allora...., credo di aver capito che siamo d'accordo sul fatto che il circolo di confusione e' una convenzione che decidiamo di accettare liberamente, e che per convenzione appunto, generalmente scegliamo di considerare un CDC di 0.03mm sul FF ed un CDC di 0.02mm su Dx, e che tale convenzione e' dettata dal fatto che
generalmente questo formato viene ingrandito di piu' in fase di stampa....
in altri termini, un "punto" o meglio un cicolo/ellisse di 0.03mm presente su un negativo FF, ingrandito a 10X per stamparlo, mi dara' un circolo di 0.3mm sulla stampa il quale restituira' una certa "impressione" di nitidezza, cosi' come allo stesso modo un circolo di 0.02mm presente su un supporto Dx, ingrandito a 15X mi dara' una volta stampato un analogo circolo di 0.3mm con analoga impressione di nitidezza.
a questo punto credo che il nocciolo della questione stia nel modo in cui intendiamo stampare il fotogramma, ed in una possibile confusione tra ingrandimento del soggetto principale sulla stampa ed ingrandimento finale di tutto il fotogramma sulla stampa....
mettiamoci nel caso del mio primo esempio:
-mi trovo a bordo pista, ho un 300mm e devo fotografare un pilota in moto all'uscita della curva che si trova a 150mt... quello che mi interessa della foto e' il pilota, la moto e lo sponsor..., dello sfondo, almeno di quello che non e' immediatamente sotto ed attaccato al soggetto, ne posso fare anche a meno....se l'editore mi riserva uno spazio su una pagina largo 20x25 , alla fine e' indifferente se ho scattato la foto con una FF , con una Dx. o con una 6x6.... in quanto "comunque" io utilizzero' solamente quella determinata parte del fotogramma che contiene il pilota per riempire lo spazio ottenuto nella pagina....questo significa che, essendo uguale il diaframma, uguale la lunghezza focale, uguale la distanza di ripresa ed uguale del dimensioni fisiche del soggetto (intendo le dimensioni fisiche della moto e del pilota), le dimensioni proiettate da quest'ultimo sul negativo/sensore sono le stesse sia che si tratti di un negativo FF che di un supporto Dx. e che conseguentemente il rapporto di riproduzione
tra il soggetto originale e le sue dimensioni proiettate sul negativo/sensore (R/R), e' esattamente lo stesso in entrambi i casi.....
Ora, se voglio stampare la foto su un supporto cartaceo 30x25 in modo che il pilota sulla stampa occupi tutto lo spazio disponibile sulla carta, io dovro' ingrandire in entrambi i casi dello stesso fattore di ingrandimento in quanto come abbiamo visto il soggetto (sempre inteso come il pilota con la moto...) ha le stesse dimensioni sia sul neqativo che sul sensore Dx. Cioe' anche il rapporto di riproduzione
tra la immagine del pilota sul negativo/sensore e le dimensioni finali sulla stampa e' lo stesso....
Quindi, tornando alla formula citata,
PDC= (2 x F x (R+1))/D x (R al quadrato) dove D=diametro del cerchio di confusione considerato , F=diaframma in uso, R=rapporto di riproduzione
possiamo tranquillamente considerare il valore D=circolo di confusione come una costante valida in entrambi i casi, FF e Dx, perche' gli ingrandimenti subiti dal supporto Dx sara' esattamente lo stesso subito dal supporto FF, e quindi infine dedurre che la profondita' di campo non e' "simile..." ma esattamete uguale....
mettiamoci invece nel caso del mio secondo esempio:
-mi trovo sul ciglio di un burrone, ho un 28mm ed inquadro una bella valle con un fiume che scorre sul fondovalle...
in questo caso se scatto con una FF otterro' una scena che abbraccera' un'angolo di campo molto maggiore di quello inquadrato con una Dx. a parita' di ottica, e che quindi conterra' molti piu' soggetti, che certamente non vorro' "buttare" via in fase di stampa.... come giustamente hai scritto tu:
"Sto sul burrone e scatto sia con 28 + FF sia con D200+28 mm. Quello che ottengo, lo stampo senza crop in formato 30x45. In questo caso, l'ingrandimento su supporto sensibile � lo stesso. Ma avr� ingrandito l'immagine latente 12,5 volte nel caso del FF e 18,7 volte da DX."
cioe' avremo ancora un identico rapporto di riproduzione tra le dimensioni fisiche del soggetto (il fiume...) e la sua immagine proiettata sul supporto (R/R), sia che si tratti di un negativo FF che un sensore Dx. ma poiche' stiamo supponendo di stampare, a parita' di dimensioni della carta, l'intero fotogramma pieno, e non un particolare soggetto contenuto nel fotogramma, in questo caso il "soggetto" nel caso del FF sara' grande 36x24mm mentre nel caso del Dx sara' grande 23,6x15,8mm , e quindi sara' diverso l'ingrandimento in fase di stampa, pari a 12,5 volte nel caso del FF e 18,7 volte da DX come riferito da te.
Quindi tornando sempre alla solita formula, questa volta si che dovremo considerare il diverso circolo di confusione, perche l'immagine contenuta sul negativo/sensore viene sottoposta ad un diverso ingrandimento....
A questo punto si dovrebbe solo applicare la formula e verificare che diminuendo il circolo di confusione al denominatore ed considerando il diverso il rapporto di ingrandimento, effettivamente il risultato sia una maggiore profondita' di campo con FF.....
Purtroppo, la matematica non e' il mio forte... quindi mi rimetto a quanto hai detto tu:
"La PDC (a parit� di apertura impostata sul 28) sar� maggiore con il FF."
A conclusione, per quanto ho capito, la domanda: "la profondita' di campo e' maggiore sul formato Dx o su FF ?" merita risposte diverse a seconda del modo di stampare la foto scattata....
ovviamente IMHO
Luciano