QUOTE(Bandito di mare @ Mar 25 2008, 11:50 AM)

Se per variare tempi e diaframmi sei costretto a usare due dita della stessa mano che regge la fotocamera (
quindi distogliendo di fatto attenzione da quel che si sta seguendo nel mirino), allora non si tratta di una questione nostalgica, bensì pratica!
Se ci pensate, quando i diaframmi erano gestibili con un dito della mano sinistra, e i tempi con uno della destra, si poteva agire contemporaneamente su entrambi questi comandi senza doversi distrarre dalla scena da riprendere, e senza dover minimamente spostare la fotocamera dalla posizione che aveva tra le mani.
(
Lo so: sono nuovo del forum e probabilmente toccherò argomenti già battutti e dibattuiti...; però a me i diaframmi dall'obiettivo non me li dovevano togliere... 
)
Grazie. Proverò qualcosa...
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Però devo puntualizzare che a me interesserebbe migliorare il controllo nelle situazioni di scarsa illuminazione! (
Lo so: può sembrare un controsenso, dichiarare di usare il lampeggiatore in modo "più morbido possibile" e poi preferire usarlo in situazioni di scarsità di luce...
)Per dirvi, a me interessa usare il flash con tempi lunghissimi, ma impostando un "tempo minimo lungo", poi la fotocamera lo adotta automaticamente in qualunque situazione, facendo venire mosse tutte le foto.
Saluti,
Non è così, o almeno non era così.
L'esposizione la variavi con due dita della mano, e nessuno ti vieta di farlo ancora adesso, o lavorando in M o ingannando l'esposimetro con i lporgramma flessibile, che ti permette di variare l'esposiziione a piacere sia in P che in S che in A.
Per quanto riguarda il nilanciamento del flash, i vecchi flash che lavoravano in "A" (automatismo con diaframma fisso) non avevano un tasto specifico, ma si potevano ingannare aumentando o diminuendo il valore di diaframma impostato nel loro calcolatore ( o il valore in ASA) ma sempre tramite un comando esterno alle due dita durante l'inquadratura.
Aggiungi il fatto ch efacevi questa compensazione per esperiensa acquisita e a risultato ignoto, in quanto non avevi la possibilità di controllo immediato del bilanciamento, a meno che non usavi il dorso polaroid, ma qui entriamo nell'alto professionismo.
Adesso puoi compensare sia l'esposizione a piavcere sia il bilanciamento con il flash intervenendo esclusivamente dalla fotocamera, e non serve farlo mentre inquadri, dato che devi semrpe guardare il monitor per valutarne l'effetto.
Per il controllo in scarsa illuminazione ti suggerisco di usare la tecnica dello slow sync (che poi è quella che nei limiti del possibile uso sempre io).
La D80 nel suo aggiornamento del firmware credo sia impostata dalla casa per lavorare in questa condizione. Altrimenti rifatti a cosa dice il libretto di istruzioni.