pitraf
Sep 10 2004, 10:31 AM
Prima di tutto un saluto a tutta la Community!
Veniamo al dunque...
ad agosto ho fatto delle foto con la mia D70 in una vallata ed alcune di queste le ho fatto stampare.
Mi sono trovato successimente ad analizzarle con un mio amico nikonista, ma attaccattissimo alla tecnologia analogia della pellicola, e questi mi ha fatto tutto un discorso sulla bidimensionalita di un sensore digitale nei confronti della tridimensionalit� della pellicola, portandomi l'esempio che avevamo sotto gli occhi di una di quelle fotografia che stavamo guardando e che allego.
In particolare, guardando la foto, mi faceva notare come tra i due fusti degli alberi sulla destra e la roccia dietro di essi non ci sia profondit�, facendo sembrare tutto "piatto".
In effetti a primo impatto la sensazione che ho avuto � stata proprio quella!
Quanto mi ha detto quel mio amico � proprio tutto vero? Oppure � la mia foto che � sbagliata, intendo dire nella tecnica. C'� qualche trucchetto da adottare?
Grazie in anticipo per gli interventi.
Antonio C.
Sep 10 2004, 10:36 AM
Queste sono considerazioni abbastanza campate per aria.
In che condizioni � avvenuto il confronto? (� avvenuto un confronto?)
Cosa vuol dire piattezza? Povert� di toni? Spero non si riferisca a questioni di schicciamento prospettico, se no la lacuna (del tuo amico) � abbastanza grave.
Piattume rispetto acosa? A delle dia proiettate, a delle stampe a colori, a delle stampe da dia, a delle stampe in BN?
Un p� vaga come considerazione, non trovi?
Come del resto, molte di qs "considerazioni".
Quella che vedo io � una foto su una pagina web a 72 dpi (!!!!!!!!!), adattata al profilo colore del mio monitor, non eccezionalmente contrastata, n� ricca di toni in partenza.
Quindi?
Claudio Orlando
Sep 10 2004, 10:43 AM
Che ti devo dire...fin'ora ho visto una quantit� di immagini digitali e fra queste ne ho trovate di piatte e non. Credo per� che questo dipenda dalla luce presente al momento, dall'ottica impiegata e da molti altri fattori.
Non so a che focale tu abbia scattato l'immagine allegata ma, a parte che la luce che colpisce la cascatelle e le rocce "�" piatta credo che se tu avessi usato o potuto usare lo zoom in tuo possesso alla focale minore, forse quel senso di poca profondit� sarebbe scomparso.
KC1975
Sep 10 2004, 10:49 AM
QUOTE |
la bidimensionalita di un sensore digitale nei confronti della tridimensionalit� della pellicola |
questa entra nel libro che sto preparando sulle frasi pi� comiche raccolte in rete 
chiedigli se vuole dei diritti sulla frase o se posso farne l'uso che preferisco..
fabryhorus
Sep 10 2004, 10:50 AM
Ciao. Sinceramente dal basso della mia ignoranza in materia non riesco a capire come si possa parlare di tridimensionalit� della pellicola; forse che le fotografie scattate in analogico possano dare sensazioni di profondit� diverse da quelle digitali ?

. Sinceramente mi pare improbabile per non dire impossibile.
Tutt'al pi� � un discorso di prospettiva dell'immagine inquadrata o di ombre o di diversit� di aperture di diaframma che possono "restituire" la tridimensionalit� ad un'immagine stampata o visualizzata che dir si voglia.
Nello specifico della tua immagine l'unica cosa che potrebbe "tradirla" � la casuale mancanza di ombre degli alberi sulla roccia retrostante ma, ad esempio, giocando con un diaframma pi� aperto e sfocando leggermente il primo piano si sarebbe tornati a vederne la prospettiva. Questo almeno il mio modestissimo parere.
KC1975
Sep 10 2004, 10:51 AM
QUOTE |
Tutt'al pi� � un discorso di prospettiva dell'immagine inquadrata o di ombre o di diversit� di aperture di diaframma che possono "restituire" la tridimensionalit� ad un'immagine stampata o visualizzata che dir si voglia. Nello specifico della tua immagine l'unica cosa che potrebbe "tradirla" � la casuale mancanza di ombre degli alberi sulla roccia retrostante ma, ad esempio, giocando con un diaframma pi� aperto e sfocando leggermente il primo piano si sarebbe tornati a vederne la prospettiva. |
pitraf
Sep 10 2004, 10:52 AM
In effetti non c'� stato un confronto a parit� di foto fatte con entrambe le tecnologie.
Il mio amico mi faceva notare come i due fusti e la roccia ad un primo approccio sembrassero sullo stesso piano, quasi che la roccia non si trovasse ad una distanza maggiore.
E' quindi solo un problema di prospettiva?
KC1975
Sep 10 2004, 10:53 AM
Pi� che di prospettiva credo sia una questione di profondit� di campo. Magari utilizzando una lunghezza focale diversa e diaframmando in base al risultato voluto sarebbe saltato fuori uno scatto ben diverso, molto meno "piatto" pi� prospettico.
Daniele R.
Sep 10 2004, 10:56 AM
QUOTE (pitraf @ Sep 10 2004, 11:31 AM) |
la bidimensionalita di un sensore digitale nei confronti della tridimensionalit� della pellicola |
� tutta aria fritta!
Sopratutto senza avere il raffronto della stessa identica immagine scattata nelle medesime condizioni con una SLR
Spesso il digitale propone l'esatto contrario di quello sostenuto dal tuo amico
fabryhorus
Sep 10 2004, 10:58 AM
Inoltre vedendo il movimento ben interpretato dell'acqua direi che sia comunque difficile definire "piatta" ad oltranza l'immagine
Claudio Orlando
Sep 10 2004, 10:59 AM
QUOTE (rdfoto @ Sep 10 2004, 11:56 AM) |
Spesso il digitale propone l'esatto contrario di quello sostenuto dal tuo amico |
Purch� non si vada da un eccesso all'altro
gio
Sep 10 2004, 11:00 AM
A me sinceramente, vista cos� com'�, sembra una di quelle foto col classico cielo coperto che appiattisce tutto.
nicesmile
Sep 10 2004, 11:02 AM
Per quanto non sia il file originale,
� meno piatta cos� ?
L'hai trattata con qualche programma di fotoritocco prima di stamparla?
pitraf
Sep 10 2004, 11:09 AM
QUOTE (nicesmile @ Sep 10 2004, 11:02 AM) |
Per quanto non sia il file originale, � meno piatta cos� ? L'hai trattata con qualche programma di fotoritocco prima di stamparla? |
Beh, si, leggermente, non in maniera cos� netta.
Ziokurta2002
Sep 10 2004, 11:19 AM
Anche secondo me � solo una questione di luce (cielo copero) e di diaframma... un'aggiustatina col fotoritocco per marcare luci ed ombre ed aumentare un pochino il contrasto gi� la migliorerebbe parecchio. Infatti, pi� che un problema di prospettive tra albero ed acqua mi sembra un generale appiattimento della foto stessa dovuto alle luci. Ho provato a lavorarci un po' anch'io dall'ufficio (non c'avevo nulla da fare ok?

) e usando solo il Photo editor di microsoft mi � venuto questo... mi sembra gi� un pochino meglio, che ne dici?
OT x nicesmile: belle le foto sul sito... posso chiederti come hai ottenuto quella tinta di seppia sulla foto del bambino sdraiato sul letto?
Paolo
marcofranceschini
Sep 10 2004, 11:22 AM
QUOTE (pitraf @ Sep 10 2004, 10:31 AM) |
Mi sono trovato successimente ad analizzarle con un mio amico nikonista, ma attaccattissimo alla tecnologia analogia della pellicola, e questi mi ha fatto tutto un discorso sulla bidimensionalita di un sensore digitale nei confronti della tridimensionalit� della pellicola, portandomi l'esempio che avevamo sotto gli occhi di una di quelle fotografia che stavamo guardando e che allego.
Quanto mi ha detto quel mio amico � proprio tutto vero? Oppure � la mia foto che � sbagliata, intendo dire nella tecnica. C'� qualche trucchetto da adottare?
Grazie in anticipo per gli interventi. |
Ciao
� vero fino ad certo punto.L'effetto di immagine piatta che tu hai rilevato � reale ,in effetti nella tua immagine il contrasto � poco e senza contrasto la "tridimensionalit�" di cui parlava il tuo amico va a farsi benedire. Nelle riprese digitali � necessario impostare correttamente alcuni parametri per avere dei buoni risultati ,fermo restando che � possibile intervenire nella fase successiva alla ripresa,variando,correggendo eventuali errori di impostazione iniziale.
Immagino che ci� che hai mostrato sia il file prodotto dalla fotocamera e non credo che tu abbia effettuato delle correzioni,neanche minime ,necessarie sempre (o quasi ) per avere degli ottimi risultati....
dimmi se nell'allegato trovi delle differenze nella tridimensionalit� dell'immagine ,ma anche nei colori....non sono trucchetti quelli che vengono adottati nella fase di post ripresa ,ma interventi importanti quasi quanto quelli che esegui in fase di ripresa,il problema del digitale � che bisogna studiare, bisogna imparare e soprattutto ci si deve applicare....ma non � cos� per ogni cosa che facciamo...se la vogliamo fare bene???
ciao
Marco
nb:nell'allegato c'� l'immagine che ci hai proposto ,la seconda � trattata conCapture e PS ,la terza solo con PS
...3 minuti in tutto di lavoro!!!
nicesmile
Sep 10 2004, 11:24 AM
QUOTE (pitraf @ Sep 10 2004, 11:09 AM) |
QUOTE (nicesmile @ Sep 10 2004, 11:02 AM) | Per quanto non sia il file originale, � meno piatta cos� ? L'hai trattata con qualche programma di fotoritocco prima di stamparla? |
Beh, si, leggermente, non in maniera cos� netta. |
Certo cos� � un p� forzata.
Ma il bello del digitale � proprio il fatto che ci puoi lavorare su.
Comunque anche secondo me tutto dipende dal fatto che c'erano nuvole oppure il soggetto era in ombra.
Detto per inciso mi sembra che ci sia un pelo sul sensore.
nicesmile
Sep 10 2004, 11:29 AM
QUOTE (Ziokurta2002 @ Sep 10 2004, 11:19 AM) |
OT x nicesmile: belle le foto sul sito... posso chiederti come hai ottenuto quella tinta di seppia sulla foto del bambino sdraiato sul letto? Paolo |
Nikon Editor:
Tool palette 1
General adjusments
Effect
Sepia
gio
Sep 10 2004, 11:32 AM
QUOTE (nicesmile @ Sep 10 2004, 11:02 AM) |
Per quanto non sia il file originale, � meno piatta cos� ? L'hai trattata con qualche programma di fotoritocco prima di stamparla? |
Ciao NiceSmile,
posso sapere cosa hai fatto per dargli quella tinta?
Grazie!
nicesmile
Sep 10 2004, 11:47 AM
QUOTE (gio @ Sep 10 2004, 11:32 AM) |
QUOTE (nicesmile @ Sep 10 2004, 11:02 AM) | Per quanto non sia il file originale, � meno piatta cos� ? L'hai trattata con qualche programma di fotoritocco prima di stamparla? |
Ciao NiceSmile, posso sapere cosa hai fatto per dargli quella tinta?
Grazie! |
Con PS (ho la versione inglese):
Image
Adjustments
Auto contrast
Auto color
Con Nikon Capture:
Color booster
Nature
Level 40
Con Nikon Editor:
Tool palette 1
General adjustments
Sharpening low
In tutto:
meno di un minuto
pitraf
Sep 10 2004, 12:08 PM
Sono proprio contento... ogni discussione rappresenta uno stimolo in pi� per approfondire nuovi aspetti e migliorare ed implementare il proprio know-how.
Jazz
Sep 10 2004, 12:24 PM
QUOTE (pitraf @ Sep 10 2004, 10:31 AM) |
.... mi ha fatto tutto un discorso sulla bidimensionalita di un sensore digitale nei confronti della tridimensionalit� della pellicola..... |
Ciao, tralasciando i commenti alla foto ritengo che tale affermazione sia assolutamente priva di fondamento.
La "Tridimensionalit�" di una foto puo' dipendere da diversi fattori quali:
Le condizioni di illuminazione
La tipologia della scena
La scelta dell'ottica e la sua carattteristica.
La profondit� di campo
La qualit� dell ottica
A meno che non si abbia una foto stereoscopica e la si osservi con apposito visore le immagini saranno sempre bidimensionali e ogni parvenza di 3D sar� solo illusoria.
Alcune ottiche di particolare pregio offrono una maggiore "Plasticit�" dell'immagine; questo termine non va inteso come plastica in senso di materiale, ma come (fra le altre cose) la maggiore capacit� di restituire la gamma tonale in grado di ricostruire quelle sfumature e dettagli che contribuiscono a fare "sembrare" tridimensionale una immagine bidimensionale, offrendo un senso di maggiore profondit�.
Quello che il tuo amico dice (almeno come tu lo hai riportato) sono sciocchezze.
Ciao.
Furetto
Sep 10 2004, 03:34 PM
Sto scoprendo il mondo delle foto digitali piano piano...
ho sempre fotografato in pellicola ed in studio si passa dal 24x36 al 13x18.
Beh, circa 2 mesi orsono ho potuto avere l'onore e la fortuna di vedere ed analizzare un libro fotografico fatto da un mio conoscente" fotografo professionista" tutto scattato in digitale.. certo ha usato un dorso per il 6x6 per cui costi di apparecchiatura eccc...
ma quello che mi ha lasciato esterrefatto � stato quando mi ha detto che erano foto digitali.....
Posso solo dire che non c'� storia....questo � il futuro che piaccia o meno.
Moreno
Felix B.
Sep 10 2004, 04:19 PM
Sostanzialmente sono d'accordo con le affermazioni di Jazz..oggi ti faccio il filo

, credo che se una fotografia emana senso di tridimensionalita' la casuale sia sempre da ricercare nella luce.....ma non e' l'unica ragione perche' oggi con obiettivi performanti e settaggi particolari sugli apparecchi siamo in grado di tirar fuori ottimi risultati anche in condizioni di luce pessima.
morgan
Sep 10 2004, 05:10 PM
QUOTE (Felix-one @ Sep 10 2004, 05:19 PM) |
Sostanzialmente sono d'accordo con le affermazioni di Jazz..oggi ti faccio il filo , credo che se una fotografia emana senso di tridimensionalita' la casuale sia sempre da ricercare nella luce.....ma non e' l'unica ragione perche' oggi con obiettivi performanti e settaggi particolari sugli apparecchi siamo in grado di tirar fuori ottimi risultati anche in condizioni di luce pessima. |
Ciao Felix, sostanzialmente concordo con le tue affermazioni e quelle di Jazz. La direzione da cui proviene la luce, unitamente alla sua qualit�,pu� creare effetti del tutto particolari. Luci, ombre e colori contribuiscono, a creare la composizione, e soprattutto l'impatto visivo dell'immagine. Non � certamente facile, quando si scatta una fotografia, rendersi conto dell'effetto che avranno la disposizione e l'intensit� delle luci e delle ombre, necessita quindi una buona dose d'intuizione per vedere esattamente il gioco delle luci e delle ombre, anche se poco appariscente, e per immaginare quale esito avr� sull'immagine.
dallostomauro
Sep 10 2004, 05:21 PM
Che bello...oggi siamo tutti daccordo con trutti...non mi pare vero...
DAF
Sep 10 2004, 06:05 PM
per cortesia SCIPPA la reflex chimica al tuo amico, digli di comprarsi una bella compatta canon e che dicesse meno str.....l'appiattimento del digitale in confronto alla pellicola.....ma per piacere....
Felix B.
Sep 10 2004, 07:29 PM
QUOTE (dafiero @ Sep 10 2004, 06:05 PM) |
per cortesia SCIPPA la reflex chimica al tuo amico, digli di comprarsi una bella compatta canon e che dicesse meno str.....l'appiattimento del digitale in confronto alla pellicola.....ma per piacere.... |
.....sta boooono.
DAF
Sep 10 2004, 08:11 PM
ok ok , e che oggi mi giravano particolarmente e avevo gi� eseurito la mia dose di diplomazia quotidiana, st� calmino calmino.....giuro
Lambretta S
Sep 10 2004, 08:23 PM
ivano
Sep 11 2004, 03:42 AM
QUOTE (pitraf @ Sep 10 2004, 10:52 AM) |
Il mio amico mi faceva notare come i due fusti e la roccia ad un primo approccio sembrassero sullo stesso piano, quasi che la roccia non si trovasse ad una distanza maggiore.
|
Penso che il tuo amico fotografo intendesse riferirsi al fatto che la fotografia digitale �, tendenzialmente, tutta "pi� a fuoco" nel senso che, con un sensore pi� piccolo, alla stessa focale equivalente del 24x36mm la profondit� di campo � superiore (ne � un esempio eclatante quello che succede con compatte in cui il sensore � ancora pi� piccolo che nelle reflex) e quindi "separa" meno i piani dell'immagine. In effetti questa � l'unica ragione per cui auspicare sensori di dimensioni generose perch� altimenti sarebbe meglio spingere sulla miniturizzazione con proporzionale diminuzione di dimensione degli obiettivi.
Per�, rientrando nel merito, c'� da dire che quello stesso fotografo dovrebbe parlare di "bidimensionalit�" della pellicola per il formato 24x36 rispetto alla "tridimensionalit�" di quella per il medio formato e di quest'ultima rispetto a quella per il grande formato... non � pi� finita...
DAF
Sep 11 2004, 09:05 AM
.....LE OTTICHE, PARLATE DI OTTICHE, CONFRONTATE MA LE OTTICHEEEEEEEEEEE.,E TUTTO CIO' CHE NE CONSEGUE, POI PARLIAMO DI SENSORI E SUPPORTI DI CATTURA DELLA LUCE (PELLICOLA O CCD).....
robertogregori
Sep 11 2004, 09:11 AM
QUOTE (pitraf @ Sep 10 2004, 10:31 AM) |
................. ma attaccattissimo alla tecnologia analogia della pellicola......... |
scusate se mi intrometto,
premesso che sono d'accordo su quanto detto dal punto di vista tecnico, personalmente ritengo che il problema sia...nella mente del Tuo amico..
Mi riferisco alla umana difficolt� a cambiare le ns. abitudini e variare le ns. certezze: quello che ti e' successo con il Tuo amico mi ricorda tanto una scena di (tanti) anni fa' quando giovanissimo alle prime armi ed il mio "tutor" fotografico mi diceva come le vere foto si fanno solo con il banco ottico, qualcosa di decente si poteva fare con il medio formato ed il 35 mm era solo una cosa ignobile per dilettanti!
io non capivo perch� (le pellicole 35 mm erano gi� decenti e gli obiettivi pure...io allora usavo una gia vecchia nikon F, poco + giovane di me); per dimostrare la sua tesi prese da un angolo della sua camera oscura una foto appesa che sarebbe stata brutta anche se realizzata con il migliore banco ottico!(nessun parallelo alla Tua foto ovviamente! ).
io rimasi della mia idea,ovvero che con il 35 mm si potevano fare belle foto, idea che e' rimasta radica in me per anni e che si e' rafforzata con il miglioramento dei materiali e delle pellicole.
quando sono uscite le prime digitali (a dischetto.....)io ne ho acquistata una per ragioni di lavoro, ma continuavo a sorridere pensando "queste non sono foto!...guarda che schifo di qualit�!"; poi sono arrivate le 3-4 Mpixel e dicevo a me stesso usandole "forse la definizione e' discreta, c'e' il vantaggio della post produzione e del costo marginale 0, ma niente di paragonabile a una bella foto fatta con le mie Nikon reflex anologiche...al max posso usarle x il compleanno dei figi..."
poi sono uscirte le reflex digitali, prima con molti problemi e poi comunque irraggiungibili come prezzo...ma ho avuto modo di provarle...ed ho dovuto mio malgrado cambiare idea, ovvero che CON UNA DIGITATE SI POSSONO FARE OTTIME FOTO!.ma non e' stato facile come non era facile per il mio vecchio maestro accettare il 35 mm!
a quel punto ho atteso la D70 che ora e' l'unica reflex del mio parco che continuo ad usare (sto' pensando se fare un secondo corpo o prendere una D100).
scusandomi per la prolissit�
concludo...dimostra sul campo che si sbaglia...con splendide foto come sai fare...vedrai che cambia idea anche lui
ciao e buone foto
roberto
pitraf
Sep 11 2004, 09:39 AM
QUOTE (robertogregori @ Sep 11 2004, 09:11 AM) |
concludo...dimostra sul campo che si sbaglia...con splendide foto come sai fare...vedrai che cambia idea anche lui
|
Grazie per l'incoraggiamento! Ti confesso che non essendo molto pratico, essendomi avvicinato alla fotografia da un paio di anni a questa parte, mi era preso un po' di sconforto, per� grazie a tutti voi ora c'� ancora pi� voglia di crescere!
pitraf
Sep 14 2004, 12:39 PM
Ho avuto ancora modo di parlare con quel mio amico, il quale mi ha fatto leggere un articolo scritto dal noto Maurizio Micci, intitolato "Alta fotografia - pellicole e sensori", comparso sul numero di agosto di "fotografare".
Cito testualmente cosa dice in un passaggio parlando della pellicola relativamente alla riproduzione dei colori: "... ci� significa che le radiazioni incidenti agiscono nello spessore dell'intero pacchetto, e possono esporre - in relazione alla loro intensit� e colore - gli strati pi� esterni o quelli sottostanti o anche entrambi. Insomma il sistema pu� agire in profondit�, e quindi ogni punto della pellicola pu� registrare e riprodurre qualunque sfumatura. Nella fotografia digitale questa azione in profondit� non � possibile, in quanto il sensore con tutti i suoi pixel, bench� numerosi, si trova su un solo piano...."
Antonio C.
Sep 14 2004, 12:45 PM
Chiacchiere.
Alla fine, questa "impressione multipla" sui diversi strati, cosa produce in un determinato punto? Un colore, un colore solo. Se mi dici che qs si presta a transizioni nelle sfumature pi� dolci, ti rispondo che in digitale tutto ci� � semplicemente affidato all'algoritmo colore, a quanto � raffinato.
Comunque togliti dalla testa che guardare una foto sia qualcosa di simile ad osservare un ologramma, con colori indipendenti su strati indipendenti a profondit� diverse. Quello che vedi � semplicemente il risultato di una sintesi additiva (o sottrattiva) di colori.
ciao
DAF
Sep 14 2004, 01:10 PM
...e ovviamente su un solo piano.....
Jazz
Sep 14 2004, 01:30 PM
QUOTE (pitraf @ Sep 14 2004, 12:39 PM) |
Ho avuto ancora modo di parlare con quel mio amico, il quale mi ha fatto leggere un articolo scritto dal noto Maurizio Micci, intitolato "Alta fotografia - pellicole e sensori", comparso sul numero di agosto di "fotografare".
Cito testualmente cosa dice in un passaggio parlando della pellicola relativamente alla riproduzione dei colori: "... ci� significa che le radiazioni incidenti agiscono nello spessore dell'intero pacchetto, e possono esporre - in relazione alla loro intensit� e colore - gli strati pi� esterni o quelli sottostanti o anche entrambi. Insomma il sistema pu� agire in profondit�, e quindi ogni punto della pellicola pu� registrare e riprodurre qualunque sfumatura. Nella fotografia digitale questa azione in profondit� non � possibile, in quanto il sensore con tutti i suoi pixel, bench� numerosi, si trova su un solo piano...." |
Credo che quell'articolo lo abbiamo letto in molti ad agosto, tuttavia non supporta certamente il discorso che facevi all'inizio sulla tridimensionalit� della pellicola rispetto alla bidimensionalit� del digitale.
Stiamo parlando di misure di punti immagine della dimensione di che vanno da 1,5 a 6 micron (non so se ti rendi conto della micromisura).
Se mai potrebbe solo (ed eventualmente) avvalorare il fatto che la pellicola � piu' idonea a ingrandimenti di stampa. Anche se fino alla misura di 50x70 cm non � cos� intuitivo il riconoscimento della pellicola rispetto al digitale, ovviamente se parliamo di scatti tecnicamente ineccepibili.
Sulla latidudine di posa invece della pellicola rispetto al digitale il discorso � assodato.
Per il resto, pur non discutendo minimamente le conoscenze dell'autore dell'articolo, parliamo veramente di cose "invisibili" e accademiche.
apelle13
Sep 14 2004, 01:31 PM
Confesso che non ho alcun elemento per giudicare quindi non so a chi credere, ma onestamente della piattezza (vera o presunta) del digitale si legge su fior di riviste e libri, dubito che tutti quelli che ci scrivono sopra siano incompetenti, possiamo approfondire ?
Walter
robertogregori
Sep 14 2004, 01:35 PM
QUOTE (pitraf @ Sep 14 2004, 12:39 PM) |
........dal noto Maurizio Micci, intitolato "Alta fotografia - pellicole e sensori", comparso sul numero di agosto di "fotografare".
"... ci� significa che le radiazioni incidenti agiscono nello spessore dell'intero pacchetto, e possono esporre - in relazione alla loro intensit� e colore - gli strati pi� esterni o quelli sottostanti o anche entrambi. Insomma il sistema pu� agire in profondit�, e quindi ogni punto della pellicola pu� registrare e riprodurre qualunque sfumatura. Nella fotografia digitale questa azione in profondit� non � possibile, in quanto il sensore con tutti i suoi pixel, bench� numerosi, si trova su un solo piano...."...... |
1- ................................
2- capisco che gli piaccono gli sport estremi, ma il "Mirror climbing" non e' pi� di moda
3- che sia sponsorizzato da agfa color?
per il resto....ogni commento � sprecato
ciao e buone foto
Roberto
robertogregori
Sep 14 2004, 01:39 PM
Ok, passata la sfuriata (che e' tipica del mio carattere quando la sento grossa, aumentata dal fatto che ho pensato "e ce lo hanno pure pagato x scrivere l'articolo!), riflettima:
cosa ha dimostrato il mr. MIcci?
"che chi produce pellicole deve stare attento allo spessore, la densit� e lo spettro di assorbimento di ciscuno strato"
CUI PRODEST?
ciao e buone foto
Roberto
Jazz
Sep 14 2004, 01:51 PM
QUOTE (apelle13 @ Sep 14 2004, 01:31 PM) |
Confesso che non ho alcun elemento per giudicare quindi non so a chi credere, ma onestamente della piattezza (vera o presunta) del digitale si legge su fior di riviste e libri, dubito che tutti quelli che ci scrivono sopra siano incompetenti, possiamo approfondire ?
Walter |
La cosa migliore che si potrebbe fare, sarebbe quella di effettuare in prima persona due foto ma con:
Stessa scena, inquadratura e luci.
Stessa ottica e diaframma.
Stessa impostazione iso.
Stessa esposizione.
Stampare poi le foto allo stesso Lab, stessa carta ecc. ecc., trarre le conclusioni.
A mio personale e fallibile avviso, la piattezza del digitale rispetto alla pellcola (ovviamente 35mm), � una fesseria cosmica.
Jazz
Sep 14 2004, 01:53 PM
ovviamente due foto di cui una con digitale una con pellicola
DAF
Sep 14 2004, 01:57 PM
secondo voi, con che l'ho fatta? (domanda scema � scritto sotto la foto.....era per far notare la "PIATTEZZA"
foto piatta?
elwood67
Sep 14 2004, 02:19 PM
QUOTE (mmfr @ Sep 10 2004, 12:22 PM) |
... Nelle riprese digitali � necessario impostare correttamente alcuni parametri per avere dei buoni risultati ... |
Marco, probabilmente � una domanda alla quale � gi� stato risposto e sicuramente abbastanza scontata cmq la faccio ugualmente: per ovviare a situazioni tipo quelle della foto postata quali potrebbero essere gli "alcuni parametri" che sarebbe stato opportuno settare?
grazie dell'eventuale chiarimento
PS non lapidatemi, ok? lo so che sono una p_ppa
Fabio Pianigiani
Sep 14 2004, 02:36 PM
Toc...toc....permesso....?
Vi vedo tutti molto convinti che quanto riportato da Pitraf siano tutte stronzate, ma......a me un dubbio � venuto
Non vorrei tirarmi addosso le ire di tutti, per�......
Vi inviterei ad essere meno categorici.
E questo discorso ...
"... ci� significa che le radiazioni incidenti agiscono nello spessore dell'intero pacchetto, e possono esporre - in relazione alla loro intensit� e colore - gli strati pi� esterni o quelli sottostanti o anche entrambi. Insomma il sistema pu� agire in profondit�, e quindi ogni punto della pellicola pu� registrare e riprodurre qualunque sfumatura. Nella fotografia digitale questa azione in profondit� non � possibile, in quanto il sensore con tutti i suoi pixel, bench� numerosi, si trova su un solo piano...."......
..ha un suo remoto fondamento.
O per lo meno non � del tutto condannabile.
Se paragono (parlando per esperienza) la scittura su pellicola lith, di uno scanner
analogico a lampada (quale mettetecela voi) con quello degli attuali plotter laser, mi torna in mente le ore di disquisizione che avevamo io e i miei colleghi, con i tecnici dei suddetti sistemi di scansione.
Tutti notarono l'effettiva perdita di profondit�, o schiacciamento dei piani, che il passaggio dall'analogico al digitale port�.
La spiegazione,in parte � da ricercare nella secchezza del puntino offset(paragonato al pixel del sensore) creato da pi� passaggi del laser, rispetto a quello creato dall'esposizione di un unico fascio di luce e conseguente alonatura (paragonato alla senzibilizzazione di un cristallo d'alogenuro).
In pi�, mentre nell'analogico l'obiettivo la fa da assoluto padrone, nei sistemi digitali l'inevitabile (al momento) introduzione del dettaglio elettronico, pu� in alcuni casi portare ad una effettiva perdit� della sensazione di profondit� portando tutto o quasi sullo stesso piano e vanificando addirittura i soldi in pi� spesi per un'ottica di livello.
Per ovviare a questo, che continueremo a chiamare "schiacciamento dei piani" il dettaglio degli scanner pi� evoluti si suddivide in pi� parametri.
Livellamento, intersezione, campo periferico .....
Un parametro regola quanto bianco/nero deve essere il filo che da la percezione del dettaglio; l'altro stabilisce la secchezza del suddetto filo, ed un'altro quanti pixel sono coinvolti ....
Con l'esatta calibrazione di questi parametri in base all'ingrandimento (negli scanner ovviamente) si riesce, in parte a non vanificare la "profondit�" degli originali, fotocolor ecc.
Di fatto, uno sharpness che non � cos� precisamente settabile , quando capisce che quella cdiversit� di tono deve rimanere tale e morbida, e quando invece deve essere esaltato e quindi.....definita.??
Poi, come giustamente qualcuno ha ricordato, sussiste ancora il problema di sensori piccoli, che in rapporto alle focali hanno lo stesso problema fisico di una piccola pellicola .......
Questo, secondo me naturalmente.
Jazz
Sep 14 2004, 06:51 PM
Sicuramente una testimonianza interessante peraltro frutto di una tua esperienza diretta...che peraltro mi � familiare per motivi professionali.
Tuttavia credo che non possa avvalorare che una foto fatta con una reflex digitale sia, a parit� di scena, ottica, esposizione ecc.ecc., meno "profonda" di una realizzata con pellicola.
Per lo meno se parliamo di stampe di misura fino a 50X70 (cito questa misura perch� non ho avuto modo personalmente di vedere misure maggiori dal digitale, ma so che se ne sono state fatte da colleghi con loro soddisfazione)
Se mai per ingrandimenti molto maggiori (come dicevo in precedente intervento) effettivamente la pellicola offre qualcosa in piu', anche se ritengo che a quel punto si prende in considerazione il medio e grande formato, per la realizzazione di poster e cartellonistica di 3 metri X 6 metri.
Io stesso non riesco a riconoscere il piu' delle volte se delle stampe siano frutto di pellicola o digitale; per cromatismo, definizione, profondit�.
Ovvio che parlo di foto e stampe professionali.
Se poi visualizziamo a monitor le foto digitali e le paragoniamo a scansioni (anche professionali) di foto da pellicola....ancora di piu' il digitale mi appare molto meglio...per lo meno ai miei occhi.
Non posso fare altro che usare gli occhi per misurare tutto cio'...ma non escludo che a livello micrometrico quello che tu dici vale anche per la fotografia...solo che non riesco a vederlo alle misure alle quali sono abituato.
Brunosereni
Sep 15 2004, 08:28 AM
Ci risiamo, i dischi di vinile suonano meglio dei cd (forse strumentalmente, ma all'orecchio chi se ne accorge), la radio � meglio della televisione, la tv analogica � meglio del satellite, e cos� via.
Ogni innovazione comporta sempre delle diatribe, ma il tempo appiana tutto.
Il digitale in fotografia �, ormai, una realt� che ha sfondato su quasi tutti i settori (regge solo, per ora, la stampa in bianconero. Per colpa soprattutto dei laboratori che non trovano vantaggioso togliere il rullo della carta colore per mettere quello della carta bn (date un'occhiata al sito della Kodak e guardate che carte per il bn hanno)). Gli scatti in digitale hanno, per me, mantengono la morbidezza dei toni della pellicola negativa e la nitidezza delle diaposive (specie se stampate in ciba). La latidudine di posa � la pi� ampia immaginabile e si riesce a leggere nelle ombre anche in foto dove tra le luci e le ombre ci sono 3/4 diaframmi di differenza. Sulla piattezza (o piattume) dell'immagine siamo al solito. Non � il supporto a determinarla, ma le condizioni di luce, la profondit� di campo e ... ma si � gi� detto tutto in questa discussione.
Comuque allego un'immagine tanto per partecipare