vorrei discuterne con voi (intanto approfitto per ringraziare emancini per il supporto telefonico), perch� al momento sono un p� disorientato sull'uso di quest'oggetto, nel senso che non sono ancora riuscito a farmi entrare in testa il fatto di poterlo usare come un esposimetro a Luce incidente (prima di utlizzare un prodotto devo sempre capire come esso vada utilizzato, altrimenti risultano soldi malspesi).
Ho anche comperato il numero di aprile di TuttiFotografi dove � presente la recensione dell'expodisc ma � stata una totale delusione: in pratica, non spiegano come sfruttarlo per esporre correttamente, solo considerazioni generiche.
Purtroppo, non ho potuto effettuare prove all'aperto per l'inclemenza delle condizioni atmosferiche (dalle mie parti piove in continuazione da un paio di giorni), quindi mi son arrangiato in casa.
Ancora una premessa importante:
questo 3d ha senso in considerazione dell'utilizzo esclusivo dell'expodisc, proprio come se fosse la nostra unica possibilit� di conoscere i valori di un'esposizione corretta; dico questo perch� per imparare ad usarlo correttamente, devo capire come questi si comporta (senza vanificarne l'utilizzo con interpretazioni personali).
Detto questo, la "scena che ho per le mani" oggi, � una camera con luce ambiente proveniente dall'unica finestra; tenendo in considerazione tale luce come mia fonte principale, ho disposto un oggetto (bottiglia d'acqua) a 90� rispetto ad essa, lasciandomi un p� di spazio sia davanti che dietro al soggetto/oggetto.
Quello che non riesco a capire (almeno da queste prove) � come possa l'expodisc/esposimetro calcolarmi una corretta esposizione mettendomi subito dietro al soggetto/oggetto e puntandolo verso la zona da cui avrei scattato la foto: infatti, la mia fonte di luce essendo alla mia sx (90�), non illuminava uniformemente il punto dove avrei scattato cos� come invece illuminava il soggetto/oggetto, per cui la foto � risultata sovraesposta (l'esposimetro, leggendo il buio, compensava).
Caso diverso "puntando" invece la fonte di luce direttamente (finestra): l'esposizione risultava si verosimile, ma...c'� un ma: se punto l'expodisc a due metri di distanza dalla finestra ho una lettura che via via cambia avvicinandomi alla finestra, e di molto...senza sapere n� leggere n� scrivere, e quindi dovendomi affidare solo all'expodisc, come posso capire quando quest'oggetto interpreta la scena correttamente? (fate conto che non abbia nemmeno il supporto dell'istogramma sulla macchina fotografica!).
Parlando "teoricamente" di esterno (solo teoria perch� non ho potuto provare), ad esempio con il sole posizionato a 90� (caso di cui ho discusso al telefono con il gentilissimo emancini/Enrico!), posiziono quella santa donna di mia moglie (soggetto/oggetto!!) di modo che abbia un'illuminazione uniforme; per contro io scelgo una postazione pi� in ombra (pu� capitare tranquillamente, no?); orbene...: sotto il suo sguardo stupito e compassionevole, mi posiziono dietro di lei e punto la zona dove mi metter� a farle la foto (e Lei giustamente chiede: ma non dovevi farla a me la foto!?!).
Ok...a questo punto la mia "cervellotica materia grigia" (non mia moglie ma quel che resta del mio cervello!) mi chiede:
"ma com'� possibile ottenere una corretta lettura della luce sulla posizione di mia moglie se ora io faccio leggere all'esposimetro/expodisc una zona d'ombra?!" (quest'ultimo discorso vale anche per il bilanciamento del bianco...: lettura di zona d'ombra = maggior sottrazione del BLU da parte dell'expodisc!).
Vabb� v�, prendetela come una chiaccherata in attesa di un clima pi� adatto...
