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Gianni75
Ciao,
esiste un nesso che lega la temperatura di colore "fotografica" con il sistema internazionale usato in fisica/chimica?

Ad esempio: la temperatura di colore emessa dalla luce di una candela è di circa 2000 Kelvin.
Ora se 0 Celsius equivalgono a circa 273 Kelvin, ciò significa che la luce emessa da una candela ha una temperatura di 2273 Celsius!
Si potrebbe fondere l'acciaio?

Qualcosa mi dice che non è questa la logica contorta?

Grazie.
_Simone_
beh ammesso che una candela raggiunga i 2000K, in gradi sarebbero 1727 non 2273

http://www.abc-fotografia.com/guico/cap-02.htm
qui viene spiegato il trucco smile.gif
Massimo.Novi
QUOTE(Gianni75 @ Sep 27 2006, 02:08 PM) *

...Qualcosa mi dice che non è questa la logica contorta?...


Ciao

MOLTO contorta e errata.

Per esprimere la tonalità di colore della luce si usa (per convenzione internazionale) il CONFRONTO con una grandezza termica.

Tale grandezza è una temperatura assoluta, espressa in gradi Kelvin, di un cosiddetto "corpo nero" ossia un corpo ideale che non irradia alcuna energia a -273 gradi Centigradi. Tale corpo in pratica irradia la luce con la STESSA TONALITA' di colore della luce emessa dal "corpo nero" scaldato alla temperatura K definita, detta appunto temperatura di colore.

Es. Se una lampada ha temperatura colore di 3200K significa che la luce che produce ha la STESSA TONALITA' che avrebbe il "corpo nero" scaldato alla temperatura di 3200K.

Spero essere stato chiaro.

Niente fusione...a lume di candela!

Saluti!
marco86
QUOTE(Gianni75 @ Sep 27 2006, 02:08 PM) *

Ciao,
esiste un nesso che lega la temperatura di colore "fotografica" con il sistema internazionale usato in fisica/chimica?

Ad esempio: la temperatura di colore emessa dalla luce di una candela è di circa 2000 Kelvin.
Ora se 0 Celsius equivalgono a circa 273 Kelvin, ciò significa che la luce emessa da una candela ha una temperatura di 2273 Celsius!
Si potrebbe fondere l'acciaio?

Qualcosa mi dice che non è questa la logica contorta?

Grazie.


Prima di tutto 2000 K = 1727 °C (devi sottrarre, non addizionare)

Il termine "temperatura di colore" deriva dal fatto che un corpo nero emette uno spettro luminoso che presenta un picco di emissione su una lunghezza d'onda proporzionale alla sua temperatura (legge di Wien)
Una sorgente reale non emette uno spettro continuo, ma viene mantenuto lo stesso termine...In pratica le varie colorazioni di una fonte luminosa sono legate anche alle proprietà chimiche dei materiali usati...nelle lampade fluorescenti, ad esempio, varia a seconda del materale fluorescente usato, anche quando vari materiali hanno la stessa temperatura (non di colore, proprio lo stesso numero di gradi centigradi)

Quindi, sebbene ha senso in fisica parlare di temperatura di colore solo per sorgenti a spettro continuo, il termine viene preso in prestito e dice che una particolare fonte luminosa ha una colorazione vicina a quella che avrebbe una sorgente a spettro continuo a quella temperatura.

La candela non ha necessariamente 2000 K sulla fiamma, ma emette una luce dello stesso colore di una sorgente a spettro continuo portata alla temperatura di 2000 K (dello stesso colore del picco di emissione, visto che una sorgente a spettro "continuo" emette luce di tutti i colori)

ciao,
Marco

Oops...abbiamo postato assieme...
Gianni75
QUOTE(_Simone_ @ Sep 27 2006, 02:28 PM) *

beh ammesso che una candela raggiunga i 2000K, in gradi sarebbero 1727 non 2273

http://www.abc-fotografia.com/guico/cap-02.htm
qui viene spiegato il trucco smile.gif

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Niente di più vero 2000-273 e non 2000+273.
Scusate l'errore.
Gianni75
Perfetto....sapevo di poter contare su di voi.


Grazie.
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