volevo, se possibile, dare un'avvertenza: chiamatela fotografia essenziale, minimalista, povera, surreale e come volete voi, ma penso sempre sia importante chiedersi cosa possa rendere un comune barattolo vuoto di yogurt su un tavolo marrone, un oggetto degno di attenzione. Altrimenti sarebbe facile: ci mettiamo tutti a fotografare cartacce, lattine vuote, cerchioni di moto e automobili e il gioco e fatto. Invece non � affatto cos�. Quello che rende difficile questo genere di fotografia (difficile anche per me) � il tentare di dare dignit� a qualcosa che di dignit� non ne ha nemmeno un p�. In effetti non sono rari i casi di alcuni fotografi finiti al manicomio frequentando questo genere
Nel caso di bluemonia il "tentativo di nobilitazione" � dato da una certa accuratezza di composizione, di messa a fuoco e giusta coppia tempo/diaframma. Tuttavia, a mio parere, a queste due foto (pi� alla seconda) manca ancora quel "quid" in pi� che le promuova dallo stato di oggetto inerte ed insignificante: la ricerca della luce. La luce, questa sconosciuta, scolpisce i nostri oggetti nei modi pi� impensati e pochissimi si rendono conto che il fotografare � a tutti gli effetti "scrivere con la luce".
Per quel che � stato ed � ancora il frequentare la fotografia minimale, posso dire che � un genere eccellente per ricercare sulla luce e abituare l'occhio al particolare, al frammento. Dopo aver adeguatamente frequentato questo genere, anche una comune fotografia di un paesaggio non sar� pi� la stessa. Ai vostri occhi e probabilmente anche agli occhi degli altri.
Ciao.