QUOTE(Claudio Orlando @ Dec 12 2003, 05:53 PM)
Come � noto (o dovrebbe

) le pellicole fotografiche sono costituite da un supporto di acetato su cui viene stesa l'emulsione, che � composta da gelatina che ha in sospensione sali d'argento che si trasformano in argento metallico dopo lo sviluppo. Una delle caratteristiche pi� appariscenti di una pellicola e che talvolta ce ne fa preferire una anzich� un'altra � sicuramente la grana che � il risultato di questa riduzione. Pi� i granuli sono grandi pi� le pellicola � sensibile perch� pi� estesa � la parte esposta alla luce. Questo era vero fino all'introduzione sul mercato delle pellicole cosiddette tabular-grain, ossia pellicole in cui i sali d'argento sono a struttura "piatta" in modo che a parit� di luce raccolta, la quantit� di "materia" interessata � minore. Questo processso ha fatto s� che una pellicola di sensibilit� 400 ISO produca una grana simile a quella di una 100/125 ISO tradizionale. Ma � tutto oro quel che luce? La Kodak ha nel suo listino una di queste pellicole, forse la pi� famosa e diffusa: la T-Max 400, che si raccomanda di essere trattata nel proprio rivelatore dedicato, il T-Max appunto, cosa che io ho fatto, sia utilizzandola al valore nominale sia tirandola anche di due stop, con risultati pi� che soddisfacenti devo dire. Ho provato anche a svilupparla in altri rivelatori (D-76) ma...

C'era qualcosa in lei che non riusciva a convincermi. Guardavo le stampe

...pulite, con grande estensione tonale, prive di grana ma

ecco! Prive di personalit�. E allora, allora torno al mio primo amore la Tri-X 400, grana medio-grossa ma secca e ben definita, tirabile anch'essa di due stop con aumento conseguente di grana e contrasto ma ragazzi! Che grinta

Finalmente avevo ritrovato i bianchi bianchi e i neri neri con in mezzo tutto quello che serviva

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Per finire, se dopo cinquant'anni ancora la vecchietta � sulla braccia ci sar� un perch�! Io credo di averlo trovato: un reportage politico, di costume, se si vuole che abbia impatto DEVE essere riportato su Tri-X, la T-Max � troppo PERFETTA ma nella sua perfezione si perde il cuore. :ciao:
Gia' Claudio, personalmente dopo varie "indagini", sono anch'io rimasto fedele alla tri-x (oltre cha alla stupenda plus-x). L'enorme successo di queste pellicole sta' sicuramente al fatto che ad una grana, anche se piu' evidente delle famose sorelle t-max (ma � un po' il problema di tutte le pellicole a grani tabulari...), � in qualche modo piu' gradevole. La vera forza di questa emulsione sta' sull'eccellente contrasto, la piacevolezza della grana che ha e la notevolissima capacita' di rendere i tutti dettagli della gamma tonale, anche in condizioni di luce proibitive per le altre (a grani tabulari) e in ultima ben si prestano all'utilizzo con vari sviluppi ottenendo sempre delle notevoli immagini. Un po' la pecca delle pellicole a grani tabulari � difatto la non capacita' di riprodurre i dettagli nelle alte luci, sopratutto all'esterno dove non � possibile avere un controllo delle luci, cosa che invece in studio � possibile fare, di conseguenza sono un tipo di pellicole forse piu' adatte all'uso in studio rispetto alle sorelle. La tri-x, quanto la plus-x le sviluppo anch'io in D76, alla soluzione 1+1, ma con qualche piccolo accorgimento durante in procedimento che fa' fare quella piccola differenza....(quanta pazienza in esperimenti e prove/confronti....).
Ciao Mauro.