QUOTE(_Lambretta_ @ Oct 11 2007, 05:31 PM)

Esiste si chiama termocolorimetro... ma ha la funzione inversa di quello che servirebbe con il digitale ovvero quando si usavano le pellicole queste erano tarate per la luce diurna 5600 K o luce artificiale T (Tungsteno) quello che adesso si chiama Wolframio a 3200 K quindi con la pellicola se volevi ottenere i colori "corretti" dovevi adattare quelli della scena alla taratura della pellicola... quindi per ipotesi misuravi la temperatura colore di una scena che era pari a 5200 K per arrivare a 5600 K dovevi effettuare una conversione se la temperatura era pari a 7000 K dovevi effettuare una correzione... con appositi filtri di conversione/correzione... la Kodak con la serie Wratten a gelatina permetteva di effettuare queste operazioni con molta precisione...
Il bilanciamento del bianco invece serve a riportare il bianco a quello che � la naturale visione dell'occhio umano, in sostanza se illumini un foglio di carta bianca con una lampadina, il colore vero non � bianco ma giallo, per� siccome l'occhio � collegato al cervello corregge in automatico il colore del foglio, perch� il cervello sa che il foglio � bianco... il sensore invece no e se non bilanciassimo il bianco ce lo farebbe vedere per il colore reale... cio� giallo...
Salve,ho ben compreso la funzione che aveva il termocolorimetro con la pellicola,ma non ho capito perche' funzionerebbe al contrario con il digitale,se il termocolorimetro rileva xxx Kelvin impostandoli sulla macchina dovrei avere un WB "reale" di quella scena...un po' come per le telecamere che l'hanno intergrato..(il termoc...)sbaglio?
Tempo fa ho fatto alcune prove con un Gossen Six... di un mio amico ed i risultati mi sembravano buoni...
Saluti Gianni MLJ