Claudio Orlando
Jul 21 2004, 05:19 PM
Ognuno di noi credo abbia cominciato, sfogliando libri e riviste fotografiche, a capire quale fosse il genere di fotografia che più lo appassionava, di qui alla ricerca dei maestri di quel settore il passo è breve.
E allora... via a cercare tra questi il nostro preferito. Trovatolo

ancora ricerche di libri, pubblicazioni, mostre e... chi più ne ha più ne metta, che ci permettono di riempire gli occhi con le opere del nostro beniamino. Tutto questo di solito dura anni, anni nei quali si entra in contatto anche con altri fotografi, ognuno dei quali lascia in noi un segno, un insegnamento anche inconsapevole, ma che comunque cambia il nostro modo di fotografare e di vedere le foto persino del nostro beniamino.
Ora la domanda è: qualcuno di voi (a me non è successo) si è trovato ad un certo punto, confrontando e riguardando le proprie foto a dire: possibile che sia diventato miglore di lui?
Non siate timidi vi prego, non è una provocazione, anzi sarebbe bello se qualcuno fosse convinto che..il miracolo è accaduto.
massimogi
Jul 21 2004, 05:29 PM

magari....
i miei nell'ordine sono sempre stati adams e feininger, lo so combinano l'uno con l'altro come i cavoli a merenda ma mi piacciono entrambi....
poi ho avuto una forte infatuazione adolescenziale per mulas e una adulta per cartier bresson che dura tuttora....
però non mi è mai sembrato di averli superati
ciao
max
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sergiobutta
Jul 21 2004, 06:43 PM
Io, molto modestamente, ho apprezzato la fotografia di David Hamilton, e quella di Franco Fontana che qualcuno, o più di uno del forum ha definito una ....zza. Con il primo, non mi sono potuto misurare, non avendo avuto a disposizione le sue modelle (così mi sono giustificato con me stesso). Col secondo ...mi sono sempre piaciute di più le sue foto. Quindi sono io ìna ...zza.
tembokidogo@libero.it
Jul 21 2004, 06:48 PM
Caro Claudio, quesito intrigante....
Mah, per quanto mi riguarda il problema non è quello di "superare i maestri", è quello di sopravvivere (eh sì, anch'io sono un sopravvissuto...) alla frustrazione derivante dalla constatazione che i miei "modelli" restano a distanze siderali dai papocchi che combino...
I miei primi "maestri" sono stati senza dubbio, per quanto riguarda il reportage, Werner Bishof e Uliano Lucas...poi è arrivato Salgado. Confronto sempre e comunque improponibile, solo stupore e incredulità ad ogni scoperta di una "nuova" immagine...
Per quanto riguarda la fotografia naturalistica nutro una sorta di venerazione per il compianto Iwago...e in questo caso, almeno, una soddisfazione modesta l'ho provata quando, sfogliando per la prima volta un libro appena acquistato, mi sono accorto di aver scattato un'immagine nello stesso posto (il Serengeti) con lo stesso taglio, che al momento m'era sembrato alquanto "strano" e "ardito": solo una striscia di prateria, una collinetta e un'acacia in silhouette, un'impressionante fuga prospettica di nuvole bianchissime su un cielo blu intenso...E sono certissimo di non aver mai visto prima la foto di Iwago, scattata nel 1986...
Mah!
Diego
Flanker78
Jul 21 2004, 07:09 PM
Lambretta S
Jul 21 2004, 07:44 PM
Fedro
Jul 21 2004, 08:37 PM
E' difficile...il mio primo mito è stato Adams...e già qui ci siamo tagliati le gambe...poi altri colossi tipo che so Salgado?.....e che supero? neppure la vergogna di quello che esce dai miei negativi......i fotografi di NG....ore a scorrere la rivista leccandomi i baffi....poi arrivo qui....e ..... manici in tutti i generi...come piovesse.....
L'unica cosa che ho realizzato è che devo lavorare tantissssssssimo e per intanto superare me stesso....poi un giorno, almeno fra me e me, spero potrò pensare eh questo è proprio un bel lavoro...potrebbe stare su ng.... (ovvio che neppure nei miei sogni più arditi Adams sia raggiungibile)... per ora, sono felicissimo di fare l'adepto e di imparare.
Lo voglio dire ad alta voce IO MI DIVERTO e finchè sarà così spero di migliorarmi!
Lambretta S
Jul 21 2004, 08:47 PM
zalacchia
Jul 21 2004, 08:59 PM
Cartier Bresson..., S. Salgado...,Adams....si bravini ma il mio mito rimane R. Schicchi...
Stefano Z.
f100
Jul 21 2004, 10:59 PM
Oh bella domanda Claudio!
E' la prima volta che mi capita di pensarci, provo a rispondere a te ma anche a me stesso.
Di Grandi Fotografi che ammiro ce ne sono a bizzeffe, ma dei quali abbia seguito le orme nessuno (almeno volontariamente), senz' altro le immagini che continuamente vediamo (ogni giorno) e che ci accompagnano nel nostro cammino ci influenzano indirettamente e inconsapevolmente.
Poi non riuscirei mai a paragonarmi ad uno dei Grandi, perlomenoa tutt'oggi e probabilmente per sempre.
Tra l' altro io sono uno di quelli che rimane colpito non solo da foto fatte dai Grandi ma anche da persone comuni, basta dare uno sguardo nel Forum per trovarci veramente di tutto.
Sicuramente tutte le foto che facciamo sono la storia della nostra vita e probabilmente rappresentano un po' cio' di cui i nostri occhi si sono nutriti, una specie di rielaborazione a volte migliore a volte peggiore ma pur sempre una rielaborazione.
Quindi la mia risposta e' no! non sono riuscito a superare nessun Maestro, per il momento cerco di superare me stesso divertendomi! e quando lo avro' fatto allora li' saro' felice (forse)
Se il mio percorso fosse il seguire le orme di un Grande allora sarebbe piu' facile risponderti.
Ma per il momento la confusione regna sovrana.
A Cla, meglio che me ne vado a dormi', sto a di' una marea di .....te
Buonanotte e buoni scatti notturni a tutti
Andrea
nuvolarossa
Jul 22 2004, 07:36 AM
...Quando ero (più) giovane mi piaceva molto il Fontana di "cento volte America", poi si è perso per strada ed ha cominciato a fare delle ca..ate spacciandole per "opere d'arte" (parere personale, s'intende

).
Ma il più grande di tutti secondo me è Edward Curtis, quello che alla fine dell'800 ha girato tutto il west per immortalare la vita di frontiera, suoi sono tutti i più famosi ritratti degli indiani d'america. E' riuscito con i pochi mezzi di allora a fissare su lastra la fierezza e la dignità (oggi ormai perduta) di un intero popolo...
Ora il mio "maestro" è Orlando, un "vecchio" fotografo di Roma che si diverte ancora a scuotere bacinelle ed a rovinarsi la vista con le lampadine rosse...

Ma penso di non riuscire mai a superarlo, anche se va molto piano!...
gio
Jul 22 2004, 07:45 AM
Bella domanda Claudio.
Nella mia breve e altalenante vita fotografica mi reputo un vero ignorante.
Ho letto qui e la ricordando pochi nomi, guardando più che le "firme" l'estetica delle foto e pensando a ciò che mi ispirava di quella immagine.
Ho letto qualche libro con foto che sinceramente non mi attiravano affatto, altri con foto meravigliose: se è la risposta che cercavi quelle foto, in cuor mio, so di non averle ancora raggiunte e di esserne ancora lontano

anche se non so il nome di chi le ha fatte
Ciao
Giorgio
gio
Jul 22 2004, 07:48 AM
Dimenticavo il forum, basta dare un'occhiata qui per sapere che per guardare fuori c'è ancora tempo
Fabio Pianigiani
Jul 22 2004, 08:20 AM
Sorpassare....?
Onestamente per sorpassare, dovrei almeno conquistare il privilegio di correre insieme ai "grandi" che qui avete ricordato.
Invece io corro una corsa tutta mia.
E arrivo, nonostante tutto, quasi sempre ultimo.......
Non mi impongo nessun modello.
La foto che svolgo in ambito professionale, è del tipo tecnico e su commissione, e lascia poco spazio alla creatività.
Ci sono delle regole ben precise da seguire.
Quella che faccio per divertimento ....... deve divertirmi e basta.
Scatto, scatto, scatto, senza frustrazioni,e ogni tanto qualcosa di buono arriva.
Sfoglio libri, riviste, il forum, guardo il mondo attraverso il mirino anche quando non fotografo.
A volte mia moglie mi chiede cosa diavolo sto guardando, in un particolare apparentemente insignificante.
In realtà sto pensando se quel momento,quella luce, quell'inquadratura potrebbero essere una buona foto.
Forse in quel momento sto andando,inconsapevolmente, alla ricerca di una foto già vista da qualche parte.
Ecco si!
Credo che tutti noi abbiaqmo dentro tutte le foto già scattate da noi e da altri (maestri e non) e un'idea delle nuove che vorremmo realizzare.
Si tratta a volte di essere al posto giusto al momento giusto .......
P.S.
Lambretta ha ragione quando dice:
[/QUOTE]Adams e va be' erano in 10 a fotografare allora... tanto erano pochi che si conoscevano l'uno con l'altro...[QUOTE]
Oggi i fotografi sono milioni ..... e in rete si vedono dei capolavori di illustri sconosciuti, che rimarranno tali per tutta la vita, e che nessuno chiamerà "maestro".
Fedro
Jul 22 2004, 09:24 AM
QUOTE (Claudio Orlando @ Jul 21 2004, 06:19 PM) |
Ognuno di noi credo abbia cominciato, sfogliando libri e riviste fotografiche, a capire quale fosse il genere di fotografia che più lo appassionava, di qui alla ricerca dei maestri di quel settore il passo è breve. E allora... via a cercare tra questi il nostro preferito. Trovatolo ancora ricerche di libri, pubblicazioni, mostre e... chi più ne ha più ne metta, che ci permettono di riempire gli occhi con le opere del nostro beniamino. Tutto questo di solito dura anni, anni nei quali si entra in contatto anche con altri fotografi, ognuno dei quali lascia in noi un segno, un insegnamento anche inconsapevole, ma che comunque cambia il nostro modo di fotografare e di vedere le foto persino del nostro beniamino. Ora la domanda è: qualcuno di voi (a me non è successo) si è trovato ad un certo punto, confrontando e riguardando le proprie foto a dire: possibile che sia diventato miglore di lui?
Non siate timidi vi prego, non è una provocazione, anzi sarebbe bello se qualcuno fosse convinto che..il miracolo è accaduto. |
Da adepto a Maestro.....Claudio hai lanciato la discussione, molto interessante...ma non crederai di defilarti vero? aspettiamo anche la tua storia di sorpassi e fermate alla stazione di servizio.
mdj
Jul 22 2004, 09:26 AM
Accolgo molto volentieri l'invito di Claudio, e lo ringrazio per gli interessanti argomenti che puntualmente propone.
Il mio "modello" di fotografo è stato un certo....
Fulvio Roiterper stile e genere che ho sentito fin da subito come esempio da seguire, ma senza mai aver avuto la pretesa di imitarlo e ne tanto meno di superarlo.
Ma sui confronti personali, non ho mai ritenuto che un fotografo potesse superare l'altro. Ognuno è a se, con il suo modo di interpretare e di vedere.
Una bella foto può essere di chiunque, e resta una bella foto irripetibile.
Penso che ognuno di noi abbia i suoi "punti di riferimento", così come il desiderio di incontrare di persona quel fotografo che ci ha fatto passare ore sui suoi libri, ad ammirare e criticare le sue immagini.
Alcuni anni fa' ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona, in occasione di una sua mostra a Torino.
Le ho parlato a lungo, ho ascoltato le sue spiegazioni di fronte ad ogni scatto che aveva portato, le sue personali interpretazioni, i sui racconti mentre ti spiegava cosa le era accaduto una volta nel deserto...
Personaggio simpatico, con l'etichetta di "fotografo di Venezia" che ha interpretato in tutti gli aspetti possibili, ma che continua a fotografare ancora oggi nonostante ce l'abbia sotto gli occhi tutti i giorni...
Se fate una ricerca in rete su questo grande fotografo, potrete vedere tantissime sue fotografie che spaziano in ogni genere ma con uno stile inconfondibile.
Saluti!
matteoganora
Jul 22 2004, 10:46 AM
Sorpassi... ma non scherziamo... ragazzi, un po di umiltà

... non ci si riesce manco a vederli da lontano i grandi maestri, che si chiamino Salgado, Newton, Doisneau, Parr, e chi più ne ha più ne metta...
Sinceramente guardo ai grandi con ammirazione, mai con invidia, e con la sana consapevolezza che le mie misere foto sono solo piacevoli immagini fatte per divertirsi, le loro sono immagini indelebili della nostra storia.
Franz
Jul 22 2004, 10:56 AM
Sorpassi???
IOOOOO???
E' già tanto che viaggio
Franz
Claudio Orlando
Jul 22 2004, 11:06 AM
QUOTE (Fedro @ Jul 22 2004, 10:24 AM) |
aspettiamo anche la tua storia di sorpassi e fermate alla stazione di servizio. |
Crao Fedro, io sorpassi non ne ho mai fatti ma di soste, anzi di fermate parecchie...
Il primo grande fotografo che ho riconosciuto come tale e che ha notevolmete influenzato il mio modo di fotografare è stato Eisensteadt (spero si scriva così) Di lui mi colpì subito il senso di ironia che emanava dalle sue foto. Un buontempone dietro un obiettivo ma con una classe incredibile! Seguì l'incontro con Bresson, altro grande e anche lui dotato di sottile ironia. Negli anni 80 la folgorazione di un fotografo che ammiro non solo come tale ma soprattutto come personaggio: Don Mc Cullin. Diametralmente opposto ai primi due, ha segnato per me un momento importante, non per le sue foto come reporter di guerra ma per le sue foto del periodo londinese: foto di denuncia, di scoperta del nascosto, della faccia sporca e brutta della condizione umana. Infine la summa di tutto questo: Sebastiao Salgado, fusione di denuncia, reportage, tecnica cuore: INAVVICINABILE.
Nel colore invece, che per me è ancora troppo difficile, e non sto affatto scherzando, il mio personale mito irraggiungibile è Ernest Haas! Ho avuto la fortuna di vedere alcune stampe di un suo libro che cerco da dieci anni senza fortuna: La Crazione. In prologo a questo monumento di tecnica e di bellezza allo stato puro c'è una frase del suo assistente che ha dato poi il titolo all'opera. "Ernest stavo riguardando queste foto con un sottofondo musicale ed ho avuto la sensazione netta che stavo assistendo alla Creazione."
Non c'è altro da dire se non: continuo a fare le mie foto senza più pensare di poter somigliare o scimmiottare questi grandi. Eppure in ogni mio scatto ritrovo, "solo dopo", un pezzetto di ognuno di loro.
zalacchia
Jul 22 2004, 11:09 AM
Dopo la battuta cretina (mi piace alternare risposte serie e no) vi racconto la mia esperienza di maestri e sorpassi.
A parte i "grandi" citati fin'ora il mio Maestro ispiratore è un certo Mauro Lanfranchi, fotografo paesaggista che pubblica tantissime immagini di montagna e di vita nei borghi antichi e sperduti, un fotografo famoso solo tra le provincie di So, LC e BG.
Dopo anni a rincorrere il suo modo di fotografare sono riuscito a raggiungere e a superare il suo livello tecnico grazie all'esperienza e a una continua evoluzione tecnica e di attrezzatura.
Lui continua a fotografare con fotocamere che "noi" consideriamo mediocri f 601, f 801 ecc...ecc...e ottiche diciamo "standard": 24, 35, 50 forse anche un grandangolo spinto tipo 19 Tamron (?).
Il mio sorpasso, riconosciuto da molti clienti, è però relativo. Certo io ora presento decine di immagini "importanti" migliori delle sue, ma ho un massimo di 30/40 immagini sopra il suo standard.
Il compenso il "maestro" ha migliaia di scatti di altissimo livello che confrontati ai miei 30/40 mi fa sentire piccolo...molto piccolo...ma un giorno crescerò anch'io vero?
Ciao
Stefano Z.
matteoganora
Jul 22 2004, 11:23 AM
QUOTE (Claudio Orlando @ Jul 22 2004, 11:06 AM) |
il mio personale mito irraggiungibile è Ernest Haas! Ho avuto la fortuna di vedere alcune stampe di un suo libro che cerco da dieci anni senza fortuna: La Creazione. |
Perchè non cerchi bene Claudio!!!
tembokidogo@libero.it
Jul 22 2004, 08:00 PM
Nel post precedente ho parlato dei "grandi" della fotografia che più mi hanno influenzato, ma in realtà il personaggio che è stato per me un vero "maestro" (e non solo per quanto riguarda la fotografia) è un fotoreporter torinese, purtroppo scomparso da anni, che quasi certamente nessuno di voi conoscerà: GIOVANNI PERNO. Vorrei parlarvene qui, senza annoiarvi se possibile, perchè ritengo che Giovanni sia stata una figura emblematica di un "fotogiornalismo etico" che va scomparendo.
Dunque, Giovanni era, negli anni Settanta, il fotoreporter di punta della "Stampa" di Torino: persona di grandissima sensibilità e deciso a difendere fino in fondo la propria dignità di fotografo e di operatore dell'informazione. Fu il primo fotoreporter italiano ad ottenere, dopo una lunga battaglia legale, di poter sostenere l'esame di Stato ed essere iscritto all'Ordine dei Giornalisti nell'elenco dei Professionisti. Una battaglia che gli costò un lungo periodo d'ostracismo, nonostante una professionalità inarrivabile. Ricordo che una volta riuscì a entrare nel carcere delle "Vallette" durante una rivolta, realizzando un reportage - in condizioni di sicurezza alquanto critiche - di eccezionale impatto narrativo. Fu in Friuli durante il terremoto, e ne uscì un bellissimo libro fotografico il cui ricavato fu interamente devoluto alle popolazioni colpite. Lo conobbi alla "Gazzetta del Popolo": Giovanni lavorava con una Nikon F con il pentaprisma standard, senza esposimetro. Non gli serviva. Consegnava in redazione le stampe ancora umide, tutte con il caratteristico bordo nero perchè "Giuan" stampava sempre a fotogramma intero. E tagliare in impaginazione le foto di Perno, alla "Gazzetta" e a "Tuttosport", era allora considerata un'eresia. Realizzai con lui un servizio sulla partenza dei militari italiani per Beirut, dove allora i palestinesi erano assediati dall'esercito israeliano. Qualche mese dopo il giornale chiuse, oppresso dai debiti e da qualche manovra politica. Giovanni si buttò in un'impresa "disperata", un giornale autogestito nella Torino della Fiat e della Stampa. Durò poco. Qualche mese dopo se ne andò anche lui, stroncato da un infarto. Agli amici confessava, in quei giorni, di non riuscire a svegliarsi la mattina senza l'impegno del solito "giro" dei commissariati e le corse in giro per la città a caccia di immagini.
Ecco, credo che Giovanni sia stato davvero il mio "maestro".
Temo d'avervi annoiato, ma sento che, in questa discussione, glie lo dovevo...
Diego
Fedro
Jul 22 2004, 08:11 PM
Annoiato? le storie di questi Uomini, di tanti Uomini eccezionali dovrebbero essere raccontate più spesso da chi ha avuto il piacere di conoscerli.
Grazie Diego
Franz
Jul 23 2004, 08:01 AM
QUOTE (Fedro @ Jul 22 2004, 09:11 PM) |
Annoiato? le storie di questi Uomini, di tanti Uomini eccezionali dovrebbero essere raccontate più spesso da chi ha avuto il piacere di conoscerli.
Grazie Diego |
Quoto Fedro al 100%!
Franz
Claudio Orlando
Jul 23 2004, 08:10 AM
Bella, gran bella storia davvero Diego!
Raccontata come al solito con grande maestria e con quel pizzico di malinconia che riflette, oltre l'ammirazione, un senso di tristezza per la perdita, oltre che di un maestro, anche e soprattutto di un amico.
Claudio Rampini
Jul 23 2004, 11:10 PM
I primi rudimenti di fotografia li ho imparati da solo e leggendo qualche manuale di fotografia (il "solito" Feininger), fino a quando non cominciai ad orbitare presso il Piccolo Teatro di Pontedera. La fotografia di teatro mi ha sempre interessato perchè quando fotografi uno spettacolo è come se tu ricreassi un altro spettacolo a tua volta. Tuttavia fotografare gli spettacoli del teatro di ricerca e d'avanguardia era spesso un'impresa, perchè erano spesso poverissimi di luce. Il fotografo allora acclamato (ma ancora oggi è molto rispettato), era Maurizio Buscarino, che riusciva ad ottenere sempre delle immagini di grande suggestione. Però Buscarino aveva anche il vantaggio non trascurabile degli spettacoli organizzati apposta per lui, con luci un pò più potenti. Questo non toglie che in camera oscura creasse degli autentici capolavori. Ogni lavoro di Buscarino era un successo e per ogni compagnia era una specie di onore e promozione sul campo il permettersi di avere un suo servizio. Io però con Buscarino non ho mai lavorato, sebbene lo avessi incontrato molte volte, lui viaggiava sempre al completo di attrezzature e aiutanti. Solo una volta ebbi occasione di prestargli un rullo di Tri-X 400, ma la cosa finì lì.
Poi incontrai un altro fotografo di teatro a cui debbo molto: Toni D'Urso. Fu un incontro breve, ma intenso. Lui aveva bisogno di uno che gli stampasse le foto e così mi misi al suo servizio. Il suo modo di fotografare era molto "disordinato" rispetto a quello di Buscarino, ma era un disordine piacevole e non emanava alcunche di asettico. A prima vista le sue foto si sarebbero dette banali, ma c'era talento nel suo lavoro. A lui debbo la scoperta del mitico rivelatore per negativi B/N, l'HC-110 della Kodak, che a scapito di una certa perdita di nitidezza ti ripagava con un eccezionale dettaglio nelle ombre e una grana molto ben definita, che metterla a fuoco sotto l'ingranditore era un piacere. Naturalmente, il tutto veniva fatto con Tri-X, la Ilford al confronto "bruciava" i dettagli e ci faceva disperare. Toni D'Urso mi insegnò a stampare correttamente, ricordo come ponesse molta attenzione ad evitare le stampe "grige" o "bige", a far sì di evitare le zone "sparate" e di ottenere il più possibile dei neri profondi. A volte dovevo ristampare più volte lo stesso negativo, ma ne è valsa la pena perchè in futuro quell'esperienza mi sarebbe servita in moltissimi campi della fotografia: dal matrimonio, al reportage, agli spettacoli, ai concerti e dovunque ci fosse necessità di operare al meglio in condizioni di luce pessime. Era come una sfida. Toni D'Urso era un personaggio che raccoglieva tutte le mie simpatie: era buono, disponibile, ironico. Dico "era" perchè da allora non l'ho più incontrato e chissà se si ricorderà di me. Ho trovato questo ritaglio di giornale in rete
Toni D'Urso. E' un articolo interessante, in cui Toni con il suo solito stile disincantato e profondo racconta le sue fotografie. Penso che abbia ancora qualche lezione da dare a ciascuno di noi.
Io penso che in fotografia, come in qualsiasi altro campo dell'arte, non c'è un maestro da superare, ma devi solo trovare te stesso. Devi superare te stesso. Questa è la miglior vittoria, secondo me.
Grazie per lo spunto che è stato dato in questo thread, di poter raccontare qualcosa di noi e condividerlo. Quindi, questi ricordi li dedico al "Sopravvissuto", che a quanto so è ancora un cultore della Tri-X.
Ciao.
ConteMaxS
Jul 24 2004, 07:55 AM
Mah?!?!
E' da giorni che ci penso: "chi è il mio maestro?".
Punti di riferimenti ispiratori ne ho tanti primo tra tutti, l' ormai stracitato, Salgado con la sua enorme umanità.
Più ci penso.... e sempre più arrivo alla conclusione che attualmente il mio maestro sei tu Claudio, sarei disonesto a non dirlo.
Non posso negare a me stesso che i miei miglioramenti nel B/N sono frutto delle nostre lunghissime e bellissime chiacchierate via e-mail o telefoniche.
Ricordi primi esperimenti di stampa?
Io con la febbre a casa e tu dal negozio che mi davi una mano a superare i primi fallimenti.
La Telecom ne sa qualcosa.
La stampa, una cosa impossibile fino a quelche tempo fa, troppo difficile, e invece è bastato un intreccio di e-mail, qualche telefonata, ed ecco che una cosa ai miei occhi difficilissima, si è rivelata una bellissima esperienza.
Questo è ciò che fa un maestro.
E se penso alla tecnica, la composizione, l' esposizione, lo spot, la media....sovra-sotto.....che palle leggere i libri certe volte. Per carità ne ho pure io, ultimamente ho preso il primo volume della triade di Adams, una miniera d' informazioni, e ancora ne comprerò, ma volete mettere il gusto di parlarne con qualcuno che insieme alla tecnica ti trasmette tutta una serie di emozioni che quasi quasi quello scatto lo hai fatto tu?
Io con Clauido ho trovato e rafforzato questa dimensione, ovvero quella umana.
Sapete cosa dico, che un maestro non può essere un Salgado, un Bresson e chi più ne ha più ne metta, questi possono essere fonti di ispirazione, un esercizio estetico, ma se con questi signori non ci parliamo e non ci confrontiamo, come possiamo ritenerli maestri?
Vabbuò, oggi ho fatto la scoperta dell' acqua calda, ma tante volte ribadire l' ABC, le cose più semplici non è poi così negativo.
Claudio, con calma, vedrei che ti supero.
Intanto, credo sia venuto il momento che la Nital apra uno spazio per i MOSTRI MAESTRI di questo forum, dove possano esporre le loro immagini.
Quelle di Caludio sarebbero tra le prime, sicuramente.
Se siete d' accordo.....
Persone come Lui danno tanto.
Fedro
Jul 24 2004, 07:56 AM
QUOTE (claudio60 @ Jul 24 2004, 12:10 AM) |
Grazie per lo spunto che è stato dato in questo thread, di poter raccontare qualcosa di noi e condividerlo. Quindi, questi ricordi li dedico al "Sopravvissuto", che a quanto so è ancora un cultore della Tri-X. Ciao. |
E sono certo che ne sarà lusingato.
Bravo Claudio60, avendoti "conosciuto" ed apprezzato in altri lidi telematici ero convinto che avresti portato un validissimo contributo a questo forum..e così è stato!!!
Grazie e continua così
Fedro
Jul 24 2004, 08:01 AM
QUOTE (ConteMaxS @ Jul 24 2004, 08:55 AM) |
Mah?!?! E' da giorni che ci penso: "chi è il mio maestro?". Punti di riferimenti ispiratori ne ho tanti primo tra tutti, l' ormai stracitato, Salgado con la sua enorme umanità. Più ci penso.... e sempre più arrivo alla conclusione che attualmente il mio maestro sei tu Claudio, sarei disonesto a non dirlo. Non posso negare a me stesso che i miei miglioramenti nel B/N sono frutto delle nostre lunghissime e bellissime chiacchierate via e-mail o telefoniche. Ricordi primi esperimenti di stampa? Io con la febbre a casa e tu dal negozio che mi davi una mano a superare i primi fallimenti. La Telecom ne sa qualcosa. La stampa, una cosa impossibile fino a quelche tempo fa, troppo difficile, e invece è bastato un intreccio di e-mail, qualche telefonata, ed ecco che una cosa ai miei occhi difficilissima, si è rivelata una bellissima esperienza. Questo è ciò che fa un maestro.
E se penso alla tecnica, la composizione, l' esposizione, lo spot, la media....sovra-sotto.....che palle leggere i libri certe volte. Per carità ne ho pure io, ultimamente ho preso il primo volume della triade di Adams, una miniera d' informazioni, e ancora ne comprerò, ma volete mettere il gusto di parlarne con qualcuno che insieme alla tecnica ti trasmette tutta una serie di emozioni che quasi quasi quello scatto lo hai fatto tu? Io con Clauido ho trovato e rafforzato questa dimensione, ovvero quella umana.
Sapete cosa dico, che un maestro non può essere un Salgado, un Bresson e chi più ne ha più ne metta, questi possono essere fonti di ispirazione, un esercizio estetico, ma se con questi signori non ci parliamo e non ci confrontiamo, come possiamo ritenerli maestri? Vabbuò, oggi ho fatto la scoperta dell' acqua calda, ma tante volte ribadire l' ABC, le cose più semplici non è poi così negativo.
Claudio, con calma, vedrei che ti supero. Intanto, credo sia venuto il momento che la Nital apra uno spazio per i MOSTRI MAESTRI di questo forum, dove possano esporre le loro immagini. Quelle di Caludio sarebbero tra le prime, sicuramente. Se siete d' accordo.....
Persone come Lui danno tanto. |
Conte! Quoto parola per parola anche la punteggiatura!
...e poi...senza l'acqua calda....come facciamo sviluppi e stampe!!!
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Ma attenti che se ora Claudio insegna pure a me (e telecom ringrazia..).....poi vi frego tutti
Claudio Orlando
Jul 24 2004, 10:05 AM

Il caldo sta giocando brutti scherzi a qualcuno....
domiad
Jul 24 2004, 10:11 AM
QUOTE (nuvolarossa @ Jul 24 2004, 07:00 AM) |
QUOTE | riccardo schicchi? l'ho conosciuto di persona |
... Spero ti sia andata bene!!! |
non mi ci fare pensare, mi ha presentato mercedes ambrus e mi sono praticamente sciolto....
tornando all'argomento del topic, io personalmente sono ancora in fase di studio e osservo il lavoro dei grandi (comprese le persone di questo fantastico forum), cercando di cogliere tutte le informazioni, le tecniche e anche l'idea stessa che ha portato a quello scatto. Per la serie non si finisce mai di imparare, colgo l'occasione di fare un plauso alle foto di morgan, bellissime davvero!!! adoro il tuo genere e il tuo modo di fotografare, naturalmente non sono di meno gli altri, ma siente talmente tanti che non finirei mai di scrivervi qui, bravissimi tutti!!!!