Proporsi e proporre i propri lavori � sempre positivo e indice di desiderio di confronto e quindi di crescita.
Un posting frequente pu� essere una fase di un percorso che molti di noi preferiscono.
Frequentando il forum da qualche anno ho visto crescite notevoli sia da parte di amici con questa preferenza, sia da parte di altri che hanno scelto una autocritica introspettiva ed un posting meno frequente.
Non vi sono regole universali
Osservando la foto di Manu e leggendo i vostri interventi, mi viene in mente uno dei tormentoni che animano alcuni dibattiti sulla fotografia:
Se un�immagine � tecnicamente ineccepibile, stimola un giudizio prevalentemente estetico ed in genere positivo, l�aspetto espressivo passa un po� in secondo piano. Esempio tipico una certa interpretazione e �destinazione d�uso� dello still life.
Se il fotografo ha invece riposto in uno scatto istintivo (non particolarmente preparato) una sua sensazione e ne vuole dare espressione, la faccenda si fa un po� pi� articolata.
Difficilmente il fotografo riesce a coniugare questo desiderio con la perfezione tecnica e sotto questo aspetto la foto potr� prestare il fianco a critiche. Direi che � fisiologico.
Con i dovuti rapporti di scala proviamo a scorrere con intento critico foto di HCB, troveremo innumerevoli imperfezioni tecniche.
Attuare un intento espressivo, piuttosto che una perfezione tecnica �, a mio parere, mille volte pi� difficile anche perch� le emozioni non sono codificate e la loro recettivit� � fortemente soggettiva.
Questo spiega, a mio parere, pareri diversi ed a volte contrastanti che seguono alla proposta di foto come quelle di Manu ed a certe diatribe nate in passato su foto di Annalisa. Entrambe fortemente orientate ad intenti espressivi.
Tornando alla bella foto di Manu �, a mio parere, una foto che racconta (anche se tecnicamente migliorabile) ma recepire il �cosa� racconta dipende anche da chi la osserva e pu� non essere in sintonia con il titolo che Manu stessa le ha dato.