QUOTE(giod5000 @ Mar 12 2020, 10:56 AM)

... un tema che rappresenta però solo un ancoraggio verso qualcosa sul quale sospendo ogni espressione linguistico/alfabetica per non tradire la natura stessa della visione ...
Nelle sue numerose postfazioni al suo più celebre romanzo, "Il Nome della Rosa", Umberto Eco ebbe a scrivere che ogni autore, dopo aver completato l'opera, dovrebbe "scomparire" per non interferire con il suo cammino e con le diverse chiavi di interpretazione che ne avrebbero dato i lettori.
Era in altri termini convinto che uno scritto, una volta pubblicato, avesse il diritto di vivere "di vita propria" e che l'autore non dovesse porre limiti alle diverse "visioni" suscitate in coloro che ne avrebbero fruito.
In quest'ottica, rendere un'opera "libera" è secondo me non solo indice di maturità artistica, ma anche di altissimo rispetto verso l'Arte stessa perché la rende "liberamente" fruibile.
Non intendo esprimere commenti sul tuo lavoro, sono semplicemente ammirato del risultato che hai raggiunto. Queste immagini, potenti e leggere ad un tempo, quasi "pudìche" nonostante l'argomento che affrontano, dimostrano ancora una volta che la fotografia, se operata da un vero fotografo, può "parlare" di ogni cosa.
Buona Nikon a tutti.
Vincenzo