QUOTE(ANTENORE @ Sep 26 2007, 01:09 PM)

Il marchio Nolita, fashion brand del gruppo Flash&Partners di Tombolo comissiona questa pubblicit� ad Oliviero Toscani il quale, come sempre, riesce a stupire e di conseguenza a far parlar di se e del problema.
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E giusto che il messaggio rispetti valori morali, dettati dalla cultura dominante, oppure � giusto che il messaggio rompa ogni regola e convenzione pur di arrivare?
Fin dove ci si pu� spingere con la fotografia?
Saluti, Matteo
secondo me il messaggio DEVE rompere gli schemi (e le scatole) se vuole colpire le coscienze, soprattutto se la "cultura" dominante viene imposta.
deve mostrare ci� che la gente non conosce, o peggio ancora si rifiuta di vedere e di capire.
pubblicare quelle foto associate ad un marchio � sbagliato, perch� alla fine il messaggio viene distorto. ma se questo porta comunque ad una riflessione, se pu� servire ad aprire gli occhi a qualcuno, ... pazienza.
quello che invece mi stupisce ogni volta � la reazione della gente alle campagne di toscani.
viviamo in una societ� che ci bombarda di messaggi sbagliati, ma nessuno fa niente per cambiare le cose, e quei pochi che ci provano alla fine si stancano, perch� spesso si ritrovano soli.
e a fare scandalo sono le capagne di toscani o della benetton o della nolita?
ricordate il malato di aids?

riporto un pezzo copiato dal sito benetton relativo a quella campagna:
"La foto di David Kirby ritratto nella sua stanza dell'Ohio State University Hospital nel Maggio del 1990 con al capezzale i familiari, � della fotografa Therese Frare, ed era gi� stata pubblicata come foto giornalistica in bianco e nero su Life magazine nel Novembre del 1990. Aveva gi� vinto nel 1991 il World Press Photo Award, ma � stato grazie all'utilizzo pubblicitario che Benetton ne ha fatto che questa foto ha raggiunto i media mondiali ed ha fatto discutere sul tema della morte per HIV. Tanto che oltre a vincere il premio dell'European Art Director Club per la miglior campagna del 1991, l'Infinity Award dell'International Center of Photography di Houston, e ad essere stata esposta in musei americani, francesi, italiani, svizzeri e tedeschi, nel 2003 la foto � stata inclusa nella raccolta Life 100 Photos that changed the world. I genitori di David, Bill e sua moglie Kay, parteciparono alla conferenza stampa indetta dalla Benetton alla Public Library di New York e mentre su quell'immagine il mondo si divideva tra accuse di cinismo e approvazione, e molte riviste avevano gi� rifiutato la pubblicazione, la madre di David disse: "Noi non abbiamo la sensazione di essere usati ma di usare la Benetton: David parla a voce molto pi� alta ora che � morto che non quando era vivo"."
quando fu lanciata quella campagna io ero un adolescente, di aids non me ne importava niente, ed avevo una vaga conoscenza del problema.
quella foto mi ha colpito, mi ha incuriosito, mi ha spinto a volerne sapere di pi�.
pazienza per il logo verde e bianco, per me era in secondo piano.
che cosa invece mi spaventa?
iniziamo da miss italia? che razza di trasmissione �? sulla rete nazionale poi.
che messaggio comunica? se sei bella avrai successo, se sei brutta sei solo un ... cesso?
detta cosi sembra una grossa banalit�, ma l'anoressia esiste, e non � certo banale.
arriva l'estate? che cosa ci propongono i mezzi di informazione, compresi i telegiornali? centinaia di diete per arrivare in forma alla prova costume..... perch� DEVI essere in forma, altrimenti dietetici ed antidepressivi i nostri sponsor... a chi li vendono?
arriva l'ora di pranzo ed ecco che il portale libero ti augura buon appetito servendoti una bella ragazza seminuda.
perch� questi messaggi non ci colpiscono? perch� nessuno dice niente? perch� tutto questo sembra "normale" quando non lo � affatto?
ed ancora i belli del cinema, le letterine e le letteronze, le top model, la pubblicit� che ci mostra un mondo perfetto, e chi pi� ne ha pi� ne metta.
ma perch� si � arrivati a questo punto? perch� si fa di tutto per affermare un modello sbagliato?
se poi al disagio "estetico" aggiungi i problemi familiari, scolastici, ecc, che ad un adolescente possono sembrare enormi e difficili da gestire, ecco che il gioco � fatto, e tornare indietro � difficile.
ed allora ben venga una campagna pubblicitaria che mette a nudo il problema, che te lo fa vedere dovunque giri lo sguardo, perch� cosi, almeno per un poco, non lo puoi ignorare.
ben venga un messaggio corrosivo del perbenismo e del menefreghismo collettivo.
certo fa schifo pensare che anche per questo ci sia bisogno di uno sponsor, e che qualcuno ci speculi sopra. ma pazienza.
se sar� servito a strappare una sola ragazza al vortice della malattia, meglio che niente.
purtroppo, passato il momento, al posto di quei manifesti rimetteranno delle magrissime modelle a sponsorizzare una borsetta di pelle .... � questo il vero dramma.
http://press.benettongroup.com/ben_it/abou...paigns/history/