Ciao a tutti,
Ho acquistato la mia prima Reflex, una nikon d5100 (trovato un buon usato) obbiettivo 18-55.
Ho una domanda. Il mirino risulta poco luminoso (l ho provato in una stanza di casa con diverse tipologie di illuminzazione (bassa e alta) naturalmente con più luce migliora, ma non troppo; anche dal punto di vista della messa a fuoco (ho regolato le diottrie) ma in generale mi sembra sempre un pelo sfocato, mentre nel display digitale si vede alla perfezione e anche dopo lo scatto la foto è perfettamente a fuoco vista sul display digitale.

E' normale ? Devo regolare qualcosa?

Grazie

Cristian

Ciao,la luminosità in visualizzazione, dipende anche dall'ottica utilizzata. Se si scatta una foto in un ambiente con buona luce, anche con diaframmi
non prettamente aperti, si gestisce bene il tutto. Man mano che la luce diminuisce, necessitano impostazioni diaframmi/tempi)iso diversi.
Ora..il tuo 18 55, se non erro ha un diaframma massimo a TA di f/5.6. Se lavori in modalità auto, raggiunto tale apertura ciò che vedi sul mirino rimane quello.
Se invece imposti la macchina in manuale, variando tempi e diaframmi potresti notare ma soprattutto avere dei miglioramenti.
Fermo restando che, dato che hai preso un usato, potrebbe essere stato regolato il mirino con una luminosità più bassa.(alcune reflex lo permettono).
Riguardo alla nitidezza in ripresa tramite il mirino... Scusami se mi permetto di chiederti: Come stiamo a vista??

Saluti@Cordialità

raffaele

Ciao,
intanto grazie per la completa risposta.

Parto dalla fine, con la vista credo bene, ma non ho dati certi, di sicuro leggo bene da vicino e da lontano altrettanto, ma non ho fatto visite recenti in merito.
Ho seguito e sto seguendo un corso su YouTube sui rudimenti della fotografia. Quindi, se ho capito bene dalla tua risposta, l'apertura del diaframma e il tempo di scatto si riflettono anche in visualizzane, oltre che nel risultato dello scatto, anche nel mirino? Dalle istruzioni della mia macchina dice soltanto che:

- Il tempo di risposta e la luminosità del display del mirino potrebbe variare a seconda della temperatura.-

non ho trovato nulla sul regolare la luce.

La regolazione delle diottrie sul corpo macchina non sempre corrisponde poi alla totale realtà. Nel senso che se ci si vede benissimo si riesce a stare nei parametri
della macchina, ma basta poco x avere una visualizzazione discreta, a secondo anche dalla distanza e dalla luce. ( questo è quanto ho riscontrato con i miei occhi).
Riguardo alla luminosità nel mirino si, se la foto è sottoesposta a meno che, non si lavora in auto(sempre entro il limite luminosità diaframmi). Avrai un risultato di luminosità, pari alla luce ambiente in base ai tempi e diaframmi iso impostati. Presta eventualmente attenzione al modo di regolazione diottria nel mirino.

Clicca per vedere gli allegati






Ps. sposto in reflex
https://www.nikonclub.it/forum/NIKON_DIGITAL_REFLEX-f3.html

Ciao e benvenuto,
se non ricordo male la D5100 è dotata di pentaspecchio, corpi di fascia superiore invece hanno il pentaprisma che fa passare più luce, come troverai spiegato anche qui.
Poi come ti spiegava Raffaele la luce che attraversa il mirino dipende dalla massima apertura del diaframma, con cui lavori prima dello scatto. Se la tua lente non è molto luminosa altrettanto lo sarà quello che vedi nel mirino. Il tuo zoom 18-55 verso le massime focali scende a f/5,6 quattro stop meno di un f/1.4, 1/16 della luce che tale diaframma lascia passare.

Sulla mancata nitidezza non posso esprimermi perché potrebbe dipendere da molti fattori, ivi compreso una opacizzazione degli specchi ma è tutto da verificare.

Alessandro

Grazie mille!!!!


Grazie

Scusate l'intromissione ma la reflex non lavora a tutta apertura? Il diaframma si chiuderà al valore prescelto, dagli automatismi se in A/P/S/Auto/scene o dall'utente se in M. Quindi la luminosità del mirino rimane quella.
E' corretto che un pentaspecchio sia meno luminoso di un pentaprisma, questo montato solo su reflex di fascia un po' più alta.
Inoltre il mirino appare più scuro se la macchina è spenta.
Per quanto riguarda la regolazione delle diottrie, partendo da "zero" si deve trovare una posizione che consenta di vedere a fuoco e nitidamente sia il soggetto inquadrato che il display interno.

Hai ragione, l'obbiettivo rimane tutto aperto fino al momento dello scatto.
Però quel "tutto aperto" corrisponde comunque all'apertura massima dell'obbiettivo alla lunghezza focale utilizzata in quel determinato momento (se si tratta di zoom).
Per cui se il 18-55 quando è a 55mm ha apertura massima f/5.6... anche in fase di composizione, la "luminosità" sarà solo f/5.6 perché più di così non si può aprire... quindi comunque non sarà eccezionalmente luminoso.

In ogni caso se questa è la sua prima reflex non credo che ci si possa affidare alla prima impressione per dare dei giudizi, che comunque è soggettiva.
Io consiglio di confrontare, se possibile, la luminosità di altre reflex, anche non digitali, magari sia con pentaspecchio che con pentaprisma, per capire se questo specifico esemplare abbia problemi oppure se sia una cosa congenita.

E la risposta che ho già dato nel mi primo intervento
" Ora..il tuo 18 55, se non erro ha un diaframma massimo a TA di f/5.6. Se lavori in modalità auto, raggiunto tale apertura ciò che vedi sul mirino rimane quello".

Grazie a tutti, oltre alle info relative alla mia domanda ho acquisito anche piccole nozioni tecniche

No! La regolazione si fa direttamente sul display interno ( sulle aree di messa a fuoco). Agendo sul regolatore diottrico,
e tenendo l'occhio puntato sull'area di messa a fuoco, una volta trovata la giusta nitidezza, si blocca il regolatore. Fine
Se lo si fa direttamente sul soggetto, vuol dire che ogni volta che cambia la distanza bisognerà correggere. (operazione idonea x chi come me, non ha più una vista
da falco).

Raffaele, provo a spiegarmi meglio. La regolazione diottrica io l'ho fatta guardando il display interno al mirino fino a vedere i simboli nitidi. In questa condizione vedo nitidamente sia le aree di messa a fuoco che il soggetto inquadrato. In pratica la nitidezza del soggetto inquadrato è la logica conseguenza di una corretta regolazione diottrica. Come l'avevo scritta prima sembrava che le azioni fossero contemporanee.
Un saluto

Nessun problema!!

Saluti@Cordialità

Sì, infatti... io rispondevo a luciov che magari aveva qualche dubbio.