Intanto, grazie a tutti quelli che sono intervenuti nel thread.
QUOTE(AndreaTonon @ Dec 16 2007, 11:02 PM)

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Ho sempre saputo che le Canon erano pi� iodonee delle Nikon ma se non sbaglio per il tipo di filtro che possiedono.
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E' vero quanto dici. Ma, purtroppo, si tratta di un ulteriore problema che affligge le fotocamere Nikon quando utilizzate per alcuni tipi di astrofotografia (es., nebulose rosse), cio� sono praticamente "cieche" a determinate lunghezze d' onda e, quindi, non consentono la ripresa di oggetti celesti la cui lunghezza d' onda ricade in questa parte dello spettro. (V. anche la risposta di castorino, pi� avanti).
La soluzione di questo problema necessita della rimozione del filtro al niobato di litio, normalmente anteposto al sensore (con le conseguenze ovvie di decadimento garanzia e possibilit� di danneggiare la fotocamera se la rimozione � fatta da mani inesperte).
Non conosco le Canon, ma pare che riescano a registrare anche queste lunghezze d' onda.
QUOTE(AndreaTonon @ Dec 16 2007, 11:09 PM)

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Riguardo al "RAW" mi pare strano quello che dicono......io ho fatto anche 30 secondi con obiettivo 50 sul cielo notturno e a parte il maggiore chiarore della foto finale dovuta all'inquinamento luminoso ed al pi� accentuato mosso le stelle non impazzivano a zig zag come nelle foto del sito che mi hai segnalato.....Ma come gi� detto prover� la cosa sulla mia pelle.....
ciao
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Dove hai visto, nel link citato, le stelle "a zig-zag"? A me pare che siano mostrati soltanto fotogrammi, scattati con Nikon, in cui, con riduttore di rumore on-camera attivato o disattivato, alcuni corpi celesti di dimensione apparente dell' ordine di uno, o pochi, pixel (magnitudo piuttosto elevata) vengono "fagocitati" dal filtro numerico automaticamente applicato on-camera con esposizioni maggiori di 1 secondo, mentre utilizzando il cosiddetto "metodo 3" (Vedi
Qui il link (contenuto comunque nel sito precedentemente postato), con cui l' esposizione della D70 viene forzatamente interrotta "prima" che la fotocamera completi la seconda esposizione ad otturatore chiuso (dark frame). In tali immagini "tutti" gli oggetti celesti sono visibili (ma, ovviamente, anche qualche hot-pixel!).
QUOTE(castorino @ Dec 17 2007, 12:21 AM)

Esposizioni di 30 secondi hanno poco significato in astro fotografia...,
Perch�? A me risulta che sono tempi spesso utilizzati perch� necessari per riprendere zone di cielo popolate soltanto da oggetti di elevata magnitudine, naturalmente disponendo di adeguati dispositivi di inseguimento.
... i filtri da sostituire a quelli originali si trovano facilmente per Cxxxn non ne ho mai visti x Nikon, le Cxxxn modificate con filtro Baader si possono usare benissimo per fotografia diurna e mantengono pure l'autofocus, io ho DOVUTO comperarne una perch� la Nikon � quasi cieca al rosso delle nebulose mentre Cxxxn le evidenzia pure con il filtro originale, comunque con 15 euro ho acquistato un anello adattatore che mantiene il fuoco all'infinito sulle mie ottiche Nikon, infine con le montature a forcella non si possono fare lunghe esposizioni perch� si incorre nella rotazione di campo, a meno ch� non si usi un derotatore oppure una wedge, che comunque � assai difficile stazionare, ciao
P.S segnalo due comete da fotografare x Natale, la 17P Holmes facilissima perch� di mag.3 e la 8P Tuttle che il 30 dicembre dovrebbe incrociare M33. Per i dati basta andare sul sito UAI
Grazie per la segnalazione. Con l' augurio che le condizioni meteo consentano visione e/o foto!
QUOTE(Franco_ @ Dec 17 2007, 09:49 AM)

Da quello che ho capito io le cose dovrebbero funzionare cos�:
Le stelle che vengono "cancellate" non sono quelle di magnitudine pi� elevata, ma quelle che si troverebbero nella medesima posizione in cui vengono a trovarsi i pixel "rumorosi" generati con il secondo scatto (dark frame).
E' al momento della sottrazione che queste "spariscono"; ovviamente, se non v'� sovrapposizione, non verr� perso nulla.
Purtroppo, ma sempre secondo quanto ho capito io, il fatto di operare la "cancellazione" (sia di hot-pixel, sia di oggetti celesti dello stesso ordine di grandezza) "prima" di memorizzare l' immagine sulla scheda di memoria elimini "anche" gli oggetti celesti, sia se sono coincidenti con un hot pixel, sia se posizionati su una parte "pulita" del sensore (la pulizia dagli hot-pixel � comunque necessaria, ma meno "traumatica" se effettuata "dopo" la memorizzazione e utilizzando appositi software tipo "Iris").
Naturalmente, tutta la problematica viene saltata a pi� pari con l' utilizzo di sensori professionali raffreddati. Ma tali tecnologie esulano dal raggio del mio badget amatoriale!
Ciao a tutti e buon natale. Galeno.