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SiDiQ
Ciao a tutti,
vorrei il vostro esperto parere su un quesito semplice semplice.

Ho da tempo un mio workflow di post produzione con cui mi trovo abbastanza bene e nel quale manca ancora la corretta posizione del la maschera di contrasto.

Dato che alla fine di tutte le operazioni ridimensiono sempre l'immagine rimpicciolendola a 1024x768 (pubblicazione web) mi chiedevo se la maschera di contrasto era più corretto applicarla prima o dopo l'operazione di ridimensionamento.

Grazie smile.gif
Fabio Pianigiani
Io la applico in modo "mirato" fotogramma per fotogramma.

In base ai dettagli contenuti e a come/quanto voglio farli emergere.

La applico in base alla destinazione del file (stampa/web) e solamente quando è ottimizzato per dimensioni e cromia.

Quindi l'ultimo passaggio.

La maschera di contrasto non può essere la stessa se il file è destinato alla stampa o alla visualizzazione web.

A sua volta cambia per il tipo di stampa e, naturalmente, all'ingrandimento.

Ma forse sono un po' pignolo ... dry.gif
SiDiQ
QUOTE(kurtz @ Oct 24 2006, 08:42 AM) *

La maschera di contrasto non può essere la stessa se il file è destinato alla stampa o alla visualizzazione web.


É vero che per la stampa bisogna contrastare molto di più, fino al punto da sembrare un po "sparata" quando vista a video ?

Tu che criteri usi ?
Fabio Pianigiani
Assolutamente no.
Attenzione con i termini.
Non confondiamo il contrasto dell'immagine con la maschera di contrasto.
Noi stiamo parlando della seconda.
Ti ripeto ogni foto è un caso a se (almeno che non si tratti di scatti realizzati a parità di condizioni ... in serie) e va ottimizzata in base all'uso che se ne vuole fare.
Nel caso della stampa, devi considerare il formato finale, il tipo di stampa, ed il supporto di stampa stesso.
Non per ultimo "quanto" vuoi evidenziare i particolari presenti nell'immagine.
Il paragone più banale ma che rende bene l'idea è il confronto ritratto/paesaggio.
A parità di formato di stampa, sistema e carta, un ritratto potrebbe soffrire di un dettaglio esasperato, evidenziando le imperfezioni della pelle.
Al contrario, un paesaggio si "esalterà" mostrando la leggibilità di piccoli perticolari.
Ma questo è solo un esempio classico. Può valere anche il contrario.
In un ritratto vogliamo incrudire i capelli, le rughe ed i peli della barba di un volto di un anziamo, al contrario potremmo desiderare avere un paesaggio morbido dove i passaggi tonali sono più godibili con un dettaglio molto basso.
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