Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON DIGITAL REFLEX
Fiumana Carlo
Un saluto ai visitatori del forum.

Vorrei chiedere ai professionisti possessori delle Nikon digitali professionali, secondo la loro esperienza e a parit� di obbiettivo utilizzato, fino a quale formato massimo di stampa � consigliabile spingersi senza che sia visibile alcuna MINIMA differenza di definizione tra foto ottenute con la "vecchia" pellicola e il moderno CCD?
rolleyes.gif
Grazie anticipato.
500mm@libero.it
QUOTE
Vorrei chiedere ai professionisti possessori delle Nikon digitali professionali, secondo la loro esperienza e a parit� di obbiettivo utilizzato, fino a quale formato massimo di stampa � consigliabile spingersi senza che sia visibile alcuna MINIMA differenza di definizione tra foto ottenute con la "vecchia" pellicola e il moderno CCD?


Ciao Carlo,

anche se la qualit� delle fotocamere digitali ha raggiunto livelli molto alti, io credo che un confronto con quella della pellicola non sia comunque fattibile. E' d'altro canto vero che la minima perdita qualitativa pu� giustificare l'utilizzo del digitale (il "pu�" � doveroso in quanto dipende dalla destinazione d'uso della fotografia. Es.: certe riviste pretendono ancora le DIA) per il fatto di essere molto pi� flessibile e gestibile in tempi rapidi (cosa fondamentale, ad esempio, nella cronaca sportiva).
Detto questo, e dato per scontato un processo di stampa ottimale, credo che uno scatto effettuato con la D100 a 200 ISO possa essere tranquillamente ingrandito fino ad un formato 35X50. Non so dirti cosa avvenga per formati maggiori in quanto io stampo normalmente 20X30.

Spero di esserti stato un po' d'aiuto.

ciao
matteoganora
non sono un PRO, ma di stampe con la D100 ne ho fatte a bizzeffe... blink.gif

Il limite delle digitali sta nella voglia di spingersi ai limiti fisici del file, quindi con adeguate interpolazioni, un ottimo file di partenza (RAW assolutamente), nitido e ben esposto, e soprattutto un laboratorio qualificato, ti portr� ad ottenere dei 50x70 notevolmente superiori alla stampa ottenibile da pellicola.

Oltre, la qualit� inizia a deteriorarsi, ma anche fino al 100x70, rispettando le condizioni sopraelencate, otterrai risultati pari e in alcuni casi superiori a quelli ottenibili da film.
Io persoanlmente ho visto stampe 100x70 da D100 e D1, con eccellenti doti qualitative anche nei microdettagli. wacko.gif

l'importante � lavorarci un po su, ho sentito di Pro che hanno stampato fino al 2x3... METRI! ohmy.gif
mdj
Rispondo lo stesso, anche se non possiedo una DSLR, perch� il discorso � relativo alla risoluzione, e non tanto alla digitale che si adopera.

Nella fotografia digitale l�immagine � costituita da un insieme di pixel, anzich� essere impressionata su una pellicola come avveniva nella fotografia tradizionale.
Il pixel � l�unit� minima gestibile dal computer sul monitor e ci� equivale, grosso modo, a quello che la grana � per la pellicola chimica.
A seconda del numero di pixel che il monitor o il CCD della fotocamera digitale possono gestire, la qualit� dell�immagine risultante varia in modo proporzionale: questo vuole dire che, se nello stesso spazio (il monitor o il CCD) trovano posto pi� pixel, la loro dimensione sar� minore, rendendoli quindi meno visibili ad occhio nudo.
Il termine risoluzione indica appunto il numero di punti che il nostro monitor o la nostra fotocamera, riescono a gestire.
Avendo la possibilit� di scegliere la risoluzione con cui fotografare o acquisire le immagini, � meglio optare per quella pi� elevata, onde evitare di dover inserire punti non reali al fine di incrementare le dimensioni di file immagine troppo piccoli.

Recenti studi hanno dimostrato che il nostro occhio � in grado di "leggere" sino a 250 ppi, pertanto con un'immagine da 5 Mp (2592x1944 pixel) si potr� ottenere un immagine delle dimensioni di circa cm. 26,33x19,75 senza perdita visibile (ad occhio nudo) di dettaglio.

Ma i paragoni con la pellicola sono sempre molto difficili, proprio per la differente natura dei supporti ed il metodo di stampa.
Sarebbe meglio lasciare le cose separate, valutando solo l'aspetto finale della stampa, dal momento che la stampa di un file, ed il suo risultato, sia anche condizionato dalla preparazione post scatto dell'immagine destinata alla stampa, dall'eventuale interpolazione (aggiunta di pixel mancanti per ottenere quella determinata risoluzione) apportata, e da tutti gli altri controlli dell'immagine (luminosit�, saturazione, contrasto, nitidezza, ecc...

Il mio consiglio �:
recati in un ottimo laboratorio fotografico, fatti mostrare delle stampe da file di alcune digitali (reflex) e valuta se il risultato ti soddisfa. Molte volte ci lasciamo condizionare troppo dai numeri o da tabelle comparative che i nostri occhi non possono leggere...

Saluti!
Mauro
federicobiga
Se vuoi, puoi anche dare un'occhiara qu�:http://digilander.libero.it/xpan/index.html; tempo fa, quando avevo ancora le idee un p� confuse, mi fu molto d'aiuto.
fotoreporter
ciao,ho' eseguito delle riprese digitali con d1x per un mio cliente per una fiera alimentare,come riultato abbiamo ottenuto delle stampe di 2mt x 1,40mt,poi montati su pannello,se devo essere sincero ne io ne il grafico eravamo arrivati a tanto,ma ti posso assicurare che la qualita' non era buona ma ottima,ti posso pure dire che il grafico non ci ha nemmeno lavorato piu' di tanto in fatto di interpolazione.
MDF
Per quel che ne sento dire non si parla quasi nemmeno + di medio formato altro che di pellicola reflex.
La maggior parti dei laboratori stampano con minilab..per cui scansione e stampa..altro non hai che una stampa digitale...e allora perch� partire da negativo o positivo?

Credo che con macchine risolute come d1x o canon eos 1ds meglio ancora non siamo mica tanto lontani dalla pellicola
dadobox@deejaymail.it
QUOTE(matteoganora @ Nov 24 2003, 05:08 PM)
...ti poretr� ad ottenere dei 50x70 notevolmente superiori alla stampa ottenibile da pellicola...

Non � esatto... cito da un noto giornale di fotografia:

[...] EOS 1Ds [...] Abbiamo scoperto che fino ad ingrandimenti 35x50 non si vede la differenza rispetto all'argento. Le pellicole tradizionali mostrano la loro superiorit� crescente man mano che si aumenta l'ingrandimento.

Ne deduco che per ingrandimenti superiori si noti la differenza...
Stiamo parlando di una fotocamera con sensore CMOS 35,8x23,8 mm ed un costo decisalmente elevato.
Antonio C.
Se e' il giornale che credo io, non ha l'autorit� per fare certe dichiarazioni, gl'ingrandimenti li ho visti anch'io e ti assicuro, per come hanno processato le immagini � gi� tanto che sia venuto fuori qualcosa...
nicesmile@virgilio.it
QUOTE(mdj@libero.it @ Nov 24 2003, 05:12 PM)
A seconda del numero di pixel che il monitor o il CCD della fotocamera digitale possono gestire, la qualit� dell�immagine risultante varia in modo proporzionale: questo vuole dire che, se nello stesso spazio (il monitor o il CCD) trovano posto pi� pixel, la loro dimensione sar� minore, rendendoli quindi meno visibili ad occhio nudo.

Secondo me contano in maniera determinante anche i software che vengono utilizzati per produrre i file originali (leggi firmware della fotocamera) e la qualit� dei pixel stessi:
non si spiegherebbe in altro modo il fatto che ad esempio la nuovissima D2h utilizza un sensore da 4,5Mp rispetto alla D-100 che ce l'ha da 6 !!!
MDF
Ma infatti � qui la fregatura....ormai per stampe oltre certe dimensioni fanno uso di minilab..per cui la stampa alla fine sar� comunque digitale....avr� magari + risoluzione...per� i colori ed i contrasti nno potranno mai essere paragonati ad nuo scatto fatto direttamente con una digitale...altrimenti come se ne giustificherebbe l'esistenza????
Fabio Blanco
Stampare da file digitale non � esclusivamente una questione di quantit� di pixel, infatti 6Mp scadenti non valgono 4Mp o 3Mp con un'ottima e costante resa cromatica.
Quello che cont� e la qualit� del segnale luminoso registrato.
Se si prova ad ingrandire due immagini a 50x70, una scattata con un obiettivo medio scarso e l'altra eseguita con una Signora ottica si avranno due risultati completamente diversi quindi difficilmente si possono confrontare scatti eseguiti da un Pro con un obiettivo da 5000� e altri fatti in casa da noi con un 70-300 o un 24-85.
Ultimamente ho esteso in maniera notevole il mio parco obiettivi e vi garantisco che la differenza sulle immagini ottenute � impressionante; ho avuto per 2/3 mesi per le mani anche un 300 f/2.8 (eccezionale senza limiti) e vi assicuro che le foto scattate con tale ottica potrei ingrandirle oltre il metro e rimarrebbero eccezionali.
Secondo me ogni confronto andrebbe fatto utilizzando le stesse basi di raffronto e variando una sola variabile per volta (ove e possibile).
La nitidezza (che grande importanza ha nel risultato di stampa) non la fa il sensore, ma l'ottica: provare per credere.
MDF
Infatti..sono perfettamente daccordo....l'ottica � il buon 85 % di una foto
E poi comunque altra cosa da dire � che tutti fanno u gran parlare di risoluzione appena si accenna una fotocamera digitale dicendo: "e ma fino a che punto posso fare un ingrandineto?!?!? e ma si vedono i pixel ?!?!?!" etc etc....

Per prima cosa direi....s� ma quante foto a quelle dimensioni stampi?!?!?!
E poi lo sappiamo o no che una fotografia dovrebbe sempre essere guardata ad almeno 2,5 volte la sua diagonale!?!?!?!
Anche nei cartelloni da 6 metri per 8 se ci vado vicino vedo la sgranatura...ma cosa centra??? il cartellone � fatto per essere visto da una distanza di 20 metri o pi�...
Ecco questo discorso mi sembra preso un po' sottogamba.
Si dice anche che una stampa per essere giudicata buona debba avere una risoluzione di 300 dpi perch� sono le linee massime che l'occhio umano riesce a percepire.

Benissimo allora io metterei Ansel Adams davanti ad una foto stampata a 300 dpi ed una stampata a 200 e senza l'ausilio ne di lentino ne di altro strumento mi deve dire quale delle 2 � scattata a 300 dpi e quale no....

Poi mi devrebbe anche dire , visto che anche qui se ne fa un gran parlare, quale di 2 altre foto prese in esame ( una scattata in digitale e l'altra in analogico) ha + gamma cromatica ( e mi deve dire quanti milioni di variazione colore vede in + su una rispetto all'altra).

Ma per favore.....
Diciamolo chiaro...se ci mettono davanti ad una foto ben scattata..elaborata e stampata in digitale e non ce lo dicono...col cavolo che ce ne accorgiamo.
gabrielelopez@tiscalinet.it
[QUOTE]certe riviste pretendono ancora le DIA) per il fatto di essere molto pi� flessibile e gestibile in tempi rapidi (cosa fondamentale, ad esempio, nella cronaca sportiva).


Non e' vero, oramai le riviste pretendono tempi sempre pi� ristretti, e purtroppo � una faccenda comune a tutto il mondo della stampa...

La qualit� ormai � indistinguibile, � piuttosto una questione di linguaggio, ma pare che questo lo capiscano in pochi..

Ciao!
Marco Negri
QUOTE(matteoganora @ Nov 24 2003, 05:08 PM)
non sono un PRO, ma di stampe con la D100 ne ho fatte a bizzeffe... blink.gif

Il limite delle digitali sta nella voglia di spingersi ai limiti fisici del file, quindi con adeguate interpolazioni, un ottimo file di partenza (RAW assolutamente), nitido e ben esposto, e soprattutto un laboratorio qualificato, ti portr� ad ottenere dei 50x70 notevolmente superiori alla stampa ottenibile da pellicola.

Oltre, la qualit� inizia a deteriorarsi, ma anche fino al 100x70, rispettando le condizioni sopraelencate, otterrai risultati pari e in alcuni casi superiori a quelli ottenibili da film.
Io persoanlmente ho visto stampe 100x70 da D100 e D1, con eccellenti doti qualitative anche nei microdettagli. wacko.gif

l'importante � lavorarci un po su, ho sentito di Pro che hanno stampato fino al 2x3... METRI! ohmy.gif

Confermo quanto detto da Matteo, aggiungo che sovente in queste interpolazioni utilizzo S-Spline Pro ottimo e semplice programma di interpolazione,
lineare, bicubica etc.
Lo potrai trovare in versione try out al sito:

http://www.shortcut.nl/redirect.php

Buone foto " interpolate" tongue.gif
domenico marciano
E' vero come prima cosa conta l'ottica che e' fondamentale.Poi da una esposizione corretta si puo' arrivare a stampare file anche 70x100 a 72 dpi e rimanere meravigliati.Un'altra cosa,messi a confronto un 20x25 da file con uno da negativo il risultato e'.....GRANA ZERO.
Fiumana Carlo
Grazie a tutti per le molte e interessanti risposte pervenute.

E' bello poter usufruire di un forum cos� attivo e altrettanto qualitativo.
morgan
Neanche io sono un PRO, ma di stampe con la D1X e D100 ne ho fatte tantissime. Partendo dai files raw, sono riuscito ad ottenere dei risultati superiori a quelli ottenuti da dia con F5 e pellicole Fuji, su dimensioni 50x70 e 100x70. E'chiaro che la qualit� iniziale dell'immagine e la competenza del laboratorio anche in questo caso sono fondamentali. ( v.Colorlife - Torino) ciao.gif

My photo.net page


Antonio C.
QUOTE (diaframmalocri@libero.it @ Nov 25 2003, 07:56 PM)
72 dpi

blink.gif blink.gif blink.gif blink.gif blink.gif
MDF
72 dpi sono un po' pochini...per cui non esageriamo a scendere.
L'ottimale, secondo regole canoniche, dovrebbe essere 300 dpi.
Tuttavia, personalmente non mi ritengo all'altezza di riconoscere una stampa fatta a 300 da una fatta a 200 ( a meno che con l'ausilio di un lentino )
I 300 dpi sono le linee, che secondo gli esperti, il nostro occhio riesce a vedere in un pollice.
Ma io sono + che convinto che se mettessi anche Ansel Adams davanti ad una foto fatta a 300 ed una a 200 non mi sa distinguere le 2.
Aumentando poi il formato di stammpa si pu� tranquillamente scendere con la risoluzione.
E' ovvio che un cartellone di 10 metri x 7 non potr� avere una risoluzione di 300 dpi...ma in questo caso non ne sarebbe sicuramente utile.

Se poi teniamo conto che una fotografia dovrebbe, cos� come un quadro, essere guardata sempre ad almeno 2,5 volte la sua diagonale non fasciamoci la testa prima di essercela rotta.
Giuseppe Maio
QUOTE (scrivimi@diegocottino.it @ Dec 19 2003, 12:58 PM)
72 dpi sono un po' pochini...
L'ottimale, secondo regole canoniche, dovrebbe essere 300 dpi.
I 300 dpi sono le linee, che secondo gli esperti, il nostro occhio riesce a vedere in un pollice....

72 DPI

sono pochi su una stampa fotografica... anche "tanti" su una stampa da affissione.

I 300 DPI "canonici" lo sono in realt� per la stampa tipografica ma, anche in questo caso, le variabili di retino e tecnologia richiederebbero approfondimenti.

Le linee ad occhio percepite su una stampa effettuata con tecnologia chimico/fotografica senza l'ausilio di lenti, oscillano, a seconda degli studi presi in esame, tra 150 e 220 DPI ma mai 300 DPI.

Giuseppe Maio
www.nital.it
Lambretta S
Signor Maio adesso ci si mette pure lei a contare le linee, ma che fotografate i fili dell'alta tensione o gli stendini... blink.gif blink.gif blink.gif

Mi sembra di ricordare che anche con la classica pellicola negativa se la foto era mossa, con poca profondit� di campo e magari pure sghemba quando andavi oltre il classico 10x15 uscivano fuori le magagne... quattr.gif quattr.gif quattr.gif

Stesso discorso valeva quando montavi un'ottica da battaglia anche all'epoca esistevano gli obiettivi Pro mai sentito parlare del Canon FD 24 f 1,4 L asferico (si ho scritto giusto e voi letto bene) ai diaframmi intermedi (guarda caso sempre quelli migliori pure adesso) dava risultati sensazionali, anche se era un'ottica progettata senza l'ausilio del computer e una venticinquina e forse pi� di anni fa, passa il tempo il progresso avanza, ma le regole della fotografia sono sempre le stesse se vuoi ingrandire obiettivo buono devi adoperare, ergo chi bello vuole apparire parecchi quattrini deve sborsare... ph34r.gif ph34r.gif ph34r.gif

La resa fotografica delle digitali � pi� assimilabile alla diapositiva che non al negativo, ridotta latitudine di posa, contrasti pi� netti, contorni pi� definiti, io ho ottenuto sempre migliori risultati facendo stampare degli ingrandimenti da diapositiva anche 50x70 quando la qualit� dell'originale lo permetteva (mica uno � scemo che ingrandisce una dia sfocata) con il negativo non ho mai superato il 20x30... ergo come si spiega secondo me la migliore qualit� apparente di una stampa da file nei confronti della pellicola... sad.gif sad.gif sad.gif

Poi c'� da aggiungere che la fotografia digitale � il futuro quindi se uno ha 4 5 euri da investire li investe in questo campo, oggi difficilmente si va oltre la normale manutenzione degli impianti classici... quindi si presume che la qualit� del tradizionale vada via via scemando, con l'eccezione dei soliti ostinati, un po' come � successo con il bianco e nero e il colore, una volta si preferiva il B/N perch� costava meno ora provate a farvi fare un stampa e vedete quello che vi chiedono... mad.gif mad.gif mad.gif
Antonio C.
QUOTE (lambretta @ Dec 19 2003, 03:04 PM)
ma che fotografate i fili dell'alta tensione o gli stendini...

mah, sugli ingrandimenti spinti i dpi effettivi sono tutto tranne che un parametro marginale...
per la cronaca, 25 anni fa le ottiche venivano gia' progettate al computer, e' da una vita che non si usa piu' il regolo calcolatore rolleyes.gif
Lambretta S
QUOTE (Antonio C. @ Dec 19 2003, 03:12 PM)
QUOTE (lambretta @ Dec 19 2003, 03:04 PM)
ma che fotografate i fili dell'alta tensione o gli stendini...

mah, sugli ingrandimenti spinti i dpi effettivi sono tutto tranne che un parametro marginale...
per la cronaca, 25 fa le ottiche venivano gia' progettate al computer, e' da una vita che non si usa piu' il regolo calcolatore rolleyes.gif

Oh ohmy.gif ohmy.gif ohmy.gif Va bene contiamo le linee, se vi fa piacere... smile.gif smile.gif smile.gif

Per quanto riguarda l'utilizzo del computer o meno nella progettazione di quell'ottica in particolare l'ho buttata l� sarebbe interessante girare la domanda agli ingegneri della Canon cos� ce lo dicono loro come l'hanno progettata... resta il fatto che era ed � un'ottica eccezionale... quattr.gif quattr.gif quattr.gif

La sostanza � che ora come allora la qualit� dell'ottica � fondamentale, in quanto ora come allora bisogna cercare di non ampliare i difetti intrinsechi del supporto di registrazione... con buona approssimazione si pu� dire che la qualita di un sensore odierno e pressapoco come quello di una pellicola di 20 - 25 anni fa (progettata col computer o meno) ergo tutto il mondo � paese... ciao.gif ciao.gif ciao.gif
Lambretta S
Per la cronaca 25 anni fa correva il 1978... in quell'anno frequentavo (con scarso profitto tra l'altro, ma era piena di sbarbine) l'universit� e non esistevano ancora i PC il massimo dell'automatizzazione era programmare in Batch con le schede di Hollerith (spero di averlo scritto bene l'et� gioca brutti scherzia alla memoria) e poi buttare tutto dentro un terminale per ricavare dei corposi tabulati, la programmazione all'epoca era una pratica molto faticosa, quindi non � un rimprovero manteniamo la discussione in ambito fotografico dove sarai sicuramente pi� bravo di me i computer lasciamoli dove stanno perch� dopo 25 anni di pratica parlarne ancora mi annoia... quattr.gif quattr.gif quattr.gif
Savanaverde
Io ho ottenuto una bellissima stampa di circa 120 cm X 70 cm di una immagine alla quale avevo eliminato circa 1/3 inferiore. La foto, rivista in photoshop � stata poi stampata con risultati ottimi. Ciao
Antonio C.
QUOTE (lambretta @ Dec 19 2003, 03:57 PM)
e non esistevano ancora i PC

esistevano, esistevano...
Lambretta S
QUOTE (Antonio C. @ Dec 22 2003, 10:45 AM)
QUOTE (lambretta @ Dec 19 2003, 03:57 PM)
e non esistevano ancora i PC

esistevano, esistevano...

Mi scusi illustre signor Antonio di solito mi scoccia essere pedante e ripeto parlare di computer dopo averlo fatto per 25 anni mi annoia... mad.gif

Per� visto che insiste... deduco di non essere stato chiaro nella mia affermazione in cui asserivo che nel 1978 non esistevano i PC (Personal Computer) pertanto invito la S.V.Ill.ma qualora lo ritenga opportuno a leggere la storia del Personal Computer al seguente link che per comodit� sua mi sono premurato di trovarle...

Storia del Personal Computer

Da dove si evince chiaramente che il Personal Computer � stato presentato alla stampa dalla IBM (International Business Machine) il 12 agosto 1981 dopo anni di ostracismo nei confronti di questa nuova tecnologia (nel frattempo � cambiato poco o nulla) quindi quello che usava lei nel 1978 doveva senz'altro essere un prototipo di cui solo Lei conosceva l'esistenza e pertanto le chiedo venia per la mia disattenzione... sinceramente dispiaciuto di averla in qualsivoglia modo contrariata... Auguri di Buon Natale e Felice anno nuovo... ciao.gif ciao.gif ciao.gif
marcofranceschini
QUOTE (lambretta @ Dec 19 2003, 03:57 PM)
era programmare in Batch con le schede di Hollerith

....ma non li hanno rinchiusi tutti in varie cliniche quelli che programmavano con quella modalit�..... biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif
ciao.gif
Marco
matteoganora
QUOTE (lambretta @ Dec 22 2003, 12:35 PM)
QUOTE (Antonio C. @ Dec 22 2003, 10:45 AM)
QUOTE (lambretta @ Dec 19 2003, 03:57 PM)
e non esistevano ancora i PC

esistevano, esistevano...

Mi scusi illustre signor Antonio di solito mi scoccia essere pedante e ripeto parlare di computer dopo averlo fatto per 25 anni mi annoia... mad.gif

Per� visto che insiste... deduco di non essere stato chiaro nella mia affermazione in cui asserivo che nel 1978 non esistevano i PC (Personal Computer) pertanto invito la S.V.Ill.ma qualora lo ritenga opportuno a leggere la storia del Personal Computer al seguente link che per comodit� sua mi sono premurato di trovarle...

Storia del Personal Computer

Da dove si evince chiaramente che il Personal Computer � stato presentato alla stampa dalla IBM (International Business Machine) il 12 agosto 1981 dopo anni di ostracismo nei confronti di questa nuova tecnologia (nel frattempo � cambiato poco o nulla) quindi quello che usava lei nel 1978 doveva senz'altro essere un prototipo di cui solo Lei conosceva l'esistenza e pertanto le chiedo venia per la mia disattenzione... sinceramente dispiaciuto di averla in qualsivoglia modo contrariata... Auguri di Buon Natale e Felice anno nuovo... ciao.gif ciao.gif ciao.gif

Bah, effettivamente il Personal Computer � nato tardi... ma sinceramente penso che in un'azienda dove si faceva progettazione ci fossero dei mainframe (IBM 7000 - 1959)... e non dei PC IBM...

Quindi, considerato che si inizia a parlare di automazione computerizzata gi� dal 1945, e che la prima rete (ARPANET) in america fu attivata nei primissimi anni '60... penso che Nikkor e Canon usassero gi� la progettazione tramite computer negli anni '70...

Per approfondimenti:
http://www.computerhistory.org/timeline/
Antonio C.
Non mi ha contrariato affatto, concordo sul mio SOMMO errore nell'usare il termine pc in un reply, quando avrei dovuto semplicemente scrivere computer. Allora, pur dall'alto della Sua scienza, Le ricordo che i COMPUTER esistevano gi�, venivano gi� utilizzati in campo industriale al di l� della Sua personale, profondissima esperienza, e che l'ottica cui Lei si riferisce e' stata immessa sul mercato nel 1979, quindi in piena era di progettazione al COMPUTER.
RingraziandoLa per la sua inarrivabile gentilezza, Le porgo i miei piu' cordiali saluti.
Lambretta S
Per mmfr quasi tutti qualcuno l'hanno lasciato in circolazione... quattr.gif quattr.gif quattr.gif

Infatti quando ho accennato alla progettazione del 24 mm Canon... ho parlato di computer non di personal computer... lo so da me che all'epoca esistevano i computer... poi dopo mi pare di aver specificato che l'avevo buttata l� e che la conferma se fosse stato utilizzato o meno il computer nella progettazione ce la potevano dare gli ingegneri Canon... wink.gif wink.gif wink.gif

Comunque per la precisione e visto che come in parecchie circostanze sembra che gli italiani siano arrivati primi, pare che il primo Personal Computer � stato creato da un italiano addirittura nel 1965 si tratta della Programma 101 conosciuta come Perottina dal nome del suo creatore l'Ingegner Pier Giorgio Perotto... biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif

A chi interessa l'argomento ulteriori notizie qui... cool.gif

Il 1� pc � italiano
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.