Ciao a tutti, ormai ho scattato alcune migliaia di foto con la mia adorata D80 e credo di aver risolto, almeno in grossa parte, il problema della sovraesposizione in matrix. Come? Scattando in NEF e fidandomi delle valutazioni della macchina e non valutando gli scatti con il display. Infatti la strategia seguita dal software sembra in apparenza quella di salvare le ombre a priori sacrificando le luci ma analizzando con più attenzione diverse immagini con forte contrasto ho scoperto che in realtà i dettagli nelle luci ci sono. Se mi dovessi fidare del display sarei portato a sottoesporre chiudendo in realtà le ombre.
La procedura che io uso per avere una esposizione corretta è la seguente: provate ad aprire con CAPTURE NX una foto in apparenza bruciata (ma con ombre nere e non sovraesposte) e regolate l'esposizione con il controllo dell'esposizione nella sezione RAW in modo da visualizzare correttamente le luci (si riescono a recuperare quasi due stop). In questo modo si ha l'impressione di perdere dettaglio nelle ombre e di scurire eccessivamente la foto ma così facendo si recuperano miracolosamente le luci. Successivamente è possibile regolare l'intera immagine utilizzando il D-lighting e/o LCH recuperando anche le ombre e ripristinando l'esposizione corretta.
Attenzione: non è possibile recuperare le luci usando direttamente LCH, è necessario modificare i parametri di esposizione RAW.
A questo punto ci si potrebbe chiedere perché la D80 non esegua in automatico questa operazione. La risposta si desume implicitamente interpretando la strategia del software che a mio parere sembra seguire questi punti:
1. Esporre in maniera ottimale per il NEF (che supporta 12bit per canale e non 8) in modo da ottenere la massima qualità possibile
2. Cercare di salvare il più possibile le ombre in modo da avere il minimo rumore e il massimo numero di informazioni facendo il pelo alle luci. Nel caso che il contrasto sia eccessivo chiudere leggermente le ombre e bruciare leggermente le luci cercando di ottimizzare il soggetto.
3. Lasciare alla PP il compito di ottenere il massimo
4. Lasciare alle modalità spot e semi-spot il compito di far decidere al fotografo la zona da esporre in maniera neutra esponendo correttamente anche il JPEG
Seguendo questa strategia si riescono ad avere il massimo delle informazioni ma con uno scatto in apparenza sovraesposto (in maniera irrecuperabile in JPEG) ma con molta dinamica (solo in NEF) e ricca di informazioni sfruttando i 12 bit del NEF.
Dal canto mio condivido pienamente la strategia scelta per il software e credo che un upgrade del firmware che fornisca una "soluzione" all'apparente sovraesposizione crei in realtà un reale inconveniente di sottoesposizione. Tuttavia avrei aggiunto la possibilità (tramite un menù) di far scegliere all'utente tra la strategia del matrix com'è ora oppure ed una strategia più mirata ad avere una immagine già pronta per la stampa anche se con qualche perdita di informazione.
Se nei prossimi giorni riesco a trovare un po' di tempo magari vi posto un esempio.
Spero che questo messaggio apra una discussione che ci aiuti a superare questa questione.