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marcofranceschini
...o un modo personale di interpretare la fotografia...
Parliamone....

Esiste una "linea di confine" che aiuta a determianare dove si può parlare di "mosso creativo" e dove inizia...l'errore?....nel senso esistono dei parametri per giudicare un atto tanto casuale (anche se cercato) quanto essenzialmente creativo?

Una scena interpretata applicando "tecniche" di mosso creativo , mantiene la medesima essenza/valenza che avrebbe avuto congelando il soggetto della ripresa? ..nel senso un ritratto interpretato con la tecnica del mosso creativo e sempre un ritratto o....?

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Marco
MMFR

Al_fa
IPB Immagine

Eh beh che batosta di argomento che tiri fuori, un pò come un masso in mezzo alle piume. biggrin.gif

Quando è voluto (e si vede quando è voluto, come nello scatto che hai proposto, perchè il resto è "immobile" tenuto volutamente statico per contrastare palesemente e direttamente con il movimento) è creativo e permette tanto (e non è ancora stato sfruttato al massimo secondo me). Quando è un errore in genere è o un mosso palese che coinvolge tutto il fotogramma o un micromosso.

Ribadisco la bellezza dell'argomento proposto comunque e propongo anch'io qualche scatto.

IPB Immagine
Giuseppe78
La cosa che mi sorprende ancora è il perchè il mosso viene definito "creativo" come se lo volessimo sdoganare in continuazione e giustificare come un accidente della fotografia. E' creativo usare solo i diaframmi? E i tempi ch ci hanno fatto di male? Il loro uso non è alla pari di quello dei diaframmi?
Il mosso, secondo me, è creativo tanto quanto la pdf, la messa a fuoco e la composizione...anche queste utlime se non usate con la testa portano a foto sbagliate e da cestinare esattamente come una foto mossa non pensata. Sarà che mi è etrato talmente nel mio DNA fotografico che lo ritengo necessario, lo uso e lo sfrutto alla pari di quanto sfrutto le possibilità cretive ed espressive dell' utilizzo dei diaframmi e della maf...

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wink.gif G.

davide raponi
Il mosso è creativo di per se, proprio perchè è un modo non convenzionale di scattare.
Certo, nella possibilità di decidere tempi e diaframmi, è intrinseca la possibilità di scelta, ma la percezione del mosso non è umana (a mio parere) e quindi l'immagine ferma diviene la norma,come un immagine messa a fuoco.
Quando però si vuole esprimere ciò che non starebbe in un istante, ma in un "istantone", il mosso è rigore e creatività nell'averlo cercato.

Io non porrei dei paletti sul mosso, come sul resto, ma considerei uno scatto alla volta, perchè è proprio l'anomalia il suo carattere priimario.

Collaboro anche io con un mio errore (che a me non pare un aborto):

IPB Immagine
Andrea Lapi
Io penso che spesso lo si chiami "mosso creativo" per far capire che si tratta di una scelta dell'autore...
Posto qui gli unici esempi della mia collezione fotografica (Da "Un matrimonio a Betlemme"):

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.Eli.
Il mondo si muove, il tempo scorre. Quando diciamo "adesso" parliamo comunque del passato.
Siamo noi, con la fotografia, che proviamo a bloccare l'attimo, ma non sempre un attimo congelato rappresenta al meglio quell'istante...

Eli
robyt
Sono in perfetta sintonia con Giuseppe78.
Il mosso è una tecnica, al pari di altre, finalizzata a meglio descrivere ciò che abbiamo in mente.
E come tutte le tecniche può essere applicata malamente o in modo eccellente..... come in questo caso wink.gif

Come tutte le tecniche può essere casuale e produrre comunque un risultato gradevole.......
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oppure ricercata ma....... da cestinare smile.gif
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per fortuna qualche volta ci si azzecca ed il risultato è coerente con le aspettative.
IPB Immagine

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Quando è da considerarsi un'errore ?
Nello stesso momento in cui l'immagine ottenuta non ci soddisfa smile.gif




buzz
daccordissimo con Andrea Lapi, anche per me il mosso deve essere voluto. Viene definito artistico per distinguerlo dal mosso che si genera avendo una mano malferma.
Il mosso crea dinamismo in determinate circostanze.
Ricordo il mio primo lavoro teatrale di una certa importanza dove feci vedere le foto di scena al regista il quale con un'aria un po' rassegnata mi disse: sì, le foto sono belle, ma sono uguali a tutte le altre che ho visto... foto da locandina... i personaggi sono fermi... ci vorrebbe un po' di dinamismo, qualcosa che dia il senso del movimento... un po' di mosso!

Io che avevo cercato le pellicole più sensibili e che le avevo sviluppate tirandole di qualche stop, che mi ramnmaricavo di avere ottiche poco luminose, ho subito imparato la lezione.
PAS
Più che mosso “creativo” o mosso “artistico”, sono d’accordo nel definirlo una “tecnica di ripresa” al pari di altre.
L’aggettivo “artistico” è forse bene riservarlo eventualmente all’immagine nel suo complessivo.

Questa tecnica di ripresa tende a superare un limite dell’immagine, la sua staticità.

Come giustamente detto, l’effetto mosso non è subito da noi associabile al dinamismo, perché da un punto di vista squisitamente neurologico non ne siamo abituati.
Quante volte abbiamo sentito dire “bella, peccato che sia venuta mossa”.

Per effettuare correttamente l’associazione occorre l’apporto di una cultura fotografica.
La stessa cultura che ci fa poi distinguere tra il mosso inopportuno e quello opportuno a dare dinamismo. Tra quello esagerato che crea confusione e quello calibrato per ottenere l’effetto che vogliamo e correttamente inserito nel complesso compositivo.

Come dire: non basta una foto mossa per renderla correttamente ed efficacemente dinamica.
MSVphoto
Un bel tema... speriamo si sviluppi.
E' una tecnica? Credo di si, io ci provo ogni tanto, mi piace moltissimo vedere poi i risultati di quanto "pensato" e molto spesso... sono proprio un'altra cosa!
A presto!
Tato_p2p
Non ho mai approfondito troppo il "mosso".
La ritengo una "tecnica" (o un modo di fotografare) molto difficile nella gestione del risultato, legate anche ad alcuni fattori che tendono a sfuggire...

Cosa dev'essere mosso e cosa no?
Già non è facile da valutare (prima dello scatto), ancora meno da realizzare, soprattutto se lo si vuole solo su alcuni dettagli e non su altri...

Inoltre il mosso comincia da quando premo il pulsante di scatto ed è necessario capire come si svolgerà l'azione, non solo per cogliere l'istante giusto, ma per coglierne l'evoluzione.
Il tempo insomma si dilata, oltre al classico istante di scatto...

Questo uno dei pochi "mossi creativi" che ho...

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Saluti.
davide raponi
[Tato_p2p]Inoltre il mosso comincia da quando premo il pulsante di scatto ed è necessario capire come si svolgerà l'azione, non solo per cogliere l'istante giusto, ma per coglierne l'evoluzione.
Il tempo insomma si dilata, oltre al classico istante di scatto... [tato_p2p]

Beh, sicuramente ci vuole previsione o "fortuna" nel concepire come si evolverà la scena;
per esempio l'altro giorno fotografavo un mio amico che suonava la batteria, e dovevo prevedere le sue mosse, e preoccuparmi che non uscisse dalla scena. (aspetto ancora i risultati)

Ma è una tecnica (modo di ripresa) che soddisfa, specie per variare un po'.
filippogalluzzi
Un mio piccolo contributo, il primo che ho trovato

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Il mosso indubbiamente può creare effetti molto gradevoli.
Molto spesso viene associato automaticamente a mosso la parola 'artistico', quasi a giustificare una foto sbagliata.

Non è così semplice.

I risultati del mosso sono veramente difficili da controllare, molto spesso non basta neppure l'esperienza....
.Eli.
Sono tornata a leggere le vostre idee sull'argomento e mi sono ricordata di avere anche io un esempio di mosso

Eli
PAS
la rivedo sempre volentieri, Eli
belvesirako
Marco, a mio avviso il confine e' molto labile e forse non esiste xche' sconfina nel soggettivo, questo esempio come lo definireste:

http://www.oureyes.net/galleries/melanie_s...eskriabine.html
.oesse.
Lo scorso anno postai un LIFE imperniato sul mosso.
E' un argomento che vorrei sviluppare ulteriormente, e che sicuramente sviluppero'.
Cosi' spero per lo meno.

.oesse.
Tato_p2p
QUOTE(davide raponi @ Nov 13 2006, 05:10 PM) *

(...)
Ma è una tecnica (modo di ripresa) che soddisfa, specie per variare un po'.


Certo, credo possa anche essere divertente, in un certo senso, purchè non sia un pretesto per recuperare una foto da cestinare.
(E nessuna delle foto che sono state postate qui ritengo siano da cestinare, anzi! guru.gif )

Un saluto!
Franco_
QUOTE(mmfr @ Nov 11 2006, 03:51 PM) *

...o un modo personale di interpretare la fotografia...
Parliamone....

Esiste una "linea di confine" che aiuta a determianare dove si può parlare di "mosso creativo" e dove inizia...l'errore?....nel senso esistono dei parametri per giudicare un atto tanto casuale (anche se cercato) quanto essenzialmente creativo?



Direi che la linea di confine per determinare se si tratta di errore o meno esiste, ma non è necessariamente riconducibile al solo fatto di avere qualcosa di nitido (qui è facile cadere nella foto banale o confusa). Direi che è importantissimo che cosa, come e di quanto si muove.
Il "che cosa" valorizza la foto quando è un soggetto leggibile o facilmente riconoscibile o un qualcosa che con il suo "mosso" bilancia il soggetto; il "come" deve essere caratteristico del soggetto, far parte della sua natura, il "di quanto" stabilisce il limite tra il desiderato e l'indesiderato: un poco o troppo mosso sbilanciano la foto e la rendono o scialba o confusa. Tutte e tre queste cose sono difficili da prevedere al momento dello scatto ed è per questo che trovo molto difficile fare un "bel mosso".
Aggiungerei che molto spesso, ma non sempre, è "necessario" che ci sia qualcosa di nitido a cui ancorare l'occhio.


QUOTE(mmfr @ Nov 11 2006, 03:51 PM) *


Una scena interpretata applicando "tecniche" di mosso creativo , mantiene la medesima essenza/valenza che avrebbe avuto congelando il soggetto della ripresa? ..nel senso un ritratto interpretato con la tecnica del mosso creativo e sempre un ritratto o....?

Marco
MMFR


Marco, questa domanda è più difficile; secondo me una foto "mossa come si deve" aggiunge qualcosa alla scena: il tempo. E questo può sembrare strano, perchè può apparire un controsenso quello di rappresentare il tempo con uno strumento che era nato per congelarlo.
Per questo credo la valenza nei due casi sia diversa.
Anche nel caso del ritratto può valere lo stesso discorso; se accettiamo il ritratto come "modo in cui il fotografo vede la sua modella" (scusate per il maschilismo, ma preferisco le donne laugh.gif ) e non come raffigurazione della stessa, credo che il discorso si possa applicare tranquillamente. Qui il mosso può aggiungere il tocco creativo dell'artista (beato chi lo ha) e diventare un autentico ritratto secondo l'accezione di cui sopra.
nuvolarossa
Il mosso è "creativo" quando utilizzato come tecnica, previsto e voluto.
Spesso si tende invece a scattare con tempi lunghi pensando: "vediamo cosa viene fuori..." ed affidandosi alla fortuna o, peggio ancora non ci si accorge di avere un tempo troppo lungo per le condizioni di ripresa. In questi caso di "creativo" c'è molto poco.
Un maestro nella tecnica del mosso è stato Ernst Haas, del quale allego due immagini, ed a lui si sono ispirati molti fotografi che fanno della tecnica del mosso un cavallo di battaglia.

Una mia immagine "mossa" la potete trovare QUI

Due famose immagini di Haas:
FZFZ
QUOTE(mmfr @ Nov 11 2006, 03:51 PM) *

...o un modo personale di interpretare la fotografia...
Parliamone....

Esiste una "linea di confine" che aiuta a determianare dove si può parlare di "mosso creativo" e dove inizia...l'errore?....nel senso esistono dei parametri per giudicare un atto tanto casuale (anche se cercato) quanto essenzialmente creativo?

Una scena interpretata applicando "tecniche" di mosso creativo , mantiene la medesima essenza/valenza che avrebbe avuto congelando il soggetto della ripresa? ..nel senso un ritratto interpretato con la tecnica del mosso creativo e sempre un ritratto o....?

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Marco
MMFR


No, secondo me non esistono parametri fissi.
Sono variabili da foto a foto...e il tutto dipende dallo stretto contesto della singola immagine e di quanto sia efficace nella sua comunicazione.
Se l'atto è casuale (nel senso che sbaglio io ad usare un tempo troppo lungo che produrrà una foto mossa..) è molto molto diffcile che produrrà un effetto gradevole e comprensibile...in questo caso c'è da fare all'autore i complimenti per la fortuna sfacciata... laugh.gif
Se l'atto è cercato è probabile che quest'intenzione sia evidente in una foto efficace....e il mosso produrrà un probabile cambiamento nel significato , nell'interpretazione , nella lettura della foto..

Ovviamente la variabile mosso modifica il significato stesso della foto come comunicazione...non cambia però il genere della foto...è solo una tecnica ...come hanno già esposto benissimo altri...

Complimenti per la foto del torero, linkata da Robyt (a proposito complimenti anche a lui..)...preferisco la tua a quella di Haas ( però "il volo" di Haas è semplicemente splendida...)
Al_fa
Mi sento ovviamente in sintonia con quanto detto da FZFZ.

Mosso creativo rappresenta un preciso intento artistico.
lucaoms
credo anche io che non vi siano parametri per stabilire creativo\errore,credo che forse il mosso sia l'effetto piu artistico di una fotografia e il giudizio è dato dalle emozioni che puo' suscitare, trovo molto piu gradevole un mosso deciso con vari colori "ammischiati" che un meno mosso ma piatto come colorazione....
IPB Immagine

altro dicorso èun effetto mosso, su sfondo "fermo" atto a dare dinamicita' allo scatto
Luca
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LucaLoro
Mi ha sempre affascinato il mosso nella fotografia...

Di disponibile ora ho solo questa, ma svilupperò l'argomento, mi attrae veramente...

Luca

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andy68
Ciao!!!
Posto questa immagine perchè mi ha sempre affascinato!!
Erano le prime foto fatte con la D50..... non intendo prendervi in giro!!!
L' effetto mosso non era assolutamente voluto!!!! biggrin.gif ( anche per questo non l'ho mai proposta per giudizi!!!) ma il tipo era veramente strano!!!!
Che ne dite??
marcofranceschini
Sono contento che il tema sul "Mosso Fotografico" abbia suscitato così tanti pareri .
Ad ogni modo penso che il tema diventi controverso soprattutto nel momento in cui si tende a dare alla fotografia un carattere prevalentemente naturalistico, dove per naturalistico intendo mezzo figurativo a cui si chiede di riprodurre la realtà.
Una realtà che normalmente è in continuo movimento e che in fotografia si tende "naturalmente" ad arrestare.
Considero il "Mosso fotografico" a tutti gli effetti una tecnica, che però non garantisce il risultato , dal momento che spesso non risulta controllabile direttamente in ripresa ma ....dopo lo scatto.

In questo senso "il digitale" aiuta non poco a comprendere come meglio realizzare l'idea che si ha nella testa.
Ritengo quindi che si tratti di un genere che coinvolge prevalentemente fotografi evoluti ed che allo stesso modo possa essere apprezzato solo da un osservatore dotato di una discreta cultura visiva.

Nel mio primo intervento ho posto una questione molto particolare, cioè quella che riguarda il mantenimento della medesima valenza/essenza tra uno scatto effettuato utilizzando tecniche di Mosso , rispetto ad uno effettuato congelando il movimento.
La mia risposta è affermativa , ma non crediate che sia per tutti così scontata come risposta...proprio a seconda del livello di cultura visiva ascolteremo sempre pareri discordanti.

Tantissimi vedranno ancora la danza in questa immagine e l'apprezzeranno...
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Alcuni inizieranno a storcere il naso con questa...e non per lo sfondo o per il piccolo taglio della mano...
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ed avranno serissimi dubbi con quest'altra....affermando "non si vede il viso...deve esserci almeno un punto fermo ed "a fuoco"(!!??) nell'immagine "
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Tantissimi vi criticheranno sicuramente con questa immagine definendola sbagliata...
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per poi dirvi infine la classica frase "Sì questa è bella...è una foto di danza...bravo!" ....
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..non vi preoccupate, rispetto ai vostri interlocutori, siete posti semplicemente su livelli comunicativi differenti .....

(MMFR)...Marco
andreotto
Marco le ultime due sono l'estremizzazione di un concetto nel mezzo ci sono molte fasi intermedie
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http://www.answareweb.com/areaftp/motorshow2006n.jpg
http://www.answareweb.com/areaftp/motorshow2006h.jpg
Buone foto a tutti andreotto
P.s dare dell'ignorante a chi non apprezza una foto non è molto carino
Antonio C.
Bravo Marco,

un discorso molto interessante che condivido in toto.
Va da sè che il mosso è tale ed ha senso quando il soggetto... si muove wink.gif
hausdorf79
A me piace il mosso in contrasto con lo statico: cfr. la foto di apertura...sfondo statico e soggetto dinamico.

Mi ci cimenterò intensivamente a breve, spero. rolleyes.gif
andreotto
QUOTE(Antonio C. @ Dec 22 2006, 01:23 PM) *

Bravo Marco,

un discorso molto interessante che condivido in toto.
Va da sè che il mosso è tale ed ha senso quando il soggetto... si muove wink.gif

Infatti Antonio la smart era su una piattaforma girevole e nello stand della ford non c'erano manichini dry.gif
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Buone foto a tutti andreotto
Antonio C.
Sì certo certo... la ford, più che un mosso creativo sembra un panning venuto un pò maluccio.

Marco, dimenticavo, questa qui
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è a dire poco deliziosa (magari giusto un tagliettino sopra per isolare maggiormente le due figure rendendole ancora più eteree).
ciao!
cratty
Sono d'accordo circa il fascino del mosso creativo, sono d'accordo che il mosso può aggiungere un qualcosa in più ad uno scatto ma purchè la foto coservi la sua leggibilità.
A volte pero' il mosso creativo nasconde errori grossolani in fase di scatto o errate valutazioni.
Non sono poi d'accordo sul fatto che bisogna essere evoluti per "giocare" con il mosso e non sono d'accordo sul fatto che bisogna avere una discreta cultura visiva per apprezzarlo.
La cosa che non mi piace nel mosso è che non è possibile decidere a priori il risultato dello scatto, non mi piace affidarmi alla fortuna nè nella vita ..nè nella fotografia.
Questo non significa che ogni tanto io non lo faccia ma deve esserci sempre un margine non eccessivamente invasivo di alea.
Saluti

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Questa puo' essere d'effetto ma per me è sbagliata!

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Antonio C.
Non ho ben capito nè mi interessa il discorso sull'essere evoluti o meno per apprezzare il mosso. Una cosa mi pare certa, a fronte del gusto personale si può riuscire a distinguere una foto partorita per errore da una intenzionale.
Dei tuoi scatti di auto mi piace il primo, perchè il mosso è funzionale a qualcosa, un pò come certi scatti di un pioniere come Lartigue.
Il secondo mi dice poco, o meglio, mi sembra più un normale scatto di auto-moto-sport, poco narrativo, o evocativo se preferisci.
L'ultima la considero semplicemente un errore, non è questione di affidarsi al caso, ma di previsualizzare quello che si intende realizzare.
cratty
QUOTE(Antonio C. @ Dec 22 2006, 11:18 PM) *

Non ho ben capito nè mi interessa il discorso sull'essere evoluti o meno per apprezzare il mosso.

Questo lo dovrebbe spiegare mmfr io stavo rispondendo a lui.


QUOTE(Antonio C. @ Dec 22 2006, 11:18 PM) *

Una cosa mi pare certa, a fronte del gusto personale si può riuscire a distinguere una foto partorita per errore da una intenzionale.

Qui siamo d'accordo.

QUOTE(Antonio C. @ Dec 22 2006, 11:18 PM) *

Dei tuoi scatti di auto mi piace il primo, perchè il mosso è funzionale a qualcosa, un pò come certi scatti di un pioniere come Lartigue.

Lartigue nei suoi scatti ha sempre preservato la leggibilità della scena è la logicità del mosso.

QUOTE(Antonio C. @ Dec 22 2006, 11:18 PM) *

Il secondo mi dice poco, o meglio, mi sembra più un normale scatto di auto-moto-sport, poco narrativo, o evocativo se preferisci.
L'ultima la considero semplicemente un errore, non è questione di affidarsi al caso, ma di previsualizzare quello che si intende realizzare.


Come ho scritto l'ultima anche io la considero sbagliata anche se piacevole a vedersi. Con il mosso a mio avviso un po' ci si affida al caso perchè non si puo' prevedere cosa viene fuori o per lo meno non sempre, si puo' solo previsualizzare il risultato e sperare che ci si arrivi.
Saluti
Antonio C.
QUOTE(cratty @ Dec 22 2006, 11:50 PM) *

Lartigue nei suoi scatti ha sempre preservato la leggibilità della scena è la logicità del mosso.

E infatti, lui era un grande. E non solo in questo.

QUOTE
Con il mosso a mio avviso un po' ci si affida al caso perchè non si puo' prevedere cosa viene fuori o per lo meno non sempre, si puo' solo previsualizzare il risultato e sperare che ci si arrivi.

Qui si entra, secondo me, nella sfera delle capacità del singolo fotografo. Ci sono artisti che hanno costruito la propria fama sul mosso, non penso che la speranza possa aver avuto troppa voce in capitolo. wink.gif
cratty
QUOTE(Antonio C. @ Dec 22 2006, 11:58 PM) *

E infatti, lui era un grande. E non solo in questo.
Qui si entra, secondo me, nella sfera delle capacità del singolo fotografo. Ci sono artisti che hanno costruito la propria fama sul mosso, non penso che la speranza possa aver avuto troppa voce in capitolo. wink.gif


Ci mancherebbe pure! Non sto' dicendo che i Grandi hanno costruito la loro fama sulla fortuna (per non usare un altro termine), sto solo dicendo che non si ha il pieno controllo dello scatto. Magari con il tempo si acquisisce anche quello.
Magari i maestri del genere sono anche in grado di ripetere lo scatto, quello allora sarebbe il ieno controllo del mezzo e del risultato.

Antonio C.
QUOTE(cratty @ Dec 23 2006, 12:14 AM) *

Magari i maestri del genere sono anche in grado di ripetere lo scatto, quello allora sarebbe il ieno controllo del mezzo e del risultato.

Certo, senza magari!
E' la stessa differenza che passa fra una caramella per gli occhi e un capolavoro. L'intenzionalità...
andreotto
QUOTE(Antonio C. @ Dec 22 2006, 10:45 PM) *

Sì certo certo... la ford, più che un mosso creativo sembra un panning venuto un pò maluccio.


Pensa invece che sapevo già che con un tempo così lento un panning non sarebbe riuscito per cui.....
E' sempre tutto relativo dry.gif
Buone foto a tutti andreotto
giannizadra
Mi piace talvolta muovere lo sfondo:
FZFZ
QUOTE(Antonio C. @ Dec 22 2006, 01:23 PM) *

Bravo Marco,

un discorso molto interessante che condivido in toto.
Va da sè che il mosso è tale ed ha senso quando il soggetto... si muove wink.gif



Questo non lo capisco...il mosso non lo deve di certo essere solo di soggetti in movimento...dev'essere funzionale ad un messaggio , come qualunque tecnica fotografica.
Se non è funzionale ad un messaggio qualunque foto, anche straperfetta, è assolutamente...inutile...

E non vedo perchè non possa essere mosso un paesaggio....

Io non sarei in grado di farlo adeguatamente...ma altri indubbiamente sì.

Definire la foto di Cratty "sbagliata" è solo un'interpretazione...
A mio modestissimo parere è riuscitissima invece....forse addirittura la migliore di tutte e tre...

Impugnare parametri tecnici per affermare che una comunicazione è inefficace, a mio giudizio , è un errore...i due aspetti sono piuttosto slegati l'uno all'altro...e l'aspetto comunicativo e tecnico interagiscono in parte, ma comunque coesistono su diversi livelli di lettura...

Quello che mi fà più paura della fotografia moderna è l'omologazione verso standard sempre più limitanti...a me il patinato americano ha bello che stufato...( e decine di altre modalità...standardizzate..)

Questa non diventa più arte ma esercitazione tecnica.
In quest'ottica io vedo la prima foto di Cratty come un'ottima composizione....l'ultima un gioiello....per come l'ho letta io è arte...pura.

E se la soggettività e l'educazione all'immagine non sono importanti...bhè non sò davvero cosa lo sia....

Sò solo che ho sentito definire, ad esempio, le foto di Capa "foto da bambino"... riferendosi allo sbarco in Normandia...chi ha massacrato Bresson laugh.gif e l'incredibile mostra di ritratti(che era semplicemente di un livello artistico mostruoso..davvero catturava l'anima..)....per carità, sui gusti non si discute....però... quando si apostrofa Salgado un "deficente"...onestamente qualche dubbio mi viene...
Certe volte mi chiedo se la gente si chieda mai "ma sarò io che non sono in grado, con i miei mezzi attuali a capire ciò...oppure è proprio una schifezza?"
Ma , prima di fraintendermi, me lo domando perchè quando io vado in un museo e vedo qualcosa che non mi piace...mi ci interrogo sempre...sono io a non capirlo, o a non apprezzarlo, o è lui che non è un granchè?
Credo che basterebbe un solo dubbio...il problema è inculcare quell'unico dubbio...(potremmo quasi tornare all'altro post di Marco!!)
Esattamente come c'è un'evoluzione nella nostra storia di fotografi ( nel thread in Sushi Bar dove si parla di cestinare le foto..) che spesso ci porta a riconsiderare le nostre stesse foto in modi molto diversi a distanza di tempo e di nozioni apprese...bhè allo stesso modo un'evoluzione della nostra cultura artistica ci porterà ad una comprensione maggiore e più completa di ciò che osserviamo...oltre che ad un'evoluzione più raffinata dei nostri gusti.
Sempre all'interno delle nostre capacità e dei nostri limiti, ovviamente.

Concludo facendo i complimenti a Marco ed a Gianni per le foto!
guru.gif

Federico.

PS: Cratty..se lo consideri un "errore", quindi non sò.. immagino non intenzionale quell'effetto...ma a me quella foto ha comunicato qualcosa...non è più arte?
Assurdo...l'arte si crea in relazione allo spettatore...non di certo prima...
e l'intenzionalità tua , in questo caso, non credo abbia la pur minima importanza nella MIA relazione con la TUA creazione... wink.gif
cratty
QUOTE(FZFZ @ Dec 23 2006, 10:57 AM) *

Questo non lo capisco...il mosso non lo deve di certo essere solo di s

Definire la foto di Cratty "sbagliata" è solo un'interpretazione...
A mio modestissimo parere è riuscitissima invece....forse addirittura la migliore di tutte e tre...

Impugnare parametri tecnici per affermare che una comunicazione è inefficace, a mio giudizio , è un errore...i due aspetti sono piuttosto slegati l'uno all'altro...e l'aspetto comunicativo e tecnico interagiscono in parte, ma comunque coesistono su diversi livelli di lettura...


Sono d'accordo sul fatto che tecnica e comunicazione sono su due diversi livelli, tant'è che la mia terza foto l'ho definita sbagliata, ma dal mio punto di vista della comunicazione mi affascina. Infatti è su Pnet, se l'avessi ritenuta non comunicativa sarebbe finita nel cestino.
Hai azzeccato il punto della questione soggettività della comunicazione e tecnica: due binari distinti!

QUOTE(FZFZ @ Dec 23 2006, 10:57 AM) *

PS: Cratty..se lo consideri un "errore", quindi non sò.. immagino non intenzionale quell'effetto...ma a me quella foto ha comunicato qualcosa...non è più arte?
Assurdo...l'arte si crea in relazione allo spettatore...non di certo prima...
e l'intenzionalità tua , in questo caso, non credo abbia la pur minima importanza nella MIA relazione con la TUA creazione... wink.gif


Come detto errore tecnico si, ma la foto è nata così nella mia testa o quasi non potendo determinare io la riuscita esatta dello scatto.
Condivido inoltre i fatto che l'arte non puo' crearsi a priori.
Saluti
Antonio C.
Per fortuna in tutto alla fine prevale la soggettività.
Una foto che x me è cannata per te può essere magistrale.
Dico cannata per non dire, più semplicemente, che a me non piace, o, se vuoi, che non mi comunica niente.
L'omologazione, la noia della ripetitività c'entrano poco in qs caso secondo me.
Poi è chiaro, ognuno giudica in base a parametri, educazione, sensibilità ecc che sono solo suoi, derivando in buona misura da una base culturale che è un vero patrimonio. E per fortuna! E per fortuna, aggiungo, il giudizio se richiesto può essere positivo o negativo. Negativo in qs caso, il mio...
cratty
Hai ragione! E' solo questione di soggettività e cultura.
Saluti
andreotto
Infatti tutto è soggettivo sono i toni assolutaristici che.........
Vabbè visto che Natale è vicino
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Chissà che la mancanza di preconcetti con cui i bambini affrontano le cose non faccia riflettere qualchuno prima di esprimere giudizi
Buone foto a tutti andreotto
Gianluca Cecere
Secondo me in questa seconda parte la questione si sta basando su un equivoco di fondo che può essere rintracciato nella seguente frase di mmfr:
QUOTE(mmfr @ Dec 22 2006, 01:06 AM) *

Ritengo quindi che si tratti di un genere che coinvolge prevalentemente fotografi evoluti ed che allo stesso modo possa essere apprezzato solo da un osservatore dotato di una discreta cultura visiva.


Credo che non ci sia nulla di particolarmente eclatante in ciò e che la frase di Marco possa essere tranquillamente condivisa. Mi sembra del tutto evidente che una foto con le caratteristiche del mosso, tema di questa discussione, si ponga su di un livello differente rispetto a quelle di più “facile lettura ” come ad esempio potrebbero essere quelle di un tramonto, o di un albero, nelle quali probabilmente il 90% delle persone si cimenta appena inizia a fotografare, e che altrettanto probabilmente esercitano il proprio fascino soprattutto nello spettatore meno smaliziato.

Il concetto di “evoluzione”, da parte del fotografo e dello spettatore , dunque, lo interpreto come un passaggio graduale, e naturale, da un contesto più ammiccante, più facilmente leggibile da ciascuno, ad un altro che necessita di maggiore esperienza, come fotografo, stante evidentemente l’ intenzionalità dello scatto e non la sua occasionalità o involontarietà, e come spettatore.

E’ ovvio che il mosso non rappresenta il traguardo (altrimenti tutti i grandi ricorrerebbero esclusivamente a questa tecnica) ma sicuramente costituisce un gradino elevato nell’esperienza fotografica; questo mi sembra evidente.

E proprio riguardo a quanto correttamente dice Antonio, e cioè che “ognuno giudica in base a parametri, educazione, sensibilità , derivanti in buona misura da una base culturale che è un vero patrimonio” che lo spettatore si pone in modo più o meno consapevole nei confronti delle foto di cui stiamo trattando e delle foto in genere, così come risulta piuttosto evidente che non occorra grande “cultura visiva” (testuale mmfr) per interpretare uno statico paesaggio collinare o un mero scenario marino.

Credo che nessuno possa ritenersi offeso dall’affermazione quotata all’inizio o sentirsi “ignorante”, dando a questo termine il comune significato dispregiativo, … a meno che non ci si riferisca letteralmente al concetto di “ignorare” per il quale invece sono completamente d’accordo.

Gianluca

robyt
Comunicazione e tecnica, un binomio a mio avviso interdipendente.

Qualunque forma di comunicazione richiede una tecnica, dai segnali di fumo all'eliografo, dal telegrafo a internet.

Certo, la tecnica fine a se stessa è inutile ma un messaggio non sostenuto da una padronanza del mezzo perde di efficacia e difficilmente raggiunge lo scopo.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.


Buon Natale ! smile.gif




PAS
QUOTE(robyt @ Dec 24 2006, 04:01 AM) *

Comunicazione e tecnica, un binomio a mio avviso interdipendente.

Qualunque forma di comunicazione richiede una tecnica, dai segnali di fumo all'eliografo, dal telegrafo a internet.

Certo, la tecnica fine a se stessa è inutile ma un messaggio non sostenuto da una padronanza del mezzo perde di efficacia e difficilmente raggiunge lo scopo.



Quindi tecnica sempre al servizio della comunicazione, per renderla più efficace possibile; questo è ed è sempre stato il suo scopo primario.

Un messaggio chiaro, leggibile da tutti, ha raggiunto il suo scopo.

Un messaggio che deve essere interpretato, molto meno

In questa differenza gioca un ruolo fondamentale, appunto, la tecnica di ripresa e l’abilità e la sensibilità nel suo impiego.

La pura esibizione delle proprie conoscenze tecniche, ed abilità nel metterle in atto è altra cosa, molto spesso non inerente alla sfera comunicativa.

In seconda battuta viene l’analisi del messaggio, che richiede background culturale e che ne rileva e classifica anche l’eventuale valenza artistica.

Purtroppo spesso (e non solo in fotografia) viene attribuita l’etichetta di artistico a messaggi che pur avvalendosi di tecnica raffinata non riescono a comunicare.
smile.gif
davidebaroni
Yum yum... Un thread davvero ricco di spunti e di considerazioni. tongue.gif

Per quel che vale, ecco i miei due cent sull'argomento...

Avete toccato tutti i temi per me più importanti. E tra questi, quelli che ritengo essere la sintesi di tutto il discorso (sempre dal mio punto di vista, ovviamente) sono stati riassunti in questi ultimi post...
QUOTE
Comunicazione e tecnica, un binomio a mio avviso interdipendente.

Come non essere d'accordo? smile.gif
Ma voglio far notare una cosa, che introduce il singolo parametro per me più importante. L'interdipendenza tra comunicazione e tecnica, o, come l'ha perfettamente sintetizzata Valerio,
QUOTE
Quindi tecnica sempre al servizio della comunicazione, per renderla più efficace possibile; questo è ed è sempre stato il suo scopo primario.

IMPLICA un'intenzione comunicativa a priori. Ovvero, ok, certamente da un "errore" può nascere una foto estremamente "comunicativa", ma... a monte, PRIMA dello scatto, c'era l'INTENZIONE di comunicare QUELLO, attraverso QUEL mezzo? Questa, per me, è "la differenza che fa la differenza". Il mosso, come tante altre, è una "tecnica" che può essere messa al servizio di una comunicazione in quanto è lo strumento "linguistico" adatto ad esprimere proprio quella comunicazione... ma senza l'intenzionalità, senza il controllo del mezzo comunicativo/espressivo, rimane una fortuità, un risultato "casuale". smile.gif
QUOTE
Purtroppo spesso (e non solo in fotografia) viene attribuita l’etichetta di artistico a messaggi che pur avvalendosi di tecnica raffinata non riescono a comunicare.

Quest'ultima citazione solo per ribadire che senza un messaggio, una comunicazione (e relativa intenzione) a priori il risultato può essere misurato in termini "tecnici" ma certamente non "comunicativi"...

Per riassumere il processo così come lo vedo io:
- ho qualcosa da comunicare
- individuo "come" comunicarlo
- scelgo quindi le "tecniche" che ritengo più adatte, e previsualizzo il risultato
- trasferisco questo risultato nella situazione reale di scatto, e faccio i necessari aggiustamenti (regolazioni) del mezzo fotografico per ottenere proprio quel risultato
- inquadro, compongo e scatto
- eventualmente ripeto gli ultimi due punti fino ad ottenere il risultato voluto (o un risultato entro la tolleranza da me ammessa).

Nel caso del mosso, questo implica una serie di calcoli approssimativi che riguardano la velocità relativa del soggetto rispetto a noi e allo sfondo (o agli altri elementi della foto) e l'impressione che presumibilmente lascerà sul sensore a seconda del tempo di scatto selezionato... e altri parametri simili. Non dico che si arrivi alla "ripetizione identica" dello scatto, ma ad una buona approssimazione direi di sì... smile.gif

Ah, il mosso è una tecnica che ho sperimentato abbastanza, molti anni fa, e ho poi abbandonato, per dedicarmi ad altri aspetti. Non ne sono mai stato un maestro, per l'amor di dio, ma me la cavavo con una certa decenza. E', come in molti altri casi, una questione di "studio ed applicazione"... Come fare certi passaggi sul pianoforte, o eseguire una certa figura sui pattini. smile.gif
Antonio C.
D'accordo con Davide e Gianluca... tecnica ed emozioni trasmesse. Vale in tutti i campi della fotografia.
Proprio stamattina ammiravo una foto di un'autrice che personalmente adoro, e che spero mi perdonerà la citazione. Una fotografa in cui un'evidente background di cultura personale, interessi artistici, occhio e tanta sensibilità (femminile) permea il singolo scatto. E tecnica (non solo di scatto).
Già che si parla di mosso (artistico... non "di sbaglio/sbadiglio") ve ne sottopongo una. Stupenda.

Foto by IAIA GAGLIANI

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
PAS
QUOTE(twinsouls @ Dec 24 2006, 08:22 AM) *

....
Per riassumere il processo così come lo vedo io:
- ho qualcosa da comunicare
- individuo "come" comunicarlo
- scelgo quindi le "tecniche" che ritengo più adatte, e previsualizzo il risultato
- trasferisco questo risultato nella situazione reale di scatto, e faccio i necessari aggiustamenti (regolazioni) del mezzo fotografico per ottenere proprio quel risultato
- inquadro, compongo e scatto
- eventualmente ripeto gli ultimi due punti fino ad ottenere il risultato voluto (o un risultato entro la tolleranza da me ammessa).

Nel caso del mosso, questo implica una serie di calcoli approssimativi che riguardano la velocità relativa del soggetto rispetto a noi e allo sfondo (o agli altri elementi della foto) e l'impressione che presumibilmente lascerà sul sensore a seconda del tempo di scatto selezionato... e altri parametri simili. Non dico che si arrivi alla "ripetizione identica" dello scatto, ma ad una buona approssimazione direi di sì... smile.gif
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Condivido.
Ottima sintesi, Davide, del flusso che consapevolmente segue un fotografo maturo ed anche (forse meno consapevolmente) un fotografo “istintivo”.

E’ il flusso del progetto dell’immagine.

Un’unica osservazione sull’ultimo punto:
Spesso la tecnica del “mosso” deve attuarsi in ambiti e situazioni che non consentono un secondo tentativo, a differenza di ciò che avviene in studio, nel ritratto o in generale nell’immagine “costruita”.
E qui gioca un ruolo fondamentale, oltre alla tecnica anche la consuetudine ad attuarla che la deve rendere quasi istintiva.
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