
E' stato il primo viaggio serio da quando ho la D200, devo dire che mai ho goduto (fotograficamente) cosi' tanto, davvero incredibile il feedback con questo apparecchio.
Ho raccolto circa cento giga di NEF (grazie ad un meraviglioso Nexto OTG), mi occorrera' un anno per rivedere tutte le immagini, sistemarle, e montare le panoramiche a scansione

A proposito di queste ultime, e' stata un'apoteosi. Il bellissimo 17-35/2.8, utilizzato per riprendere pi� immagini affiancate, da montare poi con l'ottimo Realviz Stitcher, � stato davvero l'arma vincente per superare la barriera del formato DX. L'ampiezza del campo del 17 mm., moltiplicata per tre volte, regala immagini mozzafiato; � stato sicuramente il bottino pi� succulento della mia vita di fotografo della domenica, gi� in aereo durante il viaggio di ritorno ero l� che smanettavo per mettere insieme i primi scatti!
A causa del delirio che ho trovato al rientro al lavoro (tanto che ho gi� dovuto prenotare per un nuovo viaggio) ho avuto il tempo di sistemare soltanto questa immagine panoramica, che vi propongo; il file originale pesa quasi 200 mega e pu� essere stampato tipo murale cubitale! La panoramica � frutto di un mosaico di tre immagini riprese sul piano orizzontale, con la fotocamera rigorosamente montata su cavalletto (un magnifico Gitzo Explorer con testa a sfera Manfrotto).

Vi chiedo scusa per il watermark cos� pacchiano, ma l'immagine � in corso di vendita e mi � sembrato giusto tutelare il compratore.
Si tratta del famosissimo tempio di Poseidone a Capo Sounion, una sessantina di chilometri a sud di Atene; sullo sfondo si vede l'Egeo, racchiuso dalle morbide colline dell'Attica. Il tramonto � arrivato con un bel vento freddo che si � portato via praticamente tutti i turisti (alcuni veramente disdicevoli), lasciandomi spazio e tempo per scattare un centinaio di immagini.
Ho anche realizzato delle panoramiche in HDR, spero di trovare presto il tempo per metterci le mani.
Diciannove anni fa avevo fatto delle riprese al tempio durante il tramonto con la mia mitica Yashica SG-20 a telemetro e una pellicola kodak presa al supermercato. Erano diciannove anni che aspettavo il momento del riscatto

Insomma, per venire al tema del subject, parliamo di lenti. Sono partito cos� armato:
- Nikkor 17-35/2.8 (sublime et excelsior)
- Nikkor 50/1.4
- Nikkor 85/1.8
- Nikkor 180/2.8
Trekking dopo trekking, il peso si � sentito tutto, anche se devo dire che non � stato praticamente mai motivo di rinuncia, mi sono arrampicato ovunque, rimanendo stupefatto pi� di una volta di me stesso.
Il 17-35 si � rivelato utilissimo nell'80% delle situazioni; un'ottica strepitosa, anche se ogni tanto mi sono sentito strozzato sui 35 mm. (e allora era un continuo cambiare ottica col 50 mm.); credo che se avessi un 17-50/2.8 sarei l'uomo pi� felice del mondo...
Impossibile partire per un reportage di viaggio senza ottiche come l'85 e il 180, per andare a caccia di particolari da isolare rispetto al contesto, specie in situazioni come i parchi archeologici dove di "pennellate" a distanza o di soggetti piccoli ce n'� davvero a tonnellate. Oppure in situazioni particolari, come in aeroporto, dove ho messo insieme un paio di interessanti reportage su questo interessante microcosmo, tutto a colpi di discretissimo 180 mm.
Morale della favola, avr� cambiato ottica in un mese qualcosa come quarantaquindici milioni di volte, 'na cosa pazzesca...
Ragionando sulle mie esigenze, sul numero di stampe che effettivamente traggo dalle mie immagini, e sulla destinazione d'uso prevalente delle stesse, credo di aver maturato una visione chiara delle mie effettive necessita', ossia la visione del mio Corredo Definitivo, che mi appresto a mettere insieme. In sostanza, viste le possibilit� tecniche attuali, gli zoom possono essere seriamente considerati alternative valide alle ottiche fisse; durante il viaggio ho scoperto quanto � comodo poter reinquadrare al volo (con il 17-35), quindi prossimamente nella borsa avr�:
- il 17-35/2.8 (chi me lo tocca muore)
- il 50/1.4 (non potrei mai separarmene)
- un bel 80-200/2.8 bighiera
Et voil�, ho finalmente trovato la pace del corredo da viaggio, coprendo praticamente tutte le focali senza rinunciare significativamente alla qualit�. Per me, che provengo da una formazione di astrofotografo deep-sky, anche solo parlare di zoom al posto delle ottiche fisse � pura fantascienza; eppure, bisogna fare i conti con la realt�, senza troppe pi... ehm, fantasie arzigogolate

Che ne pensate? Faccio davvero cos� male a dar via i miei obiettivi fissi (un 24, un 85 e un 180)? Alla fine, preferisco uno zoom che uso davvero ad un fisso che lascio a casa. Senza contare l'effettiva comodit� dell'evitare di cambiare ottica continuamente, vi assicuro che in alcune situazioni, in bilico su una voragine di cinquanta metri o in mezzo a mille persone sgomitanti, � un'impresa di un certo rischio.
Chi mi presta un 80-200 per farmi fare un bel giro? Per rendermi conto di quanto pesa, e rimuginare sulle immagini...
Ragazzi, non esiste niente di meglio al mondo che viaggiare, e osservare. L'universo contempla variet� meravigliose

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Falco Stellare
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