QUOTE(sarogriso @ Jul 11 2015, 10:11 PM)

sar� una fissa ma � mia convinzione che solo una certa superficie perfettamente parallela a ottica/sensore da un responso privo di errori oltre ad avere la possibilit� di confronti tra esigue tarature per una regolazione fine nel vero senso della parola.
concordo, infatti e' esattamente quello che faccio anche io.....
inizialmente usavo la focus chart inclinata, e spesso le foto "dopo" peggioravano......
poi ho preso l'abitudine di utilizzare come test un bel muro a calce grezza,
posto alla distanza di lavoro a cui utilizzo prevalentemente l'obbiettivo sotto test.
Scatto almeno quattro foto per ogni posizione della microregolazione f/b focus, la prima partendo con l'obbiettivo regolato su infinito, la seconda partendo con l'obbiettivo regolato alla minima distanza di messa a fuoco, la terza nuovamente partendo con l'obbiettivo regolato su infinito, la quarta nuovamente partendo con l'obbiettivo regolato alla minima distanza di messa a fuoco, e cosi' via ogni volta prima di attivare l'autofocus e scattare le foto.
Ovviamente, come giustamente dice Elio, ci sono dei limiti intrinsechi nella precisione dell'AF delle attuali reflex (che spesso e' "migliorabile" con un'accurata messa a fuoco manuale o in live view), e ci sono anche le variazioni statistiche che potrebbero portare a decisioni sbagliate e ad una errata regolazione del F/B focus (se ci fate caso, mettendo a fuoco sempre lo stesso punto per una ventina/trentina di volte, ci saranno diverse volte in cui la scala metrica si posiziona in un punto leggermente diverso....), ma scattando un sufficiente numero di foto, e soprattutto amalizzando con attenzione la coerenza della direzione della variazione della posizione del piano di messa a fuoco al variare della microregolazione F/B focus, alla fine si riesce ad ottenere un risultato effettivamente migliore di quello di partenza, almeno secondo il gusto, l'occhio e la volonta' del fotografo/proprietario dell'attrezzatura. Ovviamente occorre agire sapendo bene cosa si va a fare, avendo cognizione del focus shift che puo' verificarsi alla chiusura del diaframma ed al variare della distanza, e soprattutto con gli zoom, dove occorre sapere cosa succede alle altre focali se se ne ottimizza una.....
Un esempio per tutti: tra le varie lenti, ho un 17-55 F2,8 IS Canon che, fin dal primo giorno, alle focali piu' basse non mi soddisfaceva per nulla, e produceva foto poco nitide, almeno rispetto al "fratello" AF-S 17-55 Nikon. Con una accurata microregolazione on camera, volutamente ottimizzata alle focali minori, ho perso pochissimo a 55mm, ma in compenso ho guadagnato tantissimo a 17mm...... e siccome prediligo le focali estreme.....
D'altro canto, se la microregolazione non fosse utile, perche' sprecare risorse per inserirla nel firmware delle macchine...