
è stato chiuso il thread di Falcon "Anna nei suoi pensieri", proprio ora che,
d i l i g e n t e m e n t e,
mi sono premurato di esaudire la sua richiesta di saperne di più sulla campagna pubblicitaria relativa al mio intervento.
Falcon aveva affermato che :
"...forse sbagliando, ma vedo lo still come esaltazione del rigore e della perfezione tecnica... del tutto ammirevole ed invidiabile
grazie
ma, PER ME, priva di aspetti emotivi salienti..."
Il fatto che non si vedano o si ignorino alcune cose non significa che non ci siano, ed io gli avevo fatto notare che non è come lui afferma perchè, per esempio, una nota ditta italiana aveva basato (e tuttora lo fa) il suo messaggio pubblicitario proprio sulla carica di aspetti emotivi inerenti la casa, la famiglia, la nostalgia, i sentimenti.
Oppure, altre volte, l'apparente invisibilità del messaggio è intenzionalmente voluta.
Che ditta?
La Barilla.
E, gli still life e gli spot video erano di questo tipo:


La stessa agenzia, ma non solo questa ovviamente, anche in altre occasioni fa leva su questi temi, eccone alcuni esempi:
Versace

Simmenthal

Libarna

Ariston

Surgela

(sono scansioni che ho fatto da vecchie riviste, scusate la scarsa qualità)
Come si vede, sono proprio i sentimenti della famiglia, dei figli, dei nonni, i ricordi dell'antico (still life ricalcante le nature morte dipinte secoli fa), la tenerezza, il vivere quotidiano, le esperienze personali, a farla da padrone nei vari messaggi degli spot o delle pagine pubblicitarie.
...vi ricordate del "Mulino Bianco"...?
Ed ecco scattare l'emozione.
E, allora, come mia abitudine, si ritorna a parlare di messaggio.
Messaggio.
Ovviamente tecnicamente impeccabile, ci mancherebbe, ma senza il quale sarebbero solo immagini sterili ed inutili.
sergio