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mettiamola così, anche io ho il 70-200 e sinceramente non ho mai fatto caso a questo fenomeno che vedi tu, comunque in generale per molti obiettivi luminosi, all'apertura maggiore, si possono realizzare delle piccole imprecisioni relative al valore effettivo di apertura poichè il diaframma ad apertura massima è tutto aperto, appunto, e questo vuol dire che il meccanismo per farlo chiudere non è proprio intervenuto durante lo scatto. Quindi il problema è semplicemente una incoerenza progettuale fra il valore di apertura dichiarato e quello effettivo. Per farla breve, ma mi riprometto di verificarlo sul mio 70-200, si potrebbe trattare di una apertura effettiva pari a f/2.9, oppure f/3, e non del chiaro e limpido f/2.8. Un altro obiettivo che a me sembra soffra dello stesso problema ma in misura molto maggiore è il 14 AFD come puoi vedere da questi scatti postati in questa discussione. Perchè sono sicuro che trattasi di problema intrinseco al progetto dell'obiettivo piuttosto che difetto di chiusura del diaframma? Perchè le foto con diaframmi chiusi sono esposte correttamente, quella a tutta apertura è palesemente sottoesposta (nel caso del 14 AFD). Probabilmente nel tuo caso, ammesso e non concesso che ci sia un analogo seppur ridotto problema sul 70-200, ma mi riprometto di verificare, si tratta dello stesso fenomeno.
Interessante....grazie x aver riportato questa tua esperienza, del quale non ero al corrente. Sono curioso di vedere al più presto l'esito della verifica sul tuo 70-200 VR
Ciao e grazie.
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Non vedo il problema, francamente, se non - nell'ultima coppia che hai postato - e comunque nei limiti fisiologici di ciò che si può pretendere da un otturatore in termini di regolarità, di costanza.
Come dicevo qualche msg. sopra o il difetto con un pò di rodaggio dell'obiettivo si è attenuato (al momento avrà fatto si e no duecento scatti) oppure il problema (ammesso che sia tale) si ripropone con maggiore intensità quando la luce del sole "picchia forte"...
Ciao e grazie.