QUOTE(per_mar@libero.it @ Aug 28 2006, 06:16 PM)

Che sia più semplice farlo in post-produzione non vi è dubbio...
...Mi troverei facilitato nel valutare direttamente un positivo: per questo la richiesta di una curva personalizzata di inversione toni da caricare in macchina.
...quali consigli potete darmi circa l'esposizione nella riproduzione di lastre negative?
Come si dovrebbe presentare l'istogramma ideale?
Esigenza non proprio semplice da gestire...
Prima di questa replica ho verificato l'eventualità di scrivere una curva "invertita" tra quelle di contrasto ma i risultati hanno dimostrato l'impossibilità.
La curva di contrasto gestibile on-camera (descrivibile da Camera Control ma scrivibile ed impiegabile on-camera) è di fatto una curva che interagisce con la curva caratteristica gestita a monte. L'inversione non è quindi "lineare" come la si vorrebbe.
Non resta quindi che scattare valutando l'esposizione a monitor sugli istogrammi. Considerando che una lastra in vetro avrà certamente basso contrasto (o comunque non alto) basterà contenere l'istogramma nel mezzo. In post produzione (meglio ovviamente sui Raw) si dovrà invertire quindi impostare il punto di bianco e di nero per l'ideale distribuzione dei toni. Se tutte le lastre avranno stessa densità (ne dubito fortemente) basterà scattare con stesse abbinate tempo/diaframma/ISO per applicare a tutti gli scatti lo stesso contrasto (punto di bianco, nero e gamma).
La riproduzione "negativa" porterà l'avvertimento Alte-luci on-camera a mostrare le ombre della lastra. Si potrà esporre per la destra in modo da poter contare sulla migliore esposizione e quindi gamma alzando le luci dalla sinistra che quando invertite potrebbero, se sottoesposte, manifestare rumore anche se in questo caso penso armonizzato con la grana.
Allego schermata di verifica fatta con curva invertita che però non può escludere l'intervento della curva caratteristica messa a monte.
Giuseppe Maio
www.nital.it