Se ho bisogno della camicia di forza fatemi sapere.
Saluti.

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...in tal caso preparatene due...
� indubbio che ci sono vantaggi e svantaggi dettati dalle esigenze di lavoro, ma una certa flessibilit� aiuta. Mi spiego: non credo ci sia una soluzione definitiva. Un'occhio attento coglie l'attimo nell'inquadratura. Un occhio attento e continuamente esercitato coglie pi� facilmente i particolari(che caratterizzano positivamente le fotografie belle da quelle comuni) mentre gi� accade tutto questo. Certo, capita di steccare (steccare...diciamo non cogliere proprio ci� che si voleva), ma per arrivare alla perfezione di un metodo di lavoro bisogna pur investire qualcosa nella ricerca e trovare i propri limiti per superarli. Un fotografo che abbia ben chiaro cosa consegnare al proprio cliente pu� scegliere. Dipende anche dal momento. Personalmente, mi capita spesso di avere pi� committenti(4 o 5) contemporaneamente durante un evento sportivo di livello. Tutti servizi completi(Foto ufficiali di gioco, Fasi di gioco con ambientazione e sponsors(spesso pi� di 20 diversi), report pubblicitario per sponsor singolo area commerciale, richieste specifiche degli organizzatori che sviluppano un servizio a s� (personalit� e ospiti illustri che vanno e vengono durante tutto il periodo di gioco), intrattenimento e pubblico e se vi avanza un qualcosa pote pure starnutire di tanto in tanto. Non � pensabile mettersi a croppare la mole di lavoro prodotta, quindi bisogna scegliere cosa fare prima di partire. Se, poi, ci mettete che uso prevalentemente ottiche fisse mi capirete quando dico che scelgo un pelino pi� velocemente di quanto farei usando zoom. Diciamo pure che mi sento un virtuoso del colpo d'occhio, ma non � fatica sprecata, anzi...cerco di unire la foto meditata(scelta della posizione, dell'ottica da usare etc.) alla foto sportiva e d'azione che varia spesso nelle percorrenze attraverso il mirino. Forse ci� � anche frutto dello studio fatto sulle lunghezze focali pi� adoperate e, di conseguenza, del modo in cui "vedo" ci� che ado a fotografare. E' una scelta, non la migiore, ma la mia. I risultati arrivano, e ci� vuol dire che ho affinato un metodo. Tutto qua. Il metodo di inquadrare pi� campo per poi ritagliare la foto in PP mi delude. Pu� essere utile correggere una composizione sbilanciata (occhio al quanto, per�...). Ma mi fa venire in mente la facilit� apparente con cui alcuni personaggi (non tra i presenti) si inventano fotografi rovinando il mercato professionale. Allora io dico: resisto! User� sempre le ottiche per come vedo io. Ai miei clienti offro il mio modo di fotografare, la mia "firma". Se ci� non interessa, allora non parliamo di fotografia con la F maiuscola, riconducibile all'arte, ma torniamo sul pianeta della pura registrazione disimpegnata. Concludo con un riferimento alla disputa musicale delle 4 note belle e 100 brutte. Un certo Miles Davis, una volta, rispose alla domanda che ogni artista si fa quando non dorme la notte o si fa la doccia: come posso esprimermi? Ebbene, il sommo disse:
"Perch� suonare tutte le note quando si possono suonare le pi� belle?".
Vi lascio con il quesito che mi sono posto in seguito:
"Per me quali sono le note pi� belle?"
Grazie per lo spunto di riflessione/occasione per riordinare alcune cose che mi ronzavano in testa da un po'. Pensando a cosa scrivere, perch� ne sentivo il bisogno, mi sono sbloccato in merito a questioni irrisolte e che domani affronter� con la priorit� e l'urgenza che fanno letteralmente "friggere" un'artista quando ha l'ispirazione.
Brody