esempio 21 din sono 100 ASA, + 3 = 24 DIN che significa 200 ASA.

A pensarci bene oggi giorno avrebbe molto più senso usare i din perché hanno valori più bassi e non si avrebbero valori come quattrocentonovemilaseicento ISO!

Din 57 = 409.600 ISO

Che bravi!!! ci avete indovinato!!!!!
Francesco Martini

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17.03.2010 - Come convertire i valori tra le due differenti scale di sensibilita' delle pellicole.
Tabella di equivalenza ISO/ASA - DIN
Se avete sentito parlare della sensibilita' delle pellicole citando valori come 21 e 27 invece che gli usuali 100 e 400 ISO, ebbene: questi sono i valori della scala DIN.

Se vi e' mai capitato di prendere in mano una vecchia Leica serie M, noterete sul dorso una ghiera, che serve proprio alla conversione da DIN a ISO e viceversa.

Lo standard DIN e' (era) infatti tipicamente utilizzato in Germania, mentre lo standard ISO e' quello internazionale e non ha fatto altro che recepire il vecchio standard ASA riprendendone pari-pari i valori.

Le due scale indicano il medesimo intervallo di sensibilita', ma mentre la scala ISO/ASA e' lineare (quindi il valore raddoppia al raddoppio della sensibilita'), quella DIN e' logaritmica (il valore di incrementa di uno al raddoppio della sensibilita').

Ecco la tabella, che qualunque vecchio fotografo sapra' recitarvi a memoria:



ISO/ASA DIN
25 15
50 18
64 19
100 21
125 22
160 23
200 24
400 27
800 30
1600 33
3200 36

Si ma lo sapete cosa vuol dire l'acronimo DIN?

Tradotto significa "NORMATIVE INDUSTRIALI TEDESCHE"

La normativa risale a prima della seconda guerra mondiale ed investe un po' tutti i campi tecnici.

ASA significa "AMERICAN STANDARD ASSOCIATION" ed è l'equivalente dell'associazione DIN tedesca.

ISO è un sistema normativo internazionale con sede in Svizzera.

Noi abbiamo le UNI, per la verità un po' miserelle.

Saluti

Stefano

anche io ho sempre preferito la scala europea-tedesca DIN, purtroppo ci siamo americanizzati.... e abbiamo accettato, assumendola e chiamandola ISO, quella americana ASA.
Una bella cavolata.

non mi ricordo se era in un fumetto ma c'era uno che veniva chiamato il signor "ventundin". qualcuno si ricorda chi e dove era?

pochi giorni fa me ne passata tra le mani a 20 euro, ne cerco un altro tipo quello cromato con i caratteri occidentali perché è stata la mi a prima SRL, prima poi la ritroverò!


Antonio

Questa tabella non la conoscevo....
Allora se metto una pellicola in BW a 100 iso, sulla Zenit devo settare 21DIN..giusto???
a parte che con l'esposimetro "ballerino" che ha...non credo cambi molto....anche se setto 50DIN...
Francesco Martini

Ha l'esposimetro al selenio, pertanto se non è stata al buio per 40 anni avrà sicuramente perso sensibilità.
Non mi stupirei se si dovesse impostare 27 DIN per una pellicola da 100 ISO.
Basta comunque fare qualche prova, con una digitale a fianco o, molto più didatticamente usare la regola del 16.

Si ma comunque sulle pellicole B/N che uso io ogni tanto (Ilford) ci sono sia gli ISO che i DIN anche se c'è scritto ad esempio: ISO 125/22°

io , un po di tempo fa mi sono "accattato" questo....con attacco nikon..

Idem, la fortuna di trovare un esemplare tra i pochi prodotti con innesto nativo. Tutti gli altri furono prodotti con innesto a vite M42 e necessitano dell'adattatore con vetrino di messa a fuoco per l'infinito, una combo che però degrada, e non poco, la qualità di questo ottimo fisheye.

Le zenit sono delle macchine davvero molto belle.
Io ho riesumato la macchina del mio nonno paterno, corredata di tre splendide ottiche.
Peccato che per un piccolo problema con l'otturatore di stoffa e la sua chiusura poco precisa (lascia un piccolo spazio che fa entrare luce) non possa utilizzarla. Cercherò un foto riparatore della zona e spero si possa risolvere. Sono curioso di sapere la qualità che offre con le ottiche che possiedo.
Ve la mostro in questi scatti che feci qualche tempo fa, poco dopo la riesumazione:

la prova l'ho fatta, e l'esposiemtro della Zenit e' maledettamente starato....
pero' l'ho settato su 100 ISO (25 DIN) aiutato da una delle mie reflex digitali...
e speriamo bene....altrimenti butto tutte le foto del rullino in bianco e nero....
Francesco Martini


Sono belle e soprattutto solide..e le ottiche son fatte di vero e pesante
metallo!! e come resa ottica non sono niente male, anzi..piuttosto bene...
il guaio e' che queste stupende macchine , non le fila piu' nessuno....
Francesco Martini

Io prima di comprare l'esposimetro (un sekonik l-208) facevo un esposizione con la reflex prima di uscire di casa e guardavo com'erano le condizioni, se ero in ombra etc, poi fuori di casa in base all'esposizione fatta prima e compensando a stima sceglievo i parametri e non ho mai sbagliato di molto, con la Fm2 invece usando il suo esposimetro e compensando a stima i valori che suggerisce non ho MAI sbagliato una singola esposizione... con la digitale invece ne sbaglio parecchie, anche se devo dire che l'esposimetro matrix della D800 è davvero ottimo, neanche da paragonare a quello della D700!

E ci sono anch'io con il mio carroarmato, la uso ancora ogni tanto e quando scatto ha un rinculo mica male, abbinata ad un Helios 58mm f2 potrebbe far vergognare molte reflex moderne

Comunque vista la latitudine di posa delle pellicole attuali (quelle che si riescono ancora a trovare insomma) uno scarto di sensibilita' e' praticamente ininfluente e comunque la regola del 16 a me sembra piu' affidabile di un esposimetro al selenio montato su una Zenith e oltretutto tenuto fermo per chissa' quanto.

Per cio' che riguarda le ottiche standard (Helios 44 nelle numerose versioni) a me piace molto il tipo di sfocato che ci si ottiene (lo swirl) purtroppo a causa del tiraggio montandole sulle nostre Nikon si perde la messa a fuoco all'infinito a meno di usare un adattatore M42 che abbia una lente di correzione che pero' ne diminuisce la resa!!