QUOTE(lucalorenzon@tiscali.it @ Dec 19 2006, 04:25 PM)

Ma qual'� il limite per l'occhio umano, e quale quello di una DIA dipo Velvia 100?
E' corretto dire che pi� sono i bit del sensore � pi� facile sopperire alle difficili situazioni di esposizione senza ricorrere alla compensazione manuale?
Quanto costano sti' bit, cio� quanto aumenta il prezzo di una reflex digitale in funzione del loro aumento? in particolare quanti ce ne ha la D200, la D80 e la D50?
Sti' bit sono gli stessi che trovo su Photoshop quando mi dice immagine a 16 bit o a 8 bit?
1) E' soggettivo, visto che l'occhio non lavora in digitale... Diciamo che a occhio � praticamente impossibile vedere differenze con profondit� di colore superiori agli 8 bit per canale...
2) Non proprio. In questo conta soprattutto la latitudine di posa del sensore, ovvero l'intervallo di intensit� luminosa che pu� catturare senza perdere dettagli. Dove i bit in pi� aiutano eccome, invece, � nel recupero in postproduzione di sfumature di colore e di dettaglio da zone "ai limiti" del range di luminosit� della scena. Con pochi bit, bastano poche operazioni di elaborazione (come il D-lighting, o l'uso delle curve) in post produzione, e saltano fuori artefatti, striature e problemi vari. Con pi� bit, il file � pi� "lavorabile".
3) Non ho idea dell'aumento di costo della circuiteria hardware. Sicuramente all'aumentare dei bit, aumenta in proporzione il peso dei file: servono quindi schede pi� capienti, PC con pi� RAM e capaci di gestire una maggiore mole di dati. Ritengo che allo stato attuale sarebbe comunque una miglioria non dico inutile, ma inferiore come impatto qualitativo rispetto all'ampliamento della gamma dinamica del sensore. Ah, D50, D80, D200 lavorano con le stesse profondit� di colore (8 bit per canale con i JPEG, 12 bit con i NEF).
4) S�, sono la stessa cosa.