Domanda secca per chi ha gi� sperimentato entrambe le tecniche, io purtroppo come pratica sono fermo al solo focus stacking ma leggendo qua e la mi incuriosiva l'uso del Tilt per la possibilit� di inclinare il piano di fuoco sul soggetto arrivando a ottenere una maggiore pdc con diaframmi relativamente non troppo chiusi, ovvio che nel mio preventivo in caso entrerebbe l'85 E 2.8 di casa nikon che gi� dispone di una minima distanza di maf assai corta raggiungendo da solo il 1:2 e da come si legge possiede una buona qualit� ottica, con per� un brutto difetto, costa caro.

Ciao

Saro

Le due ultime parole con l'emoticon chiudono gi� il discorso. Costa molto meno fotografare con la tecnica del focus stacking (il costo aggiuntivo � in pratica una buona slitta per oggetti molto piccoli, per quelli pi� grandi basta il manual focus e macchina su cavlletto, il sw � anche gratuito). L'obiettivo tlltabile lo vedo soprattutto per foto di architettura , lo escludo per macro di insetti, ad esempio.

Per quanto riguarda tecnica focus stacking non dovrei pi� spendere niente perch� a livello "ferri" sarei a posto sia a livello teste, piastre, ottiche, tubi, soffietto, luci ecc. ecc., ma siccome io scatto esclusivamente per puro divertimento senza aspirare a nessun traguardo all'infuori del puro divertimento personale spesso questo mi porta a voler curiosare sui vari campi magari usando ottiche al di fuori delle loro normali destinazioni d'uso ed ecco perch� ero alla ricerca di testimonianze riguardo a questo benedetto 85, l'azione shift sarebbe quella maggiormente indicata per l'architettura ma come dicevo la tilt potrebbe essere usata per riprese ravvicinate, ovviamente non insetti a 2:1 o oltre, ma di club di questo vetro manco l'ombra e non credo sia molto diffuso almeno a livello amatoriale.
Vedremo se fare il salto nel buio o meno.