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masolero@tin.it
Vorrei porre ai frequentatori del forum sicuramente pi� dotti del sottoscritto un quesito poco consono alla rarefatta passione tecnica, ma che mi pare non privo di buon senso pratico.
A quanto si legge, si dice e si verifica anche grazie a testimonianze di eccelsa Scuola(www.npsitalia.it/speciale-d3/) l�uso della nuova D3 consente risultati eccelsi anche con uso costante di sensibilit� elevate (quasi oltre la logica e le comuni abitudini).
A queste condizioni pu� ancora avere senso ricercare ottiche a grande luminosit�, che sono afflitte costantemente da maggior costo e spesso, per forza di cose, da maggior peso ed ingombro o pu� valer la pena di ripiegare su sistemi di pari lignaggio, ma un po� pi� sacrificati nella massima apertura ?
grazie.gif Saluti a buone foto a tutti
Ernesto Torti
QUOTE(masolero@tin.it @ Dec 7 2007, 09:51 PM) *
A queste condizioni pu� ancora avere senso ricercare ottiche a grande luminosit�, che sono afflitte costantemente da maggior costo e spesso, per forza di cose, da maggior peso ed ingombro o pu� valer la pena di ripiegare su sistemi di pari lignaggio, ma un po� pi� sacrificati nella massima apertura ?


Certo che ha senso avere ottiche di alta luminosit� :

Se la macchina la miglior qualit� ce l'ha, a 200iso...io questi uso...(non tutti usano gli alti iso, vedi paesaggisti e fotografi di natura, alla ricerca del max dettaglio)

Un ottica luminosa, fa giungere sui sensori AF, pi� luce, quindi l'AF � anche pi� veloce poich� viene rilevato meglio il contrasto del soggetto, facilitandone meglio l'aggancio l'aggancio dello stesso

Le ottiche luminose, mediamente, sono pi� curate otticamente, hanno prestazioni superiori (per i supertele....sicuro al 100%)

Ha senso...ha senso...fidati.
WalterB61
Comunque la si voglia girare i sensori rendono al meglio alle basse sensibilit�.
Questa storia del rumore mi sembra sia diventata una fissa.........
Ma quando usavate la pellicola quante volte avete acquistato e usato diapositive a 400 iso????

Le ottiche luminose non sono semplicemente pi� luminose, in genere hanno una nitidezza superiore, una qualit� costruttiva migliore e permettono un controllo migliore dello sfocato.
Ernesto Torti
QUOTE(WalterB61 @ Dec 7 2007, 10:08 PM) *
permettono un controllo migliore dello sfocato.


Lo sfocato...mi son scordato una delle cose pi� importanti, meno male che lo hai menzionato.

Luminoso � meglio... rolleyes.gif
Moua
Io con la mia macchina non ho problemi di rumore eccessivo, ma dover alzare la sensibilit� anche in condizioni di luce decente a causa del 3.5 che arriva a 5.6!!!! nei miei zoom, sinceramente mi fa girare abbastanza le scatole. E' per questo che ho appena comprato il 50 1.8!!
giannizadra
Il diaframma serve fondamentalmente a due cose:

a) a poter impostare un tempo di posa adeguato alle esigenze di ripresa in condizioni di illuminazione diverse;
cool.gif a decidere l'aspetto della foto operando selettivamente sulla profondit� di campo.

La possibilit� di impostare con pochi danni una sensibilit� ISO elevata consente opzioni molto maggiori per quanto riguarda il punto a).
Rispetto al cool.gif ti aiuta ad aumentare la profondit� di campo consentendo diaframmi pi� chiusi a parit� di luce disponibile, ma non a ridurla.
Se vuoi isolare il soggetto dallo sfondo, alzare gli ISO non serve; ti serve una grande apertura di diaframma. Se non ce l'hai... wink.gif

Inoltre la combinazione diaframma aperto + ISO elevati ti consente di operare in luce scarsissima.
Pi� puoi aprire il diaframma e pi� puoi elevare il limite ISO impunemente (o quasi), meno luce ti serve per portarti a casa una foto accettabile.

masolero@tin.it
Rimgrazio tutti coloro che mi hanno voluto cortesemente rispondere e condivido ovviamente in linea di massima le corrette affermazioni (soprattutto quella relativa all�autofocus).
Il mio spirito era peraltro assai pi� pratico:
tenuto conto che :
1) si sta parlando di materiale prezioso e fornito da casa (Nikon) o case sempre di alto profilo e che quindi la qualit� assoluta non pu� n� deve mai decadere sotto certi limiti
2) va da s� che, a parte gli imbonitori di bassa lega sempre ad un maggior prezzo deve corrispondere una maggior qualit�
Avevo premesso che il mio era un ragionamento essenzialmente pratico.
Per quanto ad esempio riguarda un�ottica da pieno tele (tipo il 300 mm), a parte il sottile piacere di acquistare un autentico �gioiello� (ed il piacere del lusso, come insegnano bene le griffes pi� famose si paga a caro prezzo) offre un vero corrispettivo tecnico a vostro avviso affrontare una spesa di pi� di tre volte per il 300 2.8 VR o vale la pena di accontentarsi del 300 mm f4 ? Anche se si volesse escludere la versione VR, anche il �vecchio� 300 f.2.8 costava e costa (oggi credo si trovi solo pi� usato) sensibilmente pi� caro. (E la sua scomodit� per peso e dimensioni � inequivocabile)
In altre parole, i progressi (a mio avviso enormi) che ci sono stati nel superare il problema del rumore (che con buona pace del gentile Walter almeno per la mia modesta esperienza restava uno dei pi� fastidiosi nelle risultanze qualitative del digitale) potr� forse in un futuro anche modificare le nostre abitudini di base ?
Ai tempi dei tempi (chi scrive purtroppo per lui � abbastanza datato) in ambito tradizionale, il �nemico� (quando non fosse un effetto voluto espressamente) era la �grana�.
Quando ho iniziato a scattare le prime diapositive lo standard erano i 18 DIN (si parametrava ancora secondo la scala tedesca) e l�esigenza di ottiche luminose o superluminose era gi� sentita addirittura sugli obbiettivi considerati �normali�.
La macchine allora (che almeno per noi amatori erano rigorosamente vendute IN BUNDLE col 50 mm, tutte tranne NIKON) montavano pressoch� sempre un f.2.8.
I pi� patiti (ed i pi� abbienti) fra noi acquistavano a parte il f:2, o l�1.8 e mi par di ricordare addirittura dei 50 mm f:1.4 !
Un�altra bella battaglia la si combatteva in camera oscura dove si tentavano esperimenti prettamente chimici (ricordo i mitici prodotti tetenal) per �tirare il collo� alle pellicole esposte dopo aver falsato la loro sensibilit� nominale verso l�alto.
Resta innegabile alla prova dei fatti che a mano a mano l�evoluzione tecnica dei supporti ha modificato il quadro. (Per quanto riguarda il B&N, ILFORD ha mio avviso ha giocato un ruolo fondamentale in questa dinamica), ed il tutto ha determinato una modificazione dei parametri di �livello basale�
Oggi mi pare assodato che la luminosit� �standard� di un obbiettivo considerabile buono sia f.2,8 e la sensibilit� �minima standard� ISO 200.
Senza alcuno spirito polemico, sia ben chiaro, mi stavo solo ponendo il problema se, tenuto conto delle nuove indubbie migliorie che paiono aver trovato in D3 un significativo riscontro pratico, non si stia per vivere una nuova reale evoluzione anche nel senso di stabilire nuovi punti di partenza per definire la �normalit��
Grazie ancora a tutti

giannizadra
QUOTE(masolero@tin.it @ Dec 8 2007, 11:15 AM) *
Avevo premesso che il mio era un ragionamento essenzialmente pratico.
offre un vero corrispettivo tecnico a vostro avviso affrontare una spesa di pi� di tre volte per il 300 2.8 VR o vale la pena di accontentarsi del 300 mm f4 ?
Oggi mi pare assodato che la luminosit� �standard� di un obbiettivo considerabile buono sia f.2,8 e la sensibilit� �minima standard� ISO 200.
Senza alcuno spirito polemico, sia ben chiaro, mi stavo solo ponendo il problema se, tenuto conto delle nuove indubbie migliorie che paiono aver trovato in D3 un significativo riscontro pratico, non si stia per vivere una nuova reale evoluzione anche nel senso di stabilire nuovi punti di partenza per definire la �normalit��
Grazie ancora a tutti


Ragiono anch'io su di un piano essenzialmente pratico.
Non credo si possa definire uno standard di "normalit�" in ordine alla luminosit� max. di un'ottica, n� ieri, n� ora. Ci� che � "normale" per un impiego, pu� essere troppo poco per un altro.
Per un fotografo di eventi sportivi "indoor" sar� sempre preferibile il teleobiettivo pi� luminoso disponibile; per il paesaggista fanno premio altre doti.
Per un ritrattista, la maggiore luminosit� max. sar� importante per isolare il soggetto (o un dettaglio di esso) riducendo la pdc. Preferir� quindi un f/1,4, indipendentemente dagli ISO.
300/2,8 o 300/4 ? Per la fotografia sportiva, sicuramente l' f/2,8; per...me basta e avanza l'f/4.
La differenza di prezzo tra i due, comunque, non � motivata solo dallo stop in pi�.
Poter scattare con qualit� elevata ad alti ISO sposta, certo, tutti i limiti.
Ma qualunque sia il valore ISO utilizzabile e utilizzato, a f/2,8 ti baster� sempre met� della luce che ti servirebbe per scattare a f/4 con lo stesso tempo di posa. wink.gif



Mauri.s
QUOTE(masolero@tin.it @ Dec 8 2007, 11:15 AM) *
..
In altre parole, i progressi (a mio avviso enormi) che ci sono stati nel superare il problema del rumore (che con buona pace del gentile Walter almeno per la mia modesta esperienza restava uno dei pi� fastidiosi nelle risultanze qualitative del digitale) potr� forse in un futuro anche modificare le nostre abitudini di base ?
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Oggi mi pare assodato che la luminosit� “standard” di un obbiettivo considerabile buono sia f.2,8 e la sensibilit� “minima standard” ISO 200.
Senza alcuno spirito polemico, sia ben chiaro, mi stavo solo ponendo il problema se, tenuto conto delle nuove indubbie migliorie che paiono aver trovato in D3 un significativo riscontro pratico, non si stia per vivere una nuova reale evoluzione anche nel senso di stabilire nuovi punti di partenza per definire la “normalit�”

La tua � un'affermazione complessa che prende in considerazione diversi settori.
A parere mio la maggior prestanza agli alti Iso porter� sicuramente ad un altro modo di fotografare,
pi� impostato sull' impostazione della macchina che sulla tecnica fotografica.
Un esempio pratico, di modifica, � stato il cambiamento delle nozioni fotografiche con l'evento dell'elettronica (es. molti non conoscono la profondit� di campo e l'esposizione)

Sulla luminosit� “standard” mi sento di precisare che attualmente � si, di 2,8 come dici, ma per uno zoom, non per focale fissa. Probabbilmente questa apertura � ritenuta "accettabile" al giono d'oggi per un buon rapporto dimensinale, resa, costo. Ma non mi sento di dire che questa sia definitiva, appena il progresso globale (dei diversi componenti) fotografico lo permetta.
Le case produttrici hanno anche il problema del costo finale del prodotto ed oggi una appertura maggiore non � cos� sentita, dalla maggioranza dei fotografi, per doverla proporre sul mercato.
Esiste ancora, per fortuna, una ristretta serie di persone che � disposta ad investire maggiori denari per ottiche pi� particolari ed auguro ci sia sempre, visto il "piacere" che si ha con questi gioielli.

Nell'ultima frase sembrerebbe che ti sia perso qualcosa.. nel senso che non stiamo vivendo "una nuova reale evoluzione", in quanto questa �, ormai, da molto tempo in atto, come sempre. L'unica "novit�" � che in questa nuova macchina ci sono un concentrato di innovazioni da molto tempo attese, anche in modo inconscio, perfino da "vecchi" fotografi e ci� la fa apparire "come una lampadina che si accende nel buio".

huh.gif La normalit� � sempre una "media" di fattori che si pu� definire sempre dopo, non prima.
Se sar� normalit� vorra dire che ci aspettano, ne sono sicuro, altre meravigliose innovazioni.

Saluti rolleyes.gif
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