Una "compagna", una "nemica", una "paura", una "paranoia" ... uno stato dai mille volti. Dalle mille caratteristiche.
Dalle tante sfaccettature.
Paradossalmente, quando si parla di solitudine, la si percepisce sempre in maniera negativa. Uno stato spesso
obbligato, spesso innaturale, spesso non voluto.
Soli ...

Essere "soli". Chiunque ammetta di stare bene da solo, io credo, menta a se stesso. L'uomo non è nato per stare
solo, da quando ha esalato il suo primo respiro, il primo uomo, ha cercato compagnia. E la solitudine fa paura
a chiunque ... Sentirsi lontani dal respiro di un anima vicina, sentirsi emarginati, sentirsi allontanati per il
proprio pensiero. Ci riempie di freddo, dentro.Come questa foglia, sola, fredda che giace sulla strada ghiacciata
di un'aspra giornata invernale.
Amarezza.

La solitudine, la peggiore, quella che ci vuota il cuore e l'anima, e che ci riempie il viso di lacrime, lacrime
interminabili, angoscia e tristezza. Solitudine per aver perso qualcuno, perchè esso ci ha lasciato un vuoto
incolmabile. Un vuoto che tutto il resto del mondo non puo' riempire.
Il dolore.

La solitudine 'inseguita' ... quei momenti in cui abbiamo bisogno di ritrovarci, perchè il rumore del mondo, ci nasconde
a noi stessi. E allora abbiamo bisogno di solitudine e silenzio, per ascoltare le voci che ci parlano, per ritrovare
i colori del nostro mondo interiore, per ritrovare noi stessi, dopo che abbiamo dato agli altri, dopo che spendiamo
ogni ora cercando di trovare gli altri, e ci scordiamo che prima diloro, bisogna che ritroviamo noi stessi.
La ricerca.

La solitudine di quando, dopo tanti consigli dati dagli amici, da chi ci vuole bene, abbiamo bisogno di capire
da soli che strada prendere. Quando l'unica decisione risiede in noi e solo in noi, per cercare la nostra strada,
quella giusta da percorrere, quando ci troviamo ad un bivio, e nella vita ne troviamo tanti di bivi...
Ma la strada è la ... e aspetta a noi per percorrerla ... e sta a noi e solo a noi capire come trovarla.
La riflessione.

La solitudine alla ricerca della Natura, lontano da queste città che ci buttano gli uni sugli altri, in appartamenti
impilati come libri in una vecchia biblioteca, come quei palazzi con tanti campanelli. Non vi siete mai fermati a riflettere
e a pensare quante vite, quante speranze, quanti problemi, quante gioie risiedono in ogni nome di quell'interminabile lista
di campanelli ? Forse ritrovando la dimensione dell'uomo, di ogni uomo, di ogni vita, di ogni essere vivente, potremmo, potra'
l'uomo riacquistare la sua essenza di 'e s s e r e'.
Essere.

La solitudine, perchè nella solitudine possiamo esprimere al meglio noi stessi. La fotografia ne è un esempio.
Io credo che la migliore fotografia sia quando si esce soli con se stessi, quando la strada ci guida, e non siamo
noi che guidiamo lei. Quando le nostre sensazioni prendono il loro spazio, da sole.
Non vi è mai capitato di vedere un musicista che nel momento del suo assolo migliore, chiude gli occhi ? Si isola,
dal pubblico, e con gli occhi chiusi, sente la musica prima nella pancia, nel cuore, nella mente e poi .. nelle orecchie.
Le dita danzano sullo strumento, e solo, seppur in mezzo alla folla, che attende solo di sentire la sua musica, esprime attraverso di
essa il suo essere, il suo sentimento.
L'emozione.

La solitudine in mezzo agli altri. A mio avviso una delle peggiori. Quando siamo in mezzo a tante persone, eppure
il sentimento di solitudine si fa ancora piu' forte perchè ognuno di loro è un estraneo. Un estraneo che non si
cura di te, in quanto essere umano.
Indifferenza.

Ma nella solitudine, cercata o obbligata che sia, ci puo' essere la luce.
L'importante è camminare avanti. L'importante è seguire il nostro cuore.
L'importante è non fermarsi mai e non tornare indietro, ed anche quando la solitudine
puo' sembrarci uno stato di oppressione ... possiamo ritrovare la luce ... ritrovare il calore ...
ritrovarci, e ritrovare una oppure la strada ...
La Luce.

Buon viaggio a tutti, sperando che nella Vostra solitudine, ci sia sempre LA LUCE.