Mi sono portato con me una compatta perch� non avevo intenzione di concentrarmi su foto architettoniche o altro e mi piaceva l�idea di darmi un vincolo: in effetti quando non ho gi� un�idea in testa o uno schema, un vincolo stimola la mia creativit�. La compatta � a ottica fissa... e poi sono pigro e non volevo portarmi troppo peso.
Arrivato ai tornelli di uno degli ingressi e messomi in fila mi sono sentito immediatamente turista. Le file, i metal detector, la sensazione di essere trasportati e controllati e di subire passivamente quello che vedr�, mi hanno subito fatto sentire come un crocierista con tanto di bollino adesivo appiccicato sulla maglietta.
Dopo il primo km a piedi e una generale sensazione di curiosit�, si arriva finalmente sul corso principale dove affacciano tutti i padiglioni, uno per nazione.
Il tema dell�Expo? �Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita� quindi il cibo, la terra, le possibilit� che offrono i paesi e come si sostiene lo sviluppo. Beh, chiss� perch� per me crocierista, era diventato �qui si mangia e ci trovi cibi di tutto il mondo�.
Declinando il tema.. direi che si sviluppava anche in �attenzione ai prezzi e secondo me dovrebbero anche darci qualcosa gratis, visto il costo del biglietto�. Attenzione, questa considerazione dell�Expo che pu� sembrare ironica, � obbiettivamente la visione che quasi tutti hanno prima di aver visitato due o tre padiglioni e aver compreso che il cibo � pi� da intendersi come risorsa che come un assaggio di sushi gratuito.
Beh, cosa ne viene fuori? I padiglioni, e non lo dico solo io, sembrano attrazioni del pi� bel Luna Park al mondo, ma sinceramente non capisco perch� questa cosa qui sia stata interpretata come una cosa cos� disdicevole. In fin dei conti, che cosa avremmo dovuto trovare? Una serie di opere d�arte o di capolavori architettonici? E comunque, anche se appariscenti e con l�appeal tipico della Casa degli Specchi di Gardaland, alcuni sono davvero dei piccoli capolavori architettonici. Ma capisco che sparare sulle soluzioni estetiche dell�Expo sia assolutamente necessario.
Dopo pochi minuti di visita e subito dopo aver annusato l�aria, una cosa mi ha conquistato e mi ha fatto davvero apprezzare l�insieme: l�atmosfera.
Infatti, davanti al primo padiglione (Angola) non posso non notare il sorriso e la cura con cui la ragazza angolana ci d� un caloroso benvenuto e ci introduce al suo paese. Lei era entusiasta e orgogliosa di rappresentare la sua nazione in quella che all�improvviso mi era sembrata una competizione, una gara e non pi� una semplice esposizione. Tutti i crocieristi avevano spontaneamente cominciato a stilare classifiche post visita ai padiglioni e in giro non facevo altro che sentire: �al primo posto, la Corea� �noi italiani facciamo una bella figura� �bello anche l�Austria� �sinceramente dagli Stati Uniti mi aspettavo di pi�� �che pena il Gabon� etc etc.
Ma l�atmosfera, l�entusiasmo e l�orgoglio con cui i ragazzi che lavorano nei padiglioni dei propri Paesi, sono per me stati una rivelazione. Ed ecco allora che per me l�Expo � diventato una rassegna dei loro sorrisi, del loro entusiasmo. Per me l�Expo sono loro, e sono anche la cosa che lo rende speciale e decisamente bello, mi sono sembrati come quei ragazzi che all�Olimpiade portano la bandiera del loro Paese. Alcuni di loro mi hanno regalato un secondo del loro tempo e un sorriso e ho deciso di proporveli qui, in questa piccola carrellata di volti e popoli in un sorriso pi� o meno universale.
Buona carrellata
Ric
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