Vorrei aggiungere che la fotografia, in generale, � considerata come arte sorella della pittura. I canoni estetici, i soggetti, le correnti artistiche della pittura, hanno conosciuto un generale trasposizione e traduzione nella fotografia. Anche noi, quando ci apprestiamo a fare una fotografia abbastanza banale come quella di un paesaggio, applicando diligentemente la regola dei terzi, non facciamo altro che applicare inconsapevolmente alla fotografia, ci� che nel campo pittorico � noto da millenni. Un buon esempio di commistione tra fotografia e pittura, � data dall'opera di Mario Giacomelli, egli stesso un grande appassionato di pittura. Anche il nudo non fa eccezione a questa "regola" e costituisce, insieme al paesaggio e alla natura morta, uno dei campi principali della sperimentazione formale. Perch� le fotografie del fotografo russo con l'Hasselblad, con il pretesto dell'erotismo, mostrano un minuzioso studio delle forme (Claudio O. l'ha accostata giustamente ad una mappatura). Niente altro che forme e luce. Il fatto che Mapplethorpe abbia vent'anni prima compiuto esperimenti nella stessa direzione, vuol dire che Mapplethorpe medesmo � stato sufficientemente potente da determinare l'opera delle future generazioni. Non � poco per un fotografo che a suo tempo veniva considerato solo per gli aspetti morbosi e poco edificanti della sua vita privata. Questo discorso non � diretto solo agli amatori evoluti della fotografia, ma � una cosa che dovrebbe interessare anche il principiante che sta muovendo i primi passi nella fotografia. Qualsiasi sia lo scopo che ci si prefigge quando si procede con la fotocamera in mano, penso sia importante non abbandonare mai la dimensione dello studio delle forme. Se ad esempio capita di fotografare un gatto, non si potr� fare a meno di notare la posizione che esso occupa nello spazio, come pure la superficie del pelo, i suoi colori, la superficie trasparente degli occhi, la superficie della pelle rosa del naso, la superficie particolare delle orecchie e del loro interno. Insomma, il nostro gatto non � niente altro che una "forma" che occupa un dato spazio, niente affatto diversa da quella di una ragazza nuda con i muscoli di un culturista. Una ragazza nuda ha sicuramente attrattive maggiori di quelle di un gatto, ma se questo nostro desiderio, questo nostro rimanere attaccati al soggetto, non subisce una "spersonalizzazione" che ci riporta alla forma pura, credo che la nostra foto non comunicher� molto n� a noi, n� agli altri.
Scusate la lunghezza, ma mi sembrava importante tentare di raccogliere qualche idea e di andare oltre al semplice "mi piace" o "non mi piace".
Un giorno o l'altro, se ci sar� l'occasione, mi piacerebbe parlare di quello che secondo me � stato uno dei primi "fotografi" della storia: Leonardo Da Vinci. Pochi sanno che Leonardo ci ha lasciato un trattato di pittura in cui vengono disquisite diffusamente, abbondantemente e sapientemente tutte le questioni riguardanti lo studio delle forme e come comporle.