Ciao, in effetti � bene chiarire cosa intendiamo per contrasto: quello originario della scena? Quello riprodotto dall�obiettivo?
Il contrasto, in generale, � inteso come il rapporto tra le zone pi� luminose e quelle meno luminose. Maggiore sar� il contrasto pi� saranno marcate le differenze, con evidente perdita dei toni intermedi (per il b&w grigi). E� importante, poi, fare una precisazione riguardante il trasferimento del contrasto (cosa che interessa noi fotografi) e differenziarlo dal contrasto puro e semplice. Una immagine che riproduca un elevato contrasto, superiore a quello contenuto nella scena, cos� da eliminare le sfumature, infatti, avr� un bassissimo trasferimento del contrasto. Una immagine che, invece, riproduce contrasto solo quando questo � gi� presente nella scena, ed in maniera quanto pi� fedele possibile all�originale, si dir� caratterizzata da un elevato trasferimento del contrasto. Gli obiettivi, fino a qualche anno fa, venivano valutati con il test del potere risolvente (oltre ai test della vignettatura e della distorsione). Questo test, molto criticato per i sistemi di verifica utilizzati che facendo intervenire altre variabili che rischiavano di invalidarlo, teneva esclusivamente conto della capacit� dell�obiettivo di riprodurre dettagli fini (linee per mm). Successivamente ci si � resi conto che un obiettivo ben contrastato, ma con poco potere risolvente, era in grado di produrre immagini in grado di dare una �apparenza� di miglior risolvenza rispetto ad un altro obiettivo con alto potere risolvente e basso contrasto. Per ovviare, inizialmente, a questa mancanza, si � pensato di affiancare ai test del potere risolvente i test del contrasto. Successivamente si � giunti ai test MTF (ovvero Funzione di Trasferimento della Modulazione-contrasto) che oggi conosciamo e che sono una sorta di insieme dei due test precedenti e ci dicono come varia il contrasto al variare della frequenza spaziale. Alla tua domanda risponder� bene l�immagine dei test che potrai consultare in questo link
http://www.adaptall-2.com/lenses/SP_Adapta..._LensIndex.html . Ti riassumo il tutto dicendoti che il diaframma, oltre ad influire sulle classiche cose che sappiamo, influisce anche sul contrasto (ogni ottica esprime il contrasto in maniera diversa ad ogni diaframma ed esiste sempre un diaframma migliore sotto questo aspetto ed uno peggiore). Il diaframma, inoltre, � importante per migliorare la correzione di alcune aberrazioni: cromatiche lineari, sferiche, la curvatura di campo, alcuni gradi di astigmatismo e la vignettatura (che non � una vera aberrazione). In poche parole, il diaframma � molto pi� importante di quanto in genere si pensi.