"Il film diretto da Sean Penn � la libera trasposizione del libro di Jon Krakauer "Nelle terre estreme" diventato un classico della sottocultura urbana.
Sono due gli elementi che hanno guidato Penn nel doppio binario della regia e della sceneggiatura. Il tema della fuga ma soprattutto quello dell'inseguimento di un qualcosa che faciliti la conoscenza di s�.
Pura celebrazione della libert� e della ricerca della libert�, la pellicola racconta la vera storia di Christopher McCandless, un giovane benestante che rinuncia a tutte le sue sicurezze materiali per immergersi all'interno della natura selvaggia. Il forte trasformismo di Emile Hirsh facilita per lo spettatore un'istantanea immedesimazione in una figura tormentata che non viene dipinta n� come giovane avventuriero n� come idealista ingenuo. La maestria con cui Penn miscela tematiche cos� diverse e complesse � unica. Il fascino della selvatichezza dell'ambiente, le difficolt� dei legami di sangue, l'individualismo contro il bisogno di amore e le contraddizioni dell'idealismo nelle sue spinte critiche ma anche arroganti.
Il film ha una valenza politica nonostante questo non sia l'intento di base. Alle volte, si trasforma in un vero e proprio atto di fede il cui credo fugge da tutto ci� che � religioso in senso stretto per trovare sfogo in una dimensione che � solo e unicamente personale. Tutti le persone che Chris incontrer� lungo il suo peregrinare oltre a colmare un vuoto familiare, fonte di profonde sofferenze, amplificano l'idea di un percorso a stadi funzionale a liberarsi da qualsiasi dipendenza da ogni tipo di comfort e privilegio. L'acquisizione della saggezza avviene quasi per osmosi attaverso la spontaneit� e la profondit� degli incontri fatti.
Ancora pi� maturo e disinvolto nel lavoro registico, Penn gioca di forti contrasti nell'alternare gli ampi spazi dei diversi paesaggi mostrati al costante senso di vuoto del ragazzo che risulta essere una pura estensione dell'enormit� della natura." da mymovies.it
Oltre a quanto finora riportato vorrei sottolineare la straordinaria scenografia (moltissimi gli stati attraversati e ripresi nella pellicola), ottime le riprese e la fotografia; il film inoltre � candidato all'Oscar per il notevole lavoro di montaggio. Ovviamente d'effetto ho trovato anche la colonna sonora firmata da Eddie Vedder, gi� cantante dei Pearl Jam.
Se qualcuno ha voglia di lasciare qui qualche impressione...
