QUOTE(manovi @ Aug 30 2006, 11:23 AM)

...se la rimappatura � corretta non si dovrebbe vedere nulla nell'esatto punto di prima. Ma nemmeno in altri. A 400 ISO � ammissibile un poco di rumore ma non su un singolo pixel costante.
...il sensore non dovrebbe presentare pixel fissi evidentemente bianchi ma solo rumore che non dovrebbe ripresentarsi "sempre" nello stesso pixel.
Come ho gi� evidenziato in un altro thread, la Nikon U.S.A. mi ha comunicato che non esistono procedure "utente" per la verifica degli hot o dead pixel e che tali verifiche vengono eseguite in modo ufficiale solo dall'assistenza con i loro strumenti...
Come vedete, si associano in risultati, effetti scaturiti da aspetti distinti.
La mappatura intende rilevare e codificare le coordinate dei pixel dead e cio� impropriamente sempre accesi o impropriamente sempre spenti. la mappatura intende quindi escludere i dead pixel che sono rilevabili anche a sensibilit� minima ed 1/125 di secondo.
Gli hot pixel sono invece un'altra cosa e, semplificando, pixel pi� sensibili degli altri. Alzando la sensibilit� e allungando il tempo di posa, i pixel pi� sensibili iniziano ad "accendersi" con curva quasi logaritmica in forma direttamente proporzionale al tempo di posa. Con 1/125 di secondo e sensibilit� ISo massima si rende maggiormente visibile il divario degli hot pixel non visibili ma presenti anche alla sensibilit� ISO minima. Allungando il tempo di posa si aggiungono gli effetti termici ed infatti, questi, sottratti dalla funzione noise reduction con sottrazione del dark frame.
Il concetto � quindi quello di decidere con quale soglia termica mappare il sensore. La taratura di QUALUNQUE marchio intende escludere dalla costruzione immagine i dead pixel ma anche gli hot presenti a temperatura ambiente di lavoro su tempi veloci. I laboratori tarano quindi i sensori in forma oggettiva per il nero, per il bianco e per gli hot nell'unit� di misura. Si esclude l'eventuale taratura di dead black quando questa non necessaria perch� pari a zero.
Alzando la sensibilit� ISO associandola a tempi "lunghi" o comunque critici sar� comunque possibile percepire dei nuovi pixel pi� "accesi" degli altri. Baster� infatti fare gli scatti alle pi� estremizzate impostazioni con temperature superiori a quelle previste in mappatura.
Forse adesso, risult� possibile collegare gli elementi toccati con le numerose discussioni e messaggi in merito. La mappatura del sensore non � soggettiva ma esclude dal calcolo i pixel impropriamente accesi o spenti nell'unit� di misura tempo e temperatura.
Circa l'intervento di sottrazione del dark frame su pose lunghe mi preme ricordare anche un limite documentato con la discussione:
D70s E Pixel Colorati, Pixel difettosi a esposizioni lunghe?La �miracolosa� soluzione della sottrazione del Dark Frame pu� risultare �perfetta� quando l�esposizione composita tra luce e noise non raggiunge la saturazione individuale della cella.
La fotografia fatta con tempi di posa lunghi � infatti la conversione elettrica del segnale luminoso sommato al disturbo temico (e gli alti di natura diversa). Se la somma del segnale luminoso e quello di disturbo superano la singola massima capacit� di registrazione di carica, la conseguente sottrazione del dark frame produrr� l�effetto inverso sottraendo un segnale maggiore ed in questo caso producendo una puntinatura pi� scura invece che pi� chiara come il tipico noise.
In altre parole ragionando su numeri semplici ad 8 bit con 255 valori a disposizione se il nostro pixel registrasse ad esempio con una posa lunga un valore di luce pari a 150 ed un valore di disturbo termico pari a 50 il nostro pixel misurerebbe un totale di 200. Con il Dark Frame di ipotetico pari valore 50 sottratto dal valore 200 complessivo dalla funzione JOB nr il nostro pixel torner� a misurare 150.
150 (segnale) + 50 (disturbo) = 200 � 50 =
150Ma se nella posa lunga superiamo la capacit� di registrazione del singolo pixel come ad esempio:
250 (segnale) + 50 (disturbo) = 300 = 255 (max consentito) � 50 =
205In questo caso l�errore del valore luminoso pari a 45 produrr� un pixel pi� scuro in forma direttamente proporzionale allo scostamento di fuori gamma subito dal pixel interessato.
In definitiva�
Per le esposizioni notturne su scenari comunque relativamente illuminati si dovr� evitare pose eccessivamente lunghe abbinate alla funzione NR al fine di prevenire l�errore fisiologico di sottrazione dark sopra citato.
Il tempo consentito dipender� quindi dall�illuminazione scena presente che su pose notturne fotografiche di norma permettono ottime esposizioni pur con esposizioni inferiori ai tre minuti circa.
Le fotocamere digitali anche senza NR su pose lunghe attivato applicno su soglie variabili da sensore a sensore e da modello a modello, un filtro �mediano� ed infatti si potranno notare immagini prive del vero disturbo termico anche su pose lunghe scattate senza l�attivazione della funzione NR. Ci� "complica" un po' i calcoli sopra solo sintetizzati ma quanto abbiamo descritto denota la normalit� dell'aspetto in esame.
G.M