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gambit
Mi piace fotografare. Non lo faccio per lavoro, e quindi � per me un �hobby�, l�unico che ho. Quando posso porto con me la mia f80 ed i vari obiettivi che vedete sotto. Ho iniziato con un f75 sudata lavorando per un�estate come promotore siemens in un centro commerciale.
Dopo un po� l�f75 mi � stata stretta, vuoi perch� la mia tecnica � migliorata, vuoi perch� la mia creativit� necessitava un passetto avanti. Ed ecco l�f80. Fino ad ora ne ho acquistate due. Una nuova, ed una usata e poi venduta.
Questa mia necessit� creativa � maturata anche nell�acquisto di ottiche. Accantonato in breve tempo il 28/100 del kit, ho comprato il 50 mm, poi il 24-70 sigma f.2.8 (poi venduto perch� troppo pesante � anche se mi faceva fare bella figura con le tipe ignoranti che girano per Padova�del tipo �oh che obiettivo grande che hai� etc), l�85 mm (per me il migliore) ed il 24 mm.
Ultimamente le mie esigenze espressive ritengono il 24 troppo spinto e il 50 troppo stretto. Quindi sto contrattando l�acquisto del 35.
Giusto ieri ho ritirato un rullino a colori, 6 Euro e 50 per circa 36 stampe. Poi sono andato in un altro laboratorio a consegnare il mio neopan 400, e chiss� quanto dovr� aspettare per avere i miei provini.
Guardo le foto e mi sono chiesto che senso avesse comprare la reflex analogica dei sogni se poi quando si porta a fare sviluppo e stampa non ti tolgono tutti i loro bilanciamenti e stampano facendo una media dell'esposizione su tutto il rullino. Inutile poi chiedere alle signorine se fanno il cross-process, se � possibile sviluppare senza tutti i loro automatismi, e se chiedo della carta a colori opaca per le stampe, auguri! (in belgio e francia esiste una catena in franchising che allo stesso prezzo stampano (naturalmente da culo) sia in carta lucida che opoca, con cornicetta e senza, sempre in duplice copia)
Dentro di me una vocina mi dice D70s D70s�le ottiche gi� ce le ho, dovrei solo prendere corpo macchina�l�immediatezza della foto digitale mi affascina. Leggo allora i vari forum su questo sito, nonostante nn ami molto le comunit� virtuali (in particolare questa, in cui sembra reato parlare bene di una canon �cosa che cmq nn farei mai!). In generale, una volta il problema era il �rumore� adesso molto meno, che viene corretto via software o dalla nuova generazione di sensori. Inoltre con la digitale dovrei fare spazio nel mio, gi� copioso, hard-disk, e poi il b/n analogico non lo supera nessuna digitale, � impossibile. Esiste l�immediatezza della foto per�, e questa cosa mi affascina. A quanto pare per� nn sono tutte rose e fiori. Capisco che sono necesarie ore ed ore al pc di post-produzione (per lo stile �faccio una miriade di foto a caso, tanto poi le correggo con photoshop�). Conta il formato file con cui si salva la foto, conta perfino la calibrazione del monitor! E poi, 6 mega pixel sono solo 6 mega pixel, una tascabile oggi arriva a 10, e con 6 non so se riesco a fare stampe maggiori di 20X30! E quindi mi sa che il digitale � fatto per stare l� dove � ovvero nel suo mondo digitale. Ne vale la pena? Dove sbaglio? Ma soprattutto mi chiedo�tutto ci� � fotografare?
piborsal
QUOTE(remygambit@tin.it @ Jun 15 2006, 09:18 AM)
Leggo allora i vari forum su questo sito, nonostante nn ami molto le comunit� virtuali (in particolare questa, in cui sembra reato parlare bene di una canon �cosa che cmq nn farei mai!).


Logicamente questo forum non pu� non essere di parte essendo ospitato da Nital ed essendo costituito da utenti accomunati proprio dal possesso di una nikon, ci�nondimeno non � affatto vero che parlare bene di un prodotto Canon sia considerato reato dato che molti utenti di grande esperienza utilizzano macchine ora di questo ed ora di quell'altro marchio a seconda della necessita, inoltre mai come in questo forum ho potuto leggere che le foto le fa il fotografo e non la macchina fotografica.

QUOTE
In generale, una volta il problema era il �rumore� adesso molto meno, che viene corretto via software o dalla nuova generazione di sensori. Inoltre con la digitale dovrei fare spazio nel mio, gi� copioso, hard-disk, e poi il b/n analogico non lo supera nessuna digitale, � impossibile. Esiste l�immediatezza della foto per�, e questa cosa mi affascina. A quanto pare per� nn sono tutte rose e fiori. Capisco che sono necesarie ore ed ore al pc di post-produzione (per lo stile �faccio una miriade di foto a caso, tanto poi le correggo con photoshop�). Conta il formato file con cui si salva la foto, conta perfino la calibrazione del monitor! E poi, 6 mega pixel sono solo 6 mega pixel, una tascabile oggi arriva a 10, e con 6 non so se riesco a fare stampe maggiori di 20X30! E quindi mi sa che il digitale � fatto per stare l� dove � ovvero nel suo mondo digitale. Ne vale la pena? Dove sbaglio? Ma soprattutto mi chiedo�tutto ci� � fotografare?


Logicamente l'approccio digitale alla fotografia mette in gioco una serie di nuovi aspetti legati soprattutto al supporto ed alla postproduzione, tuttavia personalmente questi nuovi aspetti mi hanno regalato la possibilit� di controllare alcuni parametri altrimenti destinati al laboratorio di stampa (che peraltro non sempre lavora in maniera professionale i nostri scatti) . Non � vero che qualunque foto possa diventare una bella foto grazie a photoshop, le foto si fanno esattamente come si sono sempre fatte soltanto adesso c'� qualche possibilit� in pi� e non credo che queste nuove possibilit� debbano essere vissute come un limite, certo: il digitale ha creato una generazione di "fotografi" che scattano alla rinfusa confidando sulla gratuit� del nuovo supporto, ma come uno inenda utilizzare la propria attrezzatura sono escusivamente fatti propri.
In quanto ai formati di stampa ed al confronto in risoluzione con le compattone � bene precisare che le reflex hanno una gamma dinamica molto pi� ampia delle macchine compatte e che i pixel nelle macchine reflex sono molto pi� grandi, tutto a vantaggio della qualit� di immagine, leggendo poi su questo forum troverai molti utenti che dai 6 megapixel della d70s hanno tirato fuori stampe 50x70 ed anche oltre....

Ciao
peppe72
Sono completamente daccordo con quanto detto da Piborsal, aggiungo che ormai la digitalizzazione delle immagini � una rivoluzione inarrestabile. Anche se con senso di colpa nei confronti delle nostre amate pellicole, devo ammettere che i tempi sono maturi per chi vuole entrare nel mondo della foto digitale.

I vantaggi sono tanti del digitale e non solo tecnici, pensa solo al costo delle pellicole e dello sviluppo.
E' indubbio per� che dovremo sempre pi� fare i conti con problemi legati all'integrazione tra elettronica e software. Una macchina meccanica difficilmente ti lascia sul pi� bello.

Per� se non accettassimo questa cosa staremmo ancora a scrivere con la macchina da scrivere e mandare i nostri messaggi sul forum con le posta tradizionale.


Un saluto,
Giuseppe.
Andrea Meneghel
QUOTE(remygambit@tin.it @ Jun 15 2006, 10:18 AM)
Ma soprattutto mi chiedo�tutto ci� � fotografare?
*



Qualsiasi mezzo io stia usando, se quello che ottengo da le emozioni che volevo raccontare..allora si, � fotografare.
acarodp@yahoo.it
QUOTE(remygambit@tin.it @ Jun 15 2006, 09:18 AM)
Capisco che sono necesarie ore ed ore al pc di post-produzione (per lo stile �faccio una miriade di foto a caso, tanto poi le correggo con photoshop�).
*



Il risultato di un processo creativo dipende allo stesso modo dalle potenzialit� e dai limiti del mezzo che utilizzi. Solo che pochi si rendono conto che le potenzialit� non sono sempre e solo un fattore positivo, ed i limiti non sempre uno negativo. L'abuso delle potenzialit� tecniche del digitale sta producendo un numero esorbitante di foto brutte e grottesche che i limiti, ad esempio, della diapositiva ci avevano risparmiato. Allo stesso modo, la facilit� con cui oggi si comunica in rete fa dimenticare a molti che per comunicare serve soprattutto qualcosa da dire, non basta un mezzo per dirlo.

Cos� in fotografia esistono ora molti grulli he non ritengono sia loro dovere imparare ad esporre, n� che sia utile la disciplina per cui una foto FATTA MALE si cestina, e non si "salva" col computer. Sicch� vedi queste foto con apparenti perfette esposizioni, apparenti raffinati effetti grafici, ma palesemente inquadrate male, o con soggetti idioti. E siccome per inquadrare ci vuole occhio, e per scegliere il soggetto ci vuole gusto, e nessuna di queste cose si trova dentro photoshop, l� casca l'asino.

Nell'era del digitale, come in quella della pellicola, l'educazione delle proprie capacit� � la cosa pi� importante, ed una buona foto lo sar� sempre, sempre, sempre perch� tale era quando si � aperto l'otturatore. Come diceva il buon Adams, che pure era uno che postproduceva assai gi� con le lastre, la "previsualizzazione" del risultato � sempre il metodo per arrivare ad una foto efficace. Sia che tu intenda postprodurre molto per ottenere un qualche risultato grafico, sia che tu faccia una foto che si postproduce in 10 minuti. In entrambi i casi avrai pensato da prima al modo migliore per farla, IN FUNZIONE del risultato che hai in mente.

L'unica cosa obbligatoria � secondo me il ricordarsi che la bont� del risultato dipender� tanto da quanto scegli di fare che da quanto scegli di non fare. E che nessun word processor scriver� un romanzo per te.

Quindi non preoccuparti, scatta con quello che ti par meglio, e pensa alle foto!

L.

gasherbrumfirst
QUOTE(remygambit@tin.it @ Jun 15 2006, 09:18 AM)
Capisco che sono necesarie ore ed ore al pc di post-produzione (per lo stile �faccio una miriade di foto a caso, tanto poi le correggo con photoshop�).
*


Ciao,
anch'io sono passato da poco al digitale, come molti altri del resto. In effetti � vero che ci vuole un sacco di tempo, pazienza e competenza (di questa ne ho davvero poca...), in post produzione. E' anche vero che si scatta di pi�. Per�, come ho gi� sostenuto in altre discussioni, se prima su un rullino da 36 dia salvavo 2-3 scatti come molto buoni (almeno secondo me), il passaggio al digitale non pu� aver inciso (se non minimamente) su questo rapporto (ripeto: 2-3 su 36). Se non sono capace devo lavorare e studiare di pi�: io sono da migliorare, non la macchina. Quindi, ora, una prima selezione degli scatti la faccio a display, e poi al PC devo avere il coraggio di cancellare molti degli altri. Se poi � un problema psicologico del tipo "tanto ho in macchina 2 giga di scheda, perci� scatto in continuazione", basta usare una scheda da 256 o 512, e vedrai che ti sembrer� di avere un rullino.
texano.gif
gambit
i vostri pensieri sono molto interessanti. vi ringrazio.
Randi
A mio parere l'approccio al digitale richiede una diversa "forma mentis"
Non si pu� usare apparecchiature completamente diverse nella forma e nella sostanza e pensare di continuare a comportarsi come quando avevamo il rullino.
Il digitale ti offre la possibilit� 1) Controllare in tempo reale lo scatto 2) Eliminare subito gli scatti non buoni 3) Scattare un numero infinito di pose 4) Correggere in post produzione molto di pi� di ci� che si poteva in camer oscura.
Non si pu� guidare un auto moderna pensando di essere su una diligenza a cavalli
Era vero il discorso dei tre scatti buoni su 36
Ma adesso ne puoi fare 3000 perch� non approfittare ?
piborsal
QUOTE(bluesun77 @ Jun 15 2006, 10:19 AM)
Qualsiasi mezzo io stia usando, se quello che ottengo da le emozioni che volevo raccontare..allora si, � fotografare.
*


Pollice.gif
MSVphoto
Ciao remy,
devo dire che in molti pensieri tuoi mi ci sono ritrovato anch'io, tuttavia dopo qualche annetto passato a rimuginare (e ad aspettare...), utilizzando un paio di compatte digitali..., ho deciso e ho comprato la D200.
Ti dico questo perch�, i primi scatti fatti con questa macchina mi hanno fatto tornare l'emozione "vera" della ripresa che con le compatte era un p� frustrata.
Sono io per primo a dire che � il fotografo, il suo "occhio", che fa la fotografia, no ho dubbi. Tuttavia... beh, dopo anni passati usando una macchina fotografica divenuta parte integrante di me, l'utilizzo di uno strumento non allo stesso livello, mi aveva un p�, esagerando, limitato (sai... non essendo Cartier-Bresson!)
Sono d'accordo anche con chi � intervenuto prima di me su vari concetti, quale � fondamentalmente il senso del gusto e della qualit�.
In questo senso il mezzo digitale offre per� dei vantaggi, l'immediatezza, il basso costo per scatto e, sopratutto, la postproduzione che io vedo come una camera oscura senza chimica, e quindi alla porta di molti. E' chiaro bisogna umilmente mettersi a studiare, e non poco, ma se come dici tu stesso, ami veramente fotografare, la forza di farlo l'hai di sicuro.
Non so se sono riuscito a darti qualche aiuto, ma lo spero.

Ciao.
Franco_
Il problema delle dimensioni di stampa � l'ultimo dei problemi; se non l'hai ancora letta, guarda questa discussione.

Riguardo al tempo da "spendere" davanti al monitor per la PP, troppo spesso si dimentica che anche con la pellicola molti fotoamatori passano/passavano diverse ore in camera oscura. Sono tanti, forse troppi, quelli che lo hanno dimenticato, o pi� semplicemente, ignorato questo "piccolo dettaglio".

Non sempre la foto finisce con il premere il pulsante di scatto, anzi ...


P.S. Una foto sbagliata � e resta una foto sbagliata, non c'� photoshop che tenga wink.gif
ringhiobd
QUOTE(remygambit@tin.it @ Jun 15 2006, 09:18 AM)

E poi, 6 mega pixel sono solo 6 mega pixel, una tascabile oggi arriva a 10, e con 6 non so se riesco a fare stampe maggiori di 20X30!
*


Anche io sono ancora innamorato della pellicola, ma solo perch� faccio ancora diapositive. Le stampe standard da negativo, ormai, vengono fatte previa digitalizzazione del negativo per cui tu, anche se non lo sai, stai gi� lavorando in parte col digitale ( stampe con il metodo tradizionale vengono fatte ormai solo con sovraprezzo perch� sono diventate "professionali" ). Comunque non ti preoccupare dei soli 6 mega. Ti assicuro che da una d70s puoi ottenere stampe fino al 40 x 60 ottime e buone fino al 50 x 70 (c'� sul forum chi sostiene di ottenere dei 70x100 eccellenti, ma io non ho mai fatto stampe cos� grandi ) Se questa e la capienza dell'hard disck ( per 100 pistole ne trovi di esterni da oltre 120 Gb ) sono le uniche remore che hai, allora sei pronto per il digitale
acarodp@yahoo.it
Sono d'accordo sulla potenza del mezzo... Infatti prima non ho ricordato di dire un aspetto importante: da quando (pochi mesi) uso il digitale in maniera seria mi sto divertendo tantissimo e sto imparando tantissime cose. Rispetto a prima (prima per me era la dia) molte cose in pi� si possono fare, certo, ma sorattutto, molte cose vanno fatte in modo diverso. � una bella sfida, prendere in mano qualcosa di nuovo, e imparare ad usarlo come uno strumento che ti cada bene in mano. Man mano che ci riesci, arriverai a fare cose che magari prima non potevi, ma comunque cose che erano dentro di te anche prima: questa � una grande soddisfazione.

Io apprezzo ogni strumento quando lo uso per migliorare le mie capacit�: � quando lo uso invece per surrogare alla mia pigrizia che alla fine scopro che � inutile, ed anzi dannoso.

L.
giannizadra
Il tuo post, Remy, rispecchia quelli che furono i miei dubbi quando decisi di affiancare il digitale alla pellicola.
Senza tornare a eterne discussioni, ti dico che ritengo quella decisione utile, e che tuttora continuo a utilizzare entrambi i sistemi.
Mi limito alle questioni che hai sollevato in ordine al trattamento delle immagini in post:
1) Per il colore (stampe) uso esclusivamente il digitale, per le ragioni che hai elencato anche tu. Ho definitivamente rinunciato alla stampa a colori da pellicola in casa (che praticavo da trent'anni) per irreperibilit� di carta e chimici.
I vantaggi del digitale e la attuale qualit� del medesimo mi soddisfano pienamente.
2) Continuo a scattare a colori su pellicola, ma soltanto in diapositiva: la diaproiezione � secondo me tuttora molto superiore e pi� economica della videoproiezione. Naturalmente, per trattare e stampare le dia, ho dovuto acquistare un filmscanner, essendo il caro, vecchio Cibachrome (poi Ilfochrome) desaparecido. Con lo sviluppo delle dia un buon laboratorio riesce ancora a non fare danni.
3) Il bianconero lo scatto esclusivamente con pellicola. Lo preferisco decisamente a quello digitale. E lo sviluppo e stampo da me. Una scelta che mi sento di consigliarti. Bypassa laboratori, tempi di attesa, ed � economicamente conveniente.
Spero che le mie esperienze possano in qualche modo esserti utili.
toad
Il mio piccolo contributo.
Fotografo da oltre quarant�anni. Cominciai con il telemetro, quindi passaggio alla reflex, transitando anche attraverso le medio formato, biottiche e non. Moltissimo BN sviluppato e stampato in proprio. Esperimenti con il Cibachrome e tantissime diapositive. Alti e bassi nell�impegno fotografico in questi decenni, determinati soprattutto dal tempo a disposizione e dalla sopravvenuta mancanza di locali per la camera oscura.
Molto scetticismo all�inizio nei confronti della tecnologia digitale che per�, come tutte le innovazioni, deve essere capita ed assimilata soprattutto nei suoi aspetti positivi.
Attualmente mi sento debitore nei confronti del digitale, in quanto mi ha permesso, con indubbia praticit�, di ritornare a poter governare l�intero processo dell�immagine, dalla ripresa alla stampa finale. Occorre certamente familiarizzare con nuovi aspetti tecnologici (computer e quant�altro) ma per me non � stato un problema anche perch� anche l� �argentico� se ben governato richiede comunque conoscenze e manualit� in altri campi (chimica, ad esempio). La mia esperienza mi porta inoltre a sostenere che quello della post produzione sia un falso problema, nel senso che la PP si � sempre fatta. Nel BN con l�uso di un rivelatore piuttosto che un altro, con la stampa su una carta con un grado di contrasto piuttosto che un altro, con le mascherature manuali e questo solo per citare alcuni esempi.
Sono quindi pienamente soddisfatto del passaggio effettuato anche se, come tanti altri, sostengo che i limiti veri del digitale siano ancora due: il BN, dove una stampa ad hoc su carta baritata � ancora imbattibile e la proiezione. Ma sono convinto che sia solo questione di tempo�
Detto tutto ci� devo confessare che continuo anche ad usare la pellicola, ma quasi esclusivamente per il BN mezzo formato.

Un caro saluto
gasherbrumfirst
QUOTE(Randi @ Jun 15 2006, 11:23 AM)
A mio parere l'approccio al digitale richiede una diversa "forma mentis"
Non si pu� usare apparecchiature completamente diverse nella forma e nella sostanza e pensare di continuare a comportarsi come quando avevamo il rullino.
Il digitale ti offre la possibilit� 1) Controllare in tempo reale lo scatto 2) Eliminare subito gli scatti non buoni 3) Scattare un numero infinito di pose 4) Correggere in post produzione molto di pi� di ci� che si poteva in camer oscura.
Non si pu� guidare un auto moderna pensando di essere su una diligenza a cavalli
Era vero il discorso dei tre scatti buoni su 36
Ma adesso ne puoi fare 3000 perch� non approfittare ?
*


Ciao,
concordo sui punti 1 e 2 e mi pare di averlo detto chiaramente. Va bene anche il 4. Sul 3 ne possiamo discutere: ritengo inutile scattare all'infinito immortalando qualsiasi cosa sperando poi di trovare qualcosa di buono. Il vantaggio, al limite, � quello di poter scattare parecchio per approfondire un soggetto interessante inquadrandolo sotto ogni aspetto. Per avere 3000 scatti buoni dovrei farne 36000!
Diciamo che adesso ne posso fare 100, 10 saranno buoni e forse 4 o 5 li salvo in PP. Ma se una foto non � costruita bene, � storta, � mossa, insomma � brutta, resta brutta! Il fatto, almeno per me, � che la PP porta via tempo e quindi la limito alle immagini per le quali secondo me ne vale la pena. Quante volte mi � capitato di vedere una scena dal vivo che mi ha ispirato qualche emozione o pensiero e l'ho bloccata su pellicola (sul sensore sarebbe lo stesso)? Tante, ti assicuro. E quante volte dopo la stampa o guardando la dia ci sono rimasto male perch� l'immagine non mi restituiva le stesse emozioni? Quasi altrettante (da qui il rapporto 3:36). Probabilmente non ero riuscito a cogliere l'essenza del momento, quel quid di magico che dura un attimo e poi si perde. Per sempre. Questo non me lo pu� ricostruire nessuna PP. Secondo me.
wink.gif
margior
QUOTE(TOAD @ Jun 15 2006, 12:22 PM)
Il mio piccolo contributo...

Sono quindi pienamente soddisfatto del passaggio effettuato anche se, come tanti altri,  sostengo  che i limiti veri del digitale siano ancora due: il BN, dove una stampa ad hoc su carta baritata � ancora imbattibile e la proiezione. Ma sono convinto che sia solo questione di tempo�

Un caro saluto
*



Aggiungerei un terzo limite: la matrice di Bayer. Di cui si parla poco ma "fa differenza", specie per certi tipi di fotografia.

Ciao
Randi
Anche io scatto ancora (sempre meno) in analogico e quasi esclusivamente in b/n

Per ci� che riguarda le emozioni il mio parere � che non deve provare le emozioni solo chi ha scattato la foto ma tutti coloro (o quasi) che la guardano , questa � la prova che si � raggiunta la vetta "artistica"
Mi spiego : la foto banale di un bimbo pu� suscitare emozione nei suoi genitori o nei nonni o nel pap� che l'ha scattata e ha registrato un'attimo irripetibile nella storia di quel bimbo (legittimissimo)
Ma una foto artisticamente bella suscita le stesse emozioni in tutti
toad
QUOTE(margior @ Jun 15 2006, 01:37 PM)
Aggiungerei un terzo limite: la matrice di Bayer. Di cui si parla poco ma "fa differenza", specie per certi tipi di fotografia.
*



Ok. Ma credo che la differenza si apprezzi solo in alcuni tipi di foto ultraspecialistica. O mi sbaglio io?


QUOTE(Randi @ Jun 15 2006, 02:06 PM)
Ma una foto artisticamente bella suscita le stesse emozioni in tutti
*



Dovrebbe...
Se ne era parlato anche qui.
fenderu
QUOTE(remygambit@tin.it @ Jun 15 2006, 10:18 AM)

Guardo le foto e mi sono chiesto che senso avesse comprare la reflex analogica dei sogni se poi quando si porta a fare sviluppo e stampa non ti tolgono tutti i loro bilanciamenti e stampano facendo una media dell'esposizione su tutto il rullino.
*



Io ho risolto col digitale e una stampante seria; stampo normalmente il 33x48 che la D70 digerisce benissimo; ogni stampa � un lavoro a se; la faccio io, la faccio come voglio io e il risultato � quello che voglio; senza attese extra, senza il pericolo che le le poste italiane mi perdano il pacco, senza pericolo che le stampe arrivino danneggiate;

perdo tanto tempo con Photoshop solo per realizzare le conversioni digitali in bianco e nero (ma � lo stesso tempo che si impiegava una volta in camera oscura, dove dopo un pomeriggio intero passato a provinare e rivelare alla fine chiudevi tutto senza aver scelto nulla);

per le foto "cerimoniali" perdo in post produzione appena qualche secondo a foto; se una foto � fatta bene ed � esposta bene hai poco da fare; ripresina sui livelli, aggiustatina del bianco e via un'altra;

la tua esperienza a pellicola dovrebbe aiutarti a fare in digitale lo stesso lavoro mentale che facevi prima: scattare poco ma scattare bene (tutto tempo guadagnato che non scorrendo e scartando 1000 scatti fatti male);


che dimentico? ah lo spazio sull'HD!:
ogni 4 giga di NEF prendo due dvd diversi e masterizzo tutto; e il mio HD � sempre snello;

buone foto (che siano sull'argento o sul silicio);

gianluca


Randi
QUOTE(gasherbrumfirst @ Jun 15 2006, 12:26 PM)
Ciao,
concordo sui punti 1 e 2 e mi pare di averlo detto chiaramente. Va bene anche il 4. Sul 3 ne possiamo discutere: ritengo inutile scattare all'infinito immortalando qualsiasi cosa sperando poi di trovare qualcosa di buono. Il vantaggio, al limite, � quello di poter scattare parecchio per approfondire un soggetto interessante inquadrandolo sotto ogni aspetto. Per avere 3000 scatti buoni dovrei farne 36000!
Diciamo che adesso ne posso fare 100, 10 saranno buoni e forse 4 o 5 li salvo in PP. Ma se una foto non � costruita bene, � storta, � mossa, insomma � brutta, resta brutta! Il fatto, almeno per me, � che la PP porta via tempo e quindi la limito alle immagini per le quali secondo me ne vale la pena. Quante volte mi � capitato di vedere una scena dal vivo che mi ha ispirato qualche emozione o pensiero e l'ho bloccata su pellicola (sul sensore sarebbe lo stesso)? Tante, ti assicuro. E quante volte dopo la stampa o guardando la dia ci sono rimasto male perch� l'immagine non mi restituiva le stesse emozioni? Quasi altrettante (da qui il rapporto 3:36). Probabilmente non ero riuscito a cogliere l'essenza del momento, quel quid di magico che dura un attimo e poi si perde. Per sempre. Questo non me lo pu� ricostruire nessuna PP. Secondo me.
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Si ovviamente 3000 scatti era una iperbole a scopo esclusivamente retorico e non va presa alla lettera ma � una chance in pi� non occorre sprecare 3 rullini (con quello che costano) per tirar fuori 9 foto presentabili.
Sono ovviamente convinto che se una foto � brutta c'� poco da cooreggere !
MatteoGirola
Io ringrazio Remy perch� trovo questa discussione, comunque sia, interessante dal punto di vista tecnico e stimolante da quello culturale.
Mi permetto solo di sottolineare ci� che qualcuno ha gi� affermato: quello che si fa oggi in photoshop non � ne pi� ne meno quello che si faceva (e che si fa tutt'oggi) in camera oscura.
Di conseguenza non trovo differenze di possibilit� espressive, ma solo differenze tecniche, come � naturale che sia..

Met

Fab64
QUOTE(MatteoGirola @ Jun 15 2006, 04:29 PM)
Io ringrazio Remy perch� trovo questa discussione, comunque sia, interessante dal punto di vista tecnico e stimolante da quello culturale.
Mi permetto solo di sottolineare ci� che qualcuno ha gi� affermato: quello che si fa oggi in photoshop non � ne pi� ne meno quello che si faceva (e che si fa tutt'oggi) in camera oscura.
Di conseguenza non trovo differenze di possibilit� espressive, ma solo differenze tecniche, come � naturale che sia..

Met
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Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif
alutec
Buttati, ma prendi una 200.
Caiuz
MSVphoto
QUOTE(alutec @ Jun 15 2006, 10:14 PM)
Buttati, ma prendi una 200.
Caiuz
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Quoto!
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acarodp@yahoo.it
QUOTE(MatteoGirola @ Jun 15 2006, 04:29 PM)
Io ringrazio Remy perch� trovo questa discussione, comunque sia, interessante dal punto di vista tecnico e stimolante da quello culturale.
Mi permetto solo di sottolineare ci� che qualcuno ha gi� affermato: quello che si fa oggi in photoshop non � ne pi� ne meno quello che si faceva (e che si fa tutt'oggi) in camera oscura.
Di conseguenza non trovo differenze di possibilit� espressive, ma solo differenze tecniche, come � naturale che sia..

Met
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Infatti... per� il computer ha reso il tutto pi� facile (logisticamente e tecnicamente) quindi meno elitario. Questo pu� dare la sensazione "cani e porci"... ma non � cos�. Chi ha passione, sa fare o vuole imparare a fare trarr� sempre migliori risultati, e assai maggiore soddisfazione.

Riguardo ai "pi� scatti" � vero in un verso: anche io adesso scatto una piccola raffica, ad esempio se temo un mosso, o se voglio aver pi� possibilit� di avere l'espressione giusta sul volto, od un dato movimento... prima era pi� complicato. Ma ovviamente di quei tre-quattro scatti sempre uno ce n'� di buono, quindi in un certo senso "contano come uno". � vero che non dovendosi pi� preoccupare di finire il rullo mi fa sentire un po' pi� libero di scattare. Per� ovviamente anche il tasso di cestinamento cresce in proporzione. Se prima erano 3 su 36, adesso sono 3 su 72! La severit� del cestino � per me il primo antidoto alla banalit�.

Ciao

L.
gasherbrumfirst
QUOTE(acarodp@yahoo.it @ Jun 16 2006, 09:41 AM)
La severit� del cestino � per me il primo antidoto alla banalit�.

Ciao

L.
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Pollice.gif
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