1 Gennaio 2008 ore 9,30, la strada che porta a Cavagliano si puo' percorrere soltanto a bordo di un fuoristrada,









dalla citt�, per raggiungere l'ultimo avamposto della civilt� in Calvana (Monti dell�Appennino della Val Bisenzio), ci vogliono almeno 40 minuti; sulla strada si possono incontrare qualche cacciatore, qualche casa disabitata da tempo, pastori maremmani di guardia ai greggi di pecore�poi nient'altro. Solo la magnifica vista della citt� da un lato e della piana di Calenzano dall'altra. Il Borgo di Cavagliano, si trova proprio in cima all�altipiano che sovrasta la citta' di Prato, con le sue case ridotte a poco pi� che ruderi,








(di costruzione medioevale), le persone che ci abitavano: i cavaglianesi, negli anni Sessanta decisero che non era pi� tempo per rimanere isolati lass�, lontani dalla citt� cosi� piano piano questo piccolo agglomerato di case dove viveva una comunit� di 38 persone, comincio� a spopolarsi fino a diventare completamente disabitato�






Queste foto ritraggono quello che rimane�




D300
Nikkor 17-55

Saluti

Giacomo

Ciao Giacomo,
Mi piace l'idea di dare dignit� storica agli antichi borghi rurali d'Italia. Approvo la tua serie di foto, ma mi permetto di dirti che avrei cercato qualche tocco di creativit� in pi�. Come sull'ultima foto che mi � piaciuta.
Sono solo commenti: fammi sapere cosa ne pensi.
Ciao
Simone

Grazie per il commento, in effetti fare dei piccoli reportages su questi vecchi insediamenti rurali disabitati ed ormai abbandonati alle intemperie e' sempre interessante...francamente la cosa non era pianitficata ma non ti nascondo che anche se lo fosse stata cadere nella banalita' quando si riprendono situazioni del genere e' molto facile...
Grazie quindi delle osservazioni e degli spunti, ne terro' conto!

Saluti

Giacomo

Ottimo reportage belle le foto rendono perfettamente l'idea di quanto da te descritto

ciao

Grazie del commento..

Saluti

Giacomo

Giacomo...spesso mi imbatto nelle mie zone ,in borghi disabitati...ed ogni volta che vi ci entro mi sembra quasi come profanare una tomba...riesco a percepire la vita che vi f�..e cosi di incanto non riesco a concentrarmi nel fare foto creative,ma preso dalla curiosit� di capire come vivessero allora gli abitanti del Borgo,la foto passa in secondo luogo,magari ritornandoci le emozioni lasceranno spazio alla creativit�..chiss�...Le tue foto mi hanno trasmesso desolazione...e cos� che mi piacciono...nude e crude!

Ti ringraxio molto Denis per il commento..

Saluti

Giacomo