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blurain71
La domanda � semplice: se, come si sussurra, l'uscita dei due nuovissimi AF 24-70 f/2,8 e AF 14-24 f/2,8 potrebbe essere letta come l'indiretta ammissione di una possibile mancanza di performances sul nuovo formato "FX" dei gloriosi 17-35 f/2,8 e 28-70 f/2,8, � ragionevole pensare - secondo Voi - che anche lo splendido AF 70-200 VR f/2,8 possa in qualche modo risentirne? Se il FF, com� lecito supporre o auspicare, prender� quota in futuro anche su DSLR di fascia media, non mi vorrei trovare nella condizione di chi - valutando proprio adesso l'acquisto del 70-200 VR - si ritrovi a distanza di pochi anni in possesso di una lente che rischia di non essere all'altezza delle nuove digitali FX. Ci� basandomi sull'ovvio presupposto che - in linea di massima - l'obiettivo resta in un certo qual modo un "investimento" anche a lungo termine, mentre il corpo macchina pu� evolversi anche molto rapidamente (sistema esposimetrico, AF, processore di calcolo, controllo luce flash, sensore, ecc. ecc.).
Vi ringrazio anticipatamente per quanti avranno voglia di chiarirmi il dubbio.
Sergio
Francesco Martini
Domanda logica la tua , Sergio..pero' finche' non esce questa benedetta D3 e non vediamo le prove su strada rolleyes.gif ... e' un po' presto per creearsi certi problemi. Per quanto ne so i sensori a formato pieno possono avere problemi di definizione ai bordi con i grandangoli....non con i tele e medio-tele......
Buone foto
Francesco Martini
maurizio angelin
QUOTE(blurain71 @ Sep 3 2007, 10:29 PM) *
La domanda � semplice: se, come si sussurra, l'uscita dei due nuovissimi AF 24-70 f/2,8 e AF 14-24 f/2,8 potrebbe essere letta come l'indiretta ammissione di una possibile mancanza di performances sul nuovo formato "FX" dei gloriosi 17-35 f/2,8 e 28-70 f/2,8, � ragionevole pensare - secondo Voi - che anche lo splendido AF 70-200 VR f/2,8 possa in qualche modo risentirne? Se il FF, com� lecito supporre o auspicare, prender� quota in futuro anche su DSLR di fascia media, non mi vorrei trovare nella condizione di chi - valutando proprio adesso l'acquisto del 70-200 VR - si ritrovi a distanza di pochi anni in possesso di una lente che rischia di non essere all'altezza delle nuove digitali FX. Ci� basandomi sull'ovvio presupposto che - in linea di massima - l'obiettivo resta in un certo qual modo un "investimento" anche a lungo termine, mentre il corpo macchina pu� evolversi anche molto rapidamente (sistema esposimetrico, AF, processore di calcolo, controllo luce flash, sensore, ecc. ecc.).
Vi ringrazio anticipatamente per quanti avranno voglia di chiarirmi il dubbio.
Sergio

mah.... ho visto che il 70-200 � citato come naturale completamento del nuovo binomio 14-24 e 24-70 per cui mi sembre assai improbabile.
Nulla per� � certo quindi ....
Se poi si da ascolto a tutti i susurri....
Ho letto che gi� si parla di D 5460 con 6 miliardi di Mpixel, 3450 aree di MAF, 128 bit e chi pi� ne ha pi� ne metta....
Il 70-200 fa parte del mio corredo e ti assicuro che sar� MOOOOOOOLTO difficile che me ne separi.
Alla faccia di tutti i sussurri.
gciraso
Il 70-200 lo uso sulla D2x, sulla D80 e sulla gloriosa F100, sempre con ottimi risultati e lo user� prima o poi anche sulla D3. Sulla F100 ho sempre ottenuto risultati fantastici e non ho motivo di ritenere che sul formato FX vi saranno delusioni.

Saluti

Giovanni
ANTERIORECHIUSO
Forse non ha la nuova "nano-tecnologia"
Se ne esce un nuovo modello aggiornato,svalutando il mio,mi butto dal un ponte!
Ma assieme allo zoom,naturalmente! messicano.gif
Renzo74
QUOTE(gciraso @ Sep 3 2007, 10:58 PM) *
Il 70-200 lo uso sulla D2x, sulla D80 e sulla gloriosa F100, sempre con ottimi risultati e lo user� prima o poi anche sulla D3. Sulla F100 ho sempre ottenuto risultati fantastici e non ho motivo di ritenere che sul formato FX vi saranno delusioni.

Saluti

Giovanni



Giovanni il problema � che il sensore reagisce in modo diverso della pellicola. Quest'ultima non � influenzata dalla direzione dei raggi che la impressionano (per lo meno molto poco) mentre nel sensore, a causa delle microlenti che sono sopra i pixel, se i raggi arrivano troppo angolati l'immagine ne risente. E le zone pi� esterne del formato pieno sono quelle dove i raggi arrivano pi� inclinati, da qui le possibili cadute di performances. Questo � probabilmente il motivo per il quale inizialmente tutte le reflex digitali (a parte le vecchie kodak) avevano sensori pi� piccoli del formato pieno.
gciraso
QUOTE(Renzo74 @ Sep 3 2007, 11:20 PM) *
Giovanni il problema � che il sensore reagisce in modo diverso della pellicola. Quest'ultima non � influenzata dalla direzione dei raggi che la impressionano (per lo meno molto poco) mentre nel sensore, a causa delle microlenti che sono sopra i pixel, se i raggi arrivano troppo angolati l'immagine ne risente. E le zone pi� esterne del formato pieno sono quelle dove i raggi arrivano pi� inclinati, da qui le possibili cadute di performances. Questo � probabilmente il motivo per il quale inizialmente tutte le reflex digitali (a parte le vecchie kodak) avevano sensori pi� piccoli del formato pieno.

Questo � certamente vero, ma con un angolo di campo da 32�20' a 12�20' non penso che i problema si proponga su un FX. Comunque vedremo ....

Giovanni
Denis Calamia
Il 70-200 VR ?? Posso permettermi di dire che lo puoi acquistare ad occhi chiusi !!
Facciamo una scommessa?? Tu lo comperi,e se ne esce uno nuovo,mi compero il tuo a prezzo di listino !!

Il 70-200 VR non si tocca !!

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
alcarbo
La mancata presentazione di qualsiasi obiettivo proprio nella fascia del 70-200 vr mi fa pensare che lo stesso sia ancora (per un p�) pi� che adeguato all'uso pure in FF sulla d3.

Ma anche il 17-35 ed il 28-70 saranno lontani dal pensionamento.
I nuovi 14-24 e 24-70 saranno pi� specifici per l' FF.

Ma anche i due precedenti resteranno gloriosamente in uso ne sono convinto, se non altro perch� nati proprio per l' FF su pellicola.
Anzi il 28-70 per s� sar� rivalutato dal passaggio dell'angolo di campo del FF che da 1,5 torna a 1/1 come sulla pellicola.
Non era forse gi� allora uno dei migliori zoom e fra l'altro in un ambito focale per s� pi� idoneo che non quello "virtuale" nel quale era stato spostato dal dx (42-105) ?
gciraso
QUOTE(alcarbo @ Sep 4 2007, 06:56 AM) *
La mancata presentazione di qualsiasi obiettivo proprio nella fascia del 70-200 vr mi fa pensare che lo stesso sia ancora (per un p�) pi� che adeguato all'uso pure in FF sulla d3.

Cosa significa per un po'?
Si spera che un'ottica del genere duri ben oltre un po'!

Saluti

Giovanni
matteoganora
Il 70-200 attuale credo possa funzionare comunque bene sul nuovo formato FX, di norma, ed � stato dimostrato anche in canon, i tele soffrono meno il FF...

Comunque, � da tempo che si vocifera di un aggiornamento del 70-200VR con lenti ai nanocristalli e il VRII di ultima generazione...

Credo che se un aggiornamento ci sar�, sar� pi� per introdurre questi nuovi standard che per altro...
Denis Calamia
QUOTE(matteoganora @ Sep 4 2007, 09:43 AM) *
Il 70-200 attuale credo possa funzionare comunque bene sul nuovo formato FX, di norma, ed � stato dimostrato anche in canon, i tele soffrono meno il FF...

Comunque, � da tempo che si vocifera di un aggiornamento del 70-200VR con lenti ai nanocristalli e il VRII di ultima generazione...

Credo che se un aggiornamento ci sar�, sar� pi� per introdurre questi nuovi standard che per altro...


Ciao Matteo....non vorrei dire cavolate...ma penso che la differenza potr� essere nel trattamento ai nanocristalli,tutti sappiamo quanto soffre di flare il 70-200 VR,poi credo anche che gli ultimi 70-200VR sino gi� equipaggiati con VRII...anche perch� sulle nuove lenti che hanno il VRII di default,non � precisamente specificato l'implementazione del VRII...da quello che mi ricordo..
Maicolaro
Il problema secondo me non si pone, vedo pi� prossimo un aggiornamento dei fissi luminosi (50ini prima di tutto) e notoriamente il tele soffrono molto meno i sensori dei grandangolari.
La prova? Quanti tele Dx sono stati presentati ad oggi? Mi pare nessuno...
Sicuramente i nuovi progetti (vedi i vr lunghi appena presentati) sranno orientati prevalentemente per i sensori ma non credo proprio che il 70-200, come i tele sin qui prodotti, avranno grossi problemi.
Mark87
Il flare non � il problema dei riflessi che si vedono in foto dovuti al controluce ???

E' la prima volta che qualcuno dice che il 70-200 soffre MOLTO di un problema....
Non si dovrebbe risolvere con il paraluce ?

Infine il nuovo 70-200 uscir� sicuramente ??
Il Vr II � gi� presente sul modello attuale ??

Scusate le tante domande, ma il 70-200 costituisce il mio sogno nel cassetto riguardo le ottiche... rolleyes.gif

Marco
Maicolaro
QUOTE(Mark87 @ Sep 4 2007, 10:58 PM) *
Il flare non � il problema dei riflessi che si vedono in foto dovuti al controluce ???
E' la prima volta che qualcuno dice che il 70-200 soffre MOLTO di un problema....
Non si dovrebbe risolvere con il paraluce ?

Uno schema ottico complesso come quello del 70-200 (21 lenti in 15 gruppi) inevitabilmente provoca il verificarsi di riflessi interni, nulla di strano.
Il paraluce sicuramente aiuta e poi su un tele non lo ritengo un grosso problema.
Se ci pensi � certamente � pi� facile lasciare il sole fuori dall'inquadratura con un 200 che con un 12 wink.gif
QUOTE(Mark87 @ Sep 4 2007, 10:58 PM) *
Infine il nuovo 70-200 uscir� sicuramente ??
Il Vr II � gi� presente sul modello attuale ??

E' ovvio che uscir� prima o poi, il primo 80-200 f/2.8 � del 78 e da allora � un must, non vedo perch� dovrebbe abbandonare una formula cos� riuscita.
Il problema � solo il quando, ma secondo non sar� tra breve, il precedente Af-s 80-200 � durato 6 anni e comunque avevano un buon motivo per rifarlo (l'introduzione del Vr), altrimenti obiettivi di questa classe hanno una vita media ben pi� lunga.
Quindi, salvo brutte sorprese sul nuovo fx, dovremo aspettare un bel po.
Infine il Vr del 70-200 � di prima generazione, ma di certo se l'aggiornamento dovesse riguardare solo il Vr sarebbe una presa in giro. Il 70-200 � superbo per altri motivi, il Vr � solo un di pi�.
Paolo Inselvini
Io invece sono convito che tutti gli attuali obbiettivi 17-35 e 28-70 compresi funzioneranno a dovere sull'ammiraglia. Vedremo se sar� smentito.
silvebon
Riporto il giudizio di Sergio Namias sull'obiettivo in questione:
"Questo obiettivo nasce nel 2003 come evoluzione dello storico 80-200/2,8, uno zoom da sempre importantissimo per il corredo Nikon, sul quale i tecnici giapponesi hanno deciso d�implementare la nuova tecnologia VR per la riduzione delle vibrazioni, gi� sperimentata con successo sull�80-400.
Il 70-200/2,8 ha una gamma di focali appena pi� ampia del modello da cui deriva, tuttavia � un obiettivo completamente nuovo, in quanto l�introduzione del gruppo ottico per la stabilizzazione ha costretto i tecnici giapponesi ad un suo completo ridisegno; la riprogettazione inoltre non poteva ovviamente trascurare le nuove esigenze imposte dall�utilizzo di questo zoom sui formati ridotti APS-C delle fotocamere reflex digitali, ed in particolare la necessit� di incrementare le prestazioni sulle frequenze spaziali pi� elevate; impresa non certo facile in quanto ci� obbliga al rispetto di tolleranze strettissime, sia nella lavorazione delle lenti che nel loro montaggio. Ma come vedremo dai grafici MTF il risultato � stato sorprendente.
Vediamo ora lo zoom in dettaglio.
L�elemento di maggiore interesse � il sistema di stabilizzazione, costituito da una coppia di sensori d�orientamento, cio� due giroscopi, e da un gruppo di lenti mobili, comandato da una coppia di motori a bobina VCM (voice coil motors), che funzionano in modo simile ai motori che muovono le membrane degli altoparlanti.
Sono previste due modalit� di funzionamento, normal e active, selezionabili tramite un deviatore posto sul corpo del barilotto; nella prima vengono stabilizzate sia le vibrazioni verticali che orizzontali, tuttavia viene reso comunque possibile il panning, ovvero il movimento volontario orizzontale della fotocamera, utilizzato per seguire un soggetto in movimento, creando un piacevole effetto di mosso sullo sfondo. Il sistema di stabilizzazione infatti riconosce questo lento movimento e non lo compensa. Nel modo active invece vengono stabilizzate tutte le vibrazioni, ed esso risulta particolarmente efficace per le vibrazioni introdotte da un veicolo in movimento.
Il sistema di stabilizzazione VR consente, secondo i tecnici Nikon, un prolungamento dei tempi di circa 3 EV, e questo significa che supponendo di riuscire a fotografare senza mosso con un obiettivo non stabilizzato usando un tempo di 1/250 s (come � prassi con un 200mm), con la tecnologia VR possiamo permetterci di usare anche un tempo di 1/30 s.
L�efficacia della stabilizzazione varia a seconda della capacit� del fotografo di tenere ferma la fotocamera, comunque riteniamo che chiunque possa fotografare con tranquillit� a 1/60s, cosa che ci sembra davvero interessante, considerando che abbiamo anche un obiettivo molto luminoso, f/2.8.
Va infine segnalato che l�uso della stabilizzazione � sconsigliato quando l�obiettivo � montato su treppiede; le vibrazioni trasmesse da quest�ultimo sono infatti di frequenza molto pi� elevata di quella causata dalle mani del fotografo, quindi si potrebbe avere addirittura un effetto negativo. Il problema non si pone invece usando il monopiede.
Lo schema ottico � di grande complessit� in quanto dispone di ben 21 lenti raccolte in 15 gruppi; ben 5 sono realizzate in vetro ED a bassa dispersione; si tratta della seconda e terza lente, entrambe di grandi dimensioni e quindi particolarmente costose; la prima lente invece � in vetro ottico convenzionale, in quanto i vetri a bassa dispersione sono piuttosto �teneri� e risultano quindi pi� facilmente danneggiabili.
Le altre lenti ED sono pi� piccole; due sono poste nella parte centrale ed una subito dopo i gruppi mobili destinati alla stabilizzazione dell�immagine. Va segnalato che la stabilizzazione dell�immagine introduce non piccole difficolt� nella progettazione ottica, in quanto alcune lenti si trovano a dover lavorare decentrate.
La lente frontale, sulla quale possono essere montati filtri da 77mm di diametro, non ruota durante la messa a fuoco, che avviene esclusivamente tramite il movimento di gruppi interni (l�obiettivo � infatti Internal Focus), e ci� agevola l�uso di filtri polarizzatori.
Il diaframma ha 9 lamelle, per una resa piacevole dello sfuocato.
Molto particolare l�attacco per il treppiede. Abbiamo una ghiera solidale col barilotto (non rimovibile quindi) che consente una rotazione dell�obiettivo di 360 gradi; essa dispone di una manopola di blocco; su di essa � presente un foro per il montaggio sul treppiede, non molto profondo; il suo utilizzo potrebbe non essere possibile quindi con tutti i treppiedi, e forse potrebbe sorgere qualche difficolt� anche col movimento della fotocamera, in quanto il gruppo obiettivo- fotocamera risulta molto vicino alla piastra del treppiede; inoltre potrebbe risultare un certo sbilanciamento in avanti del sistema, che potrebbe rendere un po� faticoso l�orientamento della fotocamera; Se per� non si dovessero presentare queste difficolt�, allora la soluzione Nikon risulta la pi� adatta per ridurre al minimo del vibrazioni, in quanto manca totalmente la staffa angolare che essendo dotata di una seppur minima flessibilit�, introduce giocoforza delle vibrazioni.
Se invece le difficolt� dovessero presentarsi, Nikon ha previsto una staffa angolare classica dotata di aggancio/sgancio rapido a coda di rondine, che si fissa alla ghiera dell�obiettivo.
Essa dispone di due fori, entrambi da 3/8 di pollice, uno allineato a quello esistente sulla ghiera ( per minimizzare le vibrazioni) ed uno invece pi� avanzato verso il bordo anteriore dell�obiettivo, per garantire un migliore bilanciamento, utile soprattutto quando vengano utilizzati corpi macchina molto leggeri.
A corredo � fornito un paraluce in plastica sagomato a tulipano, con un ottimo attacco a baionetta, dotato di pulsante di blocco; si tratta di un piccolo accorgimento, ma importante. Pu� infatti succedere di afferrare l�obiettivo dal paraluce; dato il peso non indifferente potrebbe avvenire, in assenza di blocco, un distacco ed una probabile caduta dell�obiettivo.
A corredo troviamo anche un�elegante custodia semirigida rivestita in tessuto impermeabile.
Molto larghe e comode le ghiere per la zoomata e per la messa a fuoco manuale; grazie alla presenza di un motore interno ad ultrasuoni (Silent Wave Motor) la messa a fuoco � rapida e silenziosa ed arriva fino a 1,5m, che si traducono in un rapporto di ingrandimento di 1:6,1 a 200mm; l�ampia e comoda ghiera di messa a fuoco manuale � sempre attiva e consente di intervenire per una correzione anche durante la messa a fuoco automatica. Tramite i tre pulsanti nella parte frontale del barilotto � possibile eseguire il focus lock.
E� possibile limitare la gamma di messa a fuoco, per accelerare l�autofocus, tra 2,5m e infinito.
L�obiettivo � compatibile con i moltiplicatori di focale della serie AF-S.
Va infine segnalata l�assenza della ghiera del diaframma; si tratta infatti di un obiettivo della serie G. E� disponibile sia una versione verniciata nera, che bianca, preferibile per evitare dilatazioni del barilotto ad alte temperature.
La resa MTF � a dir poco stratosferica. Sul pieno formato della pellicola non scendiamo mai al di sotto di un giudizio di eccellente; a f/2,8 le prestazioni sono quasi identiche a quelle ottenibili chiudendo il diaframma; i bordi presentano un comportamento solo di poco inferiore a quello del centro. Incredibile!
Ma altrettanto sensazionale � la nitidezza sul piccolo formato APS-C, dove ovviamente la resa si abbassa, ma alle focali centrali rimane eccellente e solo a quelle estreme si scende ad un giudizio di ottimo. E� la prima volta che diamo un giudizio a 6 stelle per un�ottica utilizzata su formato ridotto.
E� presente una leggera distorsione alla focale minima, contenuta comunque entro livelli pi� che accettabili, che scompare quasi completamente sul formato ridotto. Ben controllata la vignettatura e estremamente preciso il diaframma, la cui valutazione � tuttavia limitata alla correttezza della massima apertura.
Riteniamo in conclusione che nessun professionista che utilizzi fotocamere Nikon possa pensare di escludere dal suo corredo un simile zoom."
Da quanto scritto da Namias sembrerebbe che l'ottica sia gi� ottimizzata per l'utilizzo sui sensori digitali.
Cordiali saluti a tutti gli utenti del forum
ibm
QUOTE(silvebon @ Sep 5 2007, 11:11 AM) *
Riporto il giudizio di Sergio Namias sull'obiettivo in questione:
"Questo obiettivo nasce nel 2003 come evoluzione dello storico 80-200/2,8, .........


ma questi obbiettivi non sono stati progettatti per il ff.
ovvero si utilizzano anche su pellicola?

ho questo ob da qualche mese :quali i diaframmi che danno il meglio...?

salvatore_p.
mi � arrivato ieri...pochi scatti effettuati...ma posso dire che � spettacolare!costruzione al top,bellissimo,cura maniacale nella realizzazione,avevo prima un 80-200 2.8 af-d quindi non � che ero abituato male...piu pesante ancora del bighiera,una velocit� dell'autofocus spettacolare,molto pi� inciso a tutta apertura e scattare a 1-30 a 200 mm di focale(300 in digitale � qualcosa che da assuefazione...)
Esco a fare un po di foto...ho i miei dubbi che uno zoom teleobiettivo possa avere problemi sul ff,forse si potr� migliorare perch� tutto � migliorabile,mah...
Saluti Salvatore
Simone Marri
QUOTE(Maicolaro @ Sep 5 2007, 09:22 AM) *
..
il Vr del 70-200 � di prima generazione, ma di certo se l'aggiornamento dovesse riguardare solo il Vr sarebbe una presa in giro. Il 70-200 � superbo per altri motivi, il Vr � solo un di pi�.


condivido wink.gif
matteoganora
QUOTE(silvebon @ Sep 5 2007, 11:11 AM) *
Da quanto scritto da Namias sembrerebbe che l'ottica sia gi� ottimizzata per l'utilizzo sui sensori digitali.

Questo lo dicevano anche di 17-35 e 28-70... ma li han rifatti entrambi... e un motivo ci sar�.

Purtroppo, bisogna ancora aspettare che ci siano in giro un po di D3 per trarre conclusioni reali...
Per�, se i presupposti sono quelli di Canon che ha gi� da un po sperimentato il FF, le crisi ai bordi affligono pi� i grandangoli dei tele.

E la tecnologia ai nanocristalli ha dei pro e dei contro, sicuramente � stata sviluppata da Nikon in questi ultimi anni per migliorare la tenuta ai riflessi nei supertele, ma anche per migliorare la resa sui sensori.
salvatore_p.
QUOTE(ibm @ Sep 5 2007, 12:31 PM) *
ma questi obbiettivi non sono stati progettatti per il ff.
ovvero si utilizzano anche su pellicola?

ho questo ob da qualche mese :quali i diaframmi che danno il meglio...?

dove da il meglio?tutti i diaframmi!a partira da tutta apertura,da 2.8 in poi...� spettacolare!dipende dall'utilizzo che ne devi fare,dalle condizioni di luce,dal pi� o meno sfocato che voi ottenere e dalla velocit� dell'azione che stai seguendo...scatta e non ci pensare...il risultato sar� all'altezza di sua altezza!
ciao salvatore
Giacomo.B
Calma ragazzi calma, state parlando del miglior zoom 70-200 attualmente in commercio, non esiste un prodotto analogo a livello mondiale che possa contrastare la qualita' di questo obiettivo superbo.
Per quanto riguarda una compatibilita' con le DSLR future ricordo che l'obiettivo in questione e' uscito sul mercato nel 2002, quindi in piena era digitale, sicuramente quindi un prodotto pensato anche per la resa ottimale su tutti e due i formati (analogico e digitale).
Ora innanzitutto non c'e' NESSUNA voce di un pensionamento/aggiornamento di questo obiettivo, le considerazioni fatte fino adesso sui tele circa il loro comportamento sul FF sono tutte veritiere, se poi pensiamo che la D3 ha un sensore leggermente piu' piccolo del FF di Canon proprio per evitare eventuali "problemi" con ottiche "grandangolari"....beh penso che la resa di questo "mostro" sulla nuova DSLR si possa tranquillamente dire gia' che sara' eccellente!
A confutare cio' che dico vi posso dire che ne ho acquistato un esemplare NUOVO di 70-200il mese scorso...

Saluti

Giacomo
robyt
QUOTE(Giacomo.B @ Sep 5 2007, 06:09 PM) *
...se poi pensiamo che la D3 ha un sensore leggermente piu' piccolo del FF di Canon proprio per evitare eventuali "problemi" con ottiche "grandangolari"....
Giacomo,
un decimo di millimetro (sul lato corto oltretutto) dubito fortemente possa avere una qualche influenza sulla resa qualitativa. wink.gif
Lucabeer
QUOTE(matteoganora @ Sep 5 2007, 05:22 PM) *
Questo lo dicevano anche di 17-35 e 28-70... ma li han rifatti entrambi... e un motivo ci sar�.


Il 24-70 lo chiedevano da tempo i pro, come escursione focale e logica evoluzione del 28-70.

Il 17-35 non � mica uscito di catalogo, quindi il 14-24 potrebbe semplicemente essere un'aggiunta, non una sostituzione (n� tanto meno per presunti e ancora non provati demeriti del 17-35).


QUOTE(matteoganora @ Sep 5 2007, 05:22 PM) *
Purtroppo, bisogna ancora aspettare che ci siano in giro un po di D3 per trarre conclusioni reali...


Il succo comunque � questo: finch� non si prova, saranno tutte illazioni. Vedendo come si comporta il 17-35 montato sulle Canon full frame (ovvero molto bene), sinceramente per ora io sono tutto fuorch� preoccupato.
Argox44
Per quanto riguarda il sensore FX della D3, ho letto e cito testualmente:

"grande novit� nella costruzione fisica, , una serie aggiuntiva di microlenti posta sotto il filtro RGB consente di convogliare sul fotodiodo anche i raggi provenienti dalla periferia delle microlenti tradizionali, solitamente inutilizzati"
questo significa anche maggior efficenza anche con le vecchie ottiche,
La strada percorsa da NIKON, secondo il mio parere � quella di fare sensori che abbiano una risposta sempre pi� simile a quella della pellicola,
silvebon
QUOTE(matteoganora @ Sep 5 2007, 05:22 PM) *
Questo lo dicevano anche di 17-35 e 28-70... ma li han rifatti entrambi... e un motivo ci sar�.

Purtroppo, bisogna ancora aspettare che ci siano in giro un po di D3 per trarre conclusioni reali...
Per�, se i presupposti sono quelli di Canon che ha gi� da un po sperimentato il FF, le crisi ai bordi affligono pi� i grandangoli dei tele.

E la tecnologia ai nanocristalli ha dei pro e dei contro, sicuramente � stata sviluppata da Nikon in questi ultimi anni per migliorare la tenuta ai riflessi nei supertele, ma anche per migliorare la resa sui sensori.


Concordo con il fatto che bisogner� provare sul campo la resa del nuovo sensore FX, ma dalle notizie diffuse sembrerebbe che sia stato previsto un sistema per ottimizzare l'assorbimento dei raggi di luce periferici e non perpendicolari alla superficie del sensore.

Sul sito di fotografia.it nelle descrizioni delle caratteristiche annunciate per la nuova D3 viene riportato: "Grandi novit� anche nella costruzione fisica del sensore, dove una serie aggiuntiva di microlenti posta sotto il filtro RGB consente di convogliare sul fotodiodo anche i raggi provenienti dalla periferia delle microlenti tradizionali, solitamente inutilizzabili.".

Per il 28-70 sicuramente lo stimolo � venuto dal 24-70 Canon. Sono curioso di vedere se i problemi riscontrati sui sensori DX (linee nere trasformate in linee blu nei controluce a fortissimo contrasto, barre di cancelli e rami d'albero) saranno accentuati o eliminati sul nuovo formato FX.

Il 17-35 mi pare non sovrapponibile con il 14-24; focali coperte abbastanza dissimili.

Anche con l'85 1.4 ho notato in casi di forti contrasti in controluce lo stesso effetto visto sul 28-70 anche se sicuramente meno accentuato. Purtroppo non ho il 17-35 per cui non posso dire nulla su di esso.

L'unico appunto che posso fare alla Nikon � il non aver previsto il VR sul 24-70.

Un saluto a tutti
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